Archivio notizie

 

Stazione Garibaldi, reading letterario libro nato sui blog
21 Gennaio 2008 (omnimilano.it)

   Domani e giovedì la stazione Porta Garibaldi ospiterà un reading letterario: Alessandra d'Agostino e Filippo Loro, autori del libro "Salva con nome", daranno luogo ad una performance di 'reading' alternandosi nella lettura del loro racconto d'amore "via web", coinvolgendo il pubblico dei viaggiatori e frequentatori dell'edificio ferroviario. L'opera, scritta a quattro mani da due blogger attivi da qualche anno sulla piattaforma italiana di Splinder, nasce dalla passione degli autori per la Rete. Scrivendo un capitolo a testa, a distanza, e usando le e-mail per comunicare, i due autori hanno confezionato una storia che non racconta soltanto un complicato rapporto sentimentale, ma anche la fatica del raggiungimento dell'autostima, del voler bene, prima di tutto, a sé stessi.


Droga: 120 kg di hashish su un camion, arrestato autotrasportatore
21 Gennaio 2008 (AGR)

   Hashish per 120 chili e' stato sequestrato sabato dai carbinieri di Milano, che hanno arrestato un corriere della droga tunisino di 33 anni. I militari hanno intercettato il camion guidato dall'uomo a Binasco e l'hanno seguito fino alla barriera di Assago. La perquisizione dell'abitacolo ha portato alla luce la droga imballata in quattro valigie, stipate nella cabina del camion. L'autotrasportatore, Hafed S., ha 33 anni, e' incensurato e risiede a San Giorgio su Legnano.


Risse tra sudamericani, due arresti
21 Gennaio 2008 (AGR)

   Due risse nelle comunita' sudamericane di Milano sono scoppiate ieri sera e hanno portato a due arresti e tre denunce. Diversi i contusi. La prima e' scoppiata alle 20. Gli agenti di una volante della polizia, che da corso Lodi si stava dirigendo a piazzale Corvetto, hanno visto oltre una decina di persone con spranghe, bottiglie, cinture e pietre sui marciapiedi di via Massarani. Gli agenti hanno arrestato, per rissa aggravata, due giovani. Poco piu' tardi, verso le 22.30, un ventenne ecuadoregno, che si trovava in compagnia di due amici peruviani, ha denunciato di essere stato aggredito da una decina di sudamericani mentre scendeva le scale per entrare nella stazione metropolitana di Brenta.


Cadavere trovato in campo agricolo
21 Gennaio 2008 (AGR)

   Un cadavere non ancora identificato e' stato ritrovato questa mattina in un terreno agricolo a Milano. Il corpo presenta ferite che sembrano da arma da taglio ed e' stato trovato vicino a via Vaiano Valle. L'eta' presunta dell'uomo e' tra i 50 e i 60 anni.


Formigoni e Illy si confrontano su federalismo
21 Gennaio 2008 (AGR)

   Faccia a faccia sul federalismo oggi al Circolo del buon governo di Milano tra Roberto Formigoni e Riccardo Illy. I presidenti di Lombardia e Friuli Venezia Giulia si confronteranno alle 18, nell'ambito di una serie di dibattiti su temi politici organizzati dal circolo.


Rissa fuori da discoteca, un arresto
21 Gennaio 2008 (AGR)

   Rissa anche fuori dalla discoteca 'My Bali' di via Padova la scorsa notte. Una lite per motivi ancora ignoti e' finita a pugni. Arrestato un giovane, mentre altri due sono indagati a piede libero. Tutti e tre sono italiani, hanno tra i 20 e i 25 anni e vivono nell'hinterland del capoluogo milanese.


