Archivio notizie

Una suora: «Ci vivono 50 famiglie, visto il fuoco sono fuggiti tutti»
A fuoco un campo di rom in via San Dionigi
Le fiamme si sono estese sollevando una nuvola di fumo visibile
29 Giugno 2007 - (vivimilano.it)

   Vasto incendio nel campo nomadi di via San Dionigi, all'estrema periferia sud di Milano. Le fiamme si sono rapidamente estese sollevando una nuvola di fumo visibile anche dal centro città. Decine di baracche bruciate, non ci sarebbero feriti. Sul posto sono arrivati gli automezzi dei vigili del fuoco, un'ambulanza e le volanti della polizia. L'operazione di spegnimento è resa difficile dal gran numero di banconi di legno, e pericolosa per la presenza di alcune bombole a gas. Sarebbe bruciato l'intero campo: «È un appezzamento di 1.600 metri quadrati - spiega il proprietario del terreno occupato abusivamente dai nomadi -. Me lo hanno preso cinque anni fa: è la terza volta in tre anni che scoppia un incendio simile».
50 FAMIGLIE - Un centinaio di nomadi si è accampato sui marciapiedi di via San Dionigi, di fronte al campo in fiamme. «In questo insediamento vivevano circa 50 famiglie» spiega suor Ancilla dell'associazione Nocetum, una delle organizzazioni che forniscono assistenza scolastica e sanitaria ai nomadi della zona: «Ci sono circa 60 bambini, 50 sono scolarizzati. Appena hanno visto il fuoco tutti sono fuggiti, perché sanno che quando scocca una scintilla, le fiamme possono divampare in un attimo».
DORMITORI - Donne e bambini del campo di via San Dionigi trascorreranno la notte nei dormitori del Comune. Lo ha detto l'assessore ai servizi Sociali Mariolina Moioli. «Stiamo cercando di accogliere donne e bambini nelle strutture comunali» ha aggiunto. E gli uomini? «si arrangeranno - ha risposto l'assessore -. Si comincia da chi ha più bisogno, il resto verrà». Intanto suor Ancilla ha radunato le mamme e i bambini nella vicina chiesa, sede dell'associazione per cui lavora, per iniziare lo smistamento nelle strutture.
PRECEDENTI - Una settimana fa un incendio aveva distrutto diverse baracche di un insediamento rom a Sesto San Giovanni. Due giorni prima, il 21 giugno, i vigili del fuoco erano dovuti intervenire per spegnere le fiamme appiccate in via Triboniano da un gruppo di rom appena sfollati da uno dei campi irregolari sorti intorno al cimitero Maggiore.


Sgozza marito e figli
29 Giugno 2007 - (testi e foto di tifeoweb.it)

   Prima ha tagliato la gola al marito e al figlio, mentre dormivano. Poi ha ferito gravemente la figlia e ha cercato di togliersi la vita. Un dramma familiare che è accaduto a Melegnano, in provincia di Milano, dove la protagonista è stata una donna filippina, Teresita Aquila, 33 anni, con problemi di depressione.

Ad attirare i soccorsi è stato il forte odore di gas proveniente dall'abitazione di Teresita. Infatti la donna aveva aperto i rubinetti per suicidarsi. All'arrivo dei Vigili del Fuoco, verso le nove del mattino, la scena che appare ai loro occhi è da film dell'orrore. William Leva, 41 anni e suo figlio di dieci anni erano sdraiati su due lettini, in soggiorno, mano nella mano, Leva era stato sgozzato. La sua seconda figlia di otto anni, era nascosta dietro la porta d'ingresso, con la gola tagliata, ma ancora viva. È stata proprio lei ad aprire ai soccorritori.

Come detto a compiere la terribile strage è stata Teresita Aguila, che con un coltello da cucina nella notte ha ucciso i suoi cari. Oltre che ad aprire il gas ha tentato di tagliarsi le vene.



In corso le indagini dei carabinieri: si ipotizza un omicidio-suicidio
Strage nel Milanese, sgozzati padre e figlio
Trovati morti nella loro abitazione a Melegnano. Ferite e in gravi condizioni anche la moglie dell'uomo e una seconda bambina
29 Giugno 2007 - (corriere.it)

   Li hanno trovati sgozzati, riversi sul pavimento, all'interno della loro abitazione. Padre e figlio di nazionalità filippina, 41 anni il genitore, 10 anni il ragazzino, sono stati brutalmente uccisi a colpi di arma da taglio. Con loro, nella casa, si trovavano anche la moglie, una 33enne, e una seconda figlia, di 8 anni, a loro volta rinvenute con gravi ferite e subito trasportate in ospedale: la piccola è stata portata in elicottero all'ospedale di Niguarda dove è ancora in prognosi riservata; meno precarie appaiono invece le condizioni della donna, condotta alla clinica Humanitas di Rozzano.

