Archivio notizie

 

Due finti tecnici Comune arrestati per truffe ad anziani
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Si fingevano tecnici del Comune per truffare anziani. Sono stati arrestati dagli uomini della Squadra mobile di Milano, dopo il loro ultimo raggiro, ai danni di una coppia di Pavia. Si tratta di due nomadi di etnia sinti, accusati di aver commesso circa 5 truffe ai danni di anziani negli ultimi due mesi, in tutta la Lombardia. La tecnica utilizzata dalla coppia era sempre la medesima: cercare di scoprire dove gli anziani tenessero il contante. Non e' la prima volta che i due finiscono in manette per lo stesso reato e gli investigatori non escludono che le truffe commesse dai due possano essere molte di piu' delle cinque contestate.

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Carnevale, 700 ragazzi di oratorio in piazza
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Sabato pomeriggio, in occasione del Carnevale ambrosiano, sfileranno per le vie del centro circa settecento ragazzi degli oratori milanesi. Il corteo dei carri e delle maschere, promosso dalla Fondazione Oratori Milanesi, partira' alle 15 da via Palestro, per raggiungere piazza Duomo. Tema di questa edizione, la 33esima, e' 'Gioca giocattolo' e riguarda i giocattoli e la loro invenzione.


Torna alla Scala "Romeo e Giulietta" di Nureyev
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Romeo e Giulietta tornano alla Scala di Milano. Dodici le rappresentazioni per il balletto di Nureyev che andra' in scena al Piermarini da venerdi' 8 febbraio fino al 21 marzo. Nei ruoli principali, per la Prima, l'e'toile Roberto Bolle e Alina Cojocaru.


Milano primo polo fieristico d'Europa
Il capoluogo lombardo, grazie a quest'appuntamento, diventa protagonista nell'architettura, nel design e nell'edilizia
06 Febbraio 2008 (Comune di Milano)

   Tutto quello che c'è di "innovativo" nel campo dell'edilizia, dell'architettura e del design è a Milano. Dal 5 al 9 febbraio, il polo di Rho-Pero ospita infatti l'edizione 2008 di "Made Expo". Un'occasione importante per presentare agli operatori internazionali ed italiani il meglio della filiera edile, dal progetto ai servizi.
La rassegna occupa un’area di oltre 100mila metri quadri, con 1914 operatori presenti e oltre cento incontri organizzati dalle associazioni di categoria e dai centri di ricerca delle università milanesi.
Con questi numeri l’esposizione è il punto di riferimento di un settore che in Italia fattura complessivamente 300 miliardi di euro. Di questi, la sola industria delle costruzioni rappresenta il 49%, mentre il 45% è costituito dalle industrie che producono materiali, attrezzature e macchine per l’edilizia.

“Con Made Expo, Milano diventa il polo fieristico più importante del continente europeo - ha affermato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli all’inaugurazione. - Stiamo riscrivendo le regole urbanistiche per la Milano del futuro, che serviranno a far crescere una città più bella, più vivibile e a misura d’uomo. Una città che è il motore trainante dell’economia nazionale, ma anche fonte di nuove idee in tutti gli ambiti, dalla cultura all’innovazione, dal commercio all’artigianato, all’industria”.



Angelo, il custode dei Radice: "Tutta la verità su quella notte"
Il racconto contraddice la ricostruzione di Caporali, marito della vittima ora in carcere
06 Febbraio 2008 (milano.cronacaqui.it)

   «Ricordo tutto di quella notte». La notte è quella tra il 25 e il 26 dicembre del 2006, quando venne uccisa Lorena Radice, nota imprenditrice di Monza.

A raccontare i particolari di quelle ore è Angelo, custode da otto anni a villa Radice. L’uomo è stato il primo ad essere informato della morte di Lorena dal marito della vittima, Nazareno Caporali, ora accusato di omicidio (nella foto).

"NON HO SENTITO ALCUN RUMORE"
«Quella mattina mi sono alzato alle sei meno un quarto per spazzare il vialetto, come voleva la signora Lorena - esordisce Angelo - ho pulito anche sotto la finestra della sua camera e ricordo bene di non aver sentito il benchè minimo rumore o vociare. Ora mi sembra strano pensare che i signori stessero litigando in quel momento, come dichiarato da Caporali, me ne sarei accorto». Circa due ore e mezza più tardi, verso le 8.30 è proprio Caporali a suonare alla porta del custode. «Con le lacrime agli occhi e il guinzaglio del cane in mano mi disse che Lorena era morta e che dovevo chiamare il 118, i carabinieri e i suoi suoceri, poi lanciò il guinzaglio del cane nel mio cortile e tornò di sopra» continua Angelo.

