Per
reddito Berlusconi
primo, Moratti terza
17 Luglio
2007 (AGR)
Con i suoi 28 milioni e
33 mila euro dichiarati
nel 2005 il Paperon de
Paperoni del Consiglio
Comunale di Milano e'
ovviamente il leader di
Forza Italia Silvio
Berlusconi. Segue, a
distanza siderale, a
poco piu' di 260 mila
euro, il consigliere
Carlo Montalbetti della
Lista Ferrante. Il
sindaco, Letizia Moratti,
e' solo terza con un
reddito imponibile pari
a 183.415 euro. Il piu'
povero di Palazzo
Marino, con meno di
8.000 euro, e' invece
Lorenzo Malagola (FI)
che pero' ha anche la
palma del piu' giovane,
con i suoi 25 anni
ancora da compiere. Tra
i 'poveri' del Consiglio
comunale anche Milly
Moratti, moglie del
presidente dell'Inter,
che l'anno scorso
risulto' addirittura la
meno facoltosa di tutti.
Truffavano
parroci
anziani, due arresti
17 Luglio
2007 (AGR)
ruffando diversi
parroci avevano
intascato decine di
migliaia di euro.
Arrestati due uomini
dalla polizia di Milano:
un napoletano di 59 anni
e un casertano di 42. I
casi accertati di truffa
sono due, ma si indaga
su almeno altri 13
raggiri e furti,
compiuti in tutta
Italia. Ai sacerdoti,
tutti anziani, veniva
fatto credere che
sarebbe stato consegnato
loro un lascito, a patto
di dimostrare di essere
possidenti. I religiosi
prelevavano allora una
forte somma che veniva
in seguito trafugata dai
malviventi.
Inseguimento
a 200 km/h,
arrestato pregiudicato
17 Luglio
2007 (AGR)
Dovra' rispondere di
lesioni, violenza,
resistenza a pubblico
ufficiale e di tentato
omicidio, l'uomo che
questa mattina all'alba
e' stato arrestato dai
carabinieri al termine
di un inseguimento sulle
strade tra Cesano
Maderno (Milano) e
Saronno (Varese).
L'uomo, un pregiudicato
di 32 anni, non si e'
fermato all'alt di una
pattuglia che stava
facendo dei controlli.
Cosi' e' cominciato un
inseguimento che ha
coinvolto tre automobili
dei militari. Il 32enne
ha spinto la sua auto a
folle velocita', fino a
quasi 200km/h speronando
piu' volte le 'gazzelle'
dei carabinieri. Il
tentativo di fuggire
pero' si e' concluso
contro un muro a
Saronno, cosi' i
carabinieri sono
riusciti ad arrestarlo.
Da
una scuola all'altra di
Milano, manda
certificati medici da
una località a 1.110
chilometri. Ha un
secondo mestiere:
insegnare per me è un
passatempo Tutte le
assenze del professor M.
Trasferito,
si ammala di nuovo
Il docente che nessuno
può licenziare.
E
arriva la terza
(inutile?) ispezione
17 Luglio 2007 (vivimilano.it)
I peccati, e non il
peccatore. Storia breve
e protetta
dall'anonimato del
professor M. Occorre
prima riportare la
laconica dichiarazione
dell'interessato, molto
compreso nel suo ruolo:
«Un pubblico ufficiale
come me ha il dovere di
non intrattenere
rapporti con la stampa».
Clic.
Il professor M. e le sue
pratiche non sono
rappresentativi dei
docenti italiani. Fosse
così, avremmo già chiuso
baracca e burattini. La
sua storia è importante
di riflesso, offre la
misura di come
l'Amministrazione sia
inerte ed inerme davanti
a un caso di
menefreghismo così
smaccato da avere
aspetti comici. Anche se
gli studenti che si sono
imbattuti in questo
docente avrebbero da
ridire sull'aggettivo
«comico».
Sul Corriere della Sera
di lunedì, l'editoriale
di Pietro Ichino dava
conto del cursus honorum
del professor M. Passato
indenne attraverso due
indagini interne che
prendevano atto del suo
assenteismo e della
scarsa voglia di
insegnare, è stato
trasferito ad altro
istituto, dove
attualmente esercita, o
dovrebbe. I suoi vecchi
alunni, che lui ha
lasciato nel febbraio
2007, pochi giorni fa
hanno sostenuto la
maturità, con esiti
paragonabili a Caporetto.
Pare di capire che ci
saranno altri studenti
caduti sul fronte del
professor M.
