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Per reddito Berlusconi primo, Moratti terza
17 Luglio 2007 (AGR)

   Con i suoi 28 milioni e 33 mila euro dichiarati nel 2005 il Paperon de Paperoni del Consiglio Comunale di Milano e' ovviamente il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Segue, a distanza siderale, a poco piu' di 260 mila euro, il consigliere Carlo Montalbetti della Lista Ferrante. Il sindaco, Letizia Moratti, e' solo terza con un reddito imponibile pari a 183.415 euro. Il piu' povero di Palazzo Marino, con meno di 8.000 euro, e' invece Lorenzo Malagola (FI) che pero' ha anche la palma del piu' giovane, con i suoi 25 anni ancora da compiere. Tra i 'poveri' del Consiglio comunale anche Milly Moratti, moglie del presidente dell'Inter, che l'anno scorso risulto' addirittura la meno facoltosa di tutti.


Truffavano parroci anziani, due arresti
17 Luglio 2007 (AGR)

   ruffando diversi parroci avevano intascato decine di migliaia di euro. Arrestati due uomini dalla polizia di Milano: un napoletano di 59 anni e un casertano di 42. I casi accertati di truffa sono due, ma si indaga su almeno altri 13 raggiri e furti, compiuti in tutta Italia. Ai sacerdoti, tutti anziani, veniva fatto credere che sarebbe stato consegnato loro un lascito, a patto di dimostrare di essere possidenti. I religiosi prelevavano allora una forte somma che veniva in seguito trafugata dai malviventi.


Inseguimento a 200 km/h, arrestato pregiudicato
17 Luglio 2007 (AGR)

   Dovra' rispondere di lesioni, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e di tentato omicidio, l'uomo che questa mattina all'alba e' stato arrestato dai carabinieri al termine di un inseguimento sulle strade tra Cesano Maderno (Milano) e Saronno (Varese). L'uomo, un pregiudicato di 32 anni, non si e' fermato all'alt di una pattuglia che stava facendo dei controlli. Cosi' e' cominciato un inseguimento che ha coinvolto tre automobili dei militari. Il 32enne ha spinto la sua auto a folle velocita', fino a quasi 200km/h speronando piu' volte le 'gazzelle' dei carabinieri. Il tentativo di fuggire pero' si e' concluso contro un muro a Saronno, cosi' i carabinieri sono riusciti ad arrestarlo.


Da una scuola all'altra di Milano, manda certificati medici da una località a 1.110 chilometri. Ha un secondo mestiere: insegnare per me è un passatempo Tutte le assenze del professor M.
Trasferito, si ammala di nuovo Il docente che nessuno può licenziare.
E arriva la terza (inutile?) ispezione
17 Luglio 2007 (vivimilano.it)

   I peccati, e non il peccatore. Storia breve e protetta dall'anonimato del professor M. Occorre prima riportare la laconica dichiarazione dell'interessato, molto compreso nel suo ruolo: «Un pubblico ufficiale come me ha il dovere di non intrattenere rapporti con la stampa».
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Il professor M. e le sue pratiche non sono rappresentativi dei docenti italiani. Fosse così, avremmo già chiuso baracca e burattini. La sua storia è importante di riflesso, offre la misura di come l'Amministrazione sia inerte ed inerme davanti a un caso di menefreghismo così smaccato da avere aspetti comici. Anche se gli studenti che si sono imbattuti in questo docente avrebbero da ridire sull'aggettivo «comico».

