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Condannata per truffa la "maga" Ester
20 novembre 2006

Tre anni e sei mesi di reclusione è la pena che dovrà scontare la "maga" Ester Barbaglia, condannato oggi per truffa dal tribunale di Milano.
Secondo l'accusa, la donna avrebbe convinto due persone di essere perseguitate dal malocchio e, per porre rimedio, avrebbe ricevuto del denaro.


Questa mattina tavolo Milano guidato dal sottosegretario Enrico Letta
Impianti industriali e domestici, 250 nuovi agenti per scovare chi non rispetta la legge

«Poteri speciali e soldi contro lo smog» Oggi Formigoni chiede al governo di poter vietare la vendita dei veicoli diesel senza filtro antiparticolato: «Roma deve fare la sua parte»

20 novembre 2006
(ilgiornale.it)

Formigoni è pronto a chiedere a Roma poteri antismog e fondi già stamattina, durante la riunione del tavolo Milano guidata da Enrico Letta. Al sottosegretario alla presidenza del Consiglio il governatore sottoporrà ancora una volta la particolare situazione della Regione, povera di vento e incassata nella Pianura Padana. E come prova più evidente, ecco la domenica a piedi diventata indispensabile proprio alla vigilia dell'incontro. Oggi entreranno anche in azione 250 nuovi agenti con una preparazione speciale per controllare e sanzionare chi non rispetta la legge sugli impianti di produzione industriale e nelle case. Il presidente della Regione si appella a Palazzo Chigi: «È necessario che il governo nazionale faccia la sua parte in questa lotta contro l'inquinamento, sia stanziando i soldi necessari che concedendo poteri mirati, ovvero la possibilità di emanare norme speciali». Prima fra tutte quella che colpisce l'inquinamento da traffico alla fonte, ovvero lì dove le automobili vengono prodotte. «Chiediamo al governo di poter vietare la vendita di veicoli diesel senza filtro antiparticolato. La richiesta che facemmo giace ancora in Parlamento».

A gennaio, come già confermato, ci sarà un'altra domenica di blocco perché grazie al provvedimento si risparmiano 2,5 tonnellate di emissioni di polveri sottili. «La battaglia contro l'inquinamento sarà ancora lunga e impegnativa» avverte il governatore. Formigoni boccia però le targhe alterne proposte dal presidente della Provincia, Filippo Penati: «Servono provvedimenti intelligenti, che stimolino comportamenti virtuosi, e le targhe alterne non lo sono perché colpiscono indiscriminatamente tutti i veicoli, inquinanti e non inquinanti, e riducono il traffico di non più del 20 per cento. Parlo in base all'esperienza. Le abbiamo adottate due volte e tutti conclusero che non funzionavano».

I motivi per cui la Lombardia ha bisogno dei «poteri mirati» sono concreti: «Sappiamo che, con Milano in particolare, è la Regione messa peggio in Europa dal punto di vista della dispersione di polveri sottili». Considerate le particolari condizioni climatiche, «noi agiamo sul fattore-produzione e stiamo lavorando da anni su questo versante: produrre meno polveri sottili». Ma è necessario poter intervenire con leggi più severe: «Chiedo poteri mirati perché i cittadini si trovino di fronte a provvedimenti che li obblighino». Un discorso che vale anche per le case automobilistiche: «Ci hanno seguito in parte, poi hanno ripreso a produrre i veicoli inquinanti perché non c'è una legge che lo impedisca. Ma dalla Lombardia, che ha il parco circolante più alto, con 7,5 milioni di auto, ed è un mercato ricco, possiamo cambiare la politica delle case produttrici».

