Lodi, da 2 anni
minaccia supermercato
per spesa gratis:
arrestato
04 Febbraio 2008 (omnimilano.it)
Da
ben due anni si serviva gratis in un
supermercato di Lodi, l'Iperdì di
viale Milano, minacciando di morte i
gestori se avessero avvisato le
forze dell'ordine.
L'hanno scoperto per caso i
carabinieri. L'uomo, B.V., 61 anni,
dopo due giorni di pedinamento è
stato arrestato per rapina impropria
continuata. Si tratta di un
pluripregiudicato di origini
siciliane.
Magenta, rapina in azienda
vivai: sequestrati sei dipendenti
04 Febbraio 2008 (omnimilano.it)
Un
gruppo di cinque uomini armati ha
sequestrato sei dipendenti, uno di
loro ferito alla testa con il calcio
della pistola. E' accaduto nella
serata di ieri all'azienda
florovivaistica "Giardineria" di
Magenta, prima dell'ora di chiusura.
I cinque uomini con passamontagna
armati di fucili e pistole hanno
fatto irruzione in corso Europa dove
ha sede ed è aperta nella giornata
festiva la società. Al momento
dell'irruzione c'erano sei
impiegati, uno di loro è rimasto
ferito mentre i malviventi li
spingevano nel bagno dove sono stati
rinchiusi. Il commando ha poi
asportato dalla cassaforte 4mila
euro in contanti. Quindi la fuga.
Vittime Foibe, tratto Bastioni
Porta Venezia intitolato a Fiume
04 Febbraio 2008 (omnimilano.it)
"Come deliberato dalla Giunta lo
scorso 12 ottobre, domenica
prossima, in occasione del 'Giorno
del ricordo', in memoria delle
vittime delle foibe, dell'esodo
giuliano-dalmata e delle vicende del
confine orientale, metà del tratto
dei bastioni di Porta Venezia verrà
intitolato alla città di Fiume. Un
gesto che vuole commemorare una
parte importante della nostra storia
e onorare la memoria di migliaia di
italiani, costretti a lasciare le
proprie case e la propria terra". Lo
annuncia il vice Sindaco Riccardo De
Corato che domenica alle ore 15.30,
in rappresentanza
dell'Amministrazione comunale,
intitolerà alla città di Fiume il
tratto del viale che va da Piazza
della Repubblica fino all'ingresso
dei giardini pubblici Indro
Montanelli.
Alla cerimonia parteciperanno Guido
Brazzoduro, Presidente degli esuli
da Fiume e Piero Tarticchio,
presidente del Comitato milanese
dell'Associazione Nazionale Venezia
Giulia e Dalmazia.
Furto ufficio postale, bottino
di 80mila euro
04 Febbraio 2008 (AGR)
Le
sirene dell'allarme dell'ufficio
postale di via Benozzo Gozzoli hanno
suonato, ma i ladri sono comunque
riusciti a mettere a segno il furto.
E' successo ieri notte a Milano,
dieci minuti dopo la mezzanotte. I
ladri, dopo aver rotto il lucchetto
della porta sul retro, sono
penetrati all'interno e con un
flessibile si sono aperti un varco
nella stanza blindata. Sono poi
fuggiti con un bottino di 40mila
euro in contanti e altrettanti in
valori bollati.
Furto alla Standa, 10mila euro
di bottino
04 Febbraio 2008 (AGR)
Diecimila euro. Questo il bottino di
una rapina alla Standa di via Donna
Prassede, durante il fine settimana.
Secondo una prima ricostruzione
degli inquirenti il ladro si deve
essere nascosto all'interno del
grande magazzino prima della
chiusura il sabato sera.
Inizia il secondo ciclio di
incontri di autodifesa per donne
04 Febbraio 2008 (AGR)
Secondo ciclo di incontri di
prevenzione e autodifesa per donne
organizzati dal Comune di Milano in
collaborazione con la polizia.
Iniziano oggi in diverse sedi di
zona. Il corso gratuito e'
costituito da 12 incontri che si
svolgeranno a partire da oggi fino a
venerdi' 14 marzo 2008. Per
informazioni si puo' consultare il
sito www.cinturarosa.it.
È stato il marito della
vittima a dare l'allarme al 113
Mette in fuga ladro brandendo una
lampada
È successo
lunedì mattina in pieno centro a
Milano. L'uomo ha finto di essere un
postino e ha aggredito la donna, che
però ha reagito
04 Febbraio 2008 (corriere.it)
La storia non brilla per
originalità: il ladro che si finge
postino, la donna ignara che apre la
porta e viene aggredita. Al
contrario l'epilogo è notevole: il
rapinatore viene messo in fuga dalla
vittima, che brandisce una lampada e
lo colpisce. È successo lunedì
mattina in centro a Milano, in
un'abitazione in via del Lauro, tra
piazza Cairoli e piazza della Scala.
La padrona di casa, 32enne, ha
aperto la porta al sedicente postino
e lui, un italiano a volto coperto,
l'ha aggredita. A quel punto la
donna ha reagito e lui è scappato. È
stato il marito, avvertito sul
cellulare dalla moglie ancora sotto
choc, a chiamare il 113. La donna si
è tagliata superficialmente con i
vetri della lampada ma non è andata
al pronto soccorso.
Sabato è stato preso di mira
il centro di via Quaranta
«Attentato alla moschea di stampo
razzista»
Incontro tra
il procuratore aggiunto Spataro e il
portavoce della moschea di viale
Jenner Abdel Hamid Shaari: «Indagini
proseguono»
04 Febbraio 2008 (corriere.it)
Per
la Procura di Milano l'attentato
alla moschea di via Quaranta è
un'azione «di marca razzista e
contraria al principio
costituzionale della libertà di
culto». È l'idea che si sono fatti
inquirenti e investigatori di quanto
è accaduto sabato notte nel centro
dove ha anche predicato Abu Omar, l'imam
rapito a febbraio 2002. Nel tardo
pomeriggio di lunedì c'è stato un
incontro al quarto piano del Palazzo
di Giustizia tra il procuratore
aggiunto Armando Spataro e il
portavoce della moschea di viale
Jenner Abdel Hamid Shaari. Spataro
ha manifestato la solidarietà in via
ufficiale alla comunità islamica di
Milano che negli ultimi mesi è stata
più volte oggetto di attacchi
ritenuti appunto di stampo razzista.
Inoltre a Shaari è stata assicurata
«la ovvia determinazione» della
polizia giudiziaria e della Procura
a condurre indagini approfondite per
individuare i responsabili della
catena di attentati che si sono
susseguiti da aprile in avanti.
Titolare delle inchieste è il pm
Maurizio Romanelli, componente del
pool antiterrorismo.
INDAGINI - «È stato un incontro
gentile in cui gli inquirenti ci
hanno rassicurato che stanno facendo
tutto il possibile nell'ambito
dell'indagine sugli attentati contro
i nostri centri» ha riferito Shaari.
I magistrati, ha aggiutno, «ci hanno
assicurato che faranno qualunque
cosa per arrivare agli autori di
questi delitti, e noi abbiamo
ribadito che non avevamo dubbi in
merito. Sappiamo che si tratta di un
lavoro sotterraneo, che richiede
riservatezza».