IL BAMBINO HA CHIAMATO I NONNI
E’ stata la moglie del custode a telefonare ai soccorsi, mentre ai suoceri pensò il figlio di 10 anni di Lorena. «Mentre i volontari della Croce Rossa erano in casa, portai il piccolo a fare due passi in giardino, tentando di rassicurarlo - prosegue Angelo - gli dissi che magari la mamma aveva avuto un infarto, e che la stavano rianimando. Mi rispose che no, era morta e basta, perché lui l’aveva trovata con un sacchetto in faccia. Non riuscivo a credere a quelle parole».

LA DOPPIA VITA DI CAPORALI
Nessuno sospettava della doppia vita di Caporali, né di forti dissapori tra lui e sua moglie «Solamente dai giornali abbiamo appreso della relazione extraconiugale di Nazareno - aggiunge il custode - e forse adesso capisco perché con tutto il parco della villa, la sera preferiva uscire con il cane a passeggiare. Tra noi ci fu un episodio poco piacevole, qualche settimana prima della tragedia mi accusò di nascondergli la posta. Andò addirittura all’ufficio postale per verificare la mancata corrispondenza»

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Uccide il compagno dopo lite, arrestata 28enne
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Lite finita a coltellate ieri in un'abitazione di Rozzano, nell'hinterland di Milano. Una donna marocchina di 28 anni ha ucciso con due fendenti all'addome il compagno, concittadino 36enne, dopo un litigio. La donna e' stata arrestata e ora si trova nel carcere di San Vittore.


Due rapine in farmacia in un'ora
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Due farmacie rapinate in meno di un'ora ed entrambe nella zona ovest di Milano. Intorno alle 17.30 di ieri un italiano, sui 30-35 anni e armato di coltello, ha fatto il suo ingresso in un esercizio di via Inganni, in zona Lorenteggio, minacciando la responsabile del negozio con l'arma in pugno prima di scappare con un bottino di 500 euro. Un'ora dopo due uomini, con il volto parzialmente coperto e un'arma da fuoco, sono entrati in una farmacia di via Ludovico il Moro, ottenendo un bottino tra i 300 e i 400 euro.


Violenza sessuale: confermata pena a bidello per "massaggi particolari"
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Confermata in appello la condanna a un anno e due mesi di reclusione per un bidello che aveva eseguito "massaggi particolari" su un'alunna 13enne. L'imputato ha respinto l'addebito, sostenendo di avere soltanto cercato di aiutare la ragazzina, perche' aveva avuto un malore. La difesa ha chiesto l'assoluzione, ma la Corte ha accolto le conclusioni del sostituto procuratore generale Laura Bertole' Viale e ha ribadito la sentenza di primo grado.


Detenzione armi, tre condanne a Quarto Oggiaro
06 Febbraio 2008 (AGR)

   Detenzione di armi e munizioni. Con questa accusa tre persone, tutte gia' arrestate a settembre, sono state condannate a Quarto Oggiaro, nella periferia nord di Milano. Massimo Liguori e' stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione mentre altri due imputati, la convivente Franca Petricella e il figlio della donna, Roberto Ragazzo, sono stati condannati rispettivamente a sei e a nove mesi di carcere. Gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro avevano trovato all'interno dell'abitazione della Petricelli due penne trasformate in pistole calibro 22, una pistola a molla calibro 38, e un centinaio di munizioni di vario calibro, oltre a due ricetrasmittenti. Quelle armi, avevano ipotizzato gli investigatori, facevano parte dell'arsenale del clan calabrese Sabatino-Carvelli.


Arrestato il consigliere regionale Rinaldin
È accusato di truffa aggravata e falso in atto pubblico ai danni della regione Lombardia, di corruzione e finanziamento illecito al candidato
06 Febbraio 2008 (vivimilano.it)

