Archivio notizie

Ecopass: Boni (Lega), "potrebbe essere necessaria chiusura del centro storico"
3 Gennaio 2008 (AGR)

   A meno di 48 ore dall'introduzione del ticket antismog a Milano l'assessore regionale al Territorio, il leghista Davide Boni, si spinge a prospettare soluzioni alternative. ''Mi auguro - afferma Boni - che in poche settimane riusciremo a capire se l'introduzione dell'Ecopass abbia portato dei cambiamenti sostanziali alla qualita' dell'aria di Milano''. Se la verifica risultasse negativa ''diventera' allora inevitabile - chiosa immediatamente l'assessore regionale - adottare una soluzione alternativa: piuttosto che il ticket si potrebbe pensare di chiudere il centro di Milano, fermo restando un necessario potenziamento dei mezzi pubblici''.

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Concluso interrogatorio 18enne che ha ucciso la madre
3 Gennaio 2008 (AGR)

   E' durato quasi due ore l'interrogatorio di convalida del fermo di Lorenzo Giacomini, il 18enne che l'altro ieri ha ucciso la madre, Edi Vesco. Nelle prossime ore il gip decidera' sia sulla convalida che sulla richiesta di misura cautelare in carcere.


Ecopass: medici di famiglia, contro mancata agevolazione lavorano per strada
3 Gennaio 2008 (AGR)

   I medici di famiglia di Milano protestano contro l'Ecopass, o meglio, contro la mancata agevolazione sul pagamento per chi svolge il loro lavoro. Cosi', i medici aderenti al sindacato autonomo SNAMI, allestiranno banchetti-ambulatorio presso i varchi di accesso "alla citta' proibita'', come la chiamano, dove visiteranno simbolicamente i pazienti. Lo ha annunciato il presidente di Snami Lombardia, Roberto Carlo Rossi.


Capodanno, piazza Duomo nelle mani dei teppisti
Tre stranieri accoltellati. Due feriti per i botti. Tettamanzi: "Non scordiamo gli invisibili"
3 Gennaio 2008 (repubblica.it)

   Baby gang, ubriachi e teppisti hanno tenuto in ostaggio, nella notte dell´ultimo dell´anno, una piazza Duomo semideserta. E non solo lì: a porta Ticinese due sedicenni sono stati rapinati da una banda di sudamericani armati di coltello. Gli stessi, forse, notati dai passati nella piazza più importante della città mentre spaccavano le bottiglie lanciandole contro la chiesa e aggredivano «chiunque si trovasse a passare nei paraggi, soprattutto se donna», come racconta Angelo Valdameri, un cittadino capitato lì proprio in quel momento. Palpeggiamenti, insulti, ragazzi che orinavano di fianco al monumento. «Alcune famiglie con ragazzini scappavano e i pochi turisti erano attoniti. Anche noi abbiamo avuto paura e ci siamo allontanati in tutta fretta», continua Valdameri, secondo il quale «non si notava la presenza di forze dell´ordine».

E dire che proprio per preservare piazza Duomo il Comune ha deciso di spostare altrove gli eventi del Capodanno. Una scelta che il vicesindaco Riccado De Corato ancora difende: «Se ci sono stati problemi di ordine pubblico deve risponderne chi è deputato a garantirlo e io non ci entro. Un concerto, però, avrebbe portato un maggiore afflusso di gente e molte più risse e devastazioni. Tutto sommato, il capodanno milanese, malgrado qualche incidente, non è stato dei peggiori». E anche il soprintendente Alberto Artioli, tra i più intransigenti difensori dell´integrità di piazza Duomo, riconosce che «in alcune occasioni come il Capodanno è difficile gestire le scorribande degli incivili».

L´ultima notte dell´anno è stata un po´ ovunque, del resto, occasione propizia per la criminalità: tre stranieri sono stati accoltellati (in via Legnano, in via San Protaso e nei pressi del Duomo), in via Gratosoglio un bar è stato dato alle fiamme e in via Varesine una macelleria islamica è addirittura stata fatta esplodere. In via Torino un ventunenne emiliano è stato rapinato del telefonino poco dopo la mezzanotte; in via Sapri una signora è stata derubata della borsa da due nomadi che hanno schiaffeggiato il marito. E a Baranzate un albanese è stato accoltellato da un pensionato: entrambi erano in un parcheggio prima degli acquisti per il cenone. Non sono mancati i feriti per i botti: un giovane di Cinisello Balsamo perderà tre dita, una 14enne di Cusano Milanino è rimasta ustionata a un orecchio. E a Sesto San Giovanni il titolare di un ristorante s´è messo a sparare in piazza, con una pistola, contro i cartelli stradali.

