In carcere i due ragazzi
"boss del Corvetto"
11 Febbraio 2008 (AGR)
Sono finiti
in carcere a Milano i
cosiddetti 'boss del
Corvetto'. Sono due
giovani italiani
ritenuti gli elementi di
spicco di un giro di
prepotenze e reati, tra
i quali una nota rivolta
contro la polizia
municipale e
l'aggressione a un
disabile. Antonino
Penna, 23 anni, e' stato
arrestato dai
carabinieri con l'accusa
di avere violentato una
prostituta a San Donato
Milanese e denunciato
per tentato omicidio per
avere sparato numerosi
colpi di pistola
all'esterno della
discoteca Karma, ferendo
tre persone. Per quello
stesso episodio e' stato
fermato anche il suo
"compagno" Cristian
Casalino, 22 anni.
Quando gli agenti sono
andati a prenderlo a
casa di una amica al
Corvetto, una decina di
ragazzi della stessa
banda hanno cercato di
intimidire i poliziotti.
Gdf scopre tratta
clandestini, 12
arrestati
11 Febbraio 2008 (AGR)
'Smistavano' clandestini
dall'Italia verso
Spagna, Francia, Belgio
e Regno Unito. In
manette 12 cittadini
indiani. Venivano
utilizzati furgoni presi
a noleggio per renderne
difficoltosa
l'individuazione.
Denunciate dalla Guardia
di dinanza di Milano
altre 59 persone.
Arrestato responsabile
sparatoria al Karma
11 Febbraio 2008 (AGR)
E' stato arrestato uno
dei responsabili di una
sparatoria avvenuta
netta notte tra il 19 e
il 20 gennaio scorso
alla periferia di
Milano, all'esterno del
Karma, nota discoteca
milanese. Tre persone
rimasero ferite.
L'arrestato e' un
italiano di 21 anni.
All'origine della
sparatoria uno sgarbo
nato all'interno del
locale.
Gravi incidenti nel fine
settimana in Lombardia
11 Febbraio 2008 (AGR)
Quattro
morti in Lombardia nel
week end. Tre solo nella
giornata di domenica.
Sabato sera un 22enne di
Nerviano e' morto in un
grave incidente tornando
a casa da una festa di
carnevale. Nel comasco
e' morto un 39enne di
Albavilla. Ieri un
18enne, cestista in una
squadra di promozione,
era morto nel mantovano
e una donna anziana
sulla statale 301 del
Foscagno, nel territorio
comunale di Valdidentro,
in provincia di Sondrio.
Macedone arrestato, "l'ho
uccisa perche' voleva
lasciarmi"
11 Febbraio 2008 (AGR)
"L'ho
affogata perche' voleva
lasciarmi". Questa la
prima confessione
dell'uomo di 42 anni,
macedone, che sabato
sera ha ucciso la moglie
nel Naviglio, tenendole
la testa sott'acqua.
All'omicidio della
donna, 41 anni,
originaria di Matera,
hanno assistito diverse
persone che poi hanno
cercato di linciare il
marito. Inutile
l'intervento dei
carabinieri e dei vigili
del fuoco per salvare la
donna. L'accusa per
l'uomo e' omicidio
aggravato dalla
crudelta' e dal vincolo
coniugale.
Palpeggia ragazza in
metro, arrestato
11 Febbraio 2008 (AGR)
Un uomo di 32 anni di
origine sudamericana e'
stato arrestato ieri
pomeriggio a Milano per
aver palpeggiato una
ragazza di 26 anni. E'
accaduto nella stazione
della metropolitana di
San Babila. La giovane,
con l'aiuto di altre
persone, e' riuscita a
bloccare l'uomo.
Caro divertimenti e
sport, calcetto +93%
in 7 anni
11 Febbraio 2008 (AGR)
Divertimenti e sport
sempre piu' cari.
L'infelice primato va a
calcetto e tennis. Lo
sostiene un'indagine
della Codacons svolta
tra Roma e a Milano,
monitorando il costo
dell'affitto di un campo
da calcetto e da tennis
negli ultimi 7 anni. "In
certi casi le tariffe
sono state praticamente
raddoppiate" ha detto il
Presidente del Codacons,
Carlo Rienzi. Per un
campo di calcetto diurno
si pagano 50 euro a
Milano come a Roma, con
un aumento del 93,7%
rispetto a sette anni
fa. Piu' caro l'affitto
serale a Milano: 64 euro
contro i 60 della
Capitale. In questo
caso, tuttavia,
l'incremento e' meno
alto: 59,4% in piu' dal
2001. Per il tennis, si
pagano 16 euro per un
campo sintetico, meno
caro la terra rossa, 15
euro.
Successo per il
Carnevale
11 Febbraio 2008 (AGR)
Grande successo, sabato
a Milano, per il
carnevale ambrosiano.