Sul Corriere della Sera di lunedì, l'editoriale di Pietro Ichino dava conto del cursus honorum del professor M. Passato indenne attraverso due indagini interne che prendevano atto del suo assenteismo e della scarsa voglia di insegnare, è stato trasferito ad altro istituto, dove attualmente esercita, o dovrebbe. I suoi vecchi alunni, che lui ha lasciato nel febbraio 2007, pochi giorni fa hanno sostenuto la maturità, con esiti paragonabili a Caporetto. Pare di capire che ci saranno altri studenti caduti sul fronte del professor M.
All'inizio di giugno, la sua nuova scuola ha chiesto con urgenza l'invio di un ispettore. L'arrivo del docente non è stato indolore. Il trasferimento era stato deciso al termine dell'anno scolastico 2005/2006. Ma un professore di ruolo non può essere scambiato con un suo simile. Per fargli spazio, viene rimosso un supplente con contratto annuale. Uno bravo, scrupoloso. I suoi studenti inscenano una manifestazione di protesta sotto le finestre dell'Ufficio scolastico provinciale. Non si cambia ad anno iniziato, è il loro ragionamento.
Con grande abnegazione, il professor M. esordisce il 19 febbraio con una settimana consecutiva di lavoro, durante la quale fa domanda al preside per ottenere l'autorizzazione a svolgere una seconda attività. Visti i precedenti, permesso negato. Il professor M. comincia a non farsi più vedere. Il primo certificato di malattia è del 26 febbraio. Ne fioccano altri, tutti con la curiosa caratteristica di essere stilati in una località distante 1.110 chilometri da Milano, suo luogo di residenza. I periodi di malattia cominciano sempre di lunedì, come se vi fosse la volontà di non rientrare a scuola dopo il weekend.

Quando c'è, è peggio. Ai suoi studenti di quarta dice chiaramente che per lui la scuola è un passatempo, nella vita ha un altro lavoro. All' ennesimo certificato di malattia, fine aprile 2007, il preside nomina un supplente, nonostante la situazione economica non florida della scuola, per accontentare gli studenti e i loro genitori inferociti.

Il quale, va detto, ha una sua coerenza. Avendo capito dalle precedenti esperienze che nulla gli può capitare, applica alla nuova scuola i comportamenti tenuti in quella vecchia. La prima indagine alla quale venne sottoposto, maggio 2005, era stata chiamata a gran voce proprio da quegli studenti che pochi giorni fa sono stati infilzati alla maturità. L'ispettore scoprì che il professor M. era già stato segnalato nel 1996 dal preside di allora dopo i risultati disastrosi ottenuti dai suoi alunni all'esame finale.
Tre anni dopo era stata proposta una ispezione sul suo conto, mai avvenuta. Entrando nel merito, l'ispettore rileva «il numero elevatissimo di assenze e la loro collocazione strategica soprattutto in determinati periodi dell'anno scolastico e le gravi difficoltà e carenze di apprendimento lamentate dagli studenti». Nel 2002-2003 le assenze sono state pari al 72 per cento del suo orario di servizio; nel 2003-2004 si scende al 61%. Il sospetto di tutti è che il suo secondo lavoro si svolga tra Milano e la sua terra di origine, alquanto lontana. L'ispettore parla con gli alunni. «Quando non ha voglia di fare lezione si mette a parlare di cucina o dei suoi viaggi». «Quasi sempre dice che è stanco, e quindi si mette a leggere il giornale pretendendo silenzio».
Gli studenti si dichiarano scoraggiati. Per l'atteggiamento dell'insegnante, che al ritorno dai suoi periodi di malattia gli rifila una media di 70-90 pagine al giorno da studiare con relativi esercizi, senza averle prima spiegate in classe. Assegna 30 problemi (la sua è una materia scientifica) alla volta e il giorno dopo, prima di aprire il giornale, fornisce solo i risultati senza motivarne logica e passaggi. Poi, ogni tanto, li interroga in massa e li bastona. Nel colloquio con l'ispettore non ritiene di dover fare di più, sostenendo che la colpa è dello scarso materiale umano che compone le classi in questione. Va notato che i suoi alunni avevano ottimi voti in ogni materia tranne una, la sua. Al termine dell'indagine, l'ispettore proponeva di assegnare il prof M. «ad incarico diverso da quello dell'insegnamento, che lo veda impegnato (sempre che di impegno egli sia capace) in attività che non comportino l'assunzione delle responsabilità connesse con l'esercizio della funzione docente, da lui del tutto negletta».

