Archivio notizie


Via Lomellina: chiesta l'archiviazione del caso
6 dicembre 2006

Il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione del fascicolo sull'esplosione che lo scorso 18 settembre causò il crollo della palazzina in via Lomellina, in cui morirono quattro persone. La deflagrazione fu infatti causato da una suicida, dunque ogni accusa cade.


Traffico vietato in sei strade Ridotti i posteggi
6 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Lo spostamento degli Oh bej al Castello significa anche una piccola rivoluzione del traffico in zona. Un cambio «dovuto», come ricorda l'assessore comunale al Commercio, Tiziana Maiolo, ai lavori per il parcheggio in Sant'Ambrogio. Chiuse al traffico in questi quattro giorni tutte le vie di accesso al parco, anche ai residenti. Si tratta di via Sella, via Beltrami, via Ricasoli, via Minghetti, via Jacini.
Come spiegano dal comando dei vigili di zona 1, chi proviene da via Legnano potrà arrivare fino al primo incrocio, poi sarà obbligato a entrare in via Lanza e da lì immettersi in Foro Buonaparte che resta percorribile. Tutto l'anello di piazza Castello sarà occupato dalle bancarelle. Non solo. Un paio di parcheggi a pagamento normalmente utilizzabili saranno destinati alle auto dei residenti e dei portatori di handicap.

Dunque, i posti destinati alle auto saranno veramente pochi. O comunque non adeguati a quel fiume di visitatori che si aggira di solito sui 150mila a giornata. E infatti il consiglio è di utilizzare i mezzi pubblici. Durante i giorni della manifestazione le linee automobilistiche dell'Atm 57 e 94 modificano provvisoriamente il percorso e, nelle ore di massima affluenza - come preavvisa l'Atm - potrebbe rendersi necessario introdurre modifiche e limitazioni di percorso anche per le linee tranviarie 4 e 7. Per chi arriva in metrò, il consiglio è di non utilizzare solo la fermata di Cairoli (M1) ma anche Cadorna, Cordusio e Lanza.


Multe arretrate e ricorsi Via Rugabella assediata
6 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Via Rugabella presa d'assalto. Obiettivo: riuscire a farsi togliere una vecchia multa di cui si era persa memoria. Agli sportelli del Servizio procedure sanzionatorie di via Rugabella da giorni passano in media 250 persone in tre ore e mezza. Da quando cioè nelle cassette delle lettere di 130mila milanesi sono arrivate le cartelle esattoriali di multe prese - già notificate e non pagate - tra il 2002 e 2003, un «pacchetto» da 90 milioni di euro per il Comune. Ma la polizia municipale puntualizza: oltre il 50% delle sanzioni notificate non vengono pagate nel termine previsto e il 40% non paga neanche la cartella, finché non si arriva al pignoramento dell'auto. Ma la colpa dei ritardi che fanno «lievitare» le multe, afferma il difensore civico, «è del Comune».


Sicurezza a rischio: no alla parificazione della scuola ebraica
6 dicembre 2006
(larena.it)

Dopo la scuola araba bilingue, anche una scuola ebraica, la scuola del Merkos, non riesce a regolarizzarsi. I responsabili di questo istituto che ospita 160 alunni, dalle materne alle medie inferiori, non sono riusciti ad ottenere la parità. Ancora una volta colpa della mancanza di requisiti di sicurezza richiesti dalla legge. E questo nonostante abbia trovato la sede in una struttura messa a disposizione dal Comune.
La scuola, uno dei centri di formazione realizzati dalla comunità ebraica a Milano, ha una decina d'anni di vita. Scopo dichiarato dell'iniziativa è quello di «proporre un modello formativo all'insegna dell'integrazione, avendo di mira di educare gli alunni secondo i valori e la cultura dell'ebraismo, offrendo parallelamente un ciclo di studi in linea con i programmi ministeriali». Qui si studia la lingua ebraica, la Bibbia e i suoi commenti.

