Archivio notizie

Domenica in Duomo raduno degli alpini
14 Dicembre 2007 (AGR)

   Raduno di alpini domenica mattina in piazza Duomo a Milano. Le penne nere si daranno appuntamento nel capoluogo lombardo per una cerimonia in ricordo di tutti gli alpini caduti per la patria. Dopo l'adunata alle 8.30, con alzabandiera, in Duomo sara' celebrata una Messa. Fara' seguito un corteo che si concludera' con la deposizione di una corona al Sacrario di Sant'Ambrogio.


Truffe ad acquirenti auto, GDF arresta 5 persone
14 Dicembre 2007 (omnimilano.it)

   Pubblicizzavano presso i propri uffici o su siti internet specializzati la vendita di autoveicoli nuovi con notevoli sconti, pari anche al 18% del prezzo di listino, e garantivano un finanziamento a tasso zero per 36 mesi. Si trattava, però, di una truffa: l'hanno scoperto i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Milano, che hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Milano Fabio Paparella, nei confronti degli amministratori e del direttore delle vendite della Vecam srl, la concessionaria milanese di autoveicoli, dichiarata fallita dal Tribunale di Milano nello scorso mese di novembre 2006. Gli arrestati, infatti, secondo la ricostruzione delle fiamme gialle, si facevano consegnare acconti dagli ignari acquirenti (circa 140), al momento della stipula dei contratti, per diverse migliaia di euro (il totale dell'importo truffato è di oltre 550.000 euro). A fronte di queste somme, però, i clienti non ottenevano la consegna delle auto prenotate; né riuscivano a farsi restituire gli anticipi versati. Le indagini, coordinate a partire dal settembre 2006 dalla Procura della Repubblica di Milano, Marco Ghezzi e Francesca Celle, hanno permesso di contestare il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e, in capo agli ex amministratori, anche il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, per avere distratto soldi e beni per un valore di circa 1.600.000 euro dal patrimonio societario.


Viale Umbria, rapinano banca armati di taglierino
14 Dicembre 2007 (omnimilano.it)

   Sono entrati nella banca, uno ha estratto un taglierino, l'altro ha scavalcato il bancone, si è diretto alla cassa e ha prelevato 17 mila euro. È successo stamani, alle 10 circa, nella banca Intesa San Paolo di viale Umbria, al civico 33. I due ladri, di 25 a 40 anni circa, italiani e con un accento campano, sono poi fuggiti a piedi verso corso Lodi.


Monza: uccide moglie e tenta di togliersi la vita
14 Dicembre 2007 (AGR)

   Ha ucciso la moglie 64enne con un colpo di fucile e ha poi tentato di uccidersi sparandosi con la stessa arma. L'uomo, un pensionato di 68 anni, e' stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza. La tragedia e' avvenuta questa mattina nel popolare quartiere del Cantalupo a Monza.


Treni: bloccata linea Milano Venezia
14 Dicembre 2007 (AGR)

   Ritardi stamattina sulla linea ferroviaria Milano-Venezia a causa di un incidente avvenuto a Morengo nel bergamasco. Tutti i treni in entrambe le direzioni vengono deviati via Bergamo accumulando ritardi di oltre un'ora. Per i treni regionali invece e' stato istituito un servizio sostitutivo di autobus da Treviglio a Brescia. I collegamenti ferroviari nel nord oggi sono gia' penalizzati dallo sciopero del personale del reparto di Verona in corso fino alle 17.


Domenica in piazza Lega e sindacato padano
14 Dicembre 2007 (AGR)

   Insieme alla Lega domenica scendera' in piazza anche il Sindacato Padano per chiedere al Governo la tutela dei posti di lavoro, un intervento deciso in tema di mutui, politiche sociali in favore della famiglia e maggiore sicurezza. Lo ha reso noto il segretario generale del movimento, Rosi Mauro. "Come Sindacato Padano - spiega Mauro - siamo ben consapevoli dell'importanza della manifestazione milanese e per questo chiediamo a tutti i nostri iscritti e simpatizzanti di partecipare numerosi''.


Oggi servizio pubblico regolare, rinviato sciopero
14 Dicembre 2007 (AGR)

   Sara' regolare oggi il servizio di trasporto pubblico gestito da ATM a Milano. E' stato infatti rinviato a data da destinarsi lo stop previsto dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al temine del servizio, proclamato da alcune sigle sindacali.


Ricovero forzato per giovane anoressica
14 Dicembre 2007 (AGR)

   Ricovero forzato per una ragazza anoressica diciottenne. E' accaduto ieri nel milanese: un medico di Parabiago e' infatti ricorso a polizia e Procura di Milano per salvare la vita a una paziente malata di anoressia. Lo rende noto l'Associazione Bulimia Anoressia (Aba). La ragazza, durante una visita medica presso un centro di Parabiago, aveva confidato al medico di non voler piu' mangiare perche' si sentiva troppo grassa'. Il medico, di fronte alle condizioni della diciottenne, ha avvertito telefonicamente la polizia e poi la Procura. A questo punto, rende noto l'Aba, il Pubblico Ministero di Milano, Alfredo Robledo, ha disposto il ricovero forzato contro la volonta' della paziente'.