Spari fuori dal Karma, 3 feriti
21 Gennaio 2008 (AGR)

   Tre feriti, uno dei quali rischia l'amputazione di una gamba, dopo la lite di sabato notte davanti al Karma, un locale notturno in via Fabio Massimo, a Milano. Due italiani, cacciati dagli uomini della sicurezza perche' pretendevano di avere un tavolo al 'prive'' tutto esaurito, sono tornati a volto coperto, armati di una pistola e un fucile a pompa e hanno sparato una serie di colpi perche' il buttafuori non voleva farli entrare nel locale. Risultato: ferito il buttafuori milanese Roberto G., 39 anni, colpito alla gamba destra, rischia l'amputazione. Gli altri due, un addetto alla sicurezza e un cliente - Francesco D., 25 anni, napoletano e Massimiliano L., 40 anni di Milano - sarebbero stati raggiunti solo dalle schegge.


In Piazza Vetra torna lo spaccio
Le dosi nascoste nei tombini e sotto le auto. Minacciati i residenti. Il Comune: la repressione non basta, avanti con gli eventi culturali
21 Gennaio 2008 (corriere.it)

    «Da anni non si vedeva tutto 'sto movimento nel parco». Il movimento poi è un giro, quello dello spaccio di droga. Hashish, soprattutto. Ma anche cocaina, Mdma. Sono tornati i pusher, nel Parco dello Basiliche, sotto le finestre di chi al Ticinese abita e ricorda piazza Vetra quand'era terra di nessuno e per di più marcia di eroina, le polemiche sulla costruzione della cancellata nel 1999, e poi la nuova sicurezza sorvegliata dalle telecamere, gli slogan da piazza pulita. Ecco: «Stiamo subendo un salto nel passato, all'epoca pre-recinto», denunciano gli abitanti della zona.

Gran traffico dalle 20 alle 22, ultime ore d'apertura del parco al pubblico. Questo: nordafricani con la tasche piene di fumo, ragazzi che contrattano la merce, dosi nascoste nei tombini, negli impianti di irrigazione e fuori, in via Vetere, sotto i parafanghi delle auto in sosta. Chi si lamenta, come gli inquilini dei palazzi, viene insultato e minacciato. Una donna, di recente, è stata inseguita e maltrattata.

Una raffica di arresti, dieci anni fa. Gli ultimi due, lunedì, spacciatori egiziani di 21 e 18 anni, incensurati, fermati dal Nucleo tutela Decoro urbano della municipale, già condannati per direttissima. L'operazione «è stata resa possibile grazie alla telecamera per la sicurezza che tiene monitorato il parco», sottolinea il vicesindaco Riccardo De Corato: «L'area è sicura e sotto controllo». Vero. Ma il dato preoccupante, riflettono i residenti del Ticinese, è un altro: i pusher erano inesperti e puliti, come «i molti che stanno occupando le Basiliche fiutando la possibilità di affari». È il giro, si vede dalle finestre, è in crescita, come denunce e segnalazioni. Gli agenti ricevono e si muovono in borghese, ma di sera c'è troppa gente in giro per una retata in grande stile. Un anno fa, la pattuglia era stata aggrediti dal popolo della movida.

L'equazione della polizia è semplice: alta densità di locali, grosso consumo di droga. Una situazione contro cui si ribella il comitato La Cittadella. Gli strumenti: repressione, controlli, ma anche eventi. Il patto estivo tra Comune e commercianti ha funzionato. Niente alcolici in bottiglia, transenne e camionette. Oggi s'inaugura la fase due, con l'apertura del Teatro alle Colonne, gestito dall'associazione Duende. Spettacoli, mostre, concerti e iniziative per bambini nella sala della parrocchia di San Lorenzo. Dice don Augusto Casolo che è «una presenza propositiva». E oggi il sacerdote incontra l'assessore al tempo libero, Giovanni Terzi, per fare il punto sulla riqualificazione del quartiere.
Ed ecco la fase tre, attesa per la primavera: «Organizzeremo una rassegna di film all'aperto davanti alle Colonne di San Lorenzo », annuncia Terzi. Maxi- schermo e cuffie wireless per l'audio. Si consegna la carta d'identità e ci si accomoda nella platea all'aperto. Anche così, «con una presenza viva e pulita nella zona delle Basiliche», si battono spaccio e delinquenza.


