Archivio notizie


Ciclista muore travolto in piazza Oberdan
5 dicembre 2006

Un ciclista di 58 anni è deceduto questa mattina in piazza Oberdan travolto da un autocarro. Nonostante il tempestivo interventi dei soccorsi, l'uomo è deceduto per le gravissime ferite riportate.
Ancora da chiarire le esatte cause dell'incidente.


«Il presepe è vietato»: rivolta a scuola
Appello di De Corato ai milanesi: «Mettetene uno in ogni casa». La Maiolo ai negozianti: «Esponetelo in vetrina»

5 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Un tam tam telefonico la sera prima. E ieri alle 9 del mattino le mamme dell'asilo di via Seprio 9 avevano già in borsa tutto l'occorrente. Chi il bue e l'asinello, chi la Madonnina e la grotta, chi i pastori e i cammelli, chi la carta per il cielo stellato. Et voilà - nel tempo che di solito se ne va per infilare le pantofoline ai bambini - nel corridoio della scuola nasce il primo presepe auto-organizzato. O detto con le parole della dirigente: «Messo su senza chiedere il permesso». L'allestimento non passa inosservato, anzi. Spiace dirlo ma innesca una «guerra». Prima la censura, un comunicato di fuoco - appeso sopra la capanna - che prende le distanze «da questa iniziativa di carattere personale e invita i responsabili a mettersi in contatto con la dirigente». Poi il dispiacere e l'arrabbiatura delle mamme: «In molte scuole i presepi si fanno, perché qui no? Eppure nelle classi la stragrande maggioranza dei bambini è italiana. Per la festa di Halloween la materna è stata riempita di zucche, noi tutti lo abbiamo accettato e ora sotto Natale dà fastidio questa piccola capanna».

E piccolo lo è davvero il presepe fai-da-te delle mamme, racconta la Natività su un davanzale defilato dei bagni. Accompagnato da un bigliettino gentile: «Care mamme stiamo preparando un presepe, chi volesse partecipare può portare qualcosa». Parole e statuine dall'effetto dirompente, neanche avessero occupato il salone principale. La dirigente è a casa malata, a informarla è la vice-direttrice che ha il compito di appendere due fogli: «Si avvisano i genitori che prima di apporre ogni tipo di cartello questo va sottoposto all'approvazione delle responsabili. .. Le iniziative a carattere personale di qualsivoglia natura (vedi presepe) vanno comunque concordate con il personale educativo... Anche se l'iniziativa è apprezzabile proprio nello spirito del rispetto delle minoranze che sono cardine del cristianesimo, ci vede nella posizione di non poter accettare come azione univoca e soprattutto non condivisa da tutta la comunità la costruzione del presepe».

Insomma, non è piaciuto il metodo, ma il contenuto? «Siamo una scuola laica, dobbiamo rispettare tutti i credi - risponde la vicedirettrice - dipendiamo dal Comune, non possiamo decidere in proprio». Le mamme si giustificano: «Ogni Natale è una tristezza. Non è la prima volta che ci viene bocciata la proposta del presepe, l'anno scorso alla recita natalizia i bambini hanno cantato addirittura in tedesco, neanche un motivo tradizionale. La scuola vuole tutelare le minoranze ma a noi non risulta che le famiglie straniere si sentano offese dal nostro minuscolo presepe». Per la cronaca: la Natività delle mamme è ancora sul davanzale, nessuno l'ha tolta. Finora.


Ricongiungimenti familiari e carta di lungo soggiorno
5 dicembre 2006

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 1° dicembre scorso, ha approvato due decreti legislativi di attuazione delle direttive comunitarie su i ricongiungimenti familiari e il soggiorno lungo per gli immigrati extracomunitari.
Il decreto sui ricongiungimenti familiari incide su alcune condizioni che limitavano o appesantivano ingiustificatamente l'esercizio del diritto del ricongiungimento.
Tra le novità più importanti: non è più prevista per i figli minori la condizione di familiari "a carico"; la condizione della minore età prevista per il ricongiungimento è esplicitamente riferita al momento della presentazione della domanda; per i figli maggiorenni non è più richiesta l'invalidità totale bensì l'impossibilità di provvedere, in maniera permanente, alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute; relativamente al ricongiungimento dei genitori è stata eliminata la necessità dell'accertamento dell'esistenza o meno di altri figli nel Paese di origine, limitandosi a richiedere soltanto la mancanza di un adeguato sostegno familiare. Con il secondo decreto i cittadini stranieri otterranno lo Status di soggiornante di lungo periodo con una permanenza regolare in Italia di almeno 5 anni, da dimostrare con permesso di soggiorno in corso di validità, contro i 6 anni previsti finora. Il cittadino dovrà anche dimostrare di percepire un reddito minimo non inferiore all'importo di un assegno sociale annuo.