   Arresti domiciliari per Gianluca Rinaldin, consigliere regionale di Forza Italia, nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Francesco Prete relativa alla ristrutturazione del lido di Menaggio, sul lago di Como (la cosiddetta «Tangentopoli lariana»). Il provvedimento emesso dal Gip Andrea Ghinetti è stato eseguito dalla Guardia di Finanza. Rinaldin è accusato di truffa aggravata e falso in atto pubblico ai danni della regione Lombardia, di corruzione e finanziamento illecito al candidato. I reati contestati vanno dal 2005 al 2007. L'inchiesta è nata circa un anno fa da una presunta truffa dell'Associazione Coordinamento Turistico del lago di Como ai danni della regione. Il consigliere, secondo l'accusa, avrebbe prodotto fatture false per ottenere finanziamenti gonfiati per la ristrutturazione del lido di Menaggio. Inoltre, secondo gli inquirenti Rinaldin era socio occulto di una società privata, la Lago di Como Srl, che, a lavori terminati, avrebbe gestito il lido.
TANGENTI - Riguardo all'accusa di corruzione, secondo quanto messo a verbale dall'imprenditore Umberto Tagliaferri, Rinaldin avrebbe diviso le tangenti con Giorgio Bin, ex assessore al Turismo della Provincia di Como: avrebbe utilizzato circa 66 mila euro per comprare tessere di Forza Italia. Il consigliere inoltre avrebbe ottenuto dalla Regione il rimborso per spese inesistenti per 28.644 euro e, riguardo all'ipotesi di finanziamento illecito al candidato, gli sarebbero stati versati 100 mila euro per la campagna elettorale da Tagliaferri e dal suo socio. Rinaldin è stato arrestato in quanto secondo il giudice sussistono il rischio della reiterazione del reato e l'inquinamento probatorio. Nell'ordinanza il gip Andrea Ghinetti scrive che Rinaldin «era solito ricevere tangenti in percentuali fisse e consistenti» e anche «altre illecite contribuzioni più o meno mascherate contabilmente, per conseguire vantaggi economici e politici personali». Nel provvedimento si sottolinea anche «la dimostrata inclinazione ad "aggiustare le carte" attraverso manipolazioni di documenti ufficiali», con «assoluta mancanza di remore e disponibilità ad agire con spregiudicatezza».
«PARADOSSALE» - Di «arresto paradossale» parla l'avvocato Luca Lauri, uno dei difensori di Rinaldin, «per la tempistica, visto che l'inchiesta è in via di chiusura e vista la gogna mediatica alla quale il mio assistito è stato sottoposto dalla stampa locale che da mesi si stupiva del fatto che l'autorità giudiziaria non lo arrestasse».
PATTEGGIAMENTO - Nell'ambito della stessa inchiesta sono emerse tre richieste di patteggiamento da parte di Giorgio Bin, ex assessore al Turismo della provincia di Como, sempre in quota a Forza Italia, tornato libero giorni fa dopo essere stato arrestato a dicembre; da Umberto Tagliaferri, imprenditore ed ex direttore dell'associazione coordinamento dei consorzi turistici del lago di Como e dal suo socio Marco Folcio. Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex presidente dell'Atp Alberto Sorrentino.
CHI È RINALDIN - Gianluca Rinaldin milita da tempo in Forza Italia e ha ricoperto numerosi incarichi a livello provinciale e regionale. Ha 30 anni e dal 1999 in qualità di libero professionista ha collaborato con diversi enti pubblici e privati, tra cui la Regione Lombardia e la Camera dei Deputati. È attivista di Forza Italia dal 1994, dirigente del movimento giovanile dal 1996 e nel 2002 arriva a ricoprire la carica di coordinatore provinciale giovanile e di vice coordinatore regionale. A giugno 2002 viene nominato assessore provinciale di Como con deleghe al Turismo, Agricoltura e Foreste, Gestione Faunistica ed Ittica, Sport e Tempo Libero. Ad aprile 2005 viene eletto al Consiglio Regionale della Lombardia risultando il candidato più votato della provincia di Como con 10.305 preferenze. La carica di consigliere regionale gli consente di sedere come previsto dallo statuto nel Coordinamento provinciale di Forza Italia. In Regione Rinaldin è vicepresidente della VII Commissione e componente della IV Commissione.


Autisti assunti ma le patenti sono false
06 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)

   Un gruppo di sudamericani che guidavano dei furgoncini e consegnavano lettere e pacchi nelle ditte del nord Milano, avevano una caratteristica in comune: non avevano la patente. Così da una decina di mesi. A far luce sull’attività dell’azienda guidata da tre peruviani, i carabinieri della stazione di Cinisello Balsamo che più volte, nella zona industriale della città, hanno fermato brasiliani, ecuadoregni, boliviani alla guida di veicoli stipati di pacchi. A insospettire gli uomini dell’Arma, il fatto che tutti gli extracomunitari avessero esibito una fotocopia della patente. «Abbiamo paura di perderla» dicevano gli autisti convinti che i controlli dei militari non sarebbero stati approfonditi. Invece le forze dell’ordine hanno scoperto che i numeri sui documenti di guida portavano a uno stock di migliaia di patenti, rubate in bianco alla motorizzazione di Napoli. A Cinisello sono così confluite tutte le auto della compagnia di Sesto che contemporaneamente l’altra mattina hanno controllato tutti coloro che gravitavano intorno all’azienda di trasporti. Sono state fermate 12 persone tra i 27 e i 43 anni. Sette di loro, gli autisti clandestini, dovranno rispondere di ricettazione e falsificazione di documenti.


