Archivio notizie


L’Asl prevede l’arrivo sul mercato di dosi a prezzi stracciati, crescerà anche il consumo di cannabis: «L’erba, più forte, favorirà il passaggio alle droghe pesanti»
«
Neve» su Milano: i cocainomani raddoppiano
Il consumo della polvere bianca aumenterà del 100 per cento nei prossimi tre anni. Quasi la metà degli adolescenti fuma gli spinelli

13 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Un'operazione di marketing. La molla che fa scattare il desiderio è la stessa che attira i nostri sguardi tra le file del supermercato. Nel carrello, insieme ai soliti prodotti, può cascare una scatola nuova, magari in offerta. E il gioco - in questo caso lo spaccio - è fatto. Cocaina, hascish e pasticche varie si trovano ovunque. «Non esiste più la piazza» dicono gli esperti, la droga è ubiquitaria, si insinua in ogni ambiente. E per proporsi approfitta dei momenti ricreativi. L'happy hour, la sauna o il dopo-cena. Tentacolare ma anche tentatrice. Come una sirena sa modulare il suo canto: alla persona oberata dagli impegni o allo studente assillato dal compito in classe assicura l'aumento di performance, la «produttività». I drogati stanno crescendo a dismisura, per gli studiosi è un fenomeno di mass market (mercato di massa). Per chi ne fa uso una via di fuga come un'altra. «Soprattutto i giovani hanno una percezione bassa del rischio, non si sentono drogati» è l'allarme degli esperti.

Una previsione sul prossimo triennio messa a punto dall'Osservatorio dipendenze della Asl milanese traccia un quadro preoccupante: i cocainomani raddoppieranno sicuro, dice lo studio. In commercio arriveranno dosi ridotte a prezzo stracciato, associate all'abbassamento del principio attivo. «Contemporaneamente verrà aumentato quello nei cannabinoidi (gli spinelli) - ha spiegato Roberto Mollica responsabile dell'Osservatorio Asl e fra i curatori dello studio Prevo.Lab (osservatorio previsionale) promosso da Regione e Asl - proprio per favorire il passaggio da una droga all'altra, all'apparenza solo un po' più pesante». Il consumo di droga di massa ha preso piede una decina d'anni fa in Lombardia, Lazio e Puglia, «le altre regioni sono partite con più ritardo ma stanno guadagnando terreno, superando le prime tre, perché gli spacciatori hanno fatto tesoro degli errori iniziali nelle prime piazze». Lo spacciatore oggi è uno stratega del marketing, un venditore di morte camuffato da commerciante di sogni, uno psicologo perverso. E i compratori non sono abbastanza agguerriti per difendersi. La novità? Da provare. Come l'ultimo brivido propinato la notte di Halloween in un locale della città: 25 euro a testa per una sniffata di gas esilarante. Il primo «Fun gas party» a base di protossido di azoto (sostanza che si usa nelle anestesie e che fa ridere) ha registrato il suo incasso sulla pelle dei partecipanti.

Il consumo di cocaina ha avuto un'impennata anche fra chi è in cura per le dipendenze: nel 1995 nei Sert milanesi i cocainomani erano il 4 per cento contro il 96 per cento di eroinomani. Oggi chi usa eroina è sceso al 70 per cento e chi sniffa cocaina è passato al 30 per cento. Ma anche il futuro dell'eroina è previsto più che florido. «Non siamo in grado di dire di quanto - ha anticipato Mollica - ma siamo certi che si tornerà a consumarne. Già adesso l'eroina si può sniffare o mangiare. Arriverà in una formula “depotenziata” per favorirne l'assunzione occasionalmente».

E veniamo ai numeri che fotografano le abitudini dei giovani milanesi (indagine Asl del 2004, sottostimata per ammissione degli stessi ricercatori): il 45 per cento dei ragazzi fra i 15 e i 24 anni ha fumato spinelli nell'ultimo anno, di questi il 10 per cento ha sniffato cocaina e l'1,5 per cento ha fatto uso di eroina. Una ricerca del San Raffalele svolta nel 2003 su adolescenti fra i 14 e i 19 anni dice che il 42 per cento di loro usa droghe, nel 90 per cento marijuana. Ma un 20 per cento di quattordicenni ha dichiarato di aver sniffato coca nell'ultimo mese.