150mila persone - grandi
e piccini - hanno
assistito alla
tradizionale sfilata dei
carri per le vie del
centro, con danze di
samba in corso Garibaldi
e maschere sul ghiaccio
all'Idroscalo. Ad
accompagnare i carri
anche sbandieratori,
percussionisti,
giocolieri e funamboli.
Lambrate vuole l’indipendenza:
in 2500 pronti al
referendum
11 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
A
Lambrate tira aria di
secessione. Non da Roma
ladrona, ma da palazzo
Marino. I cittadini si
sentono milanesi di
serie B e minacciano di
staccarsi dalla città
creando un Comune
indipendente. Che
conterebbe 60-80mila
abitanti, più o meno
come Como, Pavia o
Cremona e il doppio di
Lecco o Lodi, e che
avrebbe come confini il
parco Lambro, piazza
Piola e via Rubattino.
Un’area già autonoma
fino al 1923, quando fu
accorpata a Milano
insieme ad Affori,
Baggio, Greco e altri
piccoli centri di
periferia. I sette
comitati che si sono
riuniti nella
Costituente per Lambrate
Comune autonomo hanno
iniziato a distribuire
agli aderenti una carta
d’identità in fac-simile
con l’intestazione
«Comune di Lambrate». E
c’è già anche un sindaco
in pectore, Leo Siegel,
presidente della
commissione Lavori
pubblici in consiglio di
zona 3, che secondo i
«secessionisti»
indosserà la fascia
tricolore entro i
prossimi due anni. Come
rivela il coordinatore
Bruno Centenari,
all’origine della
nascita della
Costituente «c’è un
problema che riguarda
tutte le zone
periferiche di Milano.
Ci sono situazioni
pendenti da 10-20 anni
che non trovano
soluzione pur essendo
perfettamente note a
palazzo Marino. La
giunta si preoccupa solo
dei problemi del centro
e, mentre si dà da fare
per l’Expo, intorno alla
cerchia dei bastioni
regna il degrado».
Un’istituzione, quella
del Comune di Lambrate,
che per Centenari «non
rappresenterà un costo
aggiuntivo, ma una
razionalizzazione e una
riduzione delle spese
pubbliche». Quelle di un
consiglio di zona sono
infatti in media di 2,5
milioni di euro l’anno.
Una somma inutile
secondo il coordinatore
della Costituente, in
quanto «questi organi
non hanno poteri e
servono solo a esprimere
pareri, cioè a gestire
carta che poi a seconda
dei casi finisce nel
cestino o nel cassetto e
solo di rado è presa in
considerazione». Ai
soldi per i consigli di
zona si sommano i 25
milioni di euro
stanziati nell’ultima
Finanziaria per le aree
geografiche in maggior
fermento che minacciano
di chiedere l’autonomia.
L’indipendenza di
Lambrate comunque non è
una semplice «boutade»,
ma una possibilità
prevista dall’articolo
133 della Costituzione.
Secondo la legge
fondamentale dello
Stato, per far partire
l’iter che porterà la
zona a staccarsi da
Milano sono sufficienti
5mila firme. Una cifra
abbordabile se si pensa
che 2500 cittadini, la
metà del quorum
richiesto, militano nei
sette comitati confluiti
nella Costituente. Poi
si procederà con il
referendum, con cui
saranno chiamati a
votare tutti i
lambratesi.
Una prospettiva che non
fa affatto piacere
all’assessore comunale
alle Aree cittadine,
Ombretta Colli, secondo
cui la proposta di
Centenari «più che
essere negativa, è
inutile e antistorica.
Mentre si discute di
abolire le Province e
creare le Città
metropolitane, Lambrate
ci viene a chiedere
l’indipendenza.
Un’iniziativa che
otterrebbe il solo
risultato di creare un
dispendio di risorse
pubbliche, frantumando
Milano e, perché no,
riducendo il Comune alla
sola cerchia dei
bastioni».
«Ho tolto il cinturone
e mi sono tuffato:
inutile»
11 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Una storia banale nella
sua crudeltà: lei voleva
lasciarlo e lui l’ha
ammazzata, buttandola
nel Naviglio e tenendole
la testa sott’acqua. A
ventiquattr’ore di
distanza dal brutale
omicidio, i carabinieri
stanno ormai definendo i
contorni del delitto,
anche se l’uxoricida, un
macedone di 42 anni, uno
in più della vittima,
ancora in stato di
grande agitazione,
riesce solo a
farfugliare frasi senza
senso per spiegare un
delitto consumato
davanti agli occhi di
decine di impotenti.
Sono infatti da poco
passate le 21 di sabato,
quando l’attenzione
degli automobilisti in
transito su via Chiesa
Rossa e Alzaia Naviglio
Pavese, viene attratta
da due corpi che si
dibattono nell’acqua
gelida. Un tassista di
37 anni si lancia in
acqua. Ma è già troppo
tardi, riesce solo a
ingaggiare una violenta
colluttazione con
l’assassino. Ma a quel
punto stanno già
arrivando i primi
equipaggi dei
carabinieri da Milano e
Rozzano.
