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L'assessore Moioli: accoglienza solo all'interno di un patto di legalità
Il Comune: troppi 6mila rom a Milano Milano non può accogliere tutti
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«Pronti a introdurre il numero chiuso» dopo la nomina di Lombardi a commissario straordinario
21 Maggio 2007 - (vivimilano.it)

 

   «Seimila rom a Milano sono troppi. Non esiste che restino tutti qua». Il giorno dopo la firma del patto sulla sicurezza, Palazzo Marino chiede al governo di mettere subito mano alla parte normativa, quella che deve riempire di «poteri» il documento siglato con il ministero dell'Interno. A partire dalla nomina del prefetto Gian Valerio Lombardi a commissario straordinario sui nomadi perché l'emergenza rom è tra le priorità di Palazzo Marino. «Il nostro obiettivo — attacca l'assessore ai Servizi sociali, Mariolina Moioli — è quello di garantire l'accoglienza all'interno di un patto di legalità per offrire sicurezza ai cittadini e per abbassare il livello del conflitto sociale. Ma questo non si può fare di fronte a una situazione di non governo del fenomeno: 6 mila rom sono troppi». Da qui la richiesta di accelerare sulla nomina di Lombardi (prevista in tre mesi), di chiedere al governo il controllo dei flussi migratori sulla base delle indicazioni dei sindaci e sulla capacità di accoglienza delle città.

«Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, chiede il numero chiuso per i rom — conclude la Moioli —. Con un piccolo particolare: i rom a Milano sono quattro volte quelli di Torino». E aggiunge: «Le norme servono per governare la presenza degli immigrati. Vuol dire garantire una presenza compatibile per abbassare il livello di conflitto sociale. Da una parte i cittadini che non ne possono più. Dall'altra perché non è umano lasciare venire migliaia di persone senza garantire l'autosufficienza e l'integrazione». E proprio del numero chiuso parla uno degli articoli del patto sulla sicurezza. Anche se non viene mai usata questa frase. Il gruppo di lavoro che verrà costituito dal prefetto- commissario (con dentro Comune, Provincia, Regione e «ogni altro soggetto ritenuto necessario per la gestione del fenomeno del nomadismo») dovrà studiare il fenomeno del nomadismo (anche quello stanziale) per proporre lo spostamento dei campi «anche in relazione alla capacità di assorbimento del territorio».

Significa che il Comune indicherà il tetto massimo «di capacità di assorbimento del territorio» di Milano. Ossia indicherà un numero oltra il quale non si può andare. Certo, Provincia, Regione e gli altri organismi ne discuteranno, si arriverà a una mediazione, ma alla fine sempre di «numero chiuso» si tratta. E sulla base di queste indicazioni il prefetto-commissario opererà «la dislocazione dei campi» sul resto del territorio provinciale milanese. «Noi siamo pronti — attacca il vicesindaco, Riccardo De Corato — e il gruppo di lavoro potrebbe mettersi al lavoro da subito, ancor prima della nomina del commissario. Più il tempo passa e più rom arrivano. Le mie stime parlano di un numero che varia tra 6000 e 10 mila. Acceleriamo e cerchiamo di mettere la parola fine a questa situazione». Ma l'interpretazione «della capacità di assorbimento del territorio» e del conseguente numero chiuso non convince il centrosinistra milanese che nei mesi scorsi aveva appoggiato le politiche della Moioli su Triboniano. «Bisogna mettersi d'accordo sulle parole — attacca Marilena Adamo, capogruppo dell'Ulivo a Palazzo Marino —. Per noi numero chiuso vuol dire quelli che ci sono adesso, o comunque quelli censiti nei mesi scorsi e non uno di più. Non significa mandare via quelli che già ci sono».
E aggiunge: «Dico però che la cosa politicamente ancora non chiarita è un'altra. Mi chiedo se dopo il lavoro del "gruppo", dopo la dislocazione dei campi assisteremo ancora a episodi come quelli successi a Opera e a Parco Lambro. Il centrodestra si deve assumere la responsabilità di queste dislocazioni. Altrimenti avremmo perso altri sei mesi e fatto un lavoro inutile». La Moioli insiste anche sull'integrazione. Ci sono due progetti in corso. Il primo con Assolombarda e riguarda i rifugiati politici eritrei sgomberati dalla caserma in via Forlanini. Il Comune ha inviato i curricula ad Assolombarda che svolgerà dei colloqui di lavoro con i rifugiati. L'altro è con l'Unione del Commercio. L'intenzione è quella di avviare al lavoro di artigiano un certo numero di immigrati. Solo con la scolarizzazione e il lavoro si arriva all'integrazione».