Ma il 2008 a Milano ha portato anche belle notizie. Come la nascita di Martina, prima bebè dell´anno nuovo, venuta alla luce da genitori italiani alla clinica Macedonio Melloni. Un successo, poi, gli eventi organizzati dal Comune: 10mila persone in piazza Castello per il revival anni '70-´80, 2mila per il liscio al Palalido e 400 al cenone al parco di via Palestro. Record d´incassi anche al teatro Smeraldo - 140mila euro per 1.500 presenze - per l´ultimo spettacolo dei Legnanesi. Ma tutto questo, ha detto l´arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi durante il ringraziamento di fine anno a San Fedele, non deve far dimenticare che «esiste una città degli invisibili», dei poveri e quindi nel 2008 si deve continuare a creare «nuove condizioni di convivenza con i rom». Con lo stesso spirito di apertura alle altre culture, ieri pomeriggio la comunità di Sant´Egidio ha organizzato a piazza San Carlo un incontro con un monaco buddista testimone della repressione del regime birmano.


Oggi interrogatorio per l'omicidio Vesco
3 Gennaio 2008 (AGR)

   Interrogatorio nella mattinata di oggi per L.G., il diciottenne che ieri sera ha ucciso la madre, la scrittrice Edi Vesco. Il giovane accusato di omicidio aggravato e di tentata violenza sessuale. Secondo la prima ricostruzione il ragazzo avrebbe ammazzato la madre colpendola con una bottiglia e poi l'avrebbe sgozzata. Movente sarebbero stati i continui rimproveri. La donna e' stata trovata ieri sera a casa priva di vita e parzialmente svestita.


Sparatoria a Baggio, due feriti
3 Gennaio 2008 (AGR)

   E' tutta da chiarire la dinamica della sparatoria avvenuta in due diverse fasi nel primo pomeriggio di ieri nel popolare quartiere Baggio di Milano. Il bilancio e' di due persone ferite. Il primo episodio alle 13.30, quando Arturo Kravos, pluripregiudicato di 64anni, entra nel bar 'Cabella' di via Bartolomeo Cabella 54, ha un diverbio con il barista, A.C. di 35 anni che gli avrebbe chiesto di munirsi di scontrino prima di ordinare e lo ferisce di striscio. La seconda sparatoria e' avvenuta in strada: coinvolto un vigile che avrebbe intimato, inascoltato, l'alt a Kravos una volta che questi si era allontanato dal locale. Arturo Kravos si trova ora ricoverato all'ospedale Sacco, dove si trova in stato di arresto ed e' piantonato dalla polizia. L'uomo non sarebbe in pericolo di vita. Prognosi di 15 giorni invece per lo sfortunato barista che e' stato portato all'ospedale San Carlo.


Neve a Milano, pronto il piano di emergenza
Precipitazioni più abbondanti, fino a 20 centimetri, previste per giovedì pomeriggio nelle zone prealpine del Varesotto, Milanese e Pavese
3 Gennaio 2008 (vivimilano.it)

