Archivio notizie

Operazione contro camorra, 4 arresti e 20 mln euro sequestrati
17 Maggio 2007 - (AGR)

 

   Nel mirino l'attivita' della camorra a Milano. Polizia e carabinieri del capoluogo lombardo stanno eseguendo in queste ore 4 arresti e 25 perquisizioni: gia' sequestrati immobili, conti correnti bancari e attivita' commerciali e industriali per un valore complessivo di 20 milioni di euro.
 


 

Aggressione a militante Arcigay, sospesi due dipendenti Atm
17 Maggio 2007 - (AGR)

 

   Sospesi dal servizio due dipendenti Atm. Sarebbero coinvolti nell'aggressione a Paolo Ferigo, presidente della sezione milanese dell'Arcigay. Lo ha reso noto l'Azienda Trasporti Milanesi. Come spiegato dallo stesso Ferigo gli aggressori si erano allontanati a bordo di un furgone bianco dell'Atm. "In attesa di accertare in modo oggettivo i fatti, l'azienda ha provveduto a una sospensione cautelare dal servizio dei due dipendenti coinvolti'', si legge nella nota dell'Atm, che ''si rammarica dell'accaduto e assicura che con continuita' invita i propri dipendenti a mantenere un comportamento corretto nei confronti dei cittadini
 


 

Milano, 15enne muore in classe dopo aver fumato uno spinello
17 Maggio 2007 - (ilgiornale.it)

 

   L’intervallo che finisce, l’inizio della lezione, un malore in classe, la crisi cardiaca. «Non riesco a respirare», sono le ultime parole di Dario, morto a quindici anni in un’aula dell’Istituto tecnico «Carlo Emilio Gadda» di Paderno Dugnano, comune a Nord di Milano. Durante la ricreazione, una «canna» con alcuni amici nei corridoi della scuola.

Un quarto d’ora per una fumata clandestina, dalle 10.45 alle 11. Vicino all’aula in cui, di lì a poco, dovrà rientrare. Poi i primi malori. Dario siede nelle ultime file della «1ª A». In classe con lui altri ventiquattro studenti. L’insegnante di diritto economico è rivolto verso la lavagna. Sente un tonfo alle sue spalle. È il ragazzo che si accascia sul banco, e che cade a terra. Un malore. I compagni di classe si guardano in faccia e sbiancano. Tutto questo sembra assurdo, senza senso. La chiamata al 118 è immediata, ma inutile. I volontari cercano di rianimarlo sul posto con un lungo massaggio toracico, poi decidono di trasportarlo all’ospedale Niguarda di Milano, dove arriva intorno alle 13 in codice rosso. Morirà poco dopo. In classe resta un cumulo di domande senza risposta. E un dubbio. Che nella «canna» ci fosse qualcos’altro, oltre all’hashish. Crack, forse. Ipotesi, che solo gli esami tossicologici potranno chiarire.

Arresto cardiaco, per un ragazzo che - stando alle testimonianze degli amici e dei genitori - non aveva mai avuto problemi di salute, tanto meno al cuore. Anzi, era uno sportivo, da quando aveva nove anni. Difensore titolare nella squadra di calcio del «Real Dugnano». «Un ragazzo modello, tranquillissimo, che non saltava mai un allenamento, due volte alla settimana, e non si tirava mai indietro quando c’era da giocare», è il ricordo di Oscar Gilardi, dirigente sportivo. Di più, «era in forma perfetta, senza alcun problema fisico». Versione confermata dai familiari. «Era sano come un pesce, stava bene ed era tranquillo». Giusto una leggera influenza la scorsa settimana che lo aveva tenuto a casa qualche giorno, a Cusano Milanino, dove viveva con la madre, il padre e due fratelli. Ma già da lunedì era tornato a scuola. Il suo cadavere, ora, è all’Istituto di medicina legale di Milano, dove oggi verrà sottoposto all’autopsia.
Alla «Gadda», struttura frequentata da circa mille studenti, i carabinieri della compagnia di Desio raccolgono le prime testimonianze. I compagni di classe, l’insegnante. E poi quelle dei due ragazzi che avevano visto Dario durante l’intervallo. Sono loro a raccontare che il quindicenne aveva fumato durante il quarto d’ora di pausa con altri ragazzi. E le loro testimonianze arrivano anche in Procura, a Milano. Il pubblico ministero Tiziana Siciliano, che sull’episodio aprirà un’inchiesta, decide di convocare i due giovani. Resteranno negli uffici del magistrato per oltre quattro ore, accompagnati dai genitori. Ripetono quanto già detto ai militari, ma non ricordano chi fosse con Dario durante l’intervallo. Di nomi non ne fanno. Forse, sono i nomi dei pusher.