 



Rissa, feriti cinque cingalesi
21 Maggio 2007 - (AGR)

 

   Rissa tra extracomunitari all'interno del Parco Nord, all'altezza di San Giuliano Milanese. Cinque cingalesi sono stati leggermente feriti a colpi di bastone questa sera, secondo quanto hanno raccontato, da un gruppo di persone dell'Est Europa. Non si conosce il motivo dell'aggressione.
 


 

Una “culla per la vita” in clinica Mangiagalli

21 Maggio 2007

 

   Il Comune di Milano e la Clinica Mangiagalli lanciano il progetto “Culla per la vita”, versione moderna e tecnologica della vecchia Ruota degli Esposti, che in autunno sarà operativa presso
l’ospedale milanese. L’idea è nata in seguito all’aumento dei casi di neonati abbandonati presso la Clinica Mangiagalli, triplicati tra il 2005 e il 2006 (da 5 a 14 casi). Il progetto è stato messo a punto sabato scorso nel corso di un incontro tra l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli, il Presidente della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena Carlo Tognoli, il Direttore Sanitario Ermenegildo Maltagliati, il Direttore dell’Unità di Neonatologia Fabio Mosca e la Responsabile della Diagnosi prenatale Alessandra Kustermann. La “Culla per la vita”, donata dall’associazione “Venti Moderati”, fondata dall’imprenditore Ferdinando Acunzo, sarà posta in via Commenda, accanto alla clinica, in un luogo protetto, raggiungibile sia in auto che a piedi. Sarà riscaldata e dotata di un sensore in grado di attivare un allarme acustico collegato con i reparti di Ostetricia e Neonatologia.

 



Parte ai Navigli l’isola pedonale

21 Maggio 2007

 

   L’estate sui Navigli avrà inizio il 26 maggio e terminerà il 30 settembre. Lo ha deciso la Giunta comunale, che ha approvato la delibera di istituzione dell’isola pedonale e ha disposto un
codice di comportamento, con una serie di norme a tutela dei residenti, che le associazioni organizzatrici della manifestazione, a cui il Comune ha concesso il patrocinio, si sono impegnate a far sottoscrivere agli esercenti aderenti all’iniziativa. Si parte dall’orario, che sarà il seguente: contrariamente agli anni passati durante il periodo di apertura delle scuole (dal 26 maggio all’8 giugno e dal 9 settembre al 30 settembre) l’isola sarà attiva dalle ore 18 all’una, dalla domenica al giovedì, e dalle ore 18 alle 2 nei giorni di venerdì e sabato. Negli altri periodi (dal 9 giugno all’8 settembre) terminerà alle 2 tutti i giorni della settimana. La chiusura di tutti i locali e lo sgombero degli arredi dovrà essere effettuata entro gli orari di chiusura definiti (anche da parte di quei locali titolari di una proroga fino alle tre) in coincidenza dei quali saranno riaperte le vie al transito delle auto ed entreranno in azione i mezzi dell´Amsa per il servizio di pulizia. Le operazioni di ricovero degli arredi dovranno quindi essere terminate entro l´orario di chiusura. Il corretto svolgimento della manifestazione e il rispetto delle regole stabilite dal codice di comportamento, sarà garantito dagli agenti della Polizia locale, con oneri a carico delle associazioni, con un rafforzamento previsto durante il fine settimana, al fine di limitare al massimo i disagi alla popolazione residente, con attenzione particolare al divieto di circolazione e all´occupazione abusiva.

 



Brillata la bomba di via Leoncavallo

21 Maggio 2007

 

   E’ iniziata con lo sgombero la mattinata di domenica per 5000 milanesi abitanti nella zona di via Leoncavallo dove è avvenuto il ritrovamento di un ordigno bellico. La bomba, mezza tonnellata di ordigno inglese, è stata rimossa e trasportata attraverso la città alla velocità di 20 km orari. Poi è stata portata al Parco delle cave dove è stata inserita in un corridoio sottoterra ed è stata fatta brillare da un radiocomando a 70 metri di distanza. Il disagio per i cittadini è durato qualche ora. I milanesi sgomberati sono stati accolti in alcuni ricoveri allestiti dal Comune e qui molti anziani si sono lasciati andare ai ricordi di guerra, quella vera, quando le bombe cadevano a pioggia e in molti hanno ricordato la paura delle schegge. Tutto si è concluso per il meglio.
 



