Pallonata sul viso,
societa' sportiva
paghera' 300mila euro
07 Febbraio 2008 (AGR)
L'associazione sportiva
Milano Sport sara'
costretta a pagara
300mila euro ai genitori
di un ragazzo, rimasto
infortunato per una
pallonata sul viso
ricevuta durante una
partita di pallanuoto.
Il ragazzo faceva il
portiere. L'episodio gli
causo' il distacco della
retina di un occhi, con
necessita' di alcuni
interventi chirurgici.
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Picchiano ragazzi in
oratorio, denunciati due
giovani
07 Febbraio 2008 (AGR)
Insultavano
e picchiavano due
ragazzi con problemi,
ospiti dell'oratorio
Padri Sacramentini della
parrocchia Sant'Angela
Merici, a Milano. La
polizia ha denunciato un
15enne e un 17enne che
capitanavano una banda
di coetanei, terrore
della struttura. I
sacerdoti erano a
conoscenza delle
violenze, ma hanno
sempre ritenuto che si
trattasse di episodi
isolati.
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La pornostar va al
Carnevale e si blocca il
processo
L'attrice è la ex moglie
del pugile Nino La Rocca
07 Febbraio 2008 (torino.cronacaqui.it)
La
pornostar Manuela
Falorni, in arte “Venere
bianca” citata come
testimone in aula a
Milano non si presenta
perché impegnata al
carnevale di Viareggio
dove é stato allestito
un carro allegorico a
lei dedicato.
Per questo impedimento
l’udienza è saltata e il
processo è slittato al
24 aprile. È accaduto
martedì davanti al
tribunale di Milano nel
corso della causa per
diffamazione nei
confronti dell’ex
marito, il pugile Nino
La Rocca e nel quale
sono imputati l’ex
direttore e un
giornalista della
“Gazzetta dello Sport”.
I difensori, gli
avvocati Paolo Grasso e
Caterina Malavenda,
proprio martedì avevano
chiamato a testimoniare
la ex moglie di La
Rocca, Manuela Falorni,
ma lei tramite un
avvocato ha inviato un
fax in cui si spiega che
è impossibilitata a
presenziare in aula pur
rendendosi conto dell’
“importanza
dell’ufficio”.
Ma il 5 febbraio è
giorno di carnevale
riporta il documento - e
poiché la testimone
lavora nel “mondo dello
spettacolo” deve essere
presente a Viareggio in
quanto è stato allestito
un carro allegorico con
la sua effige: pena
“gravi danni economici”.
Il giudice non se l’é
sentita di disporre
l’accompagnamento coatto
e su accordo delle parti
ha rinviato l’udienza al
prossimo 24 aprile e se
per quella data la
pornodiva non verrà a
testimoniare potrebbe
anche essere prelevata
da casa e portata in
aula dalle forze
dell’ordine.
Alitalia: Letizia
Moratti, "Governo ci
convochi per domani"
07 Febbraio 2008 (AGR)
"Ci
aspettiamo una
convocazione del tavolo
Milano per domani'': il
sindaco della citta'
Letizia Moratti ha
terminato cosi', tra gli
applausi, il suo
intervento al convegno
su Malpensa come risorsa
strategica per
l'internazionalizzazione
del paese, che si sta
svolgendo a Piazza
Affari.
Alitalia: Penati, "risolvere
tutto prima del 13
aprile"
07 Febbraio 2008 (AGR)
"Bisogna
risolvere tutto prima
del 13 aprile altrimenti
falliscono sia Alitalia
che Malpensa''. Lo ha
detto il presidente
della Provincia di
Milano Filippo Penati,
azionista della Sea, la
societa' che gestisce
gli aeroporti milanesi,
a margine del convegno a
Borsa Italiana 'Malpensa,
risorsa strategica per
l'internazionalizzazione
del Paese', promosso
dalla Camera di
Commercio di Milano.
Usura: arresti a
Milano e Brescia
07 Febbraio 2008 (AGR)
Un'
organizzazione criminale
dedita all'usura, alla
ricettazione e alla
falsificazione di
denaro, con
ramificazioni a Milano,
Brescia e in provincia
di Napoli e' stata
individuata dalla
guardia di finanza di
Bari che sta eseguendo
10 ordinanze di custodia
cautelare nei confronti
di presunti affiliati.
