Commesso perse dito
sul lavoro, pm apre
inchiesta
08 Febbraio 2008 (AGR)
Aveva perso
l'anulare della mano
destra mentre lavorava
come commesso in un
negozio della catena 'Footlocker'
in via Torino, a Milano.
Per questo, il ragazzo
milanese di 23 anni,
assunto a tempo
indeterminato, e' stato
portato d'urgenza al
Multimedica di Sesto San
Giovanni dove, in un
delicatissimo intervento
durato 4 ore, i
chirurghi hanno tentato
invano di riattaccargli
il dito. Ora il pm ha
aperto un'inchiesta per
violazione della legge
sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro a
carico dei titolari del
negozio, mandando gli
ufficiali di polizia
giudiziaria della Asl
per un sopralluogo. Il
dito - ha spiegato il
ragazzo agli inquirenti
- era stato tranciato da
una lamiera tagliente in
cui il dito era rimasto
incastrato. Il giovane,
assistito dai legali
Giuseppe Vaciago e Marco
Giordano, sostiene che
quella scaffalatura era
pericolosa dopo essere
stata modificata in
assenza di una
guarnizione.
Baby gang divide
bottino davanti a
polizia, presi
08 Febbraio 2008 (AGR)
Avevano
appena rapinato un
14enne in pieno centro,
ma sono stati cosi'
ingenui da dividere il
bottino in una piazza
dove si trovano la
caserma e il
commissariato della zona
Duomo. I quattro
componenti di una baby
gang sono stati tutti
presi. Due di essi,
maggiorenni, sono stati
arrestati, mentre altri
otto minorenni sono
invece stati denunciati
in stato di liberta': si
tratta di italiani e di
stranieri, tutti ragazzi
comunque appartenenti a
famiglie senza problemi
economici.
16enni accerchiate e
rapinate da coetanei a
Milano
08 Febbraio 2008 (AGR)
Due ragazze
di 16 anni sono state
rapinate ieri sera a
Milano a pochi passi da
piazza Duomo, da un
gruppo di cinque
coetanei (cosi' almeno a
loro e' parso) tra cui
altre due ragazze. Gli
sconosciuti le hanno
circondate, le hanno
minacciate e si sono
fatti consegnare da una
di loro il telefono
cellulare. Subito dopo i
cinque si sono
allontanati
confondendosi tra la
folla dei passanti. E'
accaduto poco prima
delle 19 all'angolo tra
via Mazzini e via
Torino, teatro in
passato di altri episodi
di bullismo.
Fs: domani e domenica
soppressi treni
Milano - Mortara
08 Febbraio 2008 (AGR)
Dalle 17.20 di domani, e
per tutta la giornata di
domenica, sono soppressi
i treni della linea
Milano - Mortara.
Saranno sostituiti con
autobus che
collegheranno la
stazione di Milano San
Cristoforo a quella di
Mortare. Sulla linea
ferroviaria sono
previsti infatti lavori.
Incidente stradale
ad Arluno, 2 feriti
08 Febbraio 2008 (AGR)
Due feriti in un
incidente stradale
verificatosi questa
mattina ad Arluno, nel
milanese. Il sinistro ha
coinvolto tre auto e un
mezzo pesante. La
circolazione nella zona
ha subito forti
rallentamenti. I due
feriti non sono in
pericolo di vita.
T-Red,
multe illegittime «Lo
dice il ministero»
08 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
«Semplicemente
clamoroso». Un parere
del ministero
dell’Interno indica come
illegittime le multe
date a quanti hanno
«bruciato» il giallo ai
semafori di Segrate,
sulla Cassanese, perché
non c’era un agente in
grado di contestare sul
posto la violazione. E
il giorno dopo, per la
«comunità» degli
automobilisti vessati, è
il giorno della rivalsa.
Il Codacons, il
Coordinamento delle
associazioni per la
difesa dei consumatori,
non ha dubbi: «È
evidente che sono nulle
praticamente quasi tutte
le multe date finora».
Ed è «una novità
clamorosa» perché
«nessun Comune, una
volta installati» i
T-Red ai semafori «ha
mai piazzato un agente
sul posto per contestare
immediatamente
la violazione né, in
alternativa, ha mai
chiesto
un’autorizzazione
prefettizia, cosa che,
stando al ministero
degli Interni, sarebbe
obbligatorio su tutte le
strade extraurbane
principali». Quindi,
sarebbero da invalidare
le circa 33mila sanzioni
comminate dal Comune di
Segrate nel giro di un
anno, e fuorilegge
sarebbero i T-Red quasi
in tutta Italia.
E tutto sarebbe nella
lettura «estensiva» che
il Dipartimento per gli
affari interni e
territoriali del
Viminale ha dato
dell’articolo 4 del
decreto legge 121 del
2002, sulle disposizioni
urgenti per la sicurezza
nella circolazione
stradale, poi modificato
nella legge di
conversione 168 dello
stesso anno. Una norma
generalmente applicata
per altre violazioni del
codice della strada (dai
limiti di velocità al
sorpasso), ma non per il
passaggio con il rosso.