All'inizio di giugno, la
sua nuova scuola ha
chiesto con urgenza
l'invio di un ispettore.
L'arrivo del docente non
è stato indolore. Il
trasferimento era stato
deciso al termine
dell'anno scolastico
2005/2006. Ma un
professore di ruolo non
può essere scambiato con
un suo simile. Per
fargli spazio, viene
rimosso un supplente con
contratto annuale. Uno
bravo, scrupoloso. I
suoi studenti inscenano
una manifestazione di
protesta sotto le
finestre dell'Ufficio
scolastico provinciale.
Non si cambia ad anno
iniziato, è il loro
ragionamento.
Con grande abnegazione,
il professor M.
esordisce il 19 febbraio
con una settimana
consecutiva di lavoro,
durante la quale fa
domanda al preside per
ottenere
l'autorizzazione a
svolgere una seconda
attività. Visti i
precedenti, permesso
negato. Il professor M.
comincia a non farsi più
vedere. Il primo
certificato di malattia
è del 26 febbraio. Ne
fioccano altri, tutti
con la curiosa
caratteristica di essere
stilati in una località
distante 1.110
chilometri da Milano,
suo luogo di residenza.
I periodi di malattia
cominciano sempre di
lunedì, come se vi fosse
la volontà di non
rientrare a scuola dopo
il weekend.
Quando c'è, è peggio. Ai
suoi studenti di quarta
dice chiaramente che per
lui la scuola è un
passatempo, nella vita
ha un altro lavoro. All'
ennesimo certificato di
malattia, fine aprile
2007, il preside nomina
un supplente, nonostante
la situazione economica
non florida della
scuola, per accontentare
gli studenti e i loro
genitori inferociti.
Il quale, va detto, ha
una sua coerenza. Avendo
capito dalle precedenti
esperienze che nulla gli
può capitare, applica
alla nuova scuola i
comportamenti tenuti in
quella vecchia. La prima
indagine alla quale
venne sottoposto, maggio
2005, era stata chiamata
a gran voce proprio da
quegli studenti che
pochi giorni fa sono
stati infilzati alla
maturità. L'ispettore
scoprì che il professor
M. era già stato
segnalato nel 1996 dal
preside di allora dopo i
risultati disastrosi
ottenuti dai suoi alunni
all'esame finale.
Tre anni dopo era stata
proposta una ispezione
sul suo conto, mai
avvenuta. Entrando nel
merito, l'ispettore
rileva «il numero
elevatissimo di assenze
e la loro collocazione
strategica soprattutto
in determinati periodi
dell'anno scolastico e
le gravi difficoltà e
carenze di apprendimento
lamentate dagli
studenti». Nel 2002-2003
le assenze sono state
pari al 72 per cento del
suo orario di servizio;
nel 2003-2004 si scende
al 61%. Il sospetto di
tutti è che il suo
secondo lavoro si svolga
tra Milano e la sua
terra di origine,
alquanto lontana.
L'ispettore parla con
gli alunni. «Quando non
ha voglia di fare
lezione si mette a
parlare di cucina o dei
suoi viaggi». «Quasi
sempre dice che è
stanco, e quindi si
mette a leggere il
giornale pretendendo
silenzio».
Gli studenti si
dichiarano scoraggiati.
Per l'atteggiamento
dell'insegnante, che al
ritorno dai suoi periodi
di malattia gli rifila
una media di 70-90
pagine al giorno da
studiare con relativi
esercizi, senza averle
prima spiegate in
classe. Assegna 30
problemi (la sua è una
materia scientifica)
alla volta e il giorno
dopo, prima di aprire il
giornale, fornisce solo
i risultati senza
motivarne logica e
passaggi. Poi, ogni
tanto, li interroga in
massa e li bastona. Nel
colloquio con
l'ispettore non ritiene
di dover fare di più,
sostenendo che la colpa
è dello scarso materiale
umano che compone le
classi in questione. Va
notato che i suoi alunni
avevano ottimi voti in
ogni materia tranne una,
la sua. Al termine
dell'indagine,
l'ispettore proponeva di
assegnare il prof M. «ad
incarico diverso da
quello
dell'insegnamento, che
lo veda impegnato
(sempre che di impegno
egli sia capace) in
attività che non
comportino l'assunzione
delle responsabilità
connesse con l'esercizio
della funzione docente,
da lui del tutto
negletta».