Elicottero cade sulla tagenziale: due vittime
21 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   L’inferno di fuoco arriva dal cielo poco prima delle 4 del pomeriggio di ieri. Cade un elicottero nel bel mezzo della tangenziale, nell’aiuola spartitraffico tra le carreggiate principali e lo svincolo di uscita. Fumo, fiamme, rumore assordante e rottami ovunque come schegge impazzite. Minuti di panico tra i presenti. Con le auto che schivano per miracolo i tronconi incandescenti «sparati» ovunque come proiettili. Poi il silenzio che copre le tragedie rotto dalle sirene delle ambulanze e delle gazzelle dei carabinieri.

Incastrati tra quello che rimane di un monoturbina «Ercules B2», due persone. Marito e moglie. Giuseppe Oliva, 43 anni, imprenditore di Borno in provincia di Brescia e la moglie Domenica Andreoli, 46enne. L’uomo era ai comandi dell’elicottero omologato per cinque persone. Un velivolo piuttosto vecchio, ma ancora efficiente. Almeno sino a ieri. Giuseppe Oliva era titolare di un’azienda che si occupa di servizi cimiteriali e aveva la passione per il volo. L’elicottero rappresentava da anni la sua passione. Era anche proprietario di una ditta la «Ecofly» specializzata in voli turistici e centinaia di ore alle spalle.

La coppia si era recata nella mattinata di ieri a trovare alcuni amici in una villetta di Carnate. Una visita di cortesia. Dopo pranzo avevano salutato tutti ed erano appena decollati da un campo per fare rientro a Borno, quando improvvisamente l’elicottero ha iniziato a perdere quota. Con tutta probabilità un guasto all’elica ha causato una perdita di quota che si è rivelata fatale. Il pilota nulla ha potuto. Per Giuseppe Oliva infatti non c’è stato nemmeno il tempo di lanciare l’allarme e di tentare un atterraggio di fortuna in un prato che delimita la sede stradale. Il monoturbina ha preso fuoco e nella caduta ha urtato contro il terrapieno della superstrada mentre il rotore dell’elica si è trascinato dietro per una decina di metri una rete metallica messa a protezione di un traliccio che fiancheggia un ponte. Nell’urto con il suolo il mezzo è esploso e il rotore ha sfondato il guard rail finendo la corsa contro la cancellata dell’«Aurora», una ditta che produce carrelli per la spesa. Alcuni automobilisti hanno assistito alla scena impotenti. Per fortuna nessuno è rimasto coinvolto. Subito si è formata una coda di automobili che è durata per ore.
Quella di Milano non è stata l’unica tragedia dei cieli italiani avvenuta ieri. Un aereo ultraleggero da turismo è precipitato intorno alle 18,30 nelle campagne tra Costano e Bettona, a pochi chilometri da Assisi. Il velivolo, un ultraleggero da turismo Cessna, è stato trovato dai vigili del fuoco intorno alle 20, dopo circa un’ora e mezzo di ricerche rese più difficili dalla fitta nebbia che gravava sulla zona. L’aereo, che stava compiendo un volo di addestramento, è andato in pezzi all’impatto e i suoi due passeggeri sono morti.


Per un ingresso vietato sparano a due buttafuori
21 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   Una reazione spropositata, senza ragioni né alibi. Una sparatoria che poteva anche sfociare in una strage. E, alla base di tutto, un rapporto che andrebbe regolamentato per legge: quello tra i clienti dei locali notturni e i buttafuori. Forse, allora, non sarebbe stata sparata l’insensata raffica di pallottole, aggravata dai soliti fumi dell’alcool che, poco dopo l’1.30 della notte tra sabato e domenica, ha seminato il panico al Karma, il privé della discoteca Il borgo del tempo perso, ex Parco delle Rose, in via Fabio Massimo, al Corvetto.

È stato lì che due italiani, che pretendevano di sedersi a uno dei tavoli prenotati nel privé (essendoci una festa, appunto, privata, loro non erano invitati, ndr), dopo essere stati allontanati dalla discoteca da un buttafuori, sono tornati armati di pistola e fucile a pompa e hanno sparato alcuni colpi e ferito, seppur in modo non grave, ben tre persone. Poi, prima di allontanarsi a bordo di una vettura i due balordi hanno sparato un ultimo colpo in aria e, per il momento, hanno fatto perdere le loro tracce.