La scuola del Merkos da un paio d'anni ha ottenuto in affitto le aule presso uno stabile del Comune in via delle Forze Armate 59, ed è stata ufficialmente inaugurata un anno fa alla presenza di due rabbini di Gerusalemme e dello stesso ex sindaco Gabriele Albertini. Successivamente era stata avviata la pratica di riconoscimento di scuola paritaria. Entro novembre avrebbe dovuto arrivare l'ok della direzione scolastica regionale almeno per quel che riguarda materne ed elementari.
Attesa vana: il riconoscimento è bloccato. I responsabili della scuola hanno preferito non commentare. Parla invece Pietro Modini, l'ispettore che ha ricevuto l'incarico di verificare se esistevano le condizioni per ottenere l'autorizzazione richiesta: «Da un punto di vista didattico – dice – non ho potuto fare alcun rilievo negativo.

La scuola è seria. Evidentemente le ragioni che hanno bloccato la pratica riguardano le norme di sicurezza, anche se so che durante la mia ispezione si stavano effettuando dei lavori richiesti da Asl e vigili del fuoco, che mi hanno assicurato stavano per finire».
Si rischia in tal modo di ripetere la situazione che si è verificata per la scuola araba bilingue di via Ventura. Un accostamento che non pare casuale, se non altro per il fatto che alcuni docenti che fino allo scorso anno insegnavano appunto nelle classi ospitate nell'edificio comunale di via delle Forze Armate, ora insegnano nelle classi dei bimbi egiziani. Questa volta comunque si tratterebbe solo di un intralcio di tipo burocratico.
Dopo la contestata vicenda di via Ventura, infatti, le autorità scolastiche e comunali sembrano aver adottato una linea di particolare rigore nel controllo delle norme di sicurezza che devono essere rispettate prima di rilasciare l'autorizzazione al funzionamento.


Vetri rotti, aule e bagni sporchi I genitori vogliono ritirare i figli
6 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

A Cinisello Balsamo oltre 244 famiglie minacciano di ritirare i propri figli da scuola. In un esposto indirizzato al Ministero, al Provveditorato, all'Asl e all'amministrazione comunale mamme e papà denunciano, infatti, la grave situazione che da ormai mesi si sta verificando nell'istituto comprensivo «Piazza Costa»: mancanza di insegnanti, poca pulizia nei bagni, nelle aule e in palestra, presenza di insetti nella mensa, vetri rotti riparati con lo scotch, giardini diventati discarica per materiale edile.
Una settimana fa, un bambino è tornato a casa dicendo ai genitori che, a pranzo, nella minestra aveva trovato un pezzo di ferro. «Ulteriore nota di preoccupazione - si legge nella raccolta di firme - è costituita dalla presenza di tutto l'istituto di un paio di cassette di pronto soccorso scarsamente rifornite».
La scuola elementare già durante lo scorso anno scolastico era stata al centro di dure polemiche perché i genitori erano stati costretti a comperare la carta igienica e i detersivi per lavare le aule. Alcune mamme erano anche state invitate a portare a casa le tende per lavarle.
A farsi carico delle proteste di oltre quattrocento genitori Giuseppe Berlino, vice capogruppo di Forza Italia e Simone Boiocchi della Lega Nord che hanno anche riferito alla giunta che l'Asl ha già compiuto dei sopralluoghi e che «fa cortese ma pressante sollecito» perché vengano presi al più presto dei provvedimenti.
«Forse - spiega l'esponente azzurro Giuseppe Berlino - c'è anche una violazione di tipo amministrativo. È infatti fatto divieto alle scuole costruite dopo il 1975 di avere la mensa in scantinati e locali seminterrati, come in questo caso. Stiamo inoltre controllando se le uscite di sicurezza sono a norma. Inoltre accanto all'edificio sono stati accatastati bottiglie, chiodi, mattoni e rami secchi che rappresentano un grave pericolo per i più piccoli».
Oltre alle condizioni dell'edificio, mamme e papà sono preoccupati per l'andamento scolastico dei propri figli. In alcune aule per mesi non c'è stato un insegnante di matematica «sostituito a rotazione da professori di altre materie».


