Archivio notizie

Udienza a nuovi brigatisti, Forza Nuova parte civile
12 Dicembre 2007 (AGR

   Ci sono anche una decina di militanti di Forza Nuova davanti all'aula bunker del carcere di San Vittore, a Milano, dove ha preso il via l'udienza preliminare per 17 presunti appartenenti alle nuove Brigate rosse. Forza Nuova ha annunciato che si costituira' parte civile per un attentato contro una sede del gruppo politico, avvenuto il 17 novembre del 2006 a Padova.

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Muore operaio di 57 anni
12 Dicembre 2007 (AGR)

   Un operaio di 57 anni e' morto cadendo dal quinto piano di un palazzo di proprieta' dell'Aler, a Milano. Lavorava per conto di una ditta privata impegnata in lavori di ristrutturazione. Indaga la polizia.


Autotrasporto: Confesercenti, "A Milano e provincia chiuso l'80" delle pompe"
12 Dicembre 2007 (AGR)

   "Al momento l'80% delle pompe di benzina tra Milano e provincia e' chiuso: una situazione di grande emergenza". E' quanto dice il direttore di Confesercenti di Milano, Pietro Rosa Gastaldo, sulla situazione dei disagi provocati dallo sciopero degli autotrasportatori.


53enne trovato ucciso in casa
12 Dicembre 2007 (AGR)

   Un uomo di 53 anni e' stato trovato ucciso in casa sua, nella periferia sud-ovest di Milano. A dare l'allarme ieri una vicina, che ha visto il corpo della vittima in una pozza di sangue. Il cadavere presenterebbe i segni di una ferita da taglio all'inguine. Sul posto si trovano i carabinieri.


Moretti, a fine 2009 Milano-Roma in tre ore
12 Dicembre 2007 (AGR)

   A fine 2009 Milano e Roma disteranno solo tre ore in treno. E ci saranno convogli ogni quarto d'ora. Lo ha annunciato l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti: "Sara' una concorrenza fatale per i collegamenti aerei". Tutto questo sara' possibile grazie alle linee ad altra velocita'. Moretti ha ricordato il calendario per le altre tratte: Milano-Bologna a dicembre 2008, mentre a dicembre 2009 ci sara' l'intera linea Torino-Salerno.


Manifestazione Arcigay davanti a Tribunale
12 Dicembre 2007 (AGR)

   Manifestazione nel tardo pomeriggio di ieri in sostegno dell'approvazione delle norme antiviolenza e antidiscriminazione nei confronti di gay e lesbiche. L'ha organizzata l'Arcigay in corso di Porta Vittoria, davanti al Tribunale.


L'attore al teatro Filodrammatici di Milano con «Serata d'addio»
«La Prima? È stata ripugnante»
Paolo Villaggio: «Un evento riservato alla casta con i soliti presenzialisti che hanno comprato il biglietto solo per apparire»
12 Dicembre 2007 (corriere.it)

   La Prima della Scala è stata ripugnante, sono state cinque ore di bastonatura e ci sono stati anche dei morti di noia tanto che l'applauso finale è stato liberatorio»: torna ai paradossi fantozziani Paolo Villaggio commentando il 'Tristano e Isotta' di Wagner, che ha aperto venerdì la stagione scaligera. Un giudizio, quello di Villaggio sulle cinque ore dell'opera di Wagner, che ha fatto inevitabilmente ricordare la gag della Corazzata Potemkin.

A TEATRO - Secondo l'attore, che debutta al teatro Filodrammatici di Milano con 'Serata d'addio', uno spettacolo composto da tre monologhi di cui Villaggio è anche autore, «la Prima della Scala è un evento riservato alla casta, un appuntamento preso d'assalto dai soliti presenzialisti che hanno comprato i biglietti tempo prima solo per esserci, per partecipare a un evento». E se il pubblico della Prima è, per l'attore, «solo desideroso di apparire sui giornali», quello di 'Serata d'addio' si augura possa essere «giovane, sotto i trent'anni, entusiasta come lo era quello che frequentava il 'Derby»', lo storico locale del cabaret milanese.


Bimbi al guinzaglio: così li costringevano a rubare in Centrale
12 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Appena arrivato nella grande città l’orfano finisce nelle grinfie di un crudele sfruttatore, addestrato al furto e obbligato a rubare a suon di botte. Sembra la trama di Oliver Twist, romanzo inglese di Charles Dickens. Invece è realtà, con solo alcune varianti: siamo a Milano, e non a Londra, nel XXI, e non XIX secolo, e i protagonisti hanno nomi romeni. E non c’è il lieto fine, il nostro Oliver non troverà infatti l’anziano benefattore che lo adotta, né si scoprirà erede di un cospicuo patrimonio. Al massimo il cattivo, anzi i cattivi, di turno verrà punito: non con l’impiccagione, come tocca nel romanzo a Fagin, ma speriamo almeno con qualche anno di galera.

