Carabinieri, Gualdi
nuovo comandante
Pastrengo
10 Gennaio 2008 (omniroma.it)
Il generale
Carlo Gualdi è il nuovo
comandante
interregionale
carabinieri Pastrengo.
La cerimonia di cessione
del comando, tenutasi
stamani alla caserma di
via Vincenzo Monti, ha
visto Gualdi subentrare
al generale Giorgio
Piccirillo che, dopo un
anno e mezzo di comando,
assume la carica di
vicecomandante generale
dell'arma. Dopo aver
percorso insieme la
passerella allestita per
l'occasione i due hanno
salutato le istituzioni
civili e militari
presenti e, prima di
prendere la parola per i
rispettivi discorsi, è
stata deposta una corona
davanti al memoriale dei
carabinieri caduti.
A Gualdi sono poi andati
gli onori dell'Arma dei
carabinieri, dopo i
quali è stato suonato
l'inno nazionale. Alla
cerimonia erano fra gli
altri presenti: il
vicesindaco Riccardo De
Corato, l'ex sindaco
Gabriele Albertini,
l'assessore provinciale
alla Sicurezza Alberto
Grancini e il presidente
del Consiglio comunale
Manfredi Palmeri.
Malpensa, Cattaneo:
"a Governo il 15
chiederemo tre cose"
10 Gennaio 2008 (omniroma.it)
All'incontro con il
Governo, fissato per il
prossimo 15 gennaio,
"avanzeremo tre
richieste".
Lo annuncia l'assessore
regionale alle
infrastrutture, Raffaele
Cattaneo, a margine di
una conferenza stampa a
palazzo Pirelli, in
merito alla questione
Malpensa. "Innanzitutto
dobbiamo mantenere in
fronte lombardo
compatto, e questo è
fondamentale.
Poi al Governo prima di
tutto ribadiremo la
nostra opinione in
merito ad Air France, e
cioè che la vendita ad
Air France è sbagliata e
va contro gli interessi
del paese; i piani
industriali non sono
ancora stati resi noti,
serve più trasparenza e
chiederemo dunque che
vengano resi pubblici i
dati in base ai quali il
Governo ha raggiunto la
propria decisione.
Secondo, se la scelta di
Air France si rilevasse
irreversibile, noi
chiederemo una moratoria
così da avere il tempo
di costruire una
soluzione alternativa
valida infine chiederemo
mercato, mercato,
mercato. Il mercato è
qui, in Lombardia, per
traffico passeggeri e
per traffico merci. In
Lombardia, regione che
produce il 20% del Pil
nazionale".
Ecopass
Parcheggi d'interscambio:
16mila posti a
disposizione
L'elenco e la mappa
completa delle aree di
sosta distribuite
intorno alla città: I
dati dell'8 gennaio
confermano la
diminuzione del traffico
e delle auto inquinati
10 Gennaio 2008 (Comune
di Milano)
Raggiungere
Milano in auto e
prendere il mezzo
pubblico. Sono venti i
parcheggi di
interscambio, a
disposizione di chi
viene da fuori città e
sceglie di proseguire
verso il Centro
utilizzando la
metropolitana, il tram o
l’autobus. I posti
totali offerti sono
16.093 con una tariffa
giornaliera media di
1,60 euro fino a 8 ore
di sosta e di 2,10 euro
oltre le otto ore di
sosta nel periodo
compreso tra le ore 7 e
le ore 20. Sono aperti
dalle 6 del mattino
all’una di notte.
Famagosta, posti 2.200,
interscambio con MM2
San Donato 2 , posti
1.000, interscambio con
MM3
Molinette di Lorenteggio,
posti 450 interscambio
con Tram 14
Molino Dorino, posti
1.700, interscambio con
MM1
San Leonardo, posti 360
interscambio con MM1
Ripamonti, posti 140,
interscambio con Tram 24
Forlanini, posti 400,
interscambio con Tram
27, BUS 73, 45
Crescenzago, posti 600,
interscambio con MM2
Cascina Gobba, posti
1.080, interscambio con
MM2
Bovisa, posti 1200,
interscambio con FNM
Romolo, posti 250,
interscambio con MM2
Lampugnano, posti 2.000,
interscambio con MM1
Bisceglie, posti 1.400,
interscambio con MM1
San Donato1, posti
1.000, interscambio con
MM3
Cologno Nord, posti 900,
interscambio con MM2
Gessate, posti 500,
interscambio con MM2
Caterina da Forlì, posti
399, interscambio con
MM1
Questo Oggiaro, posti
516, interscambio con
FNM
Romolo, posti 88 263,
interscambio con MM2
Pirelli (Comune di
Milano), posti 735
interscambio con MM2
In allegato la mappa
dove sono collocate le
aree di sosta intorno
alla città e l'elenco
dei parcheggi
d'interscambio.