Milano e Torino sui mezzi pubblici vanno a «nozze»
06 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)

   Prove di fusione tra Atm e Gtt, l’azienda di trasporti torinesi. I sindaci delle due città, Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, hanno celebrato l’inizio di un matrimonio possibile (già nel 2008) dando il mandato per «lo studio di un progetto - spiega Moratti - che potrebbe vedere le due aziende unite in tempi, forme e modalità ancora da decidere». L’aggregazione «renderà Atm e Gtt più competitive in un mercato che è oggi molto frammentato, e sarebbe aperta a possibile future aggregazioni». Il territorio reclama «una mobilità sempre più facile, servizi di qualità, mezzi più confortevoli e frequenti, misure anti-smog». I benefici della fusione si tradurrebbero in «qualche centinaio di milioni di euro», da investire nel «potenziamento e comfort dei mezzi, in una mobilità più facile tra le due regioni». Chiamparino le fa eco e ribadisce l’importanza di «tutelare i marchi e garantire che le due aziende siano sovrane nella gestione dei servizi della propria città». Per gli utenti, «prezzi uguali e, se possibile, ridotti»

Le due regioni «movimentano» oltre un miliardo di passeggeri all’anno - il 21% del trasporto pubblico locale in Italia e il 29% del Pil -, dalla fusione nascerebbe una super azienda con oltre 14mila dipendenti, 882 milioni di utenti all’anno, 214 milioni di chilometri percorsi, un parco di 3.834 mezzi. Il fatturato (stando ai conti del 2006) potrebbe salire a circa 1,194 miliardi, il «colosso» salirebbe al nono posto in Europa e al primo in Italia. Oggi il mercato è molto frammentato: sul territorio nazionale sono presenti circa 1.200 operatori, 138 solo in Lombardia e 63 in Piemonte. Le ricadute dell’operazione si tradurrebbero, per milanesi e torinesi, in nuovi mezzi, più sicuri e confortevoli, nella bigliettazione unica. Gtt e Atm avrebbero una più ampia gestione di parcheggi, l’integrazione delle reti e dei servizi di trasporto (persone e merci).

Le aziende, insiste il presidente di Gtt Giancarlo Guiati «possono fare un salto in avanti, bisogna uscire dal nanismo e allargare l’intesa ad altri operatori. In questi anni abbiamo assistito solo a incursioni di imprese straniere venute a fare “shopping“ su quelle italiane». Quello di Atm, Elio Catania, puntualizza che «il settore dei trasporti pubblici in Italia è il più statico, qualunque strategia per produrre più risorse e migliorare il servizio va perseguita». Sarebbe «un salto di qualità», aggiunge Chiamparino, anche il posizionamento in Borsa, ma l’ipotesi «sarà considerata solo in futuro, prima valutiamo se si può fare l’operazione, se sceglieremo la fusione o una holding». Presto insomma per entrare nei particolari.


Bimbi schiavizzati per rubare: 7 rom in manette
06 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)

   Piccoli schiavi, in tutto e per tutto. Sottoposti a violenze di ogni tipo (fortunatamente non sessuali), segregati per giorni in abitazioni e roulotte senza bere né mangiare, obbligati a rubacchiare in giro, a pulire ciò che gli adulti sporcavano e imbrattavano senza rispetto né ritegno sotto l’effetto degli stupefacenti. Non sorprende che gli investigatori della squadra mobile non vogliano parlare in maniera più dettagliata delle tremende sopraffazioni alle quali erano sottoposti Paolo e Giulia (i nomi sono di fantasia, ndr), due fratelli di 13 e 10 anni che adesso si trovano in una comunità protetta e segretissima. L’unico luogo dove, forse, potranno finalmente riunirsi alla loro mamma, una donna che non potevano nemmeno nominare in presenza dei loro aguzzini, un clan di rom di origine marocchina, ma tutti nati in Italia, tra i quali c’è anche il loro padre naturale. Zingari finiti dietro le sbarre dopo che i poliziotti della sezione minori e dell’anticrimine, in seguito a una lunga indagine durata quasi tre anni, li hanno arrestati nei giorni scorsi. «Gente senza scrupoli per cui i figli non sono diversi dagli animali», non esitano a dichiarare gli investigatori che per spingersi ad affermazioni simili devono essere a conoscenza di particolari davvero molto scabrosi.