OMICIDIO-SUICIDIO - E' ancora giallo sulla vicenda, avvenuta nella zona industriale di Melegnano, alla periferia sud di Milano. Ma gli inquirenti sembrano orientati verso l'ipotesi dell'omicidio-suicidio: uno dei membri della famiglia - quasi sicuramente la donna, che secondo alcune testimonianze da tempo soffriva di crisi depressive - avrebbe cercato di sterminare gli altri componenti del nucleo famigliare per poi decidere di togliersi la vita tagliandosi le vene. I carabinieri sono però ancora al lavoro e non viene esclusa alcuna pista, nemmeno quella della possibile aggressione esterna, ritenuta però le meno probabile.

IL RITROVAMENTO DEI CORPI - Ad avvalorare l'ipotesi dell'omicidio-suicidio ci sarebbe anche la forte presenza di gas rilevata nell'alloggio, un appartamento annesso alla Selection Top, una ditta che si occupa di sistemi e servizi di distribuzione, di cui l'uomo e la donna erano da tempo i custodi. Proprio l'odore del combustibile che fuoriusciva dall'abitazione aveva indotto alcuni operai che vi erano passati davanti mentre si recavano al lavoro a lanciare l'allarme. La scena che si è presentata ai vigili del fuoco e primi soccorritori è stata raccapricciante: l'uomo e il bambino con profondi tagli alla gola, la donna e la ragazzina, anch'esse sporche di sangue. Poi la corsa contro il tempo per cercare si salvare almeno la bambina più piccola e la stessa donna.


Trovati morti un uomo e un bambino
29 Giugno 2007 - (AGR)

   Un uomo e un bambino sono stati trovati morti a Melegnano, in provincia di Milano. Al momento non si conoscono eta' e nazionalita'. Secondo quanto si apprende, anche una donna e una bambina sarebbero state trovate ferite in gravissime condizioni. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Milano e i medici del 118


Il primo inquilino entrerà il 3 luglio
Disabili, a Milano la prima casa domotica
Un appartamento privato dotato di tutti i comfort. Con un solo telecomando si attivano luci, gas, finestre e ripiani.
29 Giugno 2007 - (vivimilano.it)

   Una casa vivibile. Anche per un disabile. Un solo telecomando per accendere luci, aprire porte e finestre, azionare il gas e abbassare i ripiani delle credenze. Si trova a Milano il primo appartamento domotico pensato per essere una residenza privata a tutti gli effetti. Finora infatti abitazioni del genere sono state messe a disposizione solo per programmi sperimentali.

BANDO DI ASSEGNAZIONE - Per l'appartamento di via Savona 127, nella periferia sudorientale di Milano, l'Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare per la prima volta ha fatto un bando di assegnazione. Per i primi sei mesi, a partire dal 3 luglio, l'appartamento sarà utilizzato con turnazione mensile, da alcuni disabili. Ma dall'inizio del prossimo anno c'è già un candidato, oggi ospite di un istituto, che si installerà in casa, pagando un regolare affitto a canone convenzionato. «La domotica - ha affermato il presidente di Uildm, Alberto Fontana - offre oggi l'opportunità al disabile di sentirsi più libero e al tempo stesso l'occasione di ottimizzare i percorsi assistenziali».
LA CASA - L'appartamento, composto di due stanze da letto, una cucina e un bagno è stato realizzato dal Consorzio cooperative lavoratori, realtà legata a Cisl e Acli. E tutta la strumentazione domotica può essere modificata secondo le esigenze di chi abita la casa. Anche Carlo Masseroli, assessore milanese all'Urbanistica, è rimasto colpito dalle caratteristiche dell'appartamento: «Prenderò in considerazione questa sollecitazione, perchè questa esperienza prototipo possa essere sfruttata e replicata come opportunità per tutta la città».


Un incontro con il comitato degli amici dei gatti del Castello
29 Giugno 2007 - (Comune di Milano)

   A un anno circa dalla nascita del Comitato "Amici gatti del Castello" si organizza un incontro pubblico rivolto a tutti i cittadini che hanno avuto a cuore il benessere e la cura di questa colonia felina. L'appuntamento sul tema "Gatti del Castello: rapporto alla città" si terrà sabato 30 giugno alle ore 16.00 presso la Libreria del Castello (Castello Sforzesco – cortile delle Armi).

L’incontro sarà l’occasione per illustrare le fasi che si sono succedute dopo la nascita del Comitato e presentare gli interventi realizzati a favore della colonia felina, con uno sguardo rivolto alle iniziative future.