L’intenzione del pm è capire se il ragazzo abbia fatto uso solo di hashish, o se nella «canna» ci fossero anche altre sostanze stupefacenti. Magari più pericolose. Perché alla «Gadda», stando ai racconti degli studenti, di «roba» ne girava. E non poco. Tanto che proprio nei giorni scorsi il giornalino della scuola denunciava l’abitudine degli alunni di fumare nei corridoi dell’Istituto, nella quasi totale indifferenza dei professori. Al massimo, «andate fuori a farlo». Senza troppi scandali. Ma «Dario non usava droghe, è impossibile che abbia fumato uno spinello», ripetono i familiari.

Anche se nelle pagine del suo diario, sequestrato ieri dai carabinieri, il quindicenne aveva riportato un verso di «Mr Baba», rapper italiano, voce «underground» delle periferie milanesi. Un invito al «fumo libero». L’ultimo appunto di Dario
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Ipertensione un male in crescita: screening gratuiti a Milano
17 Maggio 2007

  

   E’ tempo di campagne contro l’ipertensione a Milano. Nel mondo questa malattia si configura come la prima causa di incidenti cardiovascolari, che ogni anno provoca 7,1 milioni di morti nel pianeta e 240 mila nella penisola. A Milano, secondo uno studio da poco presentato in Comune, le nuove diagnosi di ipertensione sono ogni anno circa 1500 mentre il numero complessivo dei pazienti è intorno al 19% della popolazione ed è destinato ad aumentare.
In Italia colpisce circa 12 milioni di persone, ma ogni anno sono solo nove milioni quelli che si sottopongono a visite specialistiche. E di questi solo uno su sei, cioè poco più 1 milione e mezzo, segue le cure che vengono prescritte.
Forse da qui è nata l’idea dell’assessorato alla Salute, di lanciare la campagna “Milano sfida l’ipertensione”, una campagna di sensibilizzazione sull´importanza di tenere sotto controllo i valori pressori e condurre un stile di vita equilibrato, organizzata in collaborazione con Novartis Farma, con la Società Italiana dell´ipertensione arteriosa (SIIA), e con la Società italiana di Medicina Generale (SIMG). La campagna, che sarà promossa attraverso affissioni, sui mezzi pubblici e sui quotidiani, comunicherà ai cittadini il messaggio "Fino a 120/80 pressione ottimale; oltre 140/90 pressione alta". L´iniziativa, in programma a Milano dal 3 al 19 giugno, comincerà con una campagna istituzionale e un invito ai cittadini a misurare la pressione, con personale sanitario qualificato, presso l´Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele e in 10 gazebo posti nelle principali piazze delle nove zone della città: piazza San Babila, piazza duca d´Aosta, piazza Argentina, piazza Santa Maria del Suffragio, piazza Medaglie d´Oro, piazza Frattini, piazza De Angeli, piazzale Portello e via Pirelli. Uno degli appuntamenti più significativi dell´iniziativa sarà l´ESH, il congresso della Società Europea di Ipertensione Arteriosa (ESH) che richiamerà a Milano, dal 15 al 19 giugno, oltre 8 mila cardiologi.

 



Il sindaco Moratti commemora il Commissario Calabresi
17 Maggio 2007

 

   Oggi, alle 9 e 15 del mattino di 35 anni fa, il Commissario di polizia e vice responsabile della squadra politica della questura Luigi Calabresi moriva davanti alla sua abitazione in largo Cherubini. Due colpi sparati alla nuca e alla schiena da un commando di due uomini. Secondo alcune testimonianze il killer è un uomo giovane, alto, ha il volto scoperto, dopo aver sparato riattraversa la strada e sale su una Fiat 125 blu che si dilegua nel traffico. Sedici anni dopo i fatti, nel 1988, Leonardo Marino, nel 1972 militante di Lotta Continua, confessa davanti ai giudici di essere stato uno dei due membri del commando che aveva ucciso il commissario. Marino dice di aver guidato l'auto usata per l'omicidio, e che a sparare al commissario sarebbe stato Ovidio Bompressi, aggiunge che i due avrebbero ricevuto l'ordine di compiere l'omicidio da Adriano Sofri e Giorgio Pietrostefani, allora a capo del movimento. Da allora questo omicidio ha diviso l’opinione pubblica ed è entrato nella storia dei tanti misteri italiani. Per ricordare il Commissario, questa mattina il sindaco Moratti parteciperà alle cerimonie di commemorazione insieme al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e al Presidente della Provincia, Filippo Penati. Alle ore 10.30 presso il Centro congressi della Provincia (via Corridoni) ealle ore 12 in via Cherubini - angolo via Giotto, dove verrà posata la lapide nel luogo in cui il commissario Calabresi fu ucciso 35 anni fa.
 