Il gruppo, che prestava
denaro applicando
interessi tra il 150% e
il 190%, avrebbe gestito
anche un ingente
traffico di banconote e
valori bollati falsi
provenienti dalla
Campania, nonche' un
lucroso commercio di
assegni, privi di
copertura finanziaria,
utilizzati per compiere
truffe in diverse parti
d'Italia.
Prostituzione; chieste
tre condanne per
sfruttamento 14enne
07 Febbraio 2008 (AGR)
Condanna a 4 anni e 8
mesi di reclusione. E'
la richiesta del
pubblico ministero
milanese Silvia Perrucci,
nei confronti di due
albanesi e una romena,
accusati di aver fatto
prostituire una ragazza,
sempre romena, di 14
anni. I fatti risalgono
al novembre del 2005,
quando la ragazzina era
stata costretta a venire
in Italia. L'avevano
fatta alloggiare a
Varese e ogni giorno
veniva portata in auto a
Milano, dove si e'
prostituita fino al
giugno del 2006, quando
sono scattati gli
arresti della squadra
Mobile.
Teatro: Milano
supera Roma
07 Febbraio 2008 (AGR)
Milano supera Roma: e'
la citta' della Madunina
la piu' "teatrale"
d'Italia, quella con
piu' recite, maggiori
incassi e il pubblico
piu' fedele. Nel
capoluogo lombardo gli
spettatori sono passati
da 412.831 a 472.437
nell'arco dell'anno. Al
terzo posto c'e' la
conferma di Napoli,
mentre Torino scivola di
due posti fino al sesto.
Firenze e' in quarta
posizione e Bologna
quinta. Ottimo settimo
posto per Trieste,
seguita da Genova e
Catania. Chiude la top
ten Bari. La classifica
e' stilata dalla Borsa
Teatro del Giornale
dello Spettacolo.
La donna è
ricoverata all'ospedale
S Pio X di Milano
Anziana di 84 anni
stuprata in clinica
L'aggressione sarebbe
avvenuta domenica scorsa
07 Febbraio 2008
(vivimilano.it)
I sospetti degli
inquirenti sono
concentrati su
infermiere quarantenne
Choc alla clinica S. Pio
X di Milano. Una
paziente di 84 anni
ricoverata lì da diverso
tempo sarebbe stata
stuprata domenica scorsa
da un dipendente
dell'ospedale, durante
le cure mediche. A
confermarlo, la stessa
clinica che ha precisato
di aver immediatamente
denunciato l'accaduto ai
carabinieri e di aver
provveduto a sospendere
in via cautelativa tutto
il personale che era in
turno al momento della
presunta violenza, in
attesa di individuare il
responsabile.
L'aggressione sarebbe
avvenuta domenica scorsa
e ad accorgersi di
quanto era accaduto,
anche sulla base del
racconto della donna,
sono stati altri medici
e infermieri che hanno
avvisato la direzione
sanitaria.
Immediatamente sono
stati chiamati i
carabinieri che hanno
fatto i primi
accertamenti. «Si tratta
di un episodio di
inaudita gravità ma
ancora da chiarire nel
suo esatto svolgimento -
ha detto il direttore
sanitario Giorgio
Tarassi - La clinica si
è mossa immediatamente
anche per sostenere
psicologicamente la
paziente che pare stia
reagendo bene. Non
sappiamo ancora
esattamente cosa sia
accaduto, ma nel dubbio
abbiamo voluto che
venissero presi tutti i
provvedimenti
necessari». A quanto si
è appreso, la donna
potrebbe aver subito
l'aggressione e la
violenza sessuale da
parte di qualcuno che
poteva avvicinarsi a lei
per motivi di assistenza
o di cura, quindi un
infermiere o un
parainfermiere.Quel che
è certo è che domenica
scorsa il personale
medico e infermieristico
ha subito capito che
all'anziana donna era
successo qualcosa di
strano. L'anziana è
stata poi assistita sia
dal punto di vista
medico che psicologico.
«Un'assistenza
appropriata all'evento e
al momento vissuto»,
afferma la direzione
sanitaria. La clinica le
aveva anche offerto il
trasferimento in
un'altra struttura nel
caso si sentisse più
tranquilla, ma la donna
ha rifiutato la proposta
affermando che la sua
fiducia nell'ospedale
non è venuta meno. In
una nota diffusa nel
pomeriggio la direzione
sanitaria della casa di
cura esprime un profondo
rammarico per
l'accaduto, manifestando
piena solidarietà alla
signora e ai familiari e
massima collaborazione
agli organi inquirenti.