Formigoni rivendica i provvedimenti strutturali proposti e introdotti dalla Regione, a partire da quelli in arrivo e cioè che dal prossimo inverno le auto e le moto pre-euro saranno definitivamente fuorilegge. Un divieto di circolazione che riguarderà un milione di auto e 600mila moto. Sono già operative dal primo novembre le 8 ore di divieto giornaliero per le auto pre-euro. Tra gli altri interventi mirati sul traffico, misure che favoriscano i veicoli meno inquinamenti (metano, gpl, euro4). La Regione è poi intervenuta sul riscaldamento: «Siamo l'unica regione che ha messo fuorilegge gli oli pesanti e a disposizione fondi per cambiare gli impianti di riscaldamento».
Come sempre, arriva anche l'appello alla coscienza dei cittadini e degli imprenditori. «Servono comportamenti individuali, che cambino anche la cultura della nostra vita: utilizzare di meno il mezzo di trasporto privato, ridurre la temperatura in casa. E c'è bisogno del contributo delle imprese e della ricerca, con tecnologie più avanzate in modo che si mettano in vendita, in ogni settore, motori o meccanismi meno inquinanti».


«Troppe auto in strada», ma cala lo smog
Formigoni al governo: «Subito poteri speciali e fondi anti inquinamento». L’Arpa: «Con il blocco Pm 10 in discesa»

20 novembre 2006
(ilgiornale.it)

Il primo bilancio del blocco del traffico scattato ieri parla di polveri sottili in calo ovunque (dovrebbero rientrare nei limiti in provincia, non in città) e di proteste dei cittadini per «le troppe auto in strada e i pochi controlli dei ghisa». Gli agenti ricordano che le pattuglie in servizio erano le stesse delle altre domeniche a piedi. A fine giornata, i veicoli controllati sono stati 4.411, molti meno delle domeniche a piedi dello scorso inverno (erano state 7. 111 lo scorso 5 febbraio, più di 8mila sia il 7 gennaio sia il 13 novembre del 2005). Critiche alla Regione vengono mosse invece da Margherita e Verdi. «Gli Euro 4 potevano circolare anche durante i blocchi dello scorso inverno - ricorda il Pirellone -. Non è certo una novità, si tratta di veicoli con emissioni inquinanti vicine allo zero». E il presidente Roberto Formigoni torna a chiedere poteri speciali e nuovi fondi allo Stato per combattere l'inquinamento. Lo farà stamattina, durante la riunione del tavolo Milano guidata da Enrico Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Una richiesta motivata con la particolare situazione della Lombardia, povera di vento e al centro della Pianura Padana.


Mercatini equo-solidali, il Natale è responsabile
20 novembre 2006
(ilgiornale.it)

In occasione del Natale, Altromercato invita al tradizionale appuntamento con i mercatini. Quello principale è con il Banco di Garabombo, giunto alla sua decima edizione. Il grande mercato natalizio del commercio equo e solidale, promosso da cooperativa Chico Mendes, Radio Popolare e cooperativa Librerie in piazza, ritorna dal 16 novembre al 31 dicembre, nel piazzale di via Mario Pagano: 400 mq dedicati allo shopping natalizio, per riscoprire le tradizioni e le culture dei Paesi del sud del mondo. La cooperativa propone inoltre due nuovi appuntamenti: Altromercato in metrò (fermata Duomo M1, presso l'Atm Point) e Altromercato (piazza Gramsci a Cinisello Balsamo), entrambi dal 25 novembre al 24 dicembre. I prodotti sono realizzati nel rispetto dell'uomo e dell'ambiente e attraverso relazioni paritarie e dirette con i produttori: un dono per riscaldare l'atmosfera natalizia, ma anche un gesto concreto per regalare dignità a chi produce nei Paesi del Sud del Mondo.