Emergenza abitativa. Approvato il piano nazionale per la casa. Dichiarazione dell´assessore Verga
17 Maggio 2007 - (Comunicato stampa Comune)

 

   In relazione all´accordo raggiunto ieri a Roma sul nuovo Piano nazionale per la Casa, l´assessore Gianni Verga ha dichiarato: "La conclusione della prima fase del tavolo di lavoro tra Governo, istituzioni locali e forze economiche e sociali sul tema della casa, ha visto un´ampia convergenza sulle proposte che erano state messe a punto dai Comuni ad alta tensione abitativa". "Queste proposte devono ora diventare provvedimenti legislativi e risorse per la casa nei documenti di proroga economica. Il fatto che al tavolo abbiano partecipato anche cinque Ministeri, dovrebbe essere di buon auspicio. Speriamo che il Governo non abbia dubbi o ripensamenti".
 



Basket. Harlem Globetrotter a Milano. Tour italiano 2007
17 Maggio 2007 -
 

   Sono tornati. Sono gli Harem Globetrotters. Sono una squadra di basket “spettacolo” che combina con maestria un grande atletismo e una forte comicità per creare uno dei team sportivi più famosi del mondo. Prestissimo saranno a Milano. Oggi, verranno rese pubbliche le tappe dell’Italian Tour 2007. Giovanni Terzi parteciperà alla presentazione dell´Italian Tour 2007 degli Harlem Globetrotters insieme a Filippo Grassia (Presidente provinciale del CONI), Enrico Cagnolini (Presidente Comitato Regionale Lombardo-Fip), Carlo Recalcati (allenatore della Nazionale Italiana di pallacanestro) e il giocatore Joseph Blair .

 



Pullman dirottato: arrestato a Milano il terzo uomo
17 Maggio 2007 - (Reuters)
 

   E' stato arrestato a Milano il terzo uomo, un albanese, che era riuscito a dileguarsi dopo aver dirottato a scopo di rapina con due connazionali, poi arrestati, un pullman con una decina di passeggeri lungo la strada da Alessandria ad Acqui Terme. Sono stati i carabinieri di Novara a dare notizia dell'arresto. L'uomo si trova ora nel carcere di Milano. Le forze dell'ordine sono state impegnate per ore con agenti di polizia e carabinieri a setacciare in particolare la zona delle campagne del Novarese al confine tra Piemonte e Lombardia, a caccia dell'uomo, poi rintracciato a Milano. Le indagini sull'episodio sono coordinate da Maurizio Laudi, pm della procura di Torino e del pool antiterrorismo, mobilitato in un primo tempo quando si temeva che l'azione potesse avere una matrice politica. Le accuse per gli arrestati sono tentata strage, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Una lunga escalation di violenza, quella di martedi’ scorso, conclusasi col ferimento, non grave, di due allievi poliziotti che si trovavano sul mezzo e la cattura di due dei tre malviventi, uno cittadino albanese e l'altro "probabilmente albanese", secondo il Viminale. Il primo è stato catturato dopo essere stato ferito da un colpo di pistola sparato dai carabinieri che inseguivano il pullman, e ora è ricoverato in ospedale a Novara. L'altro è stato individuato grazie all'intervento di un cane poliziotto, che ne ha fiutato le tracce durante le ricerche. Secondo gli inquirenti, i tre erano saliti a bordo di un pullman delle autolinee Arfea a Cassine, in provincia di Alessandria, intorno alle 15. Uno di loro era armato di pistola, gli altri due di coltelli, e il gruppo aveva con sé anche delle taniche di benzina. Il bus era originariamente diretto ad Acqui Terme, ma i sequestratori hanno imposto al conducente di cambiare direzione. A bordo, insieme agli altri passeggeri, tra cui donne e bambini, c'erano anche due allievi della scuola di Polizia di Alessandria, che hanno provato a bloccare i tre, ma che sono rimasti feriti, anche se in modo non grave, in una colluttazione. Il bus si è diretto poi sulla A26 Gravellona-Toce e ad Alessandria Sud i dirottatori hanno fatto scendere gli ostaggi, per poi riprendere la strada e uscire a Vercelli Est. Lungo la Statale 11, però, il mezzo era stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri di Novara, che ha inseguito il mezzo fino all'altezza di Ponte sul Ticino, tra Trecate e Magenta, in cui i militari hanno sparato anche qualche colpo di pistola. Almeno uno è andato a segno, ferendo uno dei tre dirottatori, catturato con un complice, mentre il terzo era riuscito a dileguarsi.

 

 

 

 

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