Sul caso indagano i
carabinieri, coordinati
dal pm Sandro Raimondi:
i sospetti sarebbero
appuntati, a quanto è
trapelato, su un
infermiere quarantenne.
T-Red ai semafori,
la Procura straccia le
multe
07 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Il dubbio
era venuto alla stessa
polizia locale, quando
ormai le telecamere a
infrarossi installate
dal comune di Segrate ai
semafori lungo la
statale Cassanese
avevano fatto migliaia
di «vittime» tra gli
automobilisti. Perché
quelle multe, forse, non
erano da pagare. Così il
dubbio era stato girato
al ministero
dell’Interno, che meno
di un mese fa ha dato
risposta. In assenza di
un agente che contesti
sul posto l’infrazione,
scrivono da Roma, le
multe date con i T-Red
valgono «solo ed
esclusivamente sulle
strade individuate con
apposito decreto
prefettizio». E
l’autorizzazione al
prefetto, sulla
Cassanese, nessuno l’ha
mai chiesta. Così,
migliaia di verbali
rischiano di diventare
carta straccia.
La corrispondenza tra
l’amministrazione locale
e il palazzo romano - da
poco acquisita dalla
Procura, che nei mesi
scorsi con il pm Alfredo
Robledo ha aperto
un’inchiesta su un
presunto business legato
alle contravvenzioni, e
che ha indagato il
comandante e il
vicecomandante della
polizia municipale di
Segrate oltre ai
titolari di due ditte,
la Scae e la Citiesse -
inizia il 23 ottobre
2007. Il Consorzio del
corpo di polizia
intercomunale del Nord
Lodigiano, infatti,
scrive al dipartimento
per gli Affari interni e
territoriali del
ministero, chiedendo
lumi sull’uso dei T-Red.
E, soprattutto, sui
limiti nelle sue
applicazioni. La
risposta arriva meno di
un mese dopo. È il 17
gennaio scorso. Dal
dipartimento per gli
Affari interni e
territoriali del
Viminale spiegano che se
è vero che «la
rilevazione a distanza e
differita nel tempo
delle infrazioni del
codice della strada,
effettuata con l’ausilio
di apparecchiature
automatiche, costituisce
una deroga al principio
della contestazione
immediata e della
presenza
dell’accertatore»,
tuttavia la «valutazione
preventiva
sull’installazione dei
dispositivi o mezzi
tecnici di controllo a
distanza delle
violazioni» del codice
«è rimessa al prefetto,
in quanto autorità
provinciale di pubblica
sicurezza». Perché così
stabilisce l’articolo 4
del decreto legge del 20
giugno 2002 (n. 121)
sulle disposizioni
urgenti per garantire la
sicurezza nella
circolazione stradale. E
dunque, «mentre in
presenza dell’organo di
polizia, il dispositivo
di rilevamento
dell’infrazione
semaforica può essere
adoperato anche al di
fuori delle autostrade,
delle strade extraurbane
principali, nonché delle
altre strade, diverse
conclusioni valgono per
le apparecchiature di
rilevamento automatico
non presidiate da agenti
accertatori, dovendo
queste ultime essere
installate solo ed
esclusivamente sulle
strade individuate con
apposito decreto
prefettizio». E quel
decreto, nel caso di
Segrate e dei Comuni
limitrofi, non esiste.
È quasi la pietra
tombale su una vicenda
che ha esasperato
schiere di
automobilisti. Ad ogni
modo, il ministero - in
ragione «dei profili di
problematicità
meritevoli di adeguato
approfondimento» che la
questione presenta - ha
chiesto un parere
all’Avvocatura generale
dello Stato. L’ultima
valutazione prima che
migliaia di multe - in
poco meno di un anno
sono state circa 33mila
- vengano stracciate. E
prima, anche, che
partano i ricorsi per le
contestazioni già pagate
da quanti sono stati
pizzicati dalle
telecamere a «bruciare»
un giallo troppo breve
lungo la statale
Cassanese.
Ora i rom inventano
le truffe con l’aereo
07 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
La notizia è di quelle
brutte davvero: i nomadi
sinti - ideatori e
autori di uno dei reati
più terribili perché
commessi ai danni della
terza età, le truffe
agli anziani - stanno
affilando gli artigli.
«Abbiamo ragione di
ritenere che, prendendo
l’aereo e poi
noleggiando delle auto,
dal nord Italia, si
rechino anche al Sud per
truffare i nonnini».