Avsi in piazza perché la carità è sempre utile
20 novembre 2006
(ilgiornale.it)

«La carità sarà sempre necessaria, anche nella società più giusta». Le parole di papa Benedetto XVI racchiudono il senso - e per questo ne sono il titolo - de «La campagna tende» di quest'anno, promossa dall'Avsi, associazione non governativa che opera in cento nazioni, per finanziare progetti educativi in alcuni Paesi in via di sviluppo. Durante il periodo di Natale a Milano saranno organizzati eventi, mostre, tavole rotonde e manifestazioni. I proventi serviranno ad aiutare le popolazioni di Betlemme, Libano, nord Uganda, Perù e Kosovo. «La carità è un'esigenza primaria per ogni essere umano - spiega don Julian Carron, successore di don Giussani alla guida di Comunione e Liberazione -, è per questo che sarà sempre necessaria. Interessarci agli altri fa parte della nostra natura, e rispondendo al bisogno di un'altra persona abbiamo l'occasione di realizzare noi stessi».
Sarà così possibile insegnare alle popolazioni libanesi che vivono lungo il fiume Litani nuove tecniche di irrigazione e gestione dei terreni. A Betlemme verrà ristrutturata una scuola frequentata da bambini cristiani e musulmani, a Lima, capitale del Perù, dove verranno ampliati i servizi di sostegno in favore dei bambini che vivono nei quartieri più degradati. E ancora in Kosovo, dove sarà realizzato un piano di sviluppo e formazione per i piccoli agricoltori, e nell'Uganda del nord, dove sarà ristrutturato il reparto maternità dell'ospedale St.Joseph di Kitgum. Nel corso dell'iniziativa, e precisamente dal 10 dicembre al 6 gennaio, piazza Duomo ospiterà la mostra «Bambini soldato», nella quale saranno esposti i disegni realizzati dai piccoli ex combattenti dell'Uganda del nord.


La fiera trasferita da Sant’Ambrogio al Castello
Il parco Sempione chiude per gli Oh bej oh bej

Dal 7 al 10 dicembre blindati tutti gli accessi all’area verde. Il questore: bazar pericoloso, dobbiamo garantire più sicurezza

20 novembre 2006
(vivimilano.it)

La fiera degli Oh bej oh bej si trasferisce al Castello e il Parco Sempione per quattro giorni sarà blindato. Cancelli chiusi di giorno, oltre che di notte, dal 7 al 10 dicembre. E i due soli varchi, privi di cancellate, presidiati dalle forze dell’ordine. Una decisione presa a malincuore dall’amministrazione e comunicata a mezza voce ma necessaria. Perché in occasione del trasloco, i grandi spazi che si sono resi disponibili lungo l’intero perimetro del Castello Sforzesco — da viale Gadio a via Paleocapa, fin dentro al parco Sempione in piazza Cannone — hanno solleticato la fantasia del variopinto mondo degli abusivi, che da anni già portavano a raddoppiare il numero di bancarelle, nell’area della piazza di Sant’Ambrogio che ha ospitato la fiera sin dal 1866, e che ora da tutta Europa stanno rispondendo ad un tam tam lanciato via Internet. Quattrocentoquattordici, sulla carta, sono le bancarelle regolari, con 48 diverse merceologie, che saranno distribuite su due file contrapposte lungo un anello di quasi 1300 metri, che abbraccia il Castello.

Ma due volte tante, 813, sono le domande presentate. E nei forum Internet e nelle assemblee aperte c’è chi da giorni si mobilita a sostegno degli irregolari. Voci e intenzioni — si parla di un corteo di 700 persone che coinvolgerebbe anche alcuni centri sociali — che sono oggetto di attento monitoraggio da parte di Questura e Prefettura. Un anno fa, nel tracciare il bilancio di fine anno, il questore Paolo Scarpis aveva definito la fiera degli Oh bej oh bej un «bazar pericoloso» sostenendo che sarebbe stato meglio abolirla. Mentre la polizia municipale, proprio in queste ore, con ampio anticipo, sta predisponendo il piano di sicurezza dell’area del Castello, per proteggere la zona e prevedere ogni possibile falla nella rete, il portavoce degli ambulanti, Giacomo Errico, dell’Apeca (Associazione provinciale esercenti commercio ambulanti), commenta: «Fosse la volta buona che si mette ordine nella Fiera, debellando un fenomeno devastante per l’economia milanese, e che si riuscisse a riportarla all’antico».