I pareri degli ispettori
però non sono
vincolanti. Se
l'interessato fa
ricorso, e lo fa quasi
sempre, si riparte da
capo. Nel 2005 la
pratica finì a Roma,
alla Sezione
disciplinare del
Consiglio nazionale
della Pubblica
Istruzione, organo anche
di tutela sindacale e
quindi per sua natura
portato a sopire. Per il
professor M. si decise
di non decidere. Venne
mandato un altro
ispettore, che
salomonicamente suggerì
il trasferimento per
incompatibilità
ambientale. I nuovi
studenti del professor
M. ringraziano, commossi
e preoccupati.
Dal
2 agosto l'esposizione
approda a Napoli Mostra
gay, boom di richieste
Anche da Fi Arconate,
amministrato da un
sindaco azzurro, si
candida
Il critico Bonito Oliva
contro Sgarbi: «Ora ti
devi dimettere»
17 Luglio 2007 (vivimilano.it)
Napoli, Savona,
Campobasso, Udine e
anche la città del
Santo, Padova. Tutti si
candidano ad ospitare
Vade retro, la mostra
delle polemiche. Ma la
richiesta che susciterà
più polemiche arriva
dalla vicina Arconate,
comune di 5.000 abitanti
tra il Ticino e l'Olona.
Il sindaco Mario
Mantovani si dice
disposto a ospitare la
mostra maledetta.
Particolare: Mantovani è
di FI. Non uno
qualsiasi. Entra in FI
nel '94. Per due volte
viene eletto
parlamentare europeo. E
dal 2006 è coordinatore
del Motore azzurro. «Arconate
ama la libertà — dice il
sindaco —, non avremmo
nessun problema a
ospitare una mostra del
genere».
Uno schiaffo per Milano
e uno schiaffo per la
giunta di centrodestra a
Palazzo Marino. Che si
aggiunge a quello
lanciato a distanza da
Michela Vittoria
Brambilla che ha
annunciato un sit in dei
Circoli della Libertà
davanti al Comune. Ma
Arconate dovrà comunque
aspettare. Napoli sta
per chiudere il
contratto. Vade retro,
con le sue opere
sconosciute ai milanesi,
sbarcherà a Castel Sant'Elmo
il 2 agosto e resterà
aperta fino al 30
novembre.
L'organizzatore Andrea
Brunello ritiene che
Palazzo Marino non
metterà ulteriori
bastoni tra le ruote
impedendo il trasloco di
Vade retro: «D'altra
parte tutte le spese
(circa 150mila euro, ndr)
sono a carico nostro. Il
Comune ha messo la
sede». E le parole di
Mastella? Il vade retro
della Curia napoletana
(ieri è intervenuto
anche il Cardinale Sepe:
«Spero che prevalga il
rispetto perché un'arte,
per essere autentica,
deve essere anche
rispettosa degli
altri»)? «Il
soprintendente di Napoli
— replica Sgarbi — mi ha
detto che non accetterà
nessuna limitazione.
Neanche da Rutelli in
persona».
Ma le polemiche
continuano.
Pierfrancesco Majorino
(Ulivo) ha chiesto in
aula «perché Sgarbi
resti al suo posto».
«Sono più le volte in
cui Sgarbi viene
smentito dalla Moratti
che quelle in cui riesce
a realizzare le cose».
Stessa richiesta arriva
da un acerrimo nemico di
Sgarbi, il critico
Achille Bonito Oliva:
«Ma perché non dà le
dimissioni? Dovrebbe
dimettersi e assumere
l'incarico di assessore
alla propaganda fide,
così poi quando finisce
il suo mandato forse lo
prendono anche in
Vaticano, visto che
accetta tutte le censure
senza dimettersi ».
«Bonito Oliva è un
poveretto ed ha un
andamento logico
primario — chiude Sgarbi
—. Ho fatto 14 mostre su
15. E questo grazie al
mio vero socio: la
Moratti».
Donna
si lancia dal
quarto piano, la salvano
i materassi dei vicini
Tenta il suicidio, ma
caduta è attutita grazie
alla prontezza dei
condomini: ora è al
Niguarda «solo» con il
bacino fratturato
17 Luglio 2007 (vivimilano.it)
Una donna ha tentato il
suicidio gettandosi dal
quarto piano di un
palazzo nella periferie
Nord di Milano, ma è
sopravvissuta grazie ai
vicini che avevano messo
sul selciato i loro
materassi per attutire
la sua caduta. Non erano
ancora le sette del
mattino quando Raffaella
L., di 43 anni, è salita
su un davanzale del suo
appartamento al quarto
piano di un edificio in
via Cilea con l'idea di
buttarsi di sotto.