Un’affermazione che, se
fatta dal dirigente
della squadra mobile
Francesco Messina,
assume una sua ben
specifica importanza.
Soprattutto se è a
margine di una
conferenza stampa su due
nomadi sinti, residenti
nel campo di corso
Unione Sovietica a
Torino, arrestati cinque
giorni fa proprio dalla
squadra mobile di Milano
(gli investigatori della
sesta sezione, diretti
da Antonio D’Urso)
subito dopo aver
derubato di oltre mille
euro una coppia di
anziani di Pavia.
In manette sono finiti
Marco Gonella, 41 anni e
Renato Olivieri, di 43,
entrambi con precedenti
specifici. I poliziotti
milanesi li pedinavano
assiduamente da un po’
perché li sospettano di
essere gli autori di
altri furti (almeno
cinque) messi a segno
negli ultimi due mesi. I
due balordi sono stati
catturati in flagrante,
dopo che si erano fatti
aprire la porta di casa
di un appartamento del
centro di Pavia da una
coppia di anziani
coniugi affermando di
essere incaricati da
Enel Gas per un
controllo delle ultime
fatture. Hanno detto che
la coppia era in credito
e hanno mostrato una
banconota da 500 euro
chiedendo il resto. Con
questo escamotage (uno
dei più comuni) hanno
visto dove la coppia
teneva il denaro
contante. E, mentre uno
di loro distraeva gli
anziani, l’altro rubava
quello trovava
nell’abitazione. Subito
dopo gli sconosciuti se
ne sono andati, ma
all’uscita hanno trovato
la polizia.
Per 6 anni incassa
la pensione della madre
morta
07 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Casalinga, viveva con la
pensione della madre.
Defunta. Un particolare
davvero difficile da
trascurare. Perché la
donna che l’ha messa al
mondo, all’età di 86
anni è andata lassù nel
giugno del 2002 e la
figlia quaggiù non si è
fatta neppure sfiorare
dall’idea d’avvertire i
puntigliosi funzionari
dell’Istituto di
previdenza sociale. Per
sei anni, ogni mese
puntuale come un
cronometro svizzero, l’Inps
accreditava la pensione
della deceduta sul conto
corrente aperto presso
la banca ed intestato
anche a quella
quarantenne che fino ad
ieri si poteva vantare
per la sua scaltrezza. A
portare a galla la
vicenda, ci hanno
pensato i carabinieri di
Varedo. Gli uomini
dell’Arma, ricevuta la
segnalazione di eseguire
una verifica da parte
dell’istituto
previdenziale di Monza
hanno realizzato al volo
che la pensionata aveva
lasciato questa terra da
un pezzo. Per la verità,
bisogna dirlo,
l’indagine non è stata
particolarmente
laboriosa: è stato
sufficiente recarsi
all’anagrafe di Bovisio
Masciago per accertare
che la «pensionata» era
morta da un pezzo,
mentre i soldi
continuavano a
rimpinguare il conto
della figlia indaffarata
a curare le faccende
domestiche. Di cercarsi
un lavoro non le è mai
passato per la mente: il
suo «stipendio» era una
garanzia. Per rendersene
conto, l’Inps ha
impiegato la bellezza di
56 mesi. La casalinga si
è beccata una denuncia
per truffa aggravata
destinata al
conseguimento illecito
d’erogazioni pubbliche.
E dovrà anche restituire
il maltolto: 80mila
euro, oltre naturalmente
agli interessi.
«Scuole materne,
solo 60 bambini in lista
d’attesa»
07 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Solo una sessantina» di
bambini in lista
d’attesa alle scuole
materne, su oltre 21mila
inseriti. Lo ha riferito
il direttore centrale
del settore Politiche
sociali, Carmela
Madaffari, alla
commissione Servizi
sociali di Palazzo
Marino. «Quest’anno
abbiamo fatto una
distinzione fra
iscrizione e accoglienza
- ha precisato dopo le
polemiche sul mancato
accesso ai clandestini
-. Le domande per le
materne verranno accolte
tutte, e chi non ha il
permesso di soggiorno
non verrà respinto: la
mamma o il papà che
fanno richiesta saranno
indirizzati dai Servizi
sociali, per avere dati
precisi sui bimbi». «Se
i bimbi in lista sono
solo 60, allora perché
tutta questa difficoltà
a inserire i bambini
figli di irregolari? Non
mancano posti, ma solo
la volontà», critica
Patrizia Quartieri del
Prc.