"Ringrazio coloro che hanno collaborato – ha detto il Garante per la Tutela degli animali del Comune di Milano, Gianluca Comazzi, - in particolare lo sponsor Almo Nature, che ha scelto di adottare la colonia per gli aspetti legati all’alimentazione, fornendo una delle migliori qualità di cibo esistenti sul mercato. Questo ha contribuito a migliorare sia la salute che il benessere dei nostri amici baffuti".

"La vicenda dei gatti del Castello - ha aggiunto il rappresentante del Comitato, Massimo Comparotto - si conclude felicemente dopo i problemi emersi in passato, grazie alla collaborazione tra OIPA e il Comune di Milano nella figura del Garante per la tutela degli animali, a dimostrazione che quando la collaborazione tra associazioni di volontariato e le istituzioni funziona si rende un servizio utile alla comunità e agli animali".

Durante l’incontro ci sarà una proiezione di immagini di gatti che vivono nel Castello e, contestualmente, la Libreria procederà alla consegna ufficiale a Comparotto del ricavato della raccolta fondi effettuata e derivante dalla vendita del calendario 2007 con foto dei gatti del Castello.

Il pomeriggio si concluderà con la presentazione del libro di autori vari che raccoglie pensieri e poesie sui gatti intitolato "Gatti".


Bella estate a Milano. Terzi: "Oltre 300 fil e tanti spettacoli di intrattenimento"
29 Giugno 2007 - (Comune di Milano)

   Cinema, concerti, aperitivi, incontri e intrattenimento per animare le serate estive dei milanesi. Da luglio a settembre, l’Assessorato allo Sport e Tempo libero del Comune di Milano organizza "7set", rassegna dedicata alla "settima arte" che rientra nel programma della "Bella Estate di Milano".

"7set – ha dichiarato l’assessore allo Sport e Tempo libero Giovanni Terzi – coinvolge sette realtà milanesi in un progetto che vuole essere l’inizio di una collaborazione di squadra. La nostra città ha bisogno di vivere all’aperto e di ritrovarsi e riscoprirsi anche attraverso le proprie piazze per valorizzare chi è presente tutto l’anno nel panorama culturale. Per questo i prezzi dei biglietti sono davvero popolari e in alcuni casi gratuiti. Il percorso si articola in 400 incontri e arriverà fino a settembre per inaugurare la stagione autunnale".

Sette i luoghi che ospiteranno la manifestazione: Teatro Litta, Conservatorio Giuseppe Verdi e Società Umanitaria (in collaborazione con Arianteo), Fabbrica del Vapore (in collaborazione con Agenzia del Cinema Milano), Triennale Bovisa, Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini (in collaborazione con Olinda) e le piazze di alcune periferie allestite da Esterni.

Il calendario è ricco e affronta diverse aree tematiche, dal filone noir e thriller a quello musicale, fino alle rassegne provenienti da festival internazionali e paesi emergenti. In tutto circa 300 proiezioni e altri 100 incontri di intrattenimento con l’obiettivo di avvicinare la città al mondo della cinematografia, creando allo stesso tempo importanti occasioni di confronto e divertimento.

Per informazioni: Arianteo tel 02.43912769; Conservatorio tel 02.7621101; Umanitaria tel 02.5796831; Triennale Bovisa tel 02.724341.


Tram trasformato in salone di bellezza
29 Giugno 2007 - (AGR)

   Un vecchio tram bianco dell'Atm ieri ha attraversato il centro di Milano pieno di passeggeri insoliti: un intero salone di bellezza, con lo stilista Rolando Elisei e il suo team impegnati a curare il look delle signore milanesi. Il viaggio nella bellezza, chiamato "Binari e fashion", e' iniziato alle 14.30 in piazza Castello e si conclude alle 19.30 a Porta Genova.


contro rapine, accordo tra banche e prefettura
29 Giugno 2007 - (AGR)

   Accordo fra Abi, Forze dell'ordine e il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi. Questa mattina e' stato firmato a Milano il protocollo di intesa per prevenire le rapine e gli episodi di violenza all'interno delle banche e garantire la sicurezza di clienti e dipendenti. Gli istituti si sono impegnati a mettere in pratica alcuni comportamenti, come l'istituzione di un sistema di videosorveglianza in tutte le filiali della provincia, e a organizzare corsi di formazione per gli impiegati. I 'colpi' agli sportelli sono aumentati in un anno del 14% circa a Milano e provincia.