I pareri degli ispettori però non sono vincolanti. Se l'interessato fa ricorso, e lo fa quasi sempre, si riparte da capo. Nel 2005 la pratica finì a Roma, alla Sezione disciplinare del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, organo anche di tutela sindacale e quindi per sua natura portato a sopire. Per il professor M. si decise di non decidere. Venne mandato un altro ispettore, che salomonicamente suggerì il trasferimento per incompatibilità ambientale. I nuovi studenti del professor M. ringraziano, commossi e preoccupati.


Dal 2 agosto l'esposizione approda a Napoli Mostra gay, boom di richieste Anche da Fi Arconate, amministrato da un sindaco azzurro, si candida
Il critico Bonito Oliva contro Sgarbi: «Ora ti devi dimettere»
17 Luglio 2007 (vivimilano.it)

   Napoli, Savona, Campobasso, Udine e anche la città del Santo, Padova. Tutti si candidano ad ospitare Vade retro, la mostra delle polemiche. Ma la richiesta che susciterà più polemiche arriva dalla vicina Arconate, comune di 5.000 abitanti tra il Ticino e l'Olona. Il sindaco Mario Mantovani si dice disposto a ospitare la mostra maledetta. Particolare: Mantovani è di FI. Non uno qualsiasi. Entra in FI nel '94. Per due volte viene eletto parlamentare europeo. E dal 2006 è coordinatore del Motore azzurro. «Arconate ama la libertà — dice il sindaco —, non avremmo nessun problema a ospitare una mostra del genere».
Uno schiaffo per Milano e uno schiaffo per la giunta di centrodestra a Palazzo Marino. Che si aggiunge a quello lanciato a distanza da Michela Vittoria Brambilla che ha annunciato un sit in dei Circoli della Libertà davanti al Comune. Ma Arconate dovrà comunque aspettare. Napoli sta per chiudere il contratto. Vade retro, con le sue opere sconosciute ai milanesi, sbarcherà a Castel Sant'Elmo il 2 agosto e resterà aperta fino al 30 novembre. L'organizzatore Andrea Brunello ritiene che Palazzo Marino non metterà ulteriori bastoni tra le ruote impedendo il trasloco di Vade retro: «D'altra parte tutte le spese (circa 150mila euro, ndr) sono a carico nostro. Il Comune ha messo la sede». E le parole di Mastella? Il vade retro della Curia napoletana (ieri è intervenuto anche il Cardinale Sepe: «Spero che prevalga il rispetto perché un'arte, per essere autentica, deve essere anche rispettosa degli altri»)? «Il soprintendente di Napoli — replica Sgarbi — mi ha detto che non accetterà nessuna limitazione. Neanche da Rutelli in persona».
Ma le polemiche continuano. Pierfrancesco Majorino (Ulivo) ha chiesto in aula «perché Sgarbi resti al suo posto». «Sono più le volte in cui Sgarbi viene smentito dalla Moratti che quelle in cui riesce a realizzare le cose». Stessa richiesta arriva da un acerrimo nemico di Sgarbi, il critico Achille Bonito Oliva: «Ma perché non dà le dimissioni? Dovrebbe dimettersi e assumere l'incarico di assessore alla propaganda fide, così poi quando finisce il suo mandato forse lo prendono anche in Vaticano, visto che accetta tutte le censure senza dimettersi ». «Bonito Oliva è un poveretto ed ha un andamento logico primario — chiude Sgarbi —. Ho fatto 14 mostre su 15. E questo grazie al mio vero socio: la Moratti».