Preoccupata ma decisa a non fare un passo indietro l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Maiolo: «Spero non ci siano manifestazioni né l’assedio degli irregolari — dice —. L’abusivismo è un disastro per l’economia milanese. Ma sia chiaro che se ci saranno tentativi di uscire dalla legalità, gli irregolari troveranno pane per i loro denti. Il parco sarà chiuso». L’invasione delle bancarelle nel verde era uno dei rischi calcolati quando, in agosto, il Comune cominciò a studiare il trasferimento degli Oh bej oh bej. «Ci sono una decina di ingressi che verranno chiusi, altri due varchi che, invece, saranno protetti dalle forze dell’ordine — conferma l’assessore al Verde, Maurizio Cadeo —. Abbiamo preso precauzioni per proteggere il calcestre del Castello, selezionando per quelle zone le bancarelle più leggere, non possiamo permetterci il lusso di lasciar devastare il parco».


Caputo (Margherita): «Mezzi pubblici strapieni e insufficienti»
Blocco del traffico, tra multe e polemiche In mattinata elevate quasi 500 contravvenzioni.
Monguzzi: «Uno stop non risolve il problema, soprattutto con le deroghe agli euro 4»

20 novembre 2006
(vivimilano.it)

Nella giornata di blocco della circolazione delle auto nelle tre aree critiche della Lombardia, Milano-Como-Sempione, Bergamo e Brescia, nel capoluogo lombardo sono state controllate in mattinata 2.300 macchine e inflitte 479 sanzioni. Dalle 8.30 alle 12.30 hanno operato i controlli 238 agenti. Sabato l'Arpa aveva rilevato in Lombardia una lieve riduzione delle polveri sottili, a causa della pioggia, anche se il Pm10 è risultato molto alto. Per domenica era atteso un lieve innalzamento delle polveri, dovuto alle condizioni atmosferiche. Ma il blocco della circolazione, previsto fino alle 20 salvo che per alcune tipologie di mezzi di trasporto, secondo gli esperti potrà avere effetti positivi sui valori degli inquinanti.

La domenica ecologica, sicuramente apprezzata dai milanesi, ha anche scatenato delle polemiche. «Lo stop al traffico costituisce per molti cittadini una boccata di ossigeno ma è evidente che un blocco domenicale non risolve il problema, soprattutto con le deroghe concesse da Formigoni agli euro 4: in circolazione vediamo troppe auto e pochi vigili» ha detto il capogruppo regionale dei Verdi, Carlo Monguzzi, secondo il quale «è necessario intervenire quando i veleni sono in crescita, e non quando lo consentono le lobbies, per evitare il pericoloso accumulo». «Se serve - ha concluso Monguzzi - bisogna effettuare i blocchi del traffico anche nei giorni feriali».

«Auto che sfrecciano a velocità pericolosa in periferia, auto in coda ai semafori nelle circonvallazioni, rarissima presenza della vigilanza urbana, mezzi pubblici strapieni e insufficienti. Limitata caduta dell'inquinamento. Un vero flop». Questa la polemica sintesi di Roberto Caputo, consigliere provinciale della Margherita. «Poveri cittadini - lamenta il consigliere -. Si continua da parte delle istituzioni pubbliche con la politica degli annunci e a formulare proposte un po' obsolete. Serve invece più coraggio e un progetto complessivo e condiviso».

«Il blocco del traffico ha creato un disagio in più del solito: ha impedito a tanti genitori e alunni di andare a votare per le elezioni dei consigli d'istituto» ha fatto notare Vincenzo Ortolina, presidente del Consiglio provinciale e dirigente locale della Margherita. «Si è trattato di un'incredibile leggerezza da parte del presidente Formigoni e della sua giunta, dal momento che sarebbe bastato esentare dal blocco del traffico i genitori dei ragazzi in età scolare, oppure rimandare il blocco di una settimana» ha detto Ortolina. Comunque si potrà votare anche lunedì, sempre dalle 8 alle 12.