Ecopass valutazione
positiva - I dati
definitivi della
giornata di ieri 8
gennaio su Ecopass
confermano la
valutazione positiva già
registrata per la
giornata del 7 gennaio.
Tra le ore 7.30 e le ore
19.30 il traffico
all’interno della
Cerchia dei Bastioni è
calato del 27%: sono
entrati 67.903 veicoli,
58.702 auto private e
9.201 veicoli
commerciali, rispetto
alle 90.000 di una
giornata tipo. I veicoli
entrati in più nella
Cerchia dei Bastioni,
rispetto al 7 gennaio,
sono stati 5.722.
I dati appena illustrati
si riferiscono al numero
effettivo di veicoli
entrati. Il dato
relativo agli ingressi è
quindi più alto: sempre
tra le ore 7,30 e le ore
19,30 i passaggi sono
stati 102.338. Il dato
di riferimento di una
giornata tipo è di
130.000 passaggi. Per
ingressi si intende il
numero di passaggi
effettuati e registrati
dalle telecamere: un
medesimo veicolo può
essere infatti
transitato più volte.
Anche l’efficacia del
provvedimento
relativamente alle
classi inquinanti dei
veicoli conferma il
trend del 7 gennaio: i
veicoli in circolazione
nella Cerchia dei
Bastioni, appartenenti
alle 3 classi inquinanti
e quindi paganti, sono
stati complessivamente
il 40% in meno, con un
punta del 48% per le
auto private e un dato
del 23 % per i veicoli
commerciali.
Ecopass Il Comune ha
già incassato tre
milioni e mezzo
Forti introiti
dall'attivazione di
35.000 card quando
arriveranno le multe
sarà business.
Recuperato in cinque
giorni il 15 per cento
degli investimenti. Ma
il Pm10 rimane oltre la
soglia di attenzione
10 Gennaio 2008 (Il
Giorno)
Si sta
rivelando non la panacea
di tutti i mali che
affliggono i polmoni dei
milanesi ma un grande
business per il Comune.
I dati sulle attivazioni
di card comunicati da
Palazzo Marino ieri,
giornata in cui il Pm10
è rimasto ben al di
sopra della soglia di
attenzione (le
centraline dell’Arpa
hanno rilevato 65
microgrammi per metro
cubo d’aria al Verziere
e 54 a Città Studi),
consentono, infatti, di
mettere a bilancio un
incasso-record. La
vendita, tramite rete
Atm (800 punti),
Internet
(www.comune.milano.it) e
call-center
(800.437.437), di
ingressi singoli, carnet
non scontati, multipli
agevolati ed abbonamenti
per residenti entro la
Cerchia dei Bastioni,
ha, infatti, consentito
all’Amministrazione di
incamerare finora 3,5
milioni di euro. Il
Comune, in soli cinque
giorni di pedaggio
antismog, ha, dunque,
recuperato quasi il 15%
dei 24 milioni di euro
investiti, stando al
bilancio di previsione
2008, nel sistema di
esazione. Gli esborsi
derivanti dall’acquisto
delle telecamere poste a
guardia dei 36 varchi di
accesso al centro
storico, dagli stipendi
degli addetti (270 al
numero verde), a carico,
comunque, di Atm, e dal
potenziamento dei mezzi
pubblici messo in campo
da Foro Buonaparte
dovrebbero, dunque,
risultare ammortizzati
in nemmeno un mese di
Ecopass. E va
considerato che, per
ora, la stima degli
introiti non può che
viaggiare al ribasso.
Perché dal conto totale
mancano sia il reale
gettito assicurato dalla
commercializzazione
delle card (non tutte
quelle comprate sono già
state attivate dai
possessori di veicoli
ritenuti inquinanti) sia
il fiume di denaro
garantito dalle multe
(70 euro più 11 di
notifica) appioppate ai
«portoghesi» del ticket.
La moratoria di fatto
delle contravvenzioni
(possibilità di pagare
sino al 18 gennaio ma
con modalità retroattive
gli ingressi effettuati
dal 2 gennaio in avanti)
concessa da Palazzo
Marino a seguito dei
disservizi registrati
dalla vendita on-line e
a mezzo call-center
impedisce, almeno per
ora, di caricare sugli
introiti da Ecopass i
verbali che,
probabilmente a fine
mese, partiranno
dall’Ufficio procedure
sanzionatorie dei
«ghisa» di via Rugabella.