«Ove si aderisse a
un’interpretazione
meramente letterale -
avevano scritto da Roma
- la rilevazione
mediante dispositivo»
dell’attraversamento di
un semaforo «non
dovrebbe essere soggetta
a particolari regimi
rivognitivi o
autorizzatori», ma «a
parere dello scrivente
l’installazione dei
dispositivi è consentita
solo ed esclusivamente
sulle strade individuate
con apposito decreto
prefettizio». Ma, nel
caso di Segrate, il
tratto della Cassanese
non era stato inserito
dal prefetto di Lodi
Francesco de Stefano
nell’elenco di strade in
cui è consentito l’uso
del «vigile
elettronico». E questo,
per il Codacons, cambia
radicalmente il quadro.
«Si fa notare -
proseguono quindi i
consumatori - come la
gran parte dei Comuni,
per incassare più soldi,
ha piazzato i
dispositivi di controllo
non sulle strade urbane,
ma su quelle
extraurbane, dove
maggiore è la velocità e
maggiori anche i flussi
di traffico. Ebbene ora
tutte queste multe sono
nulle». E senza
aspettare il parere
dell’avvocatura dello
Stato, così come
anticipato dal
ministero.
Perché «si fa notare
come anche una semplice
lettera del ministero
degli Interni (per altro
firmata dal direttore
centrale, ndr) ha valore
legale e che, quindi,
non è necessario
aspettare
l’interpretazione
dell’avvocatura per
chiedere l’annullamento
delle multe». Secondo il
codice della strada,
continua il Codacons,
«ai servizi di polizia
stradale provvede il
ministero dell’Interno,
salve le attribuzioni
dei Comuni per quanto
concerne i centri
abitati, e il
coordinamento dei
servizi di polizia
stradale da chiunque
espletati». Morale,
«chiediamo
l’annullamento immediato
di tutte le multe». La
rivincita degli
automobilisti sembra
sempre più vicina.
Bullismo all’oratorio
«Sei omosessuale»
Punito con botte e
insulti
08 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
nsultavano e malmenavano
pesantemente due ragazzi
un po’ fragili
all’interno
dell’oratorio Padri
Sacramentini (Orpas)
della parrocchia di
Sant’Angela Merici di
via Cagliero, a
Greco-Turro. Per questo
gli investigatori del
commissariato di zona
hanno denunciato un
15enne e un 17enne che
capitanavano una banda
di coetanei nota tra i
ragazzi che frequentano
l’oratorio per i
continui atti di
sopraffazione e bullismo.
Le vittime sono due
amici di 22 e 21 anni,
entrambi descritti dai
poliziotti come
«introversi, timidi ed
emotivamente molto
fragili»: il primo,
operaio, è affetto da
balbuzie, mentre il
secondo è etichettato in
senso dispregiativo dai
suoi aggressori come
«omosessuale».
Le aggressioni nei loro
confronti sono continue,
i due bulli si
accaniscono soprattutto
sul 21enne che il 28
novembre e il 25 gennaio
scorsi si fa visitare in
ospedale dove i medici
lo dimettono con una
prognosi di sette giorni
nel primo caso e di
dieci nel secondo.
Dopo almeno otto
aggressioni in un paio
di mesi, sostenuti dai
loro genitori, i due
ragazzi decidono di
denunciare i loro
aguzzini al
commissariato che ha
organizzato un
appostamento. Così
quando i due giovani
vengono circondati dal
gruppetto e i bulli si
fanno avanti per
l’ennesima aggressione,
il 21enne invia un sms
agli agenti appostati
nei pressi. I poliziotti
entrano nell’oratorio e
fermano i due minorenni,
entrambi studenti di
istituti della zona. I
ragazzi vengono
denunciati per violenza
e minacce al Tribunale
per i minorenni, a cui è
stato richiesta anche la
diffida a frequentare
l’oratorio.
I sacerdoti
dell’oratorio erano a
conoscenza delle
prepotenze messe in atto
dai due minorenni, ma
hanno sempre ritenuto
che si trattasse di
episodi casuali e
saltuari non destinati a
ripetersi. In ottobre il
21enne e il 22enne erano
state vittime di un
brasiliano di 20 anni
che, forte della sua
prestanza fisica, li
aveva in più occasioni
picchiati e derubati,
prima di essere
arrestato dalla polizia.
L’episodio spiega in una
nota diffusa ieri
dall’Arcigay, conferma
che «sono urgenti
politiche di intervento
sociale e culturale per
combattere ogni forma di
violenza nei confronti
di ragazzi perpetrata da
altri ragazzi. Quello
che sconcerta, oltre il
ripetersi degli episodi
in tutta Italia, è la
presenza costante di
insulti e di
provocazioni contro
ragazzi accusati di
essere omosessuali».
Secondo l’Arcigay questo
avviene perché «il clima
d’odio, alimentato dalle
gerarchie cattoliche e
dalle destre italiane,
favorisce l’emulazione
di atteggiamenti
razzisti e omofobi».
