Archivio notizie

Studenti in corteo contro Fioroni e la Moratti
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Studenti in piazza stamane a Milano contro il ministro per la pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni - che ha reinserito l'esame di riparazione a settembre - e il sindaco Letizia Moratti, per ribadire l'universalita' del diritto all'istruzione contestando il provvedimento che impedisce l'iscrizione alla scuola d'infanzia dei figli di immigrati privi di permesso di soggiorno. ''La scuola e' di tutti i colori'', questo il messaggio scritto su uno striscione che gli studenti stavano appendendo alle finestre di Palazzo Marino quando sono stati bloccati dalle forze dell'Ordine.


Hashish nelle mutande, arrestato 20enne
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Arrestato in classe uno studente 20enne dell'istituto superiore Gandhi di Besana Brianza. Nelle mutande il liceale nascondeva 40 grammi di hashish, fiutati dai cani antidroga che guidavano i militari della guardia di finanza di Seregno (Milano). In casa del giovane, nascosti nella sua camera da letto, sono stati inoltre trovati 170 grammi di hashish, un bilancino e circa mille euro in contanti.


Busta con proiettili contro fratelli Berlusconi
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Una busta chiusa contenente due proiettili e minacce ai fratelli Silvio e Paolo Berlusconi e' stata recapitata alla redazione milanese del quotidiano 'Il Giornale', che rende noto quanto accaduto nella propria home-page. Gli avvertimenti e le minacce (scritte al pc) e i due bossoli sono gia' nelle mani degli investigatori della Digos, che li stanno esaminando. 'Alla prima occasione propizia - si leggerebbe sul volantino - faremo come hanno fatto in Pakistan con la Bhutto: un colpo con pallottole vere in testa e poi un kamikaze, all'italiana, per essere certi della loroscomparsa da questo mondo'. Il testo si chiude con la frase 'Allah e' grande'


Arrestato imprenditore sanremese per bancarotta fraudolenta
11 Gennaio 2008 (AGR)

    Dopo un crack di 3,5 milioni, si era trasferito a Milano in un lussuoso appartamento situato in una zona signorile. Ma proprio nel capoluogo lombardo e' stato arrestato con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Protagonista un imprenditore sanremese di 32 anni, amministratore di una societa' dichiarata fallita dal tribunale nel 2006. L'uomo e' ritenuto responsabile del dissesto societario avvenuto per aver dissipato rilevanti risorse finanziarie, con conseguente danno patrimoniale per i creditori sociali.


Sentenza dei giudici di pace: annullate 15 multe inflitte in via Adige
Bocciato il «gratta e sosta» fuori dal centro «Garantire il parcheggio gratuito nelle aree senza particolare pregio storico o ambientale». Pronte altre azioni contro Palazzo Marino
11 Gennaio 2008 (vivimilano.it)

   Via Adige non rientra in una zona di particolare rilevanza urbanistica. È arrivata la sentenza. Quella che spiega perché il giudice di pace Ines Robolotti ha annullato ben 15 multe prese da un cittadino in via Adige per aver parcheggiato senza gratta e sosta sulle strisce blu. Una causa pilota avviata dal Codacons sulla base di una sentenza della Corte di Cassazione che dichiarava nulle tutte le multe prese sulle strisce blu se i comuni non avessero predisposto altrettanti parcheggi liberi nella vicinanze. Il Comune, da parte sua, si era sempre difeso con veemenza. «Abbiamo rispettato il Codice della strada: in alcune aree della città di particolare rilevanza urbanistica, ossia zone in cui ci sono esigenze e condizioni particolari di traffico, è possibile realizzare le strisce blu senza i corrispettivi parcheggi liberi. E via Adige rientra in questa zona che va dal centro alla cerchia filoviaria 90-91». Peccato che il Comune non si sia presentato davanti al giudice di pace per presentare le sue ragioni. E adesso, ci si trova di fronte a una sentenza che potrebbe fare scuola aprendo la strada a migliaia di ricorsi.
«Via Adige - scrive il giudice entrando nel merito - non riveste notoriamente interesse di carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale, né il Comune di Milano non costituendosi, ha provato che nelle immediate vicinanze di via Adige vi fosse un'area adibita a parcheggio libero, né ha prodotto documentazione che indicasse che detta via rientra nelle zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico». Una semplice carenza di documentazione perché il Comune non si è presentato in aula? Non è così per il coordinatore dei giudici di pace Vito Dattolico: «Il Comune deve capire che non è così semplice allargare in questo modo una zona di particolare rilevanza urbanistica dal centro fino alla cerchia filoviaria. Ci devono essere dei limiti e delibere con precise indicazioni. Quando il Comune farà delle delibere con l'elenco dettagliato delle vie e con adeguate motivazioni sul traffico di ogni via allora le cose cambieranno».
Inutile sottolineare la soddisfazione del Codacons: «La sentenza - attacca il presidente Marco Maria Donzelli - dimostra la bontà della tesi del Codacons e cioè che il Comune non rispetta la normativa perché non ha motivato e non motiva l'ampliamento a dismisura della zona di particolare rilevanza urbanistica. E poi questa misura della sosta a pagamento tra la cerchia dei Bastioni e la circonvallazione esterna è in contraddizione con Ecopass: perché un auto ferma e parcheggiata inquina meno di un auto in movimento alla ricerca spasmodica di un posto». Tocca all'assessore ai Trasporti, Edoardo Croci raffreddare gli entusiasmi: «La delibera con cui è stata istituita la zona di particolare rilevanza urbanistica fino alla circonvallazione esterna è stata fatta dalla giunta Albertini. Io ne ho presentata un'altra che allarga la zona agli assi di ingresso della metropolitana per l'ampliamento della sosta a pagamento. E posso dire che ci sono tutte le motivazioni necessarie. Persino i numeri del traffico intorno a quelle strade. Mi sembra difficile che qualcuno possa contestare che l'area compresa nella 90-91 non costituisca un'area con particolari problemi di traffico. Il vero problema è che il Comune non si è costituito in giudizio». Ma quasi sicuramente farà ricorso.