La versione milanese dell’Oliver Twist l’hanno raccontata ieri, novelli Dickens, Francesco Messina, capo della mobile, e Alessandra Simone, responsabile della sezione fasce deboli, che di «Fagin» ne hanno arrestati ben 19. Tutti rom del clan Costorari, una volta abili calderai, ora miserabili aguzzini che nelle telefonate intercettate si vantavano di tenere i ragazzini «a guinzaglio come i cani». Le manette sono scattate ieri all’alba alla cascina Baragiata di Pioltello, in provincia di Pavia e in Romania. Un paio sono stati rintracciati in carcere a Opera e al Cpt di via Corelli. Sei infine i latitanti.

La banda è ritenuta responsabile dello sfruttamento di almeno 34 minori, anche se al momento dell’irruzione nella cascina ne sono stati trovati solo 9, subito messi in comunità protette. I bambini, rigorosamente sotto i 14 anni, pertanto non punibili per la legge italiana, venivano reclutati in Romania tra i parenti degli stessi sfruttatori o comprati dai genitori. Ma anche raccattati dalla strada, orfani come Oliver. Tutti, via pullman, finivano a Pioltello dove venivano addestrati e sguinzagliati per le strade. A Milano ma anche a Venezia, Bologna, Ancona o Pescara, dove gli aguzzini avevano altre basi operative.

In città il loro territorio di caccia preferito era la stazione Centrale. Poi quest’estate la polizia ha iniziato a fotografare e seguire i piccoli arrivando infine alla cascina di Pioltello. Qui attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno scoperto i metodi di sfruttamento e controllo e individuato i 25 rom, metà dei quali donne. Una banda strutturata su tre livelli: i capi, i gregari addetti al controllo e quelli incaricati al recupero dei bimbi fermati dalla polizia, spacciandosi per parenti.
I metodi di controllo erano uguali a quelli di Fagin, minacce e botte se a fine giornata le piccole vittime non rientravano con soldi o merce per 800 euro. Gli sfruttatori spedivano una piccola cifra alla famiglia, nel caso i bambini ne avessero una, e lasciavano ai piccoli ladri 50 euro. Poi però li facevano ubriacare e giocare a dadi, riprendendosi tutti i quattrini. E quando li avevano finiti, prestavano loro soldi per continuare a scommettere, legandoli ancor più all’organizzazione.

I bambini restavano fino ai 14 anni e poi rispediti in Romania. Restavano solo i più scafati che diventavano capetti e istruttori delle nuove leve. Come la ragazzina di 15 anni arrestata giusto due giorni fa a Lotto dopo aver borseggiato una coppia: con lei c’erano due ragazzini di 13 e 14 anni.


Finge rapimento per saltare compito in classe
12 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Dopo i numerosi episodi di bullismo verificati nel milanese, i giovani studenti tornano a far parlare di sé. Non più come vittime di ragazzi prepotenti o come bulli che minacciano i compagni ma come giovani che si trovano in difficoltà ad affrontare i problemi di ogni giorno come un compito in classe nel quale non si è preparati o una brutta nota. A Milano, un quattordicenne ieri ha finto un rapimento per saltare un compito in classe di storia. Per evitare la verifica, un giovane, iscritto al primo anno del liceo scientifico Lagrange, la scorsa mattina ha, infatti, inviato alla madre un sms. «Mamma chiama la polizia, mi hanno rapito e sono in un vecchio stabile». Al colmo dell'angoscia, poco dopo le 13.30, la donna ha chiamato il 112 raccontando l'accaduto. Sono subito iniziate le ricerche e, alle 17.30 circa, dopo aver rintracciato il cellulare del ragazzo, i carabinieri hanno trovato il quattordicenne. Era sano e salvo e nessuno lo costringeva a rimanere «nel vecchio stabile». Lo studente non si trovava in alcun edificio disabitato come aveva voluto far credere ma si era nascosto in una strada non lontano dalla sua abitazione, in via Carnevali


I tir travolgono Milano: è finita la benzina
12 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Distributori presi d’assalto, code di mezz’ora ai benzinai, tir scortati dalla polizia, scorte alimentari esaurite, prezzi aumentati del 10%, mezzi del 118 a secco. Scenario di guerra in città: queste le conseguenze immediate dello sciopero dell’autotrasporto che ha già paralizzato l’Italia intera. Banchi dei mercati vuoti, mezzi pubblici fermi a causa dei serbatoi prosciugati, neonati senza latte, montagne di frutta e verdura a marcire nei magazzini: lo scenario che potrebbe prospettarsi per i prossimi giorni.

Dopo il fallimento nel pomeriggio di ieri del tavolo tra governo e sindacati, con le associazioni che abbandonano palazzo Chigi proclamando sciopero fino a venerdì, in serata il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha precettato gli autotrasportatori limitando il fermo fino alla mezzanotte di ieri.

 

 

 

 

 

 

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