A metà febbraio, dunque,
il pedaggio potrebbe
virare dal profondo
rosso del crac al
tonante nero dell’affarone.
Un trend cui il
preventivato
abbattimento delle
polveri sottili,
autentico obiettivo
dell’Ecopass nato come
pollution charge e non
come congestion charge,
non dovrebbe, secondo
diversi esperti di
qualità dell’aria,
tenere dietro.
MA L’ASSESSORE ai
Trasporti s’è ben
guardato, nel commentare
ieri il quinto giorno
dell’era ticket, dallo
stabilire relazioni
pericolose tra gli
incassi
dell’Amministrazione e
le concentrazioni di
Pm10. «I riscontri
definitivi di lunedì
scorso - ha scandito
Edoardo Croci -
confermano la forte
riduzione del traffico,
che ha subito un calo
del 30% nell’area
Ecopass e del 10% nel
resto della città. Le
telecamere non hanno,
inoltre, rilevato alcun
aumento dalla
circolazione prima delle
7,30 e dopo le 19,30 ma
bensì una riduzione del
passaggio dei veicoli.
Soprattutto di quelli
inquinanti, scesi del
40%. Ringraziamo i
milanesi per la risposta
e l’adesione a questa
importante azione di
miglioramento ambientale
per la nostra città».
«CAMBIARE TUTTO per non
cambiare niente - ha
ribattuto, in vena
gattopardesca, il
capogruppo del Prc in
Provincia Antonello
Patta -. Le polveri
sottili non si fermano
certo con telecamere e
contravvenzioni. Se
guardiamo ai rilevamento
dell’Arpa, nei primi
giorni di gennaio le
centraline hanno
segnalato per ben tre
volte il superamento
della soglia
d’attenzione. In
speciale modo al
Verziere, ubicato, come
si sa, all’interno
dell’area assoggettata
al regime, inconcludente
ai fini ambientali ma
efficace nell’obiettivo
di fare cassa, dell’Ecopass».
DA PALAZZO ISIMBARDI
sono stati sferrati ieri
gli attacchi più
veementi al pedaggio
antismog. E, se il
capogruppo del Ps
Roberto Caputo ha
annunciato per le 18 di
oggi l’allestimento in
Corsia dei
Servi-Vittorio Emanuele
di un banchetto per la
raccolta di firme contro
l’Ecopass tesa a
ottenere un referendum
cittadino, l’assessore
ai Trasporti Paolo
Matteucci c’è andato giù
davvero pesante inviando
una lettera al parigrado
in Regione Raffaele
Cattaneo e al titolare
della delega
all’Ambiente del
Pirellone Marco
Pagnoncelli. Nella
missiva, a quanto è
trapelato da Via Vivaio,
Matteucci darebbe
addosso al Comune
«colpevole» di aver
imboccato una strada non
condivisa dagli altri
enti locali e che, per
di più, si rivelerà un
vicolo cieco. «Serve un
tavolo
interistituzionale - ha
dichiarato coram populo
l’assessore della
Provincia -. Lo smog non
si neutralizza con
misure-spot ma con il
potenziamento del
trasporto pubblico, la
creazione di corsie
preferenziali e la
realizzazione di nuovi
parcheggi».
Crescono gi ingressi
a Milano
10 Gennaio 2008 (AGR)
Crescono
gli ingressi di
autoveicoli nel centro
di Milano, dopo
l'introduzione dell'Ecopass.
Dalle 7,30 alle 18 di
ieri le telecamere hanno
rilevato 91.872
passaggi, contro gli
89.833 di martedi' e gli
80.776 di lunedi'.
Lombardia: rifiuti,
un "no" tecnico
10 Gennaio 2008 (AGR)
''Il 'no'
della Lombardia a
recepire i rifiuti
campani e' un 'no'
soltanto tecnico. Non e'
affatto pregiudiziale e
non ha nessuna
motivazione politica o
ideologica''. A
ribadirlo in un
comunicato e'
l'assessore lombardo
alle Reti e servizi di
pubblica utilita',
Massimo Buscemi. Due le
ragioni: ''La prima e'
sotto il profilo
quantitativo. Discariche
e termovalorizzatori
lombardi sono tarati sul
nostro ciclo dei
rifiuti". La seconda
ragione riguarda il
profilo qualitativo:
''Quelli campani sono
rifiuti non trattati e
quindi per noi non sono
accettabili".