Droga: in corso 22 arresti, anche in Lombardia
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Arresti in corso in Lombardia, Calabria, Sicilia, Lazio ed Abruzzo: la polizia di Stato infatti sta eseguendone 22 contro i presunti componenti di un'organizzazione di trafficanti di droga, cocaina ed hascisc, vicini ad una cosca della ndrangheta della zona reggina.


Rifiuti: Formigoni attacca Marrazzo
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Solo Lombardia e Veneto non hanno ancoa accettato di collaborare per lo smaltimento dei rifiuti campani. Lo comunica Palazzo Chigi, affermando che sono invece 11 le regioni che daranno una mano. Il presidente della regione Lombardia Formigoni, intanto, litiga con quello del Lazio, Piero Marrazzo, difendendo se stesso e il collega veneto Galan dalle accuse di poca 'generosita''. ''La Lombardia non ha affatto dimenticato la solidarieta'. E' il presidente Marrazzo che non deve dimenticare i 10 miliardi di euro che le regioni virtuose sono state costrette a regalargli per colmare il suo deficit sanitario''


Prostituzione, martedi' sentenza 8 imputati romeni
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Il sostituto procuratore generale di Milano Laura Barbaini ha chiesto la condanna degli 8 imputati romeni nel processo d'appello con accuse di associazione per delinquere, riduzione in schiavitu', violenza e minacce, sfruttamento della prostituzione minorile e altri reati in relazione al giro di prostituzione nella zona di piazza Trento a Milano. La sentenza e' attesa per martedi' prossimo.


Maltrattava minore, sotto processo romeno 37enne
11 Gennaio 2008 (AGR)

   Sara' processato con rito abbreviato a Milano, il prossimo 24 gennaio, il romeno di 37 anni, accusato di avere maltrattato per anni il figlio della moglie, un bambino di 9 anni. Secondo l'accusa l'uomo umiliava in continuazione il bimbo fin da quando aveva pochi anni, facendolo assistere agli atti di violenza nei confronti della madre. Inoltre costringeva il piccolo a stare lontano da casa per tutta la giornata, talvolta anche di notte. Lo straniero ora dovra' rispondere di maltrattamenti aggravati e abbandono di minore.


«Ecopass: sì al giurì, i cittadini vanno garantiti»
11 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   Piace anche al difensore civico di Milano l’idea che a giudicare gli effetti dell’Ecopass sia un giurì indipendente. «I cittadini vanno garantiti. Rassicurati che a pesare non sia nessuna pressione politica».

Dottor Barbetta, giusto affidarsi a un giurì?

«Certo. Formato da professori universitari e scienziati. Ci vuole gente esperta della materia, ma non solo».

Che altro?

«Oltre alla scientificità, che in fondo non è difficile da trovare, è necessaria l’indipendenza».

È questo il senso del giurì.

«Parliamo di qualità dell’ambiente e traffico, due problemi decisivi per la città. Il ticket può essere un provvedimento importante. Ma a patto che il giudizio sulla sperimentazione abbia il crisma dell’affidabilità».

Come si fa?

«L’ho detto, la competenza scientifica deve essere accompagnata da un’evidente indipendenza rispetto alla responsabilità politica degli organi comunali e alle responsabilità tecniche di chi gestisce l’operazione».

Come a dire che controllati e controllori non devono essere dalla stessa parte. Un po’ come è successo con i parcheggi sotterranei. E gli effetti si sono visti.

«C’è di più. Il giurì non si dovrebbe limitare a lavorare su dati emergenti da un piano di analisi predefinito da altri soggetti».

Spieghi.

«Ancor prima delle risposte, professori e scienziati devono chiarire e condividere le domande a cui dare risposta».

Per esempio?

«Se è abbastanza comprensibile la misurabilità della diminuzione del traffico che ha come obiettivo un meno 10 per cento, meno evidente è la misurabilità dell’inquinamento».

Il sindaco Moratti l’ha fissata al meno 30 per cento.

«Ma i trenta diversi interventi promossi dal Comune per combattere lo smog rendono più difficile stabilire quale sarà l’effettiva incidenza di un singolo provvedimento come l’Ecopass».

