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Censis: il maggior numero di reati è a Milano
Seguono Roma e Torino

1° dicembre 2006

Secondo il 40° rapporto del Censis la provincia italiana in cui nel 2005 sono stati consumati il maggior numero di reati è quella di Milano, con 269.931 casi accertati. Seguono la provincia romana (240.818), ben staccata da quella torinese (150.069) e napoletana (134.373). In queste quattro città si concentra ben il 30% di tutti i reati computi ne nostro Paese nel 2005.

La "densità" maggiore di reati, invece, è a Rimini e Bologna: qui 7,9 cittadini su 100 hanno infranto la legge. Milano risulta invece seconda, con il 7%. In terza posizione, si legge sul rapporto, c'è Genova, con il 6,9%.
La media italiana, invece, è di 4,1 reati ogni 100 abitanti.


Molotov e passamontagna nello scantinato del liceo
1° dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Residuati bellici li si potrebbe in qualche modo definire. Cioè molotov, petardi e passamontagna da impiegare con ogni probabilità l'11 marzo in corso Buenos Aires nella cosiddetta manifestazione «antifascista». Rimasti però inutilizzati, sono stati nascosti e ritornati casualmente alla luce ieri in uno spazio occupato da un centro sociale ai bastioni di Porta Volta 16. Il materiale è stato poi prelevato dagli artificieri dei carabinieri che hanno provveduto a renderlo innocuo, ovviamente dopo averlo repertato, studiato e analizzato.
L'allarme è scattato ieri verso le 13 quando alcuni operai che dovevano effettuare un intervento sulla rete fognaria si sono presentati alla segretaria del liceo scientifico Severi presso i bastioni di Porta Volta annunciando lo strano rinvenimento. In pratica in uno scantinato attiguo e collegato all'istituto, ma non facente parte della scuola, erano state trovate un paio di zainetti vuoti, un sacchetto di plastica con dentro cinque bottiglie molotov, un grosso petardo e un paio di passamontagna. Immediato è scattato l'allarme e il materiale è stato preso in consegna dagli artificieri e dagli investigatori del nucleo informativo, in pratica la «Digos» dei carabinieri.
A quel punto sono scattati gli accertamenti. Il materiale non è di prima mano, per un motivo molto semplice: l'accesso agli scantinati era stato murato dopo lo sgombero del 20 giugno, quando i locali furono sgomberati dalle forze dell'ordine. A occuparli alcuni giovani anarchici della rete «Kasa» acronimo che sta per «Kollettivo autonomo spazio autogestito». Quindi deve risalire quanto meno a un periodo precedente.

I carabinieri approfondiscono la vicenda, accertando che al 16 di Porta Volta c'è un plesso scolastico che ospita il Francesco Severi, circa 800 ragazzi, e l'istituto magistrale Carlo Tenca, un altro migliaio. In particolare i sotterranei del liceo sono collegati ad alcuni scantinati, di proprietà del Comune, che all'inizio dell'anno vennero occupati dagli anarchici del «Kasa» che organizzarono una serie di laboratori e collettivi, la «ragione sociale» dell'area cosiddetta «antagonista».
Poi venne l'11 marzo come ricorderanno i milanesi, in particolare i residenti e i commercianti di corso Buenos Aires e piazzale Oberdan. Era sabato, nel primo pomeriggio era in programma la manifestazione del movimento politico di estrema destra Fiamma Tricolore. Ma intorno a mezzogiorno comparvero alcune centinaia di giovani, intenzionati a occupare la piazza per impedire il corteo dei «fascisti».
Trovarono però un robusto cordone di poliziotti e carabinieri a sbarrare loro la strada e sul quale sfogarono la loro rabbia. Un attacco a freddo: prima una barricata per impedire agli uomini in divisa di manovrare, quindi il lancio di sassi, molotov e razzi da segnalazione marina. Uno di questi centrò un carabiniere disintegrandogli lo scudo a facendogli fare un volo di un paio di metri. Ci fu il contrattacco delle forze dell'ordine e vennero arrestati oltre 40 giovani. Il processo, celebrato quattro mesi dopo, si concluse con 18 condanne a quattro anni.
Arriviamo così a fine giugno, le forze dell'ordine sgomberano gli scantinati di Porta Volta e fanno murare gli accesi.