Alitalia: Spinetta,
"Non abbandoneremo
Malpensa"
10 Gennaio 2008 (AGR)
Air France
non intende abbandonare
Malpensa. Lo assicura il
numero uno dei Air
France-Klm Jean Cyril
Spinetta spiegando che
''ci collochiamo nella
logica del piano Prato
che riorienta la
compagnia su Roma''. Da
Milano, aggiunge,
''avremo una rete molto
densa di collegamenti
con le grandi citta'
europee e, rivedendo gli
orari, miglioreremo
l'offerta per la
clientela business''.
Nel lungo raggio,
prosegue Spinetta,
''manterremo a Milano
varie destinazioni e
saremo molto attenti a
ricreare in futuro tutte
le destinazioni che si
riveleranno necessarie
per l'economia della
Lombardia".
Autobus e carro
attrezzi: il Comune
inquina gratis
10 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)
«Adesso
almeno i milanesi sanno
a che classe
appartengano e quanto
inquinino le loro auto».
Diceva così l’assessore
Edoardo Croci, mente e
braccio dell’operazione
Ecopass, poche ore dopo
Capodanno con gli
automobilisti infuriati
e il sistema informatico
in palla. Verissimo. Ma
è anche vero che ora
sanno anche quanto
inquinano gli altri. A
cominciare da chi quel
pedaggio l’ha voluto: il
Comune. Basta un clic
nel sito ufficiale e,
inserendo qualche targa,
si scoprono tante
cosucce interessanti.
Bus inquinanti. Il
viaggio nella Cerchia
dei Bastioni comincia
tra piazza San Babila e
corso Europa. Al
capolinea (lunedì alle
15) c’è il numero 73. La
targa è annerita, ma
avvicinandosi molto si
riesce a leggere:
CM704RC. Digitando si
scopre una classe 5. La
più inquinante, roba da
10 euro di Ecopass al
giorno. Con
l’abbonamento? Cinquanta
ingressi a 250 euro e 50
a 300 euro. In un anno?
A spanne poco meno di
1.100 euro. Roba da
pericolo pubblico numero
uno. Un caso? Non
proprio. Vicino c’è il
60. Stessa operazione e
stesso risultato. Classe
V, l’ultima. Riproviamo
martedì. Cambio di
linea. La 84 ha targa
CJ145TF: classe
inquinante 5, 10 euro al
giorno. Lo stesso la 54
in via Larga. Inutile
proseguire. Atm inquina.
E non paga.
Vigili eco-discoli. Via
Beccaria, comando della
polizia municipale e
parco mezzi dispiegato
intorno. Bene l’Alfa
159, classe 2 e
circolazione libera.
Niente da dire per la
Stilo. Tutto in regola?
Nemmeno per sogno. Ecco
il furgone AR372LT con
tanto di logo: classe 5
da 10 euro al giorno.
Anche i vigili
inquinano. E non pagano.
I carro attrezzi. Non
basta. In piazza Fontana
ci sono i carro attrezzi
per la rimozione auto. A
vederli non promettono
nulla di buono. Aria
rapace e un aspetto
tutt’altro che
rassicurante. Anche sul
versante ambiente.
Lunedì pomeriggio, con a
bordo ghisa in uniforme,
c’è un vetusto BA
E49846. Troppo facile.
Già la targa
antidiluviana è
un’ammissione di colpa.
E, infatti, ultima
classe e anche qui
inquinamento alle
stelle. Sarà l’unico?
Nemmeno per sogno.
Martedì posteggiato
nella zona pedonale alle
spalle del Duomo c’è il
BY230BX. Classe 4 da 5
euro al giorno. Sulla
fiancata, tanto per
sapere con chi
lamentarsi, Corpo di
polizia municipale,
Servizio rimozioni,
Comune di Milano. Che
inquina. E non paga.
Furgone e Pm10. Due
passi e siamo alle
spalle di via Larga,
sede dell’anagrafe e di
molti assessorati.
Posteggiato un Ducato
grigio con il marchio
Comune di Milano, forse
quello dei servizi
funebri. La targa è
AG338GF: classe 3.
Inquinante, 2 euro al
giorno. Inquina. E non
paga.
Pubblicità ingannevole.
Vanno in giro a
reclamizzare lo
02.02.02, il numero
Ecopass. «Il Comune di
Milano protegge i suoi
cittadini con un piano
di intervento per la
salute». Belle parole.
La targa? Eccola:
CM321XH. Classe 4.
Inquinante, 5 euro al
giorno. Gli altri tutti
diesel senza filtro
antiparticolato: tutti
da 5 o addirittura 10
euro al giorno. Li
chiamano «vele». Ma non
vanno proprio a energia
pulita. Inquinano e non
pagano.