«Non stupisce infine
l’atteggiamento dei
preti dell’oratorio che,
come accade agli
insegnanti delle scuole
medie e superiori, non
danno il giusto peso a
questi atti violenti
valutandoli come
semplici bravate.
Bisognerebbe strutturare
in tutte le scuole del
paese corsi di
formazione sul bullismo
e di educazione alle
differenze - concludono
- Questo sarebbe utile
alla Chiesa italiana,
che potrebbe usare una
piccola parte
dell’ingente introito,
derivante dall’8 per
mille incassato grazie
ad un meccanismo
truffaldino, per
istruire meglio i suoi
sacerdoti a contatto con
le giovani generazioni».
La Moratti in piazza per
protestare
08 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Letizia Moratti scende
in piazza per difendere
l’aeroporto di Malpensa.
E non solo
metaforicamente.
L’appuntamento è per
questa mattina alle
12,45 quando il sindaco
manifesterà in piazza
della Scala, proprio
davanti a Palazzo
Marino, per chiedere al
governo e ad Alitalia di
rinunciare alla
dismissione dell’hub
lombardo. La politica
dei tagli ai voli in
partenza da uno scalo
che serve l’area più
industrializzata del
Paese, non piace proprio
agli amministratori
locali. Di destra e di
sinistra. E, allora,
dopo tanti tentativi di
aprire un tavolo di
discussione, ecco anche
quest’ultima iniziativa.
Insieme al sindaco
Moratti, a manifestare
ci saranno anche i
segretari regionali dei
partiti della Casa delle
libertà. Lega Nord,
Alleanza nazionale e Udc
saranno presenti alla
manifestazione e
sottoscriveranno un
appello in difesa
dell’aeroporto. Ma
insieme a loro ci
saranno anche i
rappresentanti del mondo
imprenditoriale
lombardo. Proprio quello
che, dalla dismissione
di Malpensa, rischia di
subire i maggiori danni.
Sono infatti ben 20mila
le imprese della zona
che proprio
sull’internazionalizzazione
hanno puntato per il
proprio sviluppo. E che
rischiano di essere
messe in ginocchio dalla
decisione di Alitalia.
«Con 20 centesimi un
pasto e un futuro a
tutti i bambini»
08 Febbraio 2008 (ilgiornale.it)
Più di 59 milioni di
bambini nel mondo
rischiano la morte per
fame. Una cifra
incredibile. Siamo nel
2008, sembra impossibile
eppure una popolazione
di ragazzini equivalente
a quella di tutta
l’Italia ha un futuro
che fa paura. Ma la
certezza di un presente
di stenti. E, invece,
per un pasto bastano 20
centesimi al giorno.
«Con un euro - ricorda
il milanista Ricardo
Kakà - un semplice
caffè, si dà da mangiare
a cinque di loro». È
partita ieri da Milano
la campagna «Fill the
cup» (riempi la tazza)
organizzata dal World
Food Program per
sconfiggere la fame.
Come ambasciatore
dell’iniziativa,
simboleggiata da una
ciotola rossa da
riempire quotidianamente
con 20 centesimi,
l’agenzia delle Nazioni
Unite ha scelto la
stella rossonera.
«Sono numeri che
scoraggerebbero chiunque
- le parole di Kakà ieri
a Palazzo Marino -. Ma
noi dobbiamo fare
qualcosa». Sullo schermo
scorrono le immagini.
Occhioni neri sgranati.
«Io da grande voglio
fare l’infermiere, io il
giornalista, io voglio
diventare ricco». Sono
sogni, l’appello del
calciatore dal cuore
grande, «da far
diventare realtà». Non a
caso partendo da Milano,
dato che la candidatura
all’Expo 2015 è proprio
incentrata sul tema
dell’alimentazione. «In
un mondo globalizzato -
spiega Letizia Moratti -
non è possibile che
problemi che riguardano
alcune aree non siano
affrontati da tutti i
Paesi. Nel futuro la
globalità dovrà essere
innanzitutto solidale.
Dobbiamo realizzare il
primo obiettivo del
millennio, sconfiggere
la fame nel mondo».
Un’impresa impossibile?
«I grandi risultati -
assicura il sindaco - si
raggiungono con tanti
piccoli gesti».
E allora dopo aver
riempito con le monete
la tazza rossa, basta
entrare nel sito
internet (www.wfp.org)
per fare la donazione di
35 euro l’anno. A
sostenere l’impegno del
Programma alimentare
mondiale e del Comune, è
arrivato anche John
Agyekum Kufuor,
presidente del Ghana, un
Paese che grazie alle
riforme economiche
riuscirà, secondo l’Onu,
a raggiungere entro il
2015 il primo degli
Obiettivi del Millennio:
la cancellazione della
povertà e della fame.
Per garantire a 59
milioni di bambini un
pasto, il Wfp ha stimato
un investimento di 3
miliardi di dollari.
«Con questa campagna -
conclude Kakà - non solo
diamo cibo ai bambini
che vanno a scuola, ma
nutriamo le loro
speranze per un futuro
migliore».