Sicurezza 1: Moratti “Orgogliosa del servizio reso al paese”

21 Maggio 2007 - (Comunicato Comune)

 

   18 maggio. "Con questo Patto per la Sicurezza, Milano ha reso un servizio al Paese. È il frutto della collaborazione che Milano ha saputo instaurare con il Governo Centrale e tutte le altre Istituzioni. Il documento firmato oggi prevede due punti importanti: Il primo è un rafforzamento degli organici per il controllo del territorio, il secondo è una piattaforma programmatica per la revisione delle norme, con il compito di far fronte a fenomeni di degrado e disagio sociale, per integrare le politiche sociali con le politiche della sicurezza".
Così è intervenuto questa mattina il Sindaco di Milano Letizia Moratti, a margine dell´incontro che si è tenuto in Prefettura per la firma del "Patto per Milano Sicura". Oltre al Sindaco erano presenti il Vice ministro dell´Interno, Marco Minniti, il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi e il Presidente della Provincia, Filippo Penati. "Il patto firmato oggi - ha detto Letizia Moratti - è importante perché oltre alla concretezza individua quelle che sono le priorità principali, come il controllo del territorio per occupazioni abusive, l´immigrazione irregolare, la droga, lo spaccio, la prostituzione e i nomadi, indicando le strade dalle quali partire. È un patto che prevede le risorse che Milano aveva chiesto. Gli uomini che verranno assegnati alla Città sono oltre 600 di cui 438 le Forze dell´Ordine stabili e altre 200 che il governo ci ha assegnato, arriveranno dalla Task Force nazionale e saranno presenti sul nostro territorio per progetti specifici già individuati". In particolare a Milano arriveranno 100 agenti di polizia di Stato (che si aggiungono ai 114 già assegnati), 130 carabinieri (di cui 100 opereranno nella cintura dell'hinterland), e 95 militari della Guardia di finanza (quattro pattuglie in servizio nei Comuni limitrofi). "Milano - ha proseguito il Sindaco - ha deciso di destinare crediti per 29milioni di euro che ha con lo Stato e che vengono regolarmente pagati ogni anno, al tema della sicurezza, facendoli confluire sul fondo creato con Regione e Provincia e gestito al Tavolo per la Sicurezza. A questo patto si aggiungerà a breve - ha concluso il Sindaco Moratti - una piattaforma programmatica nazionale per tutte le normative da modificare, per mettere i sindaci nelle condizioni di far fronte a situazioni di disagio, degrado urbano e sociale". "Questo patto - ha detto Marco Minniti - è una risposta forte, che arriva anche, oltre che con il potenziamento degli organici, con un fondo speciale immediatamente disponibile per la Prefettura e per il Comitato per la sicurezza. Una risposta che garantirà, prosegue il Sottosegretario: flessibilità e prontezza di intervento, con l'impegno a una verifica del patto ogni anno per adeguarlo a eventuali nuove esigenze. Oggi consegniamo, con una cooperazione piena tra Stato e enti locali un prodotto di altissima qualità. Un Patto che entra nel dettaglio, che definisce le linee per l'azione e la prevenzione".

 



Sicurezza 2: De Corato "successo del sindaco Moratti azioni mirate secondo la mappa del rischio della polizia locale"

21 Maggio 2007 - (Comunicato Comune)

 