Donna si lancia dal quarto piano, la salvano i materassi dei vicini
Tenta il suicidio, ma caduta è attutita grazie alla prontezza dei condomini: ora è al Niguarda «solo» con il bacino fratturato
17 Luglio 2007 (vivimilano.it)

   Una donna ha tentato il suicidio gettandosi dal quarto piano di un palazzo nella periferie Nord di Milano, ma è sopravvissuta grazie ai vicini che avevano messo sul selciato i loro materassi per attutire la sua caduta. Non erano ancora le sette del mattino quando Raffaella L., di 43 anni, è salita su un davanzale del suo appartamento al quarto piano di un edificio in via Cilea con l'idea di buttarsi di sotto. Qualcuno però l'ha vista e ha lanciato l'allarme per far intervenire polizia, ambulanza e vigili del fuoco. Quando sono arrivate le volanti, si sono trovate davanti la donna decisa a farla finita e così gli agenti hanno avuto l'idea di chiedere ai vicini del primo piano di tirare fuori i loro materassi e metterli a terra. In questo modo, quando Raffaella si è gettata nel vuoto, la sua caduta è stata attutita. Ora la donna si trova ricoverata all'ospedale Niguarda con il bacino fratturato.


Sciopero avvocati, processo rinviato a settembre
17 Luglio 2007 (AGR)

   Lo sciopero dei penalisti ferma il processo, in corso a Milano, per il crack Parmalat. Il dibattimento, che vede tra gli imputati l'ex patron del gruppo di Collecchio Calisto Tanzi, e' stato rinviato al prossimo 17 settembre. All'udienza e' in programma il controesame dei consulenti tecnici di Bank of America.


A sessant'anni dal naufragio nel mare di Albenga
La celebrazione al Cimitero Maggiore in ricordo dei piccoli milanesi che persero la vita
17 Luglio 2007 (il Comune di Milano)

   Sono trascorsi 60 anni dal quel pomeriggio del 16 luglio 1947 quando in un naufragio, a pochi metri dalla riva, persero la vita 44 bambini, tra cui 18 piccoli milanesi, dai cinque agli otto anni, che stavano tornando sulla motobarca "Annamaria" a Loano da una gita alla Gallinara.
“Siamo uniti da qualcosa che va oltre il tempo e in questo momento di commozione mi aiuta pensare che questi angeli sono proprio lì dove oggi, come sessanta anni fa, splende il caldo sole di luglio”. Così Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali ha voluto ricordare le vittime del naufragio durante la cerimonia commemorativa presso il Cimitero Maggiore dove sono stati sepolti la maggior parte dei bambini milanesi annegati. Era presente alla celebrazione anche una delegazione della Città di Albenga, i rappresentanti della Croce Bianca albenghese, che per prima prestò soccorso ai bambini e alcuni dei familiari dei bambini milanesi.

"E' da questo ricordo che voglio rinnovare l’impegno dell’Amministrazione comunale alla cura di bambini e ragazzi nella loro esperienza nelle Case Vacanza al mare, in montagna o al lago” ha detto l’assessore Moioli ieri, di ritorno dalle celebrazioni di Albenga e da una visita alle strutture che ospitano i piccoli milanesi per le vacanze estive. "È anche - ha concluso Mariolina Moioli - per questo che una delle case estive del Comune di Milano sarà intitolata alle vittime del 16 luglio 1947".

Sabato scorso, in occasione del 60° anniversario, infatti, si è svolto un incontro ad Albenga, moderato dal giornalista Romano Strizioli, per ricordare e creare un tavolo di discussione e di lavoro per garantire la sicurezza ed evitare i rischi ed i pericoli in mare. L'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, Mariolina Moioli ha preso parte all'incontro.


LA STORIA - Il 16 luglio 1947 la motobarca "Annamaria", naufragava a largo di Albenga, dopo aver urtato contro uno spuntone di ferro che emergeva appena dall’acqua. A bordo c’erano 81 persone, tra ragazzi e accompagnatori. .Il mare ingoiò la barca che portava in gita i bambini della colonia milanese di Loanoe i militi della Croce Bianca. Gli albenghesi si unirono e si adoperarono per mettere in salvo il maggior numero di vite possibile. Per 48 di loro, 44 bambini e 4 donne, non ci fu nulla da fare: annegarono davanti agli occhi dei soccorritori. La comitiva di Loano, dove era ospite di una colonia del Fondo di Solidarietà Nazionale, aveva come destinazione l’isola di Gallinara. Tra il 19 e il 20 luglio i corpi dei bambini milanesi fecero ritorno nella loro città. I funerali vennero celebrati presso il Duomo alla presenza di una folta rappresentanza della comunità milanese e di autorità locali e nazionali.