Qualcuno però l'ha vista
e ha lanciato l'allarme
per far intervenire
polizia, ambulanza e
vigili del fuoco. Quando
sono arrivate le
volanti, si sono trovate
davanti la donna decisa
a farla finita e così
gli agenti hanno avuto
l'idea di chiedere ai
vicini del primo piano
di tirare fuori i loro
materassi e metterli a
terra. In questo modo,
quando Raffaella si è
gettata nel vuoto, la
sua caduta è stata
attutita. Ora la donna
si trova ricoverata
all'ospedale Niguarda
con il bacino
fratturato.
Sciopero
avvocati,
processo rinviato a
settembre
17 Luglio 2007 (AGR)
Lo sciopero dei
penalisti ferma il
processo, in corso a
Milano, per il crack
Parmalat. Il
dibattimento, che vede
tra gli imputati l'ex
patron del gruppo di
Collecchio Calisto Tanzi,
e' stato rinviato al
prossimo 17 settembre.
All'udienza e' in
programma il controesame
dei consulenti tecnici
di Bank of America.
A
sessant'anni dal
naufragio
nel mare di Albenga
La celebrazione al
Cimitero Maggiore in
ricordo dei piccoli
milanesi che persero la
vita
17 Luglio 2007 (il
Comune di Milano)
Sono trascorsi 60
anni dal quel pomeriggio
del 16 luglio 1947
quando in un naufragio,
a pochi metri dalla
riva, persero la vita 44
bambini, tra cui 18
piccoli milanesi, dai
cinque agli otto anni,
che stavano tornando
sulla motobarca
"Annamaria" a Loano da
una gita alla Gallinara.
“Siamo uniti da qualcosa
che va oltre il tempo e
in questo momento di
commozione mi aiuta
pensare che questi
angeli sono proprio lì
dove oggi, come sessanta
anni fa, splende il
caldo sole di luglio”.
Così Mariolina Moioli,
assessore alla Famiglia,
Scuola e Politiche
sociali ha voluto
ricordare le vittime del
naufragio durante la
cerimonia commemorativa
presso il Cimitero
Maggiore dove sono stati
sepolti la maggior parte
dei bambini milanesi
annegati. Era presente
alla celebrazione anche
una delegazione della
Città di Albenga, i
rappresentanti della
Croce Bianca albenghese,
che per prima prestò
soccorso ai bambini e
alcuni dei familiari dei
bambini milanesi.
"E' da questo ricordo
che voglio rinnovare
l’impegno
dell’Amministrazione
comunale alla cura di
bambini e ragazzi nella
loro esperienza nelle
Case Vacanza al mare, in
montagna o al lago” ha
detto l’assessore Moioli
ieri, di ritorno dalle
celebrazioni di Albenga
e da una visita alle
strutture che ospitano i
piccoli milanesi per le
vacanze estive. "È anche
- ha concluso Mariolina
Moioli - per questo che
una delle case estive
del Comune di Milano
sarà intitolata alle
vittime del 16 luglio
1947".
Sabato scorso, in
occasione del 60°
anniversario, infatti,
si è svolto un incontro
ad Albenga, moderato dal
giornalista Romano
Strizioli, per ricordare
e creare un tavolo di
discussione e di lavoro
per garantire la
sicurezza ed evitare i
rischi ed i pericoli in
mare. L'assessore alla
Famiglia, Scuola e
Politiche sociali,
Mariolina Moioli ha
preso parte
all'incontro.
LA STORIA - Il 16 luglio
1947 la motobarca
"Annamaria", naufragava
a largo di Albenga, dopo
aver urtato contro uno
spuntone di ferro che
emergeva appena
dall’acqua. A bordo
c’erano 81 persone, tra
ragazzi e
accompagnatori. .Il mare
ingoiò la barca che
portava in gita i
bambini della colonia
milanese di Loanoe i
militi della Croce
Bianca. Gli albenghesi
si unirono e si
adoperarono per mettere
in salvo il maggior
numero di vite
possibile. Per 48 di
loro, 44 bambini e 4
donne, non ci fu nulla
da fare: annegarono
davanti agli occhi dei
soccorritori. La
comitiva di Loano, dove
era ospite di una
colonia del Fondo di
Solidarietà Nazionale,
aveva come destinazione
l’isola di Gallinara.