   18 maggio "Grazie all´intesa raggiunta con Prefettura e ministero dell´Interno, per Milano si apre una nuova fase. Perché il patto che è stato sottoscritto contiene elementi concreti e interventi specifici sui quartieri, in modo da aggredire più efficacemente la criminalità diffusa. Interventi che verranno realizzati sulla base della mappa delle criticità realizzata dalla Polizia Locale (si veda allegato) e condivisa da Questura e Prefettura". Lo afferma il vice Sindaco di Milano Riccardo De Corato, che questa mattina ha partecipato al vertice per la firma del Patto per la Sicurezza. "L´artefice di questo successo - spiega De Corato - è in primo luogo Letizia Moratti. A lei va il merito di aver portato al centro del dibattito nazionale la questione sicurezza. A lei dovrebbero giungere i ringraziamenti dei tanti sindaci delle città metropolitane che oggi firmano altrettanti Patti. Gli stessi che in un primo tempo l´avevano attaccata, denunciando l´enfatizzazione dell´emergenza milanese, e che ora godono di frutti guadagnati senza fatica". "Piace in questo Patto, del quale va riconosciuta l´attenzione del Governo e che è frutto di numerosi incontri e di un lavoro condiviso che ha visto in primo linea l´assessorato alla Sicurezza - specifica De Corato -, l´impegno a promuovere azioni concrete e specifiche: contro lo spaccio di droga, a partire da quartieri come Figino, viale Monza e la zona Navigli; contro la diffusione della prostituzione, da piazza Trento a viale Abruzzi. C´è poi la volontà di dare uno stop alle endemiche truffe agli anziani, alla violenza alle donne, all´abusivismo commerciale. Tutti temi per i quali è stata segnalata l´urgenza di intervento e che dunque ottengono un riconoscimento sulla fondatezza della loro problematicità".
"L´arrivo di nuovi agenti delle forze dell´ordine - aggiunge il vice Sindaco - garantirà più sicurezza, a cominciare dalle periferie, che oggi maggiormente subiscono gli attacchi di una criminalità predatoria sempre più pericolosa. Così come sarà di grande aiuto - sottolinea De Corato – la cooperazione istituzionale per il contrasto alle occupazioni abusive di aree e alloggi e i poteri straordinari conferiti al prefetto per l´emergenza rom. Ora - conclude De Corato - ci attendiamo l´attuazionedegli ottimi propositi previsti nel Patto"
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Sicurezza 3 La Regione: sì al trasferimento di Chinatown

21 Maggio 2007 - (Corriere.it)

 

   La proposta di spostare le attività all'ingrosso di Chinatown nell'area di Arese dove un tempo sorgeva l'Alfa Romeo è stata ufficializzata con un incontro in Prefettura presieduto da Formigoni: erano presenti il prefetto Gian Valerio Lombardi, il vicesindaco Riccardo De Corato, il console cinese Limin Zhang, i rappresentanti della comunità cinese e Marco Salvini, amministratore delegato di Aig Lincoln, società proprietaria dell'area. Per il momento non c'è nessun accordo: i rappresentanti della comunità parleranno con i circa 500 negozianti all'ingrosso della zona di via Sarpi, ma tutti sono d'accordo sull'urgenza di trovare una soluzione. Il Comune non ha intenzione di fare marcia indietro sul progetto di trasformare via Sarpi prima in isola ambientale e poi, nel giro di pochi mesi, in zona pedonale, il che renderà inagibile la zona per il commercio all'ingrosso, una delle attività principali della comunità cinese. E non esiste la possibilità di concedere incentivi per spostare le attività o di concedere aree a titolo gratuito. «Una piccola parte dell'area ex Alfa di Arese - sottolinea una nota della Regione - potrebbe rappresentare un'alternativa concreta con le caratteristiche adeguate ad accogliere le attività da delocalizzare». Si parla di un capannone costruito ad hoc di 70 mila metri quadrati diviso in unità attrezzate di circa 200-250 metri quadrati che Aig Lincoln è disposta a vendere a «condizioni vantaggiose». «Le istituzioni tutte - spiega il comunicato - hanno confermato la volontà di favorire una soluzione positiva della trattativa fra la proprietà e la rappresentanza della comunità cinese». Ora resta solo l'impegno di chiudere la trattativa con una soluzione che accontenti tutti.
 



Unicredit, Cda approva fusione con Capitalia

21 Maggio 2007 - (Agr)

 

   Via libera alla fusione di Unicredit con Capitalia. E' terminato dopo quasi cinque ore di discussioni il cda straordinario di Unicredit che ha ratificato l'aggregazione con Capitalia. Lo si apprende fonti finanziarie. 

 



Alitalia: disagi anche a Linate e Malpensa

21 Maggio 2007 - (Agr)


   La protesta degli assistenti di volo Alitalia sta avendo conseguenze anche sugli aeroporti milanesi: diversi voli in partenza sono stati cancellati tra ieri e questa mattina a Malpensa e Linate, in seguito alle improvvise astensioni dal lavoro del personale. Ieri una decina i voli cancellati a Malpensa, sei questa mattina, mentre a Linate ne sono stati cancellati cinque ieri e cinque oggi.

 

 

 

 

 

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