Un uomo di 31 anni aggredisce connazionale nei bagni
al termine di una serata del festival «LatinoAmericando» al Forum di Assago. Bloccato dai carabinieri Tenta di stuprare ballerina, brasiliano in cella
17 Luglio 2007 (ilgiornale.it)

   Ha tentato di farsi aprire la porta del bagno in tutti i modi, poi l’ha buttata giù a calci ed è saltato addosso alla donna rinchiusa. Ne è nato una sorta di lotta grecoromana ma alla fine la vittima è riuscita a fuggire, anche se piuttosto malconcia: si è rotta un polso, ma almeno ha evitato lo stupro. Lui invece è stato bloccato dai carabinieri. Era andata molto peggio invece, durante la scorsa edizione del festival, a una ventenne italiana aggredita e violentata al parcheggio da un brasiliano, poi arrestato.

È finita dunque in maniera piuttosto movimentata la serata al Forum di Assago dove dal 21 giugno, e fino al 26 agosto, si tiene il festival LatinoAmericando. Tra i protagonisti una ballerina brasiliana di 39 anni, regolare in Italia, che ieri si è esibita sul palco. Finito il numero è andata nei bagni, per rimettersi in ordine. E qui è stata raggiunta da un focoso connazionale, 31 anni, anche lui con il permesso di soggiorno, che ha cercato di convincerla ad aprirgli la porta. Superfluo aggiungere quali fossero le sue intenzioni.

La ballerina si è ben guardata da aprirgli. Così il connazionale ha deciso di passare alle vie di fatto. Prima le urla, poi le minacce, infine ha iniziato a tempestare la porta di pugni. Ma nemmeno questo, naturalmente, ha convinto la donna ad aprire, così l’energumeno a forza di calci è riuscito a buttar giù la porta. Una volta dentro si è scagliato sulla donna che ha però opposto una fiera resistenza. Ne è nata violenta colluttazione terminata quando la donna in qualche modo è riuscita a divincolarsi e scappare.

Le sue urla hanno però attirato gli addetti al servizio di sicurezza ma soprattutto di una pattuglia dei carabinieri di Corsico. I carabinieri si sono messi a caccia del violentatore e in breve l’hanno rintracciato e ammanettato. Nonostante abbia comunque scampato la violenza, le conseguenze per la ballerina sudamericana sono state piuttosto dolorose: ci ha rimesso un polso, rimasto fratturato, ed è stata portata in ospedale, dove l’hanno medicata e giudicata guaribile in un mese.

L’anno scorso, come detto, sempre durante una serata del festival LatinoAmericando, una ragazza venne sorpresa nel parcheggio, picchiata e violentata. L’uomo per fortuna venne individuato dai carabinieri che in pochi giorni riuscirono ad ammanettarlo. Anche in questo caso si trattava di un brasiliano, clandestino in Italia.


Il metrò si fa chic, nebulizzatori come a Dubai
17 Luglio 2007 (ilgiornale.it)

   Nuvoloni di vapor acqueo e la netta sensazione di un po’ di refrigerio, nonostante ci si trovi letteralmente sotto terra, addossati a centinaia di persone in attesa della metropolitana. Atm sperimenta in questi giorni un originale sistema di raffreddamento: niente aria condizionata per alleviare le sofferenze dei milanesi in metrò ma vapor acqueo, utilizzando un sistema diffuso in mezzo mondo, dall’aeroporto di Dubai al celebre hotel a sette stelle, a forma di vela, sempre negli Emirati arabi allo stadio Bernabeu di Madrid.