Alcuni militari riescono
a tirar fuori il
soccorritore, mentre
l’assassino si dibatte e
cerca di tirarli in
acqua. Poi lo trascinano
a riva dove si sono
assiepate decine di
persone. In molti
inveiscono e cercano di
strapparlo alle forze
dell’ordine. Partono
calci e pugni, poi in
qualche modo l’uxoricida
viene caricato su una
macchina e portato in
via Moscova.
Nel frattempo Francesco
Stranieri, 28 anni,
carabiniere scelto in
servizio a Rozzano si
butta nel Naviglio. «Un
freddo terribile,
temperatura prossima
allo zero - ricorda - mi
sono sfilato giacca a
vento e cinturone e mi
sono tuffato in acqua,
in quel punto profonda
due metri e mezzo».
Stranieri è un provetto
nuotatore, raggiunge la
donna, l’afferra per un
attimo poi gli sfugge.
«Ho provato a seguirla,
ma mi sono impigliato in
alcuni arbusti e una
corda» e deve desistere.
Lui e il tassista, in
crisi ipotermica,
vengono portati all’Humanitas
di Rozzano. Ci riprova
un agente delle volanti.
Anche lui deve
combattere contro il
freddo e la corrente, ma
riesce ad afferrare il
corpo e agganciarlo alle
funi lanciate dai vigili
del fuoco. Tutto
inutile, morirà un paio
di ore dopo al San
Paolo. Poco distante i
carabinieri trovano la
loro Polo Volkswagen
ferma, con la porta
passeggero aperta e
l’abitacolo sottosopra.
Con ogni probabilità
l’alterco è nato lì
dentro, poi la donna ha
tentato una disperata
fuga, è stata raggiunta
ed è caduta, o è stata
buttata nel Naviglio.
Lei è Ripalta Di
Francesco, 41 anni,
originaria di Matera, il
suo assassino Kerin
Guner, 42 anni, nato a
Skopie, entrambi
residenti in via
Palmieri a Milano.
Secondo quanto
biascicato dal macedone
in caserma, dovrebbero
essere insieme dal ’91,
non è chiaro se sposati
o conviventi. Lei
lavorava come impiegata
in un centro assistenza,
lui disoccupato, faceva
saltuariamente il
buttafuori nelle
discoteche milanesi. La
loro storia era finita,
lei ha provato a
lasciarlo. E lui ha
reagito nel solo modo
che conosce: «O mia o di
nessuno».
Getta olio bollente
contro la madre
Arrestato dai Cc
Getta olio bollente
contro la madre
Arrestato dai Cc
11 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Ha cercato di uccidere
la madre scagliandole
addosso dell’olio
bollente, poi colpendola
ripetutamente con un
coltello. Alla fine,
rientrato in sé, ha
lasciato sola la donna
che ha potuto chiamare i
soccorsi. È stato poi
rintracciato dai
carabinieri e arrestato
per tentato omicidio. Il
drammatico episodio è
avvenuto ieri pomeriggio
verso le 15.30 in uno
stabile di via IV
Novembre a Corsico, dove
abita Angelo S., 29
anni, la mamma I.S., 67
anni, e il padre, fuori
al momento
dell’aggressione.
L’uomo, che soffre da
tempo di disturbi
psichici, è in cura
presso un centro di
Corsico. La donna è ora
al San Carlo in prognosi
riservata, ma non
dovrebbe correre
pericolo di vita, con
ustioni di secondo e
terzo grado su volto,
collo e torace, più
ferite da taglio a
torace, addome e coscia
sinistra.
Lite in discoteca
tre accoltellati Preso
il feritore
11 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Vista la zuffa che si è
scatenata nel locale,
con il sinistro balenare
di una lama che colpiva
tre giovani, alcuni
frequentatori hanno
pensato bene di chiamare
i carabinieri. Che hanno
intercettato
l’accoltellatore mentre
sgusciava fuori dal
locale. La rissa è
scoppiata verso le 3.20
al Kimbara di via Cosenz
dove si ritrovano
parecchi sudamericani.
Tra questi un gruppetto
di ragazzi e ragazze,
una delle quali viene
adocchiata da Edwar
Warner Melendez Diaz,
nato a Lima nell’83,
residente a Pioltello
con «pregiudizi di
polizia». Le sue
attenzioni determinano
la reazioni degli amici,
scoppia la rissa e
Melendez tira fuori il
coltello. Alla fine
riesce a colpire tre
connazionali, tra i 29 e
i 31 anni, alla schiena,
al gluteo e alla fronte:
guariranno al massimo in
25 giorni. Lui viene
bloccato dai carabinieri
con le mani ancora
sporche di sangue mentre
cerca di scappare dal
retro.