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/soggiorno_lungo/index.html


L’Expo è la sfida degli ultimi decenni»
5 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Leonardo da Vinci contro Omero, Milano contro Smirne, un programma imperniato sull'alimentazione contro quello che vuol parlare di salute. Sarà alla fine una sfida Italia-Turchia quella che porterà nella primavera del 2008 all'assegnazione dell'Expo 2015, il grande appuntamento mondiale che farà muovere 180 Paesi e porterà nella città ospitante 30 milioni di visitatori nei sei mesi di manifestazione. E, se dovesse essere Milano, la Camera di commercio già prevede 7 miliardi di euro di solo indotto turistico. Parte la sfida e Milano mette a punto la «squadra» che giocherà una partita che potrebbe portare all'intera area metropolitana investimenti, posti di lavoro, infrastrutture. Ieri mattina a Palazzo Marino la prima riunione del comitato organizzatore che ha eletto presidente il sindaco Letizia Moratti. Con lei al tavolo permanente siederanno il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Enrico Letta, il ministro per il Commercio internazionale e per le Politiche europee Emma Bonino, il sottosegretario agli Affari esteri Bobo Craxi, il presidente della Regione Roberto Formigoni, quelli della Provincia Filippo Penati, della Camera di commercio Carlo Sangalli e della Fondazione Fiera Luigi Roth.
«Il Comitato organizzatore – annuncia la Moratti dando subito la prima dimostrazione della concretezza del rito ambrosiano -, si riunirà di nuovo sabato 16 dicembre per condividere le modalità di presentazione della candidatura, prevista per il 19 dicembre a Parigi davanti al Bie, il Bureau international des expositions».
 
Solo due settimane di tempo, dunque, per mettere a punto il dossier da opporre a quello di Smirne davanti ai 98 Stati membri con diritto di voto. «Dovrà essere una presentazione che lascia il segno», mostra già tutta la sua grinta, nonostante lo sciopero della fame, il ministro Bonino. «È una grande scommessa - le fa eco Letta -, una delle più importanti che il Paese abbia affrontato sulla scena internazionale negli ultimi decenni». Un'avventura da affrontare in due tappe: prima l'assegnazione, poi l'eventuale organizzazione. E così il governatore Formigoni si dice «ottimista sul fatto che quella di Milano possa essere una candidatura vincente». Ma da uomo che ama lo sport ammonisce i compagni di squadra («guai ad affrontare qualsiasi tipo di gara pensando di averla già vinta»). Per affrontarla, Paolo Glisenti è stato nominato segretario esecutivo e sono stati creati il Comitato scientifico presieduto da Roberto Schmidt, già rettore dell'università di Pavia, quello Promotore rappresentativo della Città di Milano e quello Istituzionale.
«Questo è un campionato del Mondo e noi siamo in finale», ribadisce la metafora sportiva Bobo Craxi. «La candidatura di Milano – aggiunge Penati - è un'occasione per dotare il capoluogo e il suo territorio di servizi e infrastrutture che rimarranno al servizio della comunità. L'Expo porterà nuovi posti di lavoro, darà un impulso all'economia e svilupperà grandi opere. La Provincia intensificherà le attività di gemellaggio, cooperazione internazionale e iniziative di cooperazione che già interessano i nostri Comuni».

Per Sangalli «la candidatura è una grande occasione per l'immagine di Milano e di tutta la Lombardia». E annuncia che «800mila imprese, una su sei in Italia, sono pronte a farsi parte attiva in un grande progetto di portata mondiale».


Campagna di informazione antiracket e antiusura
5 dicembre 2006

"Non lasciare che l'estorsione e l'usura prendano anche la tua voce", è questo il il titolo della nuova Campagna di informazione presentata al Viminale il 29 novembre scorso, che ha l'obiettivo di promuovere la più ampia conoscenza delle misure antiracket ed antiusura. La Campagna, realizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero dell'Interno, ha preso il via il 1° dicembre 2006 e prevede la diffusione di spot informativi, su emittenti radio e televisive, locali e nazionali, e sui principali quotidiani nazionali.
Gli spot sono suddivisi in due filoni: da una parte si invita chi è stato già colpito dal fenomeno dell'usura a denunciare, dall'altra si guarda alla prevenzione, esortando chi è in difficoltà economiche a non cedere alla tentazione di ricorrere allo strozzinaggio, rivolgendosi invece alle Istituzioni e ai fondi di solidarietà. I filmati raccontano le storie di chi è diventato vittima degli usurai o degli estorsori e a poco a pocoperde tutto, attraverso tavole disegnate da bambini e si concludono invitando a denunciare chiamando il numero verde 800-999000, cui ci si può rivolgere anche per avere informazioni sulla prevenzione dell'usura per le famiglie e per le imprese.
La campagna durerà fino alla metà di dicembre.

www.governo.it/GovernoInforma/Campagne/campagna_antiracket/index.html