Gioielleria rapinata tre volte da stranieri
29 Giugno 2007 - (ilgiornale.it)

   «Non è possibile, un’altra rapina nel giro di due mesi! Senza contare il colpo che avevamo subito ancora prima...». È quello che ha esclamato Valentino Zocchio, 62 anni, proprietario di una gioielleria in piazzale Corvetto, ieri mattina, subito dopo la fuga dei rapinatori. Intorno alle 11, cinque stranieri sono entrati nel negozio come normali clienti. Armati di tre pistole, di un coltello da macellaio e di un cacciavite, hanno intimato a Zocchio e a sua moglie di non muoversi e li hanno immobilizzati con dei lacci. Poi hanno ordinato alla commessa 25enne di aprire le teche dei gioielli. Nel negozio oltre ai proprietari c’era anche una cliente di 78 anni, rimasta in preda a choc. I rapinatori hanno riempito dei borsoni con la refurtiva e poi si sono dati alla fuga lungo via Martinengo dove i carabinieri, successivamente, hanno rinvenuto una delle borse con i gioielli che i balordi avevano abbandonato sul marciapiede mentre scappavano.

Secondo la ricostruzione dei militari e in base alle testimonianze raccolte, i cinque uomini avrebbero utilizzato un furgone Nissan Vanette (trovato in seguito in piazzale Corvetto e che risulta rubato), quindi sarebbero fuggiti a piedi in fretta e furia temendo l’arrivo delle forze dell’ordine. I balordi - che hanno agito a volto scoperto ma indossavano occhiali da sole scuri - sarebbero sudamericani. Poiché hanno agito senza guanti la Scientifica ha trovato all’interno della gioielleria le loro impronte digitali. Inoltre sono stati acquisiti i nastri delle telecamere a circuito chiuso del negozio che hanno ripreso l’accaduto. Sconosciuto, al momento, il valore della refurtiva.


Spinello mortale, indagato pusher di 16 anni
29 Giugno 2007 - (ilgiornale.it)

   Gli inquirenti sono risaliti al giovane di 16 anni che avrebbe consegnato la cocaina a Dario Evola, il 15enne stroncato dopo aver fumato uno spinello «potenziato».

Il fatto risale al 16 maggio scorso. Durante la ricreazione, tra le 10,45 e le 11, lo studente dell’Istituto «Carlo Emilio Gadda» di Paderno Dugnano, con alcuni compagni s’infila nel «peccatoio», come chiamano i ragazzi quel locale lontano dagli occhi degli insegnati. Tira una canna, forse solo qualche tiro. Nello spinello non c’è solo hashish. Nei polmoni scene quel maledetto fumo con cocaina crackata. Dario rientra in classe: sta male. Pochi minuti dopo crolla sul banco. Due ore dopo il cuore del quindicenne cessa di battere.

I carabinieri di Desio raccolgono le prime testimonianze: un paio d’amici della vittima raccontano d’aver visto Dario fumare lo spinello. Iniziano le indagini coordinate dal Procuratore capo di Monza Antonio Pizzi e dal pm Francesca Vullo. La settimana scorsa, è arrestato un diciottenne di Senago, che frequenta il Gadda. I P: gestiva lo spaccio di droga all’interno della scuola. Ma secondo gli investigatori, non sarebbe stato lui a consegnare la droga a Dario. Ieri la svolta. A mettere nelle mani del ragazzo lo spinello sarebbe stato un sedicenne che, in ogni caso, non frequenta l’istituto sperimentale.

L’inchiesta, sarà trasmessa alla Procura dei minori, che una volta in possesso di tutti gli esami tossicologici, valuterà se contestare all’indagato oltre allo spaccio di sostante stupefacenti, anche quella ben più grave di morte quale conseguenza di altro reato.


All’asta delle bici di nessuno, affari da 5 euro
29 Giugno 2007 - (ilgiornale.it)

   Dove finiscono le biciclette che vengono sequestrate a Milano? Quelle che bloccano i tram, quelle che il padrone lascia incatenate per mesi a un palo della luce, finché non arrivano i vigili a rimuoverle? Vanno tutte alla depositeria civica di via Gregorovius, un vastissimo capannone ricettacolo di mezzi sequestrati, oggetti smarriti che nessuno rivendica, e di biciclette. Ieri per la prima volta il Comune ha promosso un’asta pubblica per vendere le biciclette depositate lì da anni. «Alcune risalgono al ’95 - ha commentato Assunta Sassone, responsabile della depositeria -. Un modo per liberare l’amministrazione dei costi di deposito e per recuperare qualche fondo». Oltre 350 le biciclette vendute, in lotto o a una a una. Anche a 5 euro. Ben 130 bici, in buono stato, sono andate singolarmente all’asta, disputate da un centinaio di acquirenti a forza di rialzi da cinque euro. Pezzo forte della mattinata di contrattazioni un bici Bianchi da donna, aggiudicata a un fortunato signore per 70 euro.

 

 

 

 

 

WEBITALYNEWS
Autorizzazione Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
Direttore responsabile Franco Rossi Marcellii

Direttore editoriale Marco Camilli