Malpensa perderà 8
milioni di passeggeri
10 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)
«Uno scenario
drammatico,
un’amputazione, un colpo
di mannaia», così
l’assessore regionale
alle infrastrutture
Raffaele Cattaneo
definisce il subentro di
Airfrance ad Alitalia.
«Uno tsunami sta per
abbattersi su Malpensa»
profetizza il
governatore della
Lombardia Roberto
Formigoni. Ecco le
prove, snocciolate da
Cattaneo e dal collega
al Territorio Davide
Boni: 8 milioni di
passeggeri in meno
l’anno, 793 voli
tagliati e 43 rotte
soppresse. Cancellati
tutti i voli per Ancona,
Bologna, Bolzano,
Firenze, Genova e
Perugia, che non hanno
collegamenti con Linate.
Rapina due volte la
stessa banca, preso
10 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)
Il primo colpo era
andato a meraviglia: un
lavoretto facile facile,
che aveva fruttato la
bellezza di 16mila euro.
Un cifra non
indifferente per una
rapina in banca dove,
viste le nuove misure di
sicurezza, è tutto
grasso che cola se si
racimolano un paio di
migliaia di euro. Così
Giancarlo Tesei, classe
1947, ha pensato bene di
riprovarci, come nella
vecchia canzone «stessa
spiaggia, stesso mare».
Mal gliene incolse però,
perché è stato
riconosciuto dagli
impiegati, bloccato
nella bussola, infine
liberato giusto in tempo
per finire nella braccia
della polizia.
Tesei è un balordo di
lungo corso, rilasciato
il 13 dicembre dal
carcere di Bollate. E
buon per lui che un paio
di anni fa è arrivato
l’indulto, che gli ha
risparmiato un triennio
di ulteriore permanenza
nelle patrie galere. Ma
lui, una volta uscito e
fatte le vacanze
invernali, si è subito
rimesso «al lavoro».
Così il 3 gennaio si
presenta agli sportelli
della Banca popolare
commercio, industria e
artigianato di corso
Lodi 111, dove sfodera
tutta la sua grinta,
accompagnata da un
sinistro e luccicante
coltellaccio. Come detto
una botta da niente:
16mila euro. Tenendo
presente che le banche
come «sistema di
sicurezza» usano tenere
pochissimo liquido in
cassa, per scoraggiare
così eventuali
rapinatori, si tratta di
una cifra molto elevata.
E forse proprio questo
ingolosisce il vecchio
bandito che lunedì 7, si
presenta alla stessa
banca, e forse anche con
la stessa lama, ma
questa volta trova un
ostacolo imprevisto. La
bussola d’ingresso
infatti registra la
massa metallica e lo
blocca. Lui bussa per
farsi aprire,
un’impiegata si rivolge
alla collega chiedendole
se quel signore fosse un
cliente e se magari lo
conoscesse. «Eccome se
lo conosco, solo che non
è un correntista.
Semplicemente ci ha
rapinati giovedì
scorso».
Così prima gli sbattono,
metaforicamente, la
porta in faccia poi
chiamano il 113. Anche
se nel frattempo lo
lasciano andare. Gli
impiegati infatti temono
che l’uomo possa avere
un’arma da fuoco e
magari possa usarla
contro il vetro per
liberarsi, con la
possibilità di ferire
qualche passante. E così
la bussola, come per
incanto, si apre davanti
al bandito. Ma ormai è
troppo tardi: le volanti
sono già state allertate
e partite in cerca di
lui.
Particolare che non può
certo sfuggire a un
balordo navigato come
lui. Così cerca di
filarsela all’inglese.
Imbocca via Sacconi,
gira a sinistra in via
Longhena e ancora a
sinistra in via Serlio.
Dove cade in bocca a un
equipaggio che sta
appunto battendo la zona
in cerca di lui. Tesei
si arrende, non è
neanche più un
giovanotto, mica può
farse le corse o
ingaggiare improbabili
incontri di lotta libera
con due giovani agenti.
Si arrende e consegna
l’unico documento utile
per farsi identificare:
il foglio matricolare
del carcere di Bollate
in cui si attesta
l’avvenuta scarcerazione
in data 13 dicembre.
Foglio matricolare che
ora si aggiunge di un
ulteriore passaggio: il
suo ritorno in cella. Ma
non nel confortevole
carcere di Bollate, una
specie di carcere di
«minima» sicurezza dove
rinchiudere i detenuti
modello, bensì qualche
altra prigione assai
meno comoda.