Enti locali: bando per la mobilità sostenibile
6 dicembre 2006

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato il Programma di cofinanziamento che promuove la realizzazione di interventi strutturali per la razionalizzazione della mobilità in ambiente urbano diretti alla riduzione dell'impatto ambientale derivante dal traffico urbano. Tale programma contiene le modalità ed i relativi termini per la presentazione delle istanze, i limiti di cofinanziamento relativi alle singole aree di intervento, la modulistica da utilizzare, le indicazioni utili per la concessione dei contributi nonché le risorse disponibili. Per l'attuazione del programma di finanziamento sono disponibili risorse a favore di Enti locali per un importo di 8.378.897,26 euro. Possono presentare istanza di cofinaziamento: tutti i comuni aventi una popolazione superiore ai 150.000 abitanti; i comuni capoluoghi di provincia, anche aventi una popolazione inferiore a 150.000 abitanti, che ricadono nelle zone individuate dalle autorità competenti ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 351/99; due o più comuni limitrofi associati la cui popolazione risulta complessivamente superiore ai 150.000 abitanti. Il termine previsto di 90 giorni per la presentazione delle istanze decorre dal 21 novembre 2006, ossia dal giorno successivo alla data di pubblicazione del comunicato del Ministero nella Gazzetta Ufficiale n. 270 del 20-11-2006.

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/mobilita_sostenibile/index.html


Presto una casa per 376 studenti
6 dicembre 2006
(ilgiornale.it)

Il residence a quattro stelle diventerà la casa per trecento universitari della Bocconi con redditi bassi. È l'effetto di un vecchio accordo siglato tra Comune e costruttore che finora non era stato rispettato. «E non lo sarebbe stato, se in questi anni non avessimo sollevato il caso e protestato» racconta Aldo Ugliano, consigliere comunale dell'Ulivo. Soddisfazione esprime anche Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio: «Era importante che nello stabile di via Fratelli Fraschini 3 ci potessero stare gli studenti». Ci andranno quelli della Bocconi, l'ateneo più veloce a siglare un'intesa con il proprietario. Dal prossimo anno vi alloggeranno 376 ragazzi pagando 265 euro al mese.


Nuova procedura per rilascio e rinnovo carta di soggiorno
6 dicembre 2006

Parte l'11 dicembre la nuova procedura per il rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno ai cittadini stranieri. Il nuovo sistema, sviluppato dal Ministero dell'Interno in collaborazione con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Poste Italiane S.p.A. e gli Istituti di Patronato, ha l'obiettivo di semplificare e migliorare il processo di erogazione del servizio. L'ampliamento della rete di distribuzione ed accettazione delle istanze sugli Uffici Postali la gestione innovativa e moderna della fase pre-istruttoria con lo sviluppo di una complessa piattaforma tecnologica per lo scambio di dati tra le strutture coinvolte, nonché la possibilità di usufruire di servizi informativi di supporto per lo straniero, consentiranno di snellire e velocizzare l'intero iter amministrativo. Per ritirare il kit contenente la modulistica, i cittadini stranieri potranno recarsi presso uno dei 14.000 Uffici Postali presenti su tutto il territorio nazionale. La domanda potrà essere consegnata, invece, in uno dei 5.332 Uffici Postali abilitati. Per la compilazione delle domande i cittadini stranieri possono avvalersi del supporto qualificato e gratuito dei Patronati e dei Comuni.
Inoltre, è previsto il rilascio in formato elettronico dei permessi di durata superiore ai 90 giorni e l'invio di una convocazione tramite raccomandata che consentirà di ridurre i tempi di attesa presso le Questure. Per avere maggiori informazioni è possibile consultare on line il portale immigrazione o contattare il call center, sviluppato e gestito in collaborazione con l'ANCI, tramite il numero verde 800.309.309 (disponibile in Arabo, Francese, Inglese, Italiano, Spagnolo).

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/procedura_permesso/index.html