«Il locale sabato sera era affollatissimo - spiega uno dei buttafuori del Karma -. E il diverbio tra il mio collega e quei due stava per sfociare in una rissa perché loro erano ubriachi e molto, davvero molto molesti. Naturalmente non gli hanno risparmiato insulti per non aver permesso loro di entrare nel privé. Per questo lui e un altro collega hanno provveduto, in maniera piuttosto energica, ad accompagnarli all’uscita».

Dopo circa mezz’ora, all’ingresso della discoteca, due persone con la faccia coperta parzialmente da sciarpe e cappellini (che altri non erano che i due tizi messi alla porta poco prima) chiedono di poter parlare con «i ragazzi» della sicurezza, in particolare con uno, facendone anche il nome. Un buttafuori, capito che qualcosa non va, spiega che il collega se n’è già andato. È un attimo e i due tirano fuori un revolver e un fucile a pompa e sparano una serie di colpi, sei in tutto, seminando il panico e ferendo il buttafuori, un altro addetto della sicurezza e un cliente. Dei tre feriti è proprio lui, l’addetto alla sicurezza, il milanese 39enne Roberto G., il più grave: è stato colpito alla gamba destra, ha la tibia distrutta e per questo rischia l’amputazione. Gli altri due, Francesco D., 25 anni, napoletano, e Massimiliano L., 40 anni, anche lui milanese, sono stati feriti, ma solo da delle schegge, sempre alle gambe. In queste ore gli investigatori della squadra mobile sono sulle tracce dei due ubriaconi-sparatori.

Ma la notte tra sabato e domenica era ancora lunga. E alle 4.50 è stata la volta di un’altra discoteca, il My Bali di via Padova. Dove un 28enne milanese, Daniel B., è stato arrestato e altri due suoi coetanei, tutti residenti nell’hinterland, sono stati indagati a piede libero per una lite finita a calci e pugni.


Sorpasso nella nebbia, auto investe due bambini
21 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   «La nebbia, questa maledetta nebbia» borbottavano ieri sera i vigili mentre, lungo la strada, cercavano di ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto poco prima in via Mecenate 30. Sarebbe stata tutta colpa della scarsa visibilità, infatti, a provocare l’investimento di una donna di 41 anni e dei suoi due figli, una bimba di 5anni e un maschietto di 3, mentre attraversavano la strada sulle strisce pedonali. A travolgerli, alla guida di una Peugeot 106, una studentessa 25enne che vive in fondo alla via e che stava rincasando. Ieri sera la ragazza doveva avere molta fretta di tornare a casa visto che, pur di proseguire la sua marcia, non ha esitato a superare una vettura che viaggiava davanti alla sua e che si era fermata proprio per far passare i pedoni sulle strisce: è così che la giovane ha investito la madre e i due figli.

Erano da poco trascorse le 18.30 quando c’è stato l’impatto tra la vettura e i pedoni. La donna e i suoi due bambini, che risiedono in via Plinio, ieri pomeriggio si trovavano in via Mecenate perché erano andati a trovare la nonna che vive da quelle parti. I tre sono stati ricoverati in gravi condizioni all’ospedale, anche se pare che né la madre né i figli corrano pericolo di vita. La madre è stata trasportata al Policlinico, il bambino alla clinica De Marchi e la sorellina al Niguarda dopo che tre ambulanze e due automediche del 118 sono giunte sul posto dopo pochi minuti dal fatto.

«La ragazza alla guida dell’auto è a posto, - insistono i vigili - non era certo ubriaca, il suo sorpasso però è stato azzardato e, dopo l’investimento, è scesa dall’auto sconvolta, assicurando di non aver visto i tre pedoni a causa della nebbia. Nonostante questo il suo comportamento alla guida è stato scorretto perché non avrebbe mai dovuto superare una vettura ferma davanti alla sua e, soprattutto, davanti alle strisce pedonali».

 

 

 

 

 

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