Archivio notizie
Milanese condannato a otto anni
per violenze alla moglie
18 novembre 2006
Dopo undici anni di maltrattamenti
all'ex moglie, un uomo di Milano è
stato condannato a tre anni e otto
mesi di carcere con l'accusa di
maltrattamenti, lesioni e violenza
sessuale.
L'uomo, potendo beneficiare
dell'indulto, sconterebbe soltanto
quattro mesi di reclusione.
Maltratta la fidanzata, convalidato
l'arresto
18 novembre 2006
Maltrattava la propria fidanzata e
per lui il giudice per le indagini
preliminari Paparella ha convalidato
l'arresto.
L'uomo, un marocchino di 29 anni,
irregolare, era stato arrestato il
13 novembre scorso dopo la denuncia
della sua ex findanzata, una giovane
21enne.
Microcriminalità: 164 arresti in
tutta la Regione
18 novembre 2006
In una maxi operazione contro la
microcriminalità che ha coinvolto
tutta la Lombardia, oltre duemila
militari dei carabinieri hanno
arrestato 164 persone (130 delle
quale straniere) e denunciatone 226.
Tra la merce sequestrata, frutto di
rapine e furti, ci sono automobili
di lusso, gioielli ed armi.
Il caso
Figli violentatori, il giudice
sequestra i beni dei genitori
Il Tribunale di Milano: dovevano
dare un’«educazione sentimentale» e
insegnare il «rispetto verso l’altro
sesso»
18 novembre 2006
(corriere.it)
MILANO — Tra gli obblighi di cura
dei propri figli, i genitori devono
farsi carico di una «strategia
dell’attenzione » che comprenda
anche un’«educazione sentimentale»
degli adolescenti, favorendo «la
crescita "sociale" dei ragazzi»
nell’insegnare loro «le modalità
relazionali anche con l’altro
sesso»: se dunque i figli
quindicenni/sedicenni hanno
tormentato sessualmente per 14 mesi
una compagna di giochi di 11 anni, e
i loro padri e madri non solo non
offrono alcun risarcimento ma anzi
«tendono a negare la gravità dei
fatti commessi dai figli» sino
persino a «individuarne la causa nel
comportamento della ragazzina»,
proprio i genitori possono essere
chiamati, sotto questo profilo e in
sede cautelare di garanzia, a
risarcire la vittima e i suoi
parenti.
Con questa motivazione il Tribunale
civile di Milano ha autorizzato la
famiglia della ragazzina angariata a
porre sotto sequestro conservativo,
in vista dell’esito della causa
civile tuttora in corso per il vero
e proprio risarcimento dei danni, le
case o qualunque altro bene dei
genitori dei figli sotto processo
per le violenze alla bambina. Fino a
un valore di 220 mila euro: 150 mila
a favore della ragazza oggi 17enne,
che non è più riuscita ad andare a
scuola ed è in psicoterapia; e 70
mila a favore dei suoi genitori,
padre portiere di condominio e madre
collaboratrice domestica. Un
sequestro conservativo ordinato,
peraltro, dopo che almeno una delle
famiglie dei ragazzi aveva
«proceduto all’alienazione di un
immobile di sua proprietà».
Sul versante penale, invece, questa
inchiesta è una delle pochissime
sfociate nel parziale fallimento
delle chance offerte agli indagati
dell’istituto giuridico (peculiare
della giustizia minorile) della
«messa alla prova »: cioè la
sospensione del processo penale, per
un lasso di tempo nel quale il
minorenne viene osservato dai
servizi sociali in un programma
volto a riparare le conseguenze del
reato e a promuovere la
conciliazione con la persona offesa
dal suo reato, che in caso positivo
viene dichiarato estinto dal
giudice.
Dei 5 ragazzi processati (quattro
all’inizio dell’inchiesta dei
carabinieri nel gennaio 2003 furono
anche arrestati, uno obbligato a
restare in casa, il sesto era
talmente piccolo che per la legge
non era imputabile), soltanto due
hanno infatti superato la «messa
alla prova» con esito positivo. Per
altri tre il Tribunale dei minorenni
non ha ravvisato segni di
consapevolezza e ravvedimento, e ha
perciò rimesso in moto il
procedimento penale, conclusosi in
primo grado il 23 ottobre scorso con
la condanna dei giovanissimi per
violenza sessuale a 2 anni e dieci
mesi, a 2 anni e otto mesi, e a 2
anni e un mese: pene già mitigate
(oltre che dalle attenuanti
generiche giudicate prevalenti sulle
aggravanti) dallo sconto di un terzo
connesso alla scelta del rito
abbreviato da parte degli imputati,
e comunque sospese dalla
condizionale per cinque anni.