Telecamere in viale Abruzzi contro i clienti delle lucciole
13 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Occhi elettronici per scoraggiare i clienti delle lucciole. Palazzo Marino torna a dichiarar guerra alla prostituzione. Almeno a quella a cielo aperto. Un fenomeno che, grazie alla terapia d'urto fatta di pattuglioni e multe salate a chi intralciava il traffico, a Milano sembrava quasi sparito. Almeno dalle vie delle vie più centrali. Ora, invece, le proteste dei residenti della circonvallazione che segnalano un nuovo moltiplicarsi di «domanda» e «offerta» convincono il Comune a nuove iniziative. Si parte con l'installazione di tre telecamere puntate sulle targhe dei clienti, con il pattugliamento notturno costante con le volanti della polizia e il rafforzamento della presenza dei vigili urbani. Sorvegliata speciale, tanto per cominciare, la zona di viale Abruzzi. A prometterlo il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato ieri mattina durante l'incontro con il Comitato residenti, il Consiglio di zona 3, il presidente Pietro Viola e Andrea Ancona, presidente della Commissione sicurezza. Presenti anche il direttore del settore Sicurezza urbana e del commissario aggiunto della polizia municipale di zona. «Nei prossimi mesi - promette De Corato - saranno installate tre telecamere lungo la corsia riservata del filobus 92 (tra piazza Ascoli e piazzale Loreto), che permetteranno di riprendere le targhe dei veicoli in sosta. Speriamo così di scoraggiare i clienti delle prostitute e restituire finalmente tranquillità ai residenti del quartiere».

Un'idea, quella delle telecamere, che già conquistato il prefetto di Roma Achille Serra e il sindaco Walter Veltroni alle prese con lo storico problema della Salaria, la più trafficata via a luci rosse della Capitale. Da discutere, semmai, il miglior impiego della tecnologia. La prostituzione, infatti, non è reato e il massimo che può capitare a un cliente è vedersi recapitare una multa per intralcio al traffico o sosta vietata. Certo il deterrente maggiore, in questo caso, potrebbe essere il timore che la raccomandata finisca nelle mani di mogli o fidanzate. Ma oltre alle multe, De Corato annuncia che il questore (da ieri ex) Paolo Scarpis, ha assicurato che già dai prossimi giorni ci sarà un passaggio costante delle volanti sui viali a rischio. In particolare dalle 3 alle 6 del mattino quando, proprio per la scarsità di controlli, il fenomeno della prostituzione è più intenso. E poi gli agenti della polizia municipale dedicati al servizio anti-prostituzione, come previsto dall'ordinanza comunale del 1998 che dispone il divieto di fermata per la contrattazione di prestazioni sessuali, aumenteranno i controlli nella zona per sanzionare i veicoli in sosta e cercare così di scoraggiare il passaggio degli automobilisti in cerca di compagnia.


Due balordi razziano tre farmacie in soli diciotto minuti
13 dicembre 2006
(Ilgiornale.it)

Due malviventi, con il volto coperto da caschi e armati di pistola, hanno messo a segno tre rapine in farmacia tra le 17.12 e le 17.30. Primo colpo in via Varnini al civico 19. I due hanno minacciato il titolare e si sono fatti consegnare circa 200 euro e sono fuggiti su uno scooter scuro. Con la stessa tecnica hanno poi colpito due volte al quartiere Isola. Alle 17.30, alla farmacia di via Porro Lambertenghi 25, con bottino di 350 euro, poi alle 17.32 in via Thaon di Revel 19, poco lontano.


Soldi della ’ndrangheta «ripuliti» a Milano: 37 mafiosi in manette
13 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Attività edili, locali alla moda, traffico di stupefacenti e di armi. «Approcci» al mondo della politica e della magistratura. Trentasette persone, ieri, sono state arrestate dalle squadre mobili di Milano e Lecco e dal Gico della Guardia di finanza, a conclusione di una vasta operazione condotta contro un'organizzazione di stampo mafioso che dalla Calabria aveva messo gli occhi, e le mani, su Milano e la Lombardia. Piazze che la 'ndrangheta considerava strategiche per rilanciare la propria egemonia criminale. Sono 42 le ordinanze di custodia cautelare firmata dal gip Paolo Ielo, su richiesta del pm Galileo Proietto. Oltre seicento pagine per ciascun provvedimento, in cui sono contestati reati di mafia (per fatti fino al 1993) e associazione per delinquere semplice, oltre a - tra gli altri - traffico di stupefacenti, porto abusivo di armi (anche da guerra), furto d'auto, incendio e rapina. Tutti affiliati al potente clan della famiglia Trovato, esponenti di spicco del crimine organizzato con enormi interessi economici in Lombardia, in particolare a Milano e Lecco. «Soggetti - li definiscono gli inquirenti - che, dopo aver raccolto l'eredità mafiosa degli elementi di spicco colpiti dall'offensiva giudiziaria dei primi anni Novanta, grazie a recenti iniziative imprenditoriali sono riusciti a guadagnarsi un'inaspettata rispettabilità».