Poi arriva l'estate e, si sa, ci sono le ferie da consacrare. Nel frattempo Romani Prodi ha vinto le elezioni e guida una colazione di centro-sinistra che porta alcuni «no-global» in Parlamento, come Caruso e Farina. E la «rivoluzione» va in soffitta insieme con l'armamentario bellico.
E così arriviamo all'epilogo. Ieri mattina arrivano alcuni operai per effettuare un intervento di sistemazione alla rete fognaria. Entrano al Severi, passano negli scantinati, aprono un buco per guadagnarsi l'accesso e in un angolo trovano bottiglie incendiarie, passamontagna e il petardo. Risalgono subito in superfice, si fiondano in segreteria e avvertono la direzione che gira la segnalazione ai carabinieri. I militari prendono in consegna il materiale e lo neutralizzano. Escludono, per ovvie ragioni, che sia stato abbandonato dopo il 20 giugno, quindi rimane una sola spiegazione. Si trattava quasi sicuramente di una parte dell'arsenale destinato agli scontri di Buenos Aires ma non usato per chissà quale motivo. E che ora viene definitivamente tolto dalla circolazione.


Presunte tangenti Indagini chiuse
1° dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Chiusa l'inchiesta per corruzione a carico del dirigente dell'agenzia delle entrate Milano 5, Francesco Di Nardo, di altre sette persone e una società, che il 17 ottobre 2005 era costata l'arresto del capo area dell'agenzia. Tra gli indagati figura anche il dirigente della Direzione regionale delle entrate, Nicola Buccheri, addetto all'ufficio Controlli fiscali. L'accusa a vario titolo è di concussione, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e di concorso in corruzione aggravata.


Assaltato furgone carico di sigarette
1° dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Forse pensavano che il furgone che effettua consegne per conto del Monopolio di Stato trasportasse anche valori bollati. Invece, dopo l'assalto, si sono dovuti accontentare soltanto di sigarette. Per un valore ingente: circa 150 mila euro. Per fortuna il conducente del mezzo, un giovane trentenne sequestrato dai malviventi, se l'è cavata soltanto con qualche ceffone, tanto perché stesse buono. E con un viaggetto in compagnia dei banditi, che lo hanno tenuto sempre sotto la minaccia delle pistole. Quando lo hanno liberato è riuscito a chiamare i carabinieri, lanciando l'allarme. Ma il prezioso carico sottrattogli era già andato in «fumo». Un'ora dopo l'accaduto i militari hanno recuperato il Ford Transit adibito a trasporto dei tabacchi. Ovviamente era già vuoto.

Un'azione da professionisti, quella andata in scena ieri mattina poco dopo le 10 a Legnano. L'autista del Transit sta percorrendo la periferia della città, per raggiungere alcune rivendite di tabacchi che aspettano le «bionde» di cui è carico il mezzo. Ad un certo punto viene affiancato da una Bmw scura. Dal finestrino spunta una paletta della polizia, che invita il conducente del furgone a fermarsi. Scendono in quattro, indossano pettorine da poliziotti e sono armati di pistole. Gli automobilisti di passaggio non danno peso a quanto sta accadendo, pensando ad un normale controllo. Invece si sta consumando una rapina con sequestro. Un'azione fulminea: uno dei banditi riparte col mezzo carico di sigarette, mentre l'autista caricato sulla Bmw, viene liberato a Cornaredo mezz'ora dopo.