Il sistema è stato sperimentato alla stazione di San Babila: è la prima volta che viene testato in una metropolitana. Si tratta di grandi ventilatori montati sul soffitto della banchina d’attesa che mettono in circolazione vapor acqueo. Tecnicamente si chiama «sistema adiabatico», e sfrutta un principio fisico; in concreto funziona mandando a una pressione di circa 100 atmosfere l’acqua che passa per degli augelli in ceramica e in questo modo vaporizza subito, evaporando sottrae calore e abbassa le temperature fino a un massimo di 10 gradi. In questi giorni gli impianti montati a San Babila hanno attirato l’attenzione dei passeggeri sorpresi dalle nuvole di vapore che vengono sprigionate e che, a un primo sguardo, sembrano polvere o fumo. Il sistema, inventato da un’azienda di Cinisello Balsamo tre anni fa, sta avendo successo un po’ dappertutto: d’altronde funziona nei luoghi chiusi come in quelli all’aperto, con un dispendio ridotto di energia. L’impianto montato a San Babila, ad esempio, «consuma 2 kilowatt all’ora, più il consumo idrico, circa 140 litri all’ora per banchina (in un’abitazione si consumano circa 15 litri minuto)», secondo quanto spiegano dall’azienda che promuove gli impianti.


Morta da giorni donna trovata a Desio
17 Luglio 2007 (AGR)

   Era morta da almeno 4 giorni la donna di 70 anni trovata Domenica sera nel suo appartamento in via Verri a Desio. I vigili del fuoco hanno sfondato la porta, dopo essere stati avvisati dalla sorella della pensionata che non riusciva a mettersi in contatto con lei. La donna soffriva di problemi cardiaci.


Ticket antismog, c'e' accordo nella CdL
17 Luglio 2007 (AGR)

   C'e' l'accordo per il ticket antismog. Sabato, durante un vertice a casa del sindaco Letizia Moratti con i leader della CdL, sono stati discussi i primi dettagli. Il ticket partira' a ottobre, previsti sconti per chi usa i mezzi pubblici e per chi si avvarra' del car sharing. Insieme all'abbonamento per entrare nel centro di Milano in auto anche un abbonamento per viaggiare gratuitamente sui mezzi Atm e usare le macchine del car sharing del Comune.


Rapina in banca in corso Sempione
17 Luglio 2007 (AGR)

   Ieri pomeriggio, una rapina con taglierino fatta all'agenzia di Banca Intesa in corso Sempione ha fruttato al malvivente, probabilmente un italiano e a volto scoperto, 10 mila euro. E' la terza rapina con il taglierino in 24 ore a Milano, dopo quella a una farmacia di Domenica e quella in una banca in via Fratelli Bronzetti stamattina.


Giunta, via immigrati senza lavoro
17 Luglio 2007 (AGR)

   Fuori da Milano gli immigrati senza lavoro, anche se cittadini Ue. E' la linea che Palazzo Marino intende adottare da settembre, quando sara' messa in pratica la direttiva europea del 2004 che regola spostamenti, permanenza e controlli dei cittadini dell'Unione. Fra questi i piu' numerosi fra i nuovi residenti a Milano sono i cittadini romeni. Domani in Questura si terra' il primo vertice per definire le modalita' di attuazione della direttiva.


Violenza sessuale, due condanne a 9 anni
17 Luglio 2007 (AGR)

   Due romeni sono stati condannati ieri a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo dai giudici della quinta sezione penale di Milano. Il pm Edi Pinatto aveva chiesto 10 anni. I due romeni, di 30 e 21 anni, la notte del primo aprile 2006, violentarono in una baracca non distante dalla stazione ferroviaria di Greco, a Milano, una connazionale di 17 anni e incinta. Per la stessa vicenda in rito abbreviato si era gia' avuta una condanna a 7 anni di reclusione, mentre un minorenne era stato condannato in primo grado dal Tribunale dei minori


Soste, venerdi' nuovo piano in Giunta
17 Luglio 2007 (AGR)

   Venerdi', sul tavolo della giunta di Palazzo Marino, il nuovo piano di Milano per le soste in citta'. Un'operazione che portera' nelle casse del Comune 38 milioni di euro nel 2008 e 114 nel 2009, utili per nuovi parcheggi e il potenziamento dei mezzi pubblici della rete urbana

 

 

 

 

 

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