Tra il 19 e il 20 luglio
i corpi dei bambini
milanesi fecero ritorno
nella loro città. I
funerali vennero
celebrati presso il
Duomo alla presenza di
una folta rappresentanza
della comunità milanese
e di autorità locali e
nazionali.
Un
uomo di 31 anni
aggredisce
connazionale nei bagni
al termine di una
serata del festival «LatinoAmericando»
al Forum di Assago.
Bloccato dai carabinieri
Tenta di stuprare
ballerina, brasiliano in
cella
17 Luglio 2007 (ilgiornale.it)
Ha tentato di farsi
aprire la porta del
bagno in tutti i modi,
poi l’ha buttata giù a
calci ed è saltato
addosso alla donna
rinchiusa. Ne è nato una
sorta di lotta
grecoromana ma alla fine
la vittima è riuscita a
fuggire, anche se
piuttosto malconcia: si
è rotta un polso, ma
almeno ha evitato lo
stupro. Lui invece è
stato bloccato dai
carabinieri. Era andata
molto peggio invece,
durante la scorsa
edizione del festival, a
una ventenne italiana
aggredita e violentata
al parcheggio da un
brasiliano, poi
arrestato.
È finita dunque in
maniera piuttosto
movimentata la serata al
Forum di Assago dove dal
21 giugno, e fino al 26
agosto, si tiene il
festival
LatinoAmericando. Tra i
protagonisti una
ballerina brasiliana di
39 anni, regolare in
Italia, che ieri si è
esibita sul palco.
Finito il numero è
andata nei bagni, per
rimettersi in ordine. E
qui è stata raggiunta da
un focoso connazionale,
31 anni, anche lui con
il permesso di
soggiorno, che ha
cercato di convincerla
ad aprirgli la porta.
Superfluo aggiungere
quali fossero le sue
intenzioni.
La ballerina si è ben
guardata da aprirgli.
Così il connazionale ha
deciso di passare alle
vie di fatto. Prima le
urla, poi le minacce,
infine ha iniziato a
tempestare la porta di
pugni. Ma nemmeno
questo, naturalmente, ha
convinto la donna ad
aprire, così
l’energumeno a forza di
calci è riuscito a
buttar giù la porta. Una
volta dentro si è
scagliato sulla donna
che ha però opposto una
fiera resistenza. Ne è
nata violenta
colluttazione terminata
quando la donna in
qualche modo è riuscita
a divincolarsi e
scappare.
Le sue urla hanno però
attirato gli addetti al
servizio di sicurezza ma
soprattutto di una
pattuglia dei
carabinieri di Corsico.
I carabinieri si sono
messi a caccia del
violentatore e in breve
l’hanno rintracciato e
ammanettato. Nonostante
abbia comunque scampato
la violenza, le
conseguenze per la
ballerina sudamericana
sono state piuttosto
dolorose: ci ha rimesso
un polso, rimasto
fratturato, ed è stata
portata in ospedale,
dove l’hanno medicata e
giudicata guaribile in
un mese.
L’anno scorso, come
detto, sempre durante
una serata del festival
LatinoAmericando, una
ragazza venne sorpresa
nel parcheggio,
picchiata e violentata.
L’uomo per fortuna venne
individuato dai
carabinieri che in pochi
giorni riuscirono ad
ammanettarlo. Anche in
questo caso si trattava
di un brasiliano,
clandestino in Italia.
Il
metrò si fa chic,
nebulizzatori come a
Dubai
17 Luglio
2007 (ilgiornale.it)
Nuvoloni di vapor
acqueo e la netta
sensazione di un po’ di
refrigerio, nonostante
ci si trovi
letteralmente sotto
terra, addossati a
centinaia di persone in
attesa della
metropolitana. Atm
sperimenta in questi
giorni un originale
sistema di
raffreddamento: niente
aria condizionata per
alleviare le sofferenze
dei milanesi in metrò ma
vapor acqueo,
utilizzando un sistema
diffuso in mezzo mondo,
dall’aeroporto di Dubai
al celebre hotel a sette
stelle, a forma di vela,
sempre negli Emirati
arabi allo stadio
Bernabeu di Madrid.