Tram e metrò troppo «fracassoni» Il Comune chiede aiuto agli atenei
1° dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Il Comune chiede aiuto alle università per trovare idee in un campo quanto mai d'attualità: i trasporti ecologici. Lo fa per bocca dell'assessore ai Trasporti, Edoardo Croci, che ieri, al Politecnico, ha annunciato: «Vogliono raccogliere progetti per migliorare la mobilità e renderla più sostenibile, così potremo puntare ai finanziamenti europei. Partiremo da un problema sentito: il rumore dei mezzi pubblici, specie di tram e metrò». Croci lo ha detto davanti ai vertici dell'Atm e del Politecnico che ieri hanno annunciato la nascita di una nuova cattedra finanziata dall'azienda all'interno di Ingegneria gestionale. E proprio all'Atm, oggi, scatta uno sciopero che porterà diversi disagi ai milanesi.

Blocco dei mezzi.
Tram, bus e metrò oggi circoleranno solo da inizio servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18. La colpa è di uno sciopero degli autisti per il rinnovo del contratto nazionale. Alla protesta partecipano Cgil, Cisl e Uil, per questo l'adesione sarà massiccia. Chi dovesse muoversi nelle ore del blocco (dalle 8.45 alle 15, dalle 18 a fine servizio) può avere notizie sui mezzi al numero verde 800.80. 81.81. La protesta interessa anche le Ferrovie Nord. I treni circoleranno regolarmente dalle 6 alle ore 9 e dalle 16.30 alle 19.30. Per il solo Malpensa Express saranno istituite corse sostitutive senza fermate intermedie durante l'orario dello sciopero con partenze agli stessi orari del treno (capolinea accanto alla stazione di Cadorna). Per avere informazioni su treni e autobus delle Nord (questi ultimi garantiti dalle 6 alle 9 e dalle 12.30 alle 15.30) si può chiamare l'199.151.152.

Uomini radar fermi
Anche i controllori del traffico aereo del Centro di controllo di Milano aderenti alla Ugl-T oggi sciopereranno dalle 12 alle 16.
L'Enav precisa che la Ugl-T è la sola organizzazione sindacale ad aver confermato lo stop, «nonostante l'invito a differire la data a seguito del pronunciamento di illegittimità della Commissione di garanzia». Potrebbero esserci disagi negli scali.

La nuova cattedra
«Atm e Politecnico pensano al futuro» hanno detto il rettore, Giulio Ballio, e il presidente dell'azienda, Bruno Soresina. L'Atm per dieci anni finanzierà la cattedra di Strategia e innovazione dei servizi: i 120mila euro versati ogni anno copriranno le spese per un docente e due ricercatori. Il corso - al via nel secondo semestre - affronterà temi che torneranno utili all'azienda e agli studenti. Continua, poi, la collaborazione sugli aspetti tecnici. Nei prossimi mesi nascerà un laboratorio congiunto per migliorare mezzi e abilità dei conducenti. Uno dei problemi che si continuerà a studiare è il rumore. Milano, si è detto nei mesi scorsi, è più chiassosa di New York (75 decibel di media contro i 70 della Grande Mela). Parte delle colpa è delle metropolitane (gli interventi su rotaie e gallerie hanno ridotto di dieci volte le vibrazioni) e soprattutto dei tram. In diverse zone i cittadini hanno chiesto a Comune e Atm di intervenire. Finora, però, non si è trovata una soluzione.


Denuncia il padre: «Mi ha pestato»
1° dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Un ragazzo congolese di 14 anni si è presentato ieri alle 16.30 circa all'ospedale Cto di via Bignami, con lividi su diverse parti del corpo. A ridurlo così, secondo la testimonianza dello stesso ragazzo, sarebbe stato il padre, un uomo del '65 regolarmente in Italia e residente in zona Farini. I medici del pronto soccorso parlano di una prognosi di 20 giorni, rilevando contusioni alla spalla destra, alla mano sinistra e una ferita alla testa. Il ragazzo è stato dimesso.