A questo dovrebbe servire il giurì di esperti.

«Sarà utile solo a tre condizioni: l’individuazione condivisa degli interrogativi da porre, il raccordo tra lavoro del giurì e impostazione del monitoraggio e la palese indipendenza».

Vuol dire che i dati così come escono in questi giorni sono inutili?

«Bisogna uscire dal clima caldo dei primi tempi. Superiamo questa prima fase da Tutto il calcio minuto per minuto con cifre che si susseguono frenetiche inquinate dalla lotta politica. Lasciamo sedimentare l’esperienza».

La commissione va creata subito per impostare il lavoro di monitoraggio?

«Sì perché prima delle risposte serve un accordo sulle domande».

Potrebbe farne parte anche il difensore civico.

«Io non mi sottraggo. A patto che la mia presenza possa essere utile e non una forzatura. Solo un contributo per dare più certezza alla gente»


Così i commercianti battono lo smog
11 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   Ecopass: un rompicapo, che ancora migliaia d’automobilisti non riescono a risolvere. Molti non sanno come pagare, altri cercano spiegazioni per casi ancora insoluti. Intanto le telecamere, inesorabili, memorizzano i numeri di targa di chi varca la Cerchia dei bastioni. Un problema che, per i commercianti è stato affrontato dall’associazione di categoria. I vertici dell’Unione di corso Venezia, l’organizzazione aderente alla Confcommercio, hanno messo in campo una task force per rendere la vita più semplice agli operatori del settore.

Simonpaolo Buongiardino, l’amministratore dell’organizzazione, ha sottoscritto un accordo col Comune. E ha ottenuto una serie di deroghe per minimizzare l’impatto del ticket sui commercianti. In cambio ha offerto un piano per l’ottimizzazione e la razionalizzazione delle aree di carico e scarico delle merci, anche attraverso metodi innovativi di gestione, sia per l’uso degli spazi, sia per l’armonizzazione degli orari d’accesso nelle zona a traffico limitato. Non solo. Al tavolo permanente tra il Comune e l’Unione del commercio, si procederà all’individuazione delle nuove aree di carico e scarico per le merci. I funzionari dell’associazione provvedono alla compilazione dell’autocertificazione per i veicoli adibiti al trasporto dei prodotti alimentari molto deperibili, ai quali sarà consegnato un apposito contrassegno. Per queste categorie d’auto o furgoni c’è, infatti, l’esenzione dal pagamento del ticket per tutti i giorni della settimana, dalle ore dieci alle sedici. In ogni caso i vertici dell’Unione e il sindaco Moratti hanno raggiunto un accordo per l’incremento dei veicoli a basso o nullo impatto ambientale, lo sviluppo degli incentivi eventualmente disponibili vincolati all’acquisto di mezzi ecologici, l’aumento del carico dei veicoli adibiti al trasporto merci in modo da ridurre i tempi di percorrenza grazie ad un’adeguata pianificazione dei tragitti. «Stiamo continuamente monitorando la situazione – spiega Buongiardino- Notiamo una situazione di progressiva normalizzazione. Anche se una valutazione complessiva degli effetti provocati dal provvedimento che ha introdotto l’Ecopass, la potremo fare solo la prossima settimana. Sulla riduzione degli ingressi nella zona centrale della città stanno pesando ancora diverse incomprensioni sui sistemi di pagamento. Per questo prima di trarre conclusioni definitive abbiamo deciso di attendere ancora alcuni giorni». Tutte le pratiche legate agli aspetti burocratici, oltre che a Milano, sono affrontate anche nelle sedi delle Associazioni dislocate in tutta la provincia.


«Non si integrano» Il Comune taglia 600mila euro ai rom
11 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   In attesa dei provvedimenti di espulsione dal campo nomadi di Rho degli ospiti senza una fissa occupazione, e di quelli gravati da condanne penali, il sindaco Roberto Zucchetti restituisce alla città 600mila euro. Soldi che la precedente giunta di sinistra, con una convenzione specifica, aveva destinato alla Caritas e all'Opera nomadi perché si occupassero dell'integrazione dei rom accolti nel «Villaggio solidale» di via Sesia. Una convenzione che costava alla città 120mila euro all'anno per mansioni non ben definite. «Non si capiva bene se si trattasse di un contratto per la prestazione di servizi o di un contributo per sostenere azioni meritorie – ha dichiarato il primo cittadino -. L'azione di sostegno deve portare all'inserimento nel mondo del lavoro e suonare il violino non dà lavoro». Cancellata la convenzione con forte risentimento di buona parte dei partiti di sinistra e del prevosto di Rho, tutti si chiedono cosa succederà adesso ai nomadi del campo. «Dobbiamo mandare un messaggio chiaro, quello che nessuno ti mantiene – aggiunge Zucchetti -; altrettanto chiaro è il fatto che chi lavora potrà restare in via Sesia, quelli che non hanno occupazione, perché Rho non li vuole e non gliene offre, dovranno andare via».

 

 

 

 

 

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