Impressionanti le condotte descritte
nel capo d’imputazione, che tra il
dicembre 2001 e il gennaio 2003
individua almeno sette episodi di
pesanti e plurime violenze sessuali
commesse dai ragazzi nella cantina
della casa di uno di loro,
nell’automobile elettrica di un
altro, e persino in una giostra dei
giardini vicini alla scuola
frequentata da vittima e aggressori
in pieno centro a Milano. Il tutto
con lo squallido e ormai
inflazionato corollario, da parte
dei violenti imberbi, di un
supplemento di vessazioni (le foto
delle loro «imprese » scattate con
il telefonino), intimidazioni (la
minaccia di divulgare le foto se la
ragazzina avesse denunciato le
sevizie), e umiliazioni
(l’affermazione, al processo,
secondo la quale sarebbe stata
l’11enne a cercarsela, e comunque
tutto sarebbe avvenuto con il suo
consenso).
Una prospettazione, quest’ultima,
sbriciolata dall’esito di una
drammatica «audizione protetta»
resa, davanti al giudice e in
contraddittorio con i suoi
aggressori (alla fine rei confessi
rispetto alla materialità delle
condotte), dalla ragazzina assistita
dall’avvocato di parte civile
Alessandra Merenda insieme ai
colleghi Alaimo (nel penale) e
Boneschi e Sommaruga (nel civile).
«Sono rimasto esterrefatto —
riflette Alaimo — per
l’atteggiamento, privo di
resipiscenza e compassione, dei
ragazzi e del loro entourage
familiare, quasi che fare e
organizzare certe cose sia una cosa
virtuale come giocare alla
playstation». Smarrimento che
riecheggia nei verbali della
ragazzina su quei lunghissimi 14
mesi di sopraffazioni: «Io mi
agitavo, mi muovevo e urlavo e
nessuno mi sentiva (...) Poi,
ritornando casa, sono rimasta chiusa
in bagno per un po’, mi sono messa a
piangere, non sapevo a chi
aggrapparmi...».
Dateo diventa la casa degli
sfollati
18 novembre 2006
(ilgiornale.it)
Gli sfollati di via Lomellina, il
palazzo esploso due mesi fa per una
fuga di gas, potranno rimanere negli
alloggi loro assegnati dal Comune
nel palazzo di piazzale Dateo. Che,
grazie alla decisione della giunta
che ha approvato la modifica della
destinazione d'uso dell'immobile in
«edilizia residenziale pubblica»,
non sarà più venduto ma rimarrà a
disposizione di Palazzo Marino che
potrà utilizzarlo in futuro per
affrontare le emergenze abitative.
Sembra aver dunque fine la
travagliata vicenda degli alloggi
prima ristrutturati e poi messi in
vendita dall'ex giunta Albertini.
Ora si cambia e, grazie a una
delibera voluta dall'assessore alla
Casa Gianni Verga, l'intero palazzo
viene ritirato dal mercato. Così
come saranno assegnati quelli di via
Cesariano e via Cicco Simonetta.
«L'impegno per gli abitanti di via
Lomellina - spiega Verga - dimostra
l'impegno del Comune per assistere
chi è in difficoltà. Ma questo
compito dovrà proseguire anche in
futuro, utilizzando quelle case per
i più bisognosi e gli sfrattati.
Un'emergenza che il governo non ha
saputo affrontare». Soddisfatta
anche la collega Mariolina Moioli.
«Manteniamo il nostro impegno -
assicura - e garantiremo a tutte le
persone rimaste senza un tetto dopo
lo scoppio di via Lomellina, di
avere un luogo decoroso in cui
vivere».
Addio ticket, domani torna il
blocco
Domenica stop alla circolazione
dalle 8 alle 20. Spunta un piano di
incentivi e nel 2007 via ai lavori
per il metro 5
18 novembre 2006
(ilgiornale.it)
Il ticket di Letizia Moratti finisce
nel cassetto. E domani per i
milanesi c'è il blocco del traffico,
domenica a piedi dalle ore 8 alle
20. Scelta imposta dai livelli di
inquinamento che sono alle stelle.
Risposta necessaria quindi per le
tre aree critiche della Lombardia (Milano-Sempione,
Bergamo e Brescia), dove potranno
circolare solo le auto elettriche e
quelle a gpl e a metano catalizzate,
Euro 4 a benzina ed Euro 4 a gasolio
con filtro. «Blocchiamo quattro
milioni e mezzo di cittadini» fa
sapere Roberto Formigoni perché «la
situazione degli inquinanti
nell'aria è critica e i prossimi
giorni, fino a martedì, dovrebbero
essere peggiori, dato che non è
previsto un miglioramento
atmosferico che consenta un ricambio
dell'aria». E in futuro? Altre
misure escluse le «targhe alterne»
perché, spiega il presidente
lombardo, «è dimostrato che non
funzionano». Ma Filippo Penati,
presidente della Provincia, insiste:
«Bisogna introdurre subito il
pedaggio e le targhe alterne». E il
sindaco di Milano? «Dal 2007 si
parte con la tariffazione: pagherà
solo chi inquina molto».