   Il nuovo anno inizia a Milano con i primi fiocchi di neve della stagione. I mezzi dell’Amsa sono pronti per affrontare un’eventuale emergenza. Secondo il servizio meteorologico dell’Arpa i maggiori accumuli, che non supereranno i 5 cm, sono attesi sui settori prealpini, sulla pianura occidentale e sull’Oltrepò Pavese. Neve più abbondante, fino a 20 centimetri, nelle zone prealpine, sul Varesotto, Milanese e Pavese, è prevista per giovedì, soprattutto dal pomeriggio. A disposizione dei cittadini un numero verde Amsa (800.33.22.99) e il numero unico del Comune (02.02.02) per informazioni sul livello di allerta per neve e gelo, l’attività degli spazzaneve e le regole di comportamento da seguire.
I MEZZI - Nel piano di intervento sono trattate prioritariamente le strade di maggiore percorrenza e quelle che permettono il raggiungimento degli ospedali, l’uscita dei mezzi di trasporto pubblico, di quelli di soccorso e di pubblica sicurezza, le vie di accesso alla città e ai luoghi di pubblico interesse. L’Amsa informa che se il livello di allerta diventerà viola, la previsione corrisponderà a un deposito a terra di un manto nevoso dai 5 fino a 15 centimetri. In questa fase entreranno in funzione anche 233 spazzaneve, assieme alle squadre degli spalatori (1315 addetti) e alle ruspe. In questo caso, avverte l’Amsa, l’uso e la guida dell’auto andrebbero evitati, se non in casi di reali urgenze e necessità. Se le precipitazioni nevose dovessero superare i 15 centimetri (livello di allarme rosso) verranno aumentati il numero degli spalatori, delle ruspe e dei mezzi di trasporto.
GIOVEDì - I primi interventi, con l’impiego di 8 mezzi spargisale, si attiveranno già se le previsioni saranno di solo ghiaccio (il livello di allerta è indicato con il colore bianco). Per giovedì lo scenario ritenuto più probabile dall’Arpa vede ancora nevicate molto deboli sparse fino alla mattinata, diffuse e più intense dal pomeriggio e maggiormente concentrate sulle aree prealpine, sul Varesotto, Milanese e Pavese, aree sulle quali si potrebbero raggiungere accumuli intorno ai 20 cm. Meno consistenti le nevicate sulle aree alpine e, dal pomeriggio, graduale passaggio da neve a pioggia sulla pianura mantovana e bresciana.


Centralino in tilt, attivazione quasi impossibile Proteste per Internet e gli sms: non funzionano
3 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   Sito internet bloccato, ticket introvabili, centralini intasati, code di ore negli Atm-point. Il primo giorno dell’entrata in vigore dell’Ecopass è stato salutato da una serie di intoppi nella macchina organizzativa di Palazzo Marino, che hanno impedito a molti cittadini di attivare il tagliando (un terzo degli ingressi nella cerchia è stato effettuato da macchine non registrate). Non ci sono state code o rallentamenti alla circolazione, né in centro né sulle circonvallazioni, soprattutto a causa dell’assenza di gran parte dei milanesi, ancora fuori città per le vacanze natalizie. Rimandato a lunedì prossimo il vero test dell’ecotassa, che qualcuno si è già organizzato per rimuovere.


Referendum contro il pedaggio: centinaia di firme in poche ore
3 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   «Mi scusi, ma l’Ecopass in che zone della città è attivo? Anche sulla circonvallazione esterna?». Ore 10.30, varco di Porta Venezia. Una pattuglia di vigili, sotto le telecamere, risponde alle domande dei cittadini. In molti non hanno ancora le idee chiare sul funzionamento del provvedimento antismog entrato in vigore alle 7.30 di ieri. Dépliant esplicativo e libretto di circolazione alla mano, accostano con auto e motorini per interrogare la polizia locale. Qualcuno scende dai mezzi e mette la sua firma al banchetto allestito dal Comitato per Milano democrazia diretta, in collaborazione con socialisti dello Sdi e radicali, per chiedere il referendum.

«Sono contrario all’Ecopass - dice Andrea Orlando subito dopo aver firmato -. Il provvedimento è una scusa per far soldi. Non credo che servirà a ridurre lo smog, anche perché non sono certo le auto la prima fonte dell’inquinamento». Come lui la pensano molte persone intorno al varco. Anche se i temuti disagi alla circolazione sono stati contenuti, complice la settimana quasi festiva. «Non ci sono grandi problemi - conferma un vigile -, contrariamente alle aspettative i cittadini sono abbastanza informati. Si lamentano per altri motivi, in particolare per le difficoltà legate all’attivazione del pass. Da parte nostra, cerchiamo di rispondere alle loro domande, anche se ne sappiamo poco. Stamattina sono venuto qui senza avere le idee chiare. Senza questo libretto (che spiega come funziona l’Ecopass, ndr) non saprei come fare».