Il sistema è stato
sperimentato alla
stazione di San Babila:
è la prima volta che
viene testato in una
metropolitana. Si tratta
di grandi ventilatori
montati sul soffitto
della banchina d’attesa
che mettono in
circolazione vapor
acqueo. Tecnicamente si
chiama «sistema
adiabatico», e sfrutta
un principio fisico; in
concreto funziona
mandando a una pressione
di circa 100 atmosfere
l’acqua che passa per
degli augelli in
ceramica e in questo
modo vaporizza subito,
evaporando sottrae
calore e abbassa le
temperature fino a un
massimo di 10 gradi. In
questi giorni gli
impianti montati a San
Babila hanno attirato
l’attenzione dei
passeggeri sorpresi
dalle nuvole di vapore
che vengono sprigionate
e che, a un primo
sguardo, sembrano
polvere o fumo. Il
sistema, inventato da
un’azienda di Cinisello
Balsamo tre anni fa, sta
avendo successo un po’
dappertutto: d’altronde
funziona nei luoghi
chiusi come in quelli
all’aperto, con un
dispendio ridotto di
energia. L’impianto
montato a San Babila, ad
esempio, «consuma 2
kilowatt all’ora, più il
consumo idrico, circa
140 litri all’ora per
banchina (in
un’abitazione si
consumano circa 15 litri
minuto)», secondo quanto
spiegano dall’azienda
che promuove gli
impianti.
Morta
da giorni donna
trovata a Desio
17 Luglio 2007 (AGR)
Era morta da almeno 4
giorni la donna di 70
anni trovata Domenica
sera nel suo
appartamento in via
Verri a Desio. I vigili
del fuoco hanno sfondato
la porta, dopo essere
stati avvisati dalla
sorella della pensionata
che non riusciva a
mettersi in contatto con
lei. La donna soffriva
di problemi cardiaci.
Ticket
antismog,
c'e' accordo nella CdL
17 Luglio
2007 (AGR)
C'e' l'accordo per
il ticket antismog.
Sabato, durante un
vertice a casa del
sindaco Letizia Moratti
con i leader della CdL,
sono stati discussi i
primi dettagli. Il
ticket partira' a
ottobre, previsti sconti
per chi usa i mezzi
pubblici e per chi si
avvarra' del car sharing.
Insieme all'abbonamento
per entrare nel centro
di Milano in auto anche
un abbonamento per
viaggiare gratuitamente
sui mezzi Atm e usare le
macchine del car sharing
del Comune.
Rapina
in banca
in corso Sempione
17 Luglio 2007 (AGR)
Ieri pomeriggio, una
rapina con taglierino
fatta all'agenzia di
Banca Intesa in corso
Sempione ha fruttato al
malvivente,
probabilmente un
italiano e a volto
scoperto, 10 mila euro.
E' la terza rapina con
il taglierino in 24 ore
a Milano, dopo quella a
una farmacia di Domenica
e quella in una banca in
via Fratelli Bronzetti
stamattina.
Giunta,
via immigrati
senza lavoro
17 Luglio
2007 (AGR)
Fuori da Milano gli
immigrati senza lavoro,
anche se cittadini Ue.
E' la linea che Palazzo
Marino intende adottare
da settembre, quando
sara' messa in pratica
la direttiva europea del
2004 che regola
spostamenti, permanenza
e controlli dei
cittadini dell'Unione.
Fra questi i piu'
numerosi fra i nuovi
residenti a Milano sono
i cittadini romeni.
Domani in Questura si
terra' il primo vertice
per definire le
modalita' di attuazione
della direttiva.
Violenza
sessuale,
due condanne a 9 anni
17 Luglio
2007 (AGR)
Due romeni sono
stati condannati ieri a
9 anni di reclusione per
violenza sessuale di
gruppo dai giudici della
quinta sezione penale di
Milano. Il pm Edi
Pinatto aveva chiesto 10
anni. I due romeni, di
30 e 21 anni, la notte
del primo aprile 2006,
violentarono in una
baracca non distante
dalla stazione
ferroviaria di Greco, a
Milano, una connazionale
di 17 anni e incinta.
Per la stessa vicenda in
rito abbreviato si era
gia' avuta una condanna
a 7 anni di reclusione,
mentre un minorenne era
stato condannato in
primo grado dal
Tribunale dei minori
Soste,
venerdi' nuovo
piano in Giunta
17 Luglio
2007 (AGR)
Venerdi', sul tavolo
della giunta di Palazzo
Marino, il nuovo piano
di Milano per le soste
in citta'. Un'operazione
che portera' nelle casse
del Comune 38 milioni di
euro nel 2008 e 114 nel
2009, utili per nuovi
parcheggi e il
potenziamento dei mezzi
pubblici della rete
urbana