L’agenzia dei viaggi gratis, ma
con carte clonate
18 novembre 2006
(ilgiornale.it)
«Self made men», veri e propri.
Storia di cinque centrafricani
giunti in Italia con le tasche
vuote, e di tasche che in breve si
sono riempite. Grazie a una truffa.
Perché i cinque, tre ganesi e due
senegalesi, organizzano un business
fatto di biglietti aerei e decine di
numeri di carte di credito clonati
dalle banche dati di Visa e
Mastercard. Codici che da
oltremanica passano in Vietnam, e
arrivano a Milano. Dove il gruppo
apre un'«agenzia low cost». Il
meccanismo è semplice. Acquistano
biglietti da un tour operator, e li
rivendono ai connazionali a metà
prezzo. Quel che avanza è tutto
profitto. Con un occhio alla
solidarietà. Perché se qualcuno i
soldi proprio non li ha, allora il
biglietto è gratis. Tanto, a pagare
è qualcun altro.
Destinazioni privilegiate, Akra e
Dakar. Ma qualcuno è arrivato fino a
Tokio. Costo del viaggio, 3mila
euro. Spesa effettiva, 1.500. In
breve (da 2 all'8 agosto) i cinque
incassano oltre 50mila euro. E,
altrettanto rapidamente, finiscono
in manette. La segnalazione arriva
dal tour operator a cui il gruppo si
rivolge, che segnala le anomalie a
Visa, Mastercard, polizia postale e
Procura. Che fa arrestare i «self
made men» con l'accusa di truffa e
uso abusivo di carte di credito.
Quando si dice, il rischio
d'impresa.
Il Comune dà il via: la linea 5
del metrò partirà nel 2007
18 novembre 2006
(ilgiornale.it)
Quasi sei chilometri di percorso,
nove fermate, un investimento di
oltre 500 milioni di euro. La giunta
straordinaria convocata ieri
pomeriggio dal sindaco Letizia
Moratti sblocca il progetto per
costruire la linea 5 della
metropolitana da Garibaldi a Bignami.
Un tragitto particolarmente
trafficato quello che percorre
l'asse urbano tra viale Zara e
Fulvio Testi. Concluso dunque l'iter
amministrativo milanese, ora la
palla passa a Roma dove il Cipe (il
Comitato interministeriale per la
programmazione economica) e il
governo dovranno slacciare i cordoni
della borsa. L'opera, infatti, è già
interamente finanziata: 257 milioni
di euro il contributo statale, 53
milioni quello comunale e 191
milioni la quota in carico ai
privati. Milano aspetta.
«A vent'anni dall'inaugurazione
della linea 3 - le parole di una più
che soddisfatta Moratti -, il Comune
torna a investire nelle
metropolitane». Cinque anni ci
vorranno per veder conclusa un'opera
i cui cantieri apriranno nel 2007. E
che, una volta realizzata, avrà una
capacità massima di trasporto nei
periodi di punta pari a 8. 680
passeggeri all'ora per direzione di
marcia con un margine di incremento
a oltre 20mila passeggeri. Partendo
da Garibaldi, le fermate saranno
Isola, Zara, Marche, Istria, Ca'
Granda, Bicocca, Ponale e Bignami.
Un progetto suscettibile di
ampliamenti per una strategia che
vorrebbe ulteriormente ampliare i
79,3 chilometri e le 88 stazioni
della rete milanese. «L'obiettivo
per il 2015 - spiega l'assessore
alla Mobilità Edoardo Croci - è
quello di raggiungere i 150
chilometri di tracciato e 156
stazioni».
Per ora dopo la realizzazione del
primo tratto, il progetto della
linea 5 prevede l'estensione da
Garibaldi alla periferia ovest
attraversando il progetto della
nuova Fiera (fermata Tre torri) per
arrivare fino a San Siro. E un
giorno addirittura oltrepassare i
confini comunali e raggiungere
Settimo milanese.
Secondo l'assessore all'Urbanistica
del Comune Carlo Masseroli, «il dato
importante per questo secondo tratto
è che nella realizzazione dell'opera
ci sarà il coinvolgimento dei
privati del progetto Fiera e del
nuovo quartiere Garibaldi-Repubblica».
«Lo sviluppo urbanistico - aggiunge
- diventa contestuale e va di pari
passo con lo sviluppo delle
infrastrutture e con la
progettazione viabilistica». Per
quanto riguarda le linee già
esistenti, invece, nel 2009 sarà
pronto il prolungamento della 2 da
Famagosta ad Assago, l'anno
successivo quello della gialla da
Maciachini a Comasina. «La linea 5
approvata dalla giunta - aggiunge
Croci -, rappresenta un investimento
molto importante sia in termini
economici, dato che vengono
investiti mille miliardi delle
vecchie lire, sia perché si muove un
passo importante per la
realizzazione di una mobilità
sostenibile. Quest'opera si
inserisce in un più ampio
potenziamento anche delle linee
metropolitane esistenti a beneficio
di chi vive e lavora a Milano».
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