A pochi passi, vicino al cartello «No ticket, no eco truffa», il banchetto per il referendum raccoglie molte firme. «Siamo contro l’inquinamento, ma consideriamo questo provvedimento inutile e iniquo - spiega Roberto Biscardini, segretario provinciale dello Sdi -. Inoltre, per ammortizzare il costo dell’operazione, 24 milioni di euro, ci vorranno almeno tre anni». Contro lo smog il comitato propone soluzioni diverse: mezzi pubblici non inquinanti e una politica seria dei riscaldamenti e del traffico in tutta la città, non soltanto in centro. «Si tratta di una tassa, non di un’operazione contro l’inquinamento - prosegue Roberto Caputo, consigliere provinciale dei socialisti -. L’unico risultato dell’Ecopass sarà l’aumento del costo della vita in città. Artigiani e commercianti, penalizzati dal ticket, aumenteranno i prezzi. Senza contare che lo smog si concentrerà in periferia. Chiediamo questo referendum perché pensiamo sia fondamentale ascoltare il parere dei cittadini di fronte a un provvedimento di così forte impatto sulla vita quotidiana». «Di fronte alle firme della gente - conclude Valerio Federico, segretario cittadino dei radicali -, il sindaco dovrà dire se il referendum si farà o no».


Gruppo di nordafricani aggredisce due sorelle
3 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   Li cercano per aver aggredito e tentato di violentare due ragazze italiane, due sorelle di 23 e 21 anni, la notte di Capodanno, in piazza del Cannone. Nel mirino della squadra mobile c’è un gruppo di giovani nordafricani che ha seguito, aggredito e buttato per terra le due studentesse, riuscendo a sfilare i pantaloni a una e a palpeggiarla insistentemente, prima di scappare. Nell’indagine potrebbero risultare fondamentali le telecamere del Comune.


Malpensa, governo contro la Lombardia
3 Gennaio 2008 (ilgiornale.it)

   Per il governo Prodi il rappresentante della Regione Lombardia nel comitato di coordinamento aeroportuale è di troppo. In quella sede si decidono le assegnazioni degli slot aerei e, dopo la decisione di sopprimere le rotte intercontinentali da Malpensa, quel ruolo consentirebbe una tutela, considerata sgradita, dell’hub milanese. Motivo che spinge il governo a ricorrere alla Corte Costituzionale contro questa presenza di troppo.

«Ennesima dimostrazione di una volontà preconcetta e distruttiva contro la Lombardia e il Nord» fanno sapere Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo. Nota congiunta del governatore e dell’assessore alle Infrastrutture che ribadendo «non esserci motivo di contesa davanti alla Corte» denunciano come l’iniziativa allo studio del governo abbia l’obiettivo di «dilazionare i tempi» e di quindi di «impedire che la Lombardia legiferi e intervenga nel momento crucialissimo in cui Air France vuole prendere possesso dell’Italia e distruggere Malpensa». Formigoni e Cattaneo invitano poi alla «riflessione certi editorialisti e anime belle» a battersi «contro la pazzesca situazione in cui una Regione come la Lombardia è costretta a subire logiche oltraggiose e deleterie da parte di uno Stato che si mostra sempre più nemico della società del Nord e del mercato».

Appello istituzionale che si completa con un invito alla protesta di piazza firmato da Davide Boni: l’assessore regionale leghista suggerisce di rispondere «allo schiaffo in pieno volto» con una manifestazione a Malpensa. Appuntamento fissato al 19 gennaio per tutti «quelli che hanno a cuore gli interessi del Nord». Anche Forza Italia ci sarà, preannuncia Stefano Maullu, consigliere regionale: «Serve un segnale forte contro l’attacco al Nord. E alla manifestazione ci saranno quindi decine di amministratori locali, sindaci, assessori e consiglieri comunali».

A difesa di Malpensa si schiera anche Fiera Milano: «Sentiamo il bisogno di supportare attivamente la battaglia che i vertici istituzionali regionali stanno portando avanti con forza perché Malpensa non venga privata del suo status di hub e delle sue rotte e collegamenti intercontinentali».

Virgolettato che Enrico Pazzali, direttore generale della società fieristica, completa con l’elenco del costo sociale che si avrà sul quartiere espositivo con il ridimensionamento di Malpensa: «Fiera Milano ospita ottanta e più fiere all’anno producendo un fatturato indotto di oltre quattro miliardi di euro. Ridurre Malpensa pregiudica dunque migliaia di posti di lavoro a rischio e una notevole fetta di fatturato».

 

 

 

 

 

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