Luca e Silvana Abdullah, rispettivamente di 32 e 33 anni, quando sono stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Milano che li accusa di riduzione in schiavitù, maltrattamenti nei confronti dei due bambini, ma anche di spaccio di droga e furto, si trovavano già in carcere, il primo a Pavia e la seconda a Vigevano. In manette, con le medesime accuse, sono finiti altre tre donne e due uomini: Simona Bombaker, 27enne (il padre, Sliman, 73 anni, è invece ancora ricercato), Samira Abdullah, 39 anni, Franca Kader e Mario Salimar, rispettivamente di 54 e 49 anni.

Erano loro a tenere Paolo e Giulia prigionieri, a costringerli a servirli nei modi più abbietti, a chiuderli dentro gli armadi se per casa c’era qualche estraneo e a picchiarli se solo li sentivano parlare della madre. Quest’ultima è una donna marocchina che 15 anni fa era stata rapita dal clan in Marocco e tenuta prigioniera in un appartamento di Ceriano Laghetto (Milano) fino a quando gli investigatori della squadra mobile, lo scorso maggio, non l’hanno liberata: Paolo e Giulia sono figli suoi e di uno degli arrestati, all’epoca tra i rapitori della marocchina.


Scuola, record di iscrizioni e i professori non bastano
06 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)

   Nelle scuole di Milano e Lombardia aumentano gli iscritti e, nonostante i tagli previsti dall’ultima Finanziaria, anche i posti di insegnamento. Il prossimo anno scolastico sono previsti 3.744 alunni in più rispetto a quelli attualmente frequentanti. Un incremento ancora una volta spiegato con la crescita degli studenti stranieri. E in questa prospettiva, si calcola che verranno autorizzati in Lombardia 811 posti in più così suddivisi: 200 nell’Infanzia (con l’aggiunta di 77 posti per la generalizzazione del servizio), 454 nella primaria (con l’aggiunta di 168 posti per gli anticipi), 157 alle medie, mentre alla secondaria è assegnato lo stesso organico del 2007/2008.

Non ci sarà, dunque, carenza di organici per il prossimo anno? La risposta, secondo i sindacati della scuola, non è positiva. Spiega il sindacalista Pippo Frisone: «Considerato l’incremento costante della popolazione scolastica, l’aumento delle richieste di tempo pieno e prolungato, mai pienamente soddisfatte, quegli 811 posti in più sono una goccia d’acqua in un mare di tagli agli organici. Sono il riconoscimento a una regione, la Lombardia, che aveva già raggiunto e superato la media nazionale di 21 alunni per classe». In particolare sofferenza saranno le classi delle superiori. «Verranno formate classi al limite dei valori massimi – continua il sindacalista -, con buona pace delle norme sulla sicurezza e sull’agibilità dei locali scolastici. Si dovrà dire no a nuove classi in più di tempo pieno e tempo prolungato».

In prospettiva, allora, la situazione è meno rosea di quel che appare a prima vista. Unica via d’uscita: che arrivino rinforzi a settembre, quando verranno stabiliti i cosiddetti organici di fatto. Ma anche qui sono previsti altri tagli rispetto al passato, quindi si dà per scontato che non si potrà evitare almeno alle superiori che i dirigenti scolastici siano costretti a formare classi sovraffollate. Questo anche per una nuova norma della circolare sugli organici: dal prossimo anno gli alunni ripetenti non contano per formare le classi: questo significa che la loro presenza non farà scattare la possibilità di sdoppiare una classe. Un espediente ulteriore per ridurre i costi della scuola. Altra forma di risparmio, sempre alle superiori, ma in senso inverso, riguarda le classi finali, quelle che, per via delle bocciature, hanno un numero di alunni esiguo: in questi casi si procederà all’accorpamento delle classi finali, avendo cura di non frazionare il gruppo classe. Si va insomma verso una continua riduzione dei posti di lavoro nella scuola, un fatto che sta già mettendo in allarme i precari.


 

 

 

 

 

 

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