In manette finiscono anche Federico Pettinato, proprietario di una villa da diversi milioni di euro, e accusato di aver reimpiegato nella sua fiorente attività edile svolta in tutta la Lombardia i proventi delle attività illecite, e Vincenzo Falzetta, detto «banana», imprenditore milanese, gestore di locali alla moda come il «Café Solaire», il «Madison» e la pizzeria «Bio Solaire». Esercizi commerciali che avrebbero favorito il riciclaggio del denaro proveniente dalle operazioni criminali, e nei quali si sarebbero consumati anche episodi di spaccio. E proprio per mantenere viva questa importante copertura, emissari del clan avrebbero tentato un «approccio» con alcuni esponenti politici della Provincia di Milano, per ottenere agevolazione nel rinnovo delle licenze relative ai locali. Senza però ottenere risposta. Non solo, perché stando alle dichiarazioni di un pentito ascoltato dagli inquirenti nel corso delle indagini, il clan tentò anche di avvicinare un giudice milanese per condizionare un processo a carico di un affiliato della cosca. In questo caso, però, non sono emersi elementi utili ad avvalorare la tesi investigativa.

L'inchiesta, tuttavia, è riuscita a fare luce sull'omicidio dell'ex pugile Francesco Durante, avvenuto a Milano nel maggio del 2000. Il killer sarebbe proprio Giacomo Trovato, gestore di un ristorante di Lecco e nipote di quel Franco Trovato che dal carcere di Ascoli Piceno, dove si trova recluso in regime carcerario duro, continuava a tirare le fila dell'organizzazione.


Misure per la tutela dei minori sui videofonini
13 dicembre 2006

Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato l'adozione di alcune misure di sicurezza in materia di tutela dei minori sui terminali mobili di videofonia. In particolare è stato deciso che gli operatori di comunicazione che offrono servizi audiovisivi e multimediali su cellulare, il cui contenuto sia riservato ad un pubblico adulto, debbano adottare un sistema di protezione (parental control) che consenta di inibire stabilmente l'accesso del minore a tali contenuti. Tale funzione, oggetto di una specifica clausola contrattuale espressamente e separatamente firmata dall'acquirente, dovrà essere attivabile o disattivabile dal maggiorenne che stipula il contratto, tramite la digitazione sul terminale di un apposito codice segreto (pin). La deliberazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7 dicembre 2006, è stata assunta sulla base degli esiti dell'indagine conoscitiva in materia di telefonia mobile e minori svolta dal Consiglio Nazionale degli Utenti.

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/tutela_minori_videofonia/index.html


Programma di navigazione satellitare Galileo
13 dicembre 2006

Si è svolto a Palazzo Chigi, il 7 dicembre 2006, il primo degli incontri programmati nell'ambito del Tavolo sul "Programma di navigazione satellitare Galileo", con l'obiettivo di studiare le ricadute del Programma sull'industria e sui servizi, e di stimolare progetti imprenditoriali diffusi. Il programma Galileo consentirà lo sviluppo di una nuova
generazione di servizi in settori quali i trasporti, le telecomunicazioni, l'agricoltura e la pesca. Ottimizzato per le applicazioni civili, sarà gestito e controllato dalle istituzioni europee che ne sono proprietarie. Con l'avvento del sistema europeo di navigazione via satellite Galileo sarà dato un nuovo impulso al mercato mondiale dei servizi satellitari di navigazione, posizionamento e misurazione del tempo, che apriranno nuove prospettive in vari settori commerciali e miglioreranno la vita quotidiana dei cittadini di tutto il mondo.
Al fine di sfruttare al massimo tale opportunità, la Commissione europea ha adottato un "Libro verde" sulle applicazioni della navigazione satellitare. Il documento offrirà a tutti i soggetti interessati la possibilità di esprimersi sullo sviluppo delle applicazioni della navigazione satellitare, in particolare sul ruolo che il settore pubblico può svolgere nell'elaborazione di un idoneo quadro normativo e nella definizione di obiettivi concreti per tali applicazioni. Nel settembre 2007 la Commissione europea sintetizzerà i risultati del dibattito pubblico e definirà un piano d'azione con le misure pratiche che verranno proposte a partire dal 2008. La consultazione pubblica durerà quattro mesi e si svolgerà
tramite i normali strumenti web.


www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/programma_galileo/index.html