Violentata in casa: resta per tre giorni svenuta sul divano
14 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Per quasi tre giorni è rimasta chiusa in casa, sotto shock sul divano, senza trovare la forza di chiedere aiuto e soprattutto in stato confusionale. Quando è rientrata l'amica con la quale divide il piccolo bilocale in centro a Turbigo, l'ha trovata in uno stato pietoso e piena di lividi e ferite. Subito ha chiamato il 118 ed un'ambulanza ha trasferito la giovane in ospedale, dove i medici, oltre al pestaggio, hanno certificato la violenza sessuale subita. Una brutta vicenda che ha scosso ancora una volta il territorio del castanese, e che va ad aggiungersi ad un altro stupro consumato in marzo da parte di alcuni extracomunitari poi arrestati, ai danni della figlia della titolare di un bar di Magnago, violentata sotto gli occhi della madre. L'ultimo episodio è accaduto domenica ed ha avuto come vittima una trentenne moldava, in Italia da qualche tempo, ed occupata come colf. Non ancora ben definita la dinamica dei fatti. Da quanto si è appreso, la donna che vive con una connazionale in un alloggio della centralissima via Allea, poco distante dal municipio, domenica dovrebbe essersi incontrata per trascorre qualche ora libera, con uno dei tanti stranieri che dimorano in via S. Sebastiano, uno stabile adibito un tempo ad ex cotonificio. Probabilmente ha trascorso con lui l'intero pomeriggio; poi lo sconosciuto deve averla accompagnata a casa, sapendo che in quel momento l'alloggio era occupato soltanto da lei. Infine l'aggressione brutale, a giudicare dai segni delle percosse e delle lesioni riscontrati dai medici sul volto e sul collo della paziente. Che prima di subire la violenza sessuale deve aver lottato con il suo amico occasionale, tentando disperatamente di difendersi senza riuscirvi. Lo sconosciuto si è poi allontanato lasciando la donna ferita e violata, ma soprattutto sotto choc ed incapace di reagire. Martedì pomeriggio, quando l'amica occupata come badante è tornata a casa, l'ha trovata in lacrime sul divano del soggiorno, attorniata dai segni inconfondibili di una violenta colluttazione che la giovane aveva sostenuto inutilmente, cercando di sottrarsi allo stupro. Immediatamente ha lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i soccorritori, che hanno prestato i primi soccorsi alla vittima. Successivamente l'hanno trasportata in ospedale, dove per il pestaggio e per la violenza subite, la giovane è stata ricoverata. Gli accertamenti ginecologici hanno fatto scattare la segnalazione alle forze dell'ordine e l'indagine della magistratura.


L’amianto del sipario uccide un dipendente: teatro condannato
14 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Fu il sipario della Scala ad uccidere lentamente, anno dopo anno, Enzo Mantovani, l’operaio addetto al palcoscenico del teatro del Piermarini. Lo ha stabilito ieri una sentenza del tribunale del Lavoro, secondo cui fu l’amianto contenuto nel sipario a causare a Mantovani il cancro che lo uccise nell’agosto di sette anni fa. Per questo l’Ente scaligero è stato condannato a pagare 202mila euro di risarcimento alla vedova dell’operaio, Francesca Boaretto.

Mantovani era lo specialista incaricato di azionare il «pattone», lo speciale sipario antiacustico e antincendio che separa la platea della Scala dal palcoscenico, dal retropalco e dai macchinari. Aveva svolto il suo compito per ventisei anni consecutivi, dal 1971 al 1996: un contatto, ravvicinato e protratto nel tempo, con l’amianto del «pattone». All’inizio degli anni Novanta il sipario era stato modificato, dopo gli allarmi sulla nocività dell’amianto, ma ormai per Mantovani era troppo tardi: aveva sviluppato un mesotelioma pleurico che sarebbe risultato incurabile. Oltre ai 202mila euro per danni morali e biologici la Scala dovrà pagare alla vedova anche novemila euro di spese legali.


Il giudice gli nega gli arresti domiciliari Colto da crisi isterica
14 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Quando i giudici gli hanno concesso uno sconto di pena, ma non gli arresti domiciliari, ha avuto una crisi di nervi nell’aula della prima Corte d’appello. E mentre il sostituto procuratore generale chiamava i soccorsi e con il permesso della famiglia lo proteggeva dal freddo coprendolo con la propria toga, il fratello gli gridava: «Per guarirlo deve recitare il Corano». È accaduto oggi al Palazzo di giustizia, dove un egiziano di 25 anni era accusato di violenza sessuale ai danni di due prostitute. In primo grado il giovane era stato condannato a 4 anni e 8 mesi, ma oggi i giudici gli hanno concesso uno sconto di 8 mesi perchè ha confessato. Rigettata, invece, la richiesta degli arresti domiciliari. Così, quando il presidente della corte ha letto l’ordinanza, l’uomo ha avuto una crisi, crollando sul pavimento della gabbia per gli imputati. Il pg Gaetano Santamaria ha chiamato la guardia medica e nel frattempo lo ha coperto con la toga. I giudici hanno dovuto rinviare altri due processi ad altra data per «impedimento dell’aula dovuto al soccorso di un imputato con crisi di salute».


Scala, orchestrali di nuovo «agitati» e ricomincia il tormento di Tristano
14 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Buona la prima, ma non le repliche. Alla Scala la pace è molto lontana, al punto che il teatro è stato costretto ad annullare il Tristano e Isotta di domenica pomeriggio. La terza rappresentazione dell’opera di Wagner che ha aperto la stagione del Piermarini salta per sciopero. Una prova di forza (riuscita) della Fials, il sindacato autonomo degli orchestrali, che non ha accettato l’accordo sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil con il sovrintendente, Stéphane Lissner. «Lo sciopero danneggia il pubblico e tutto il teatro» protestano dalla direzione del Piermarini. La decisione arriva mentre il successo della biglietteria è sempre maggiore. In teatro è quasi tutto esaurito fino a marzo.

La protesta però blocca Tristano. I musicisti ribelli, in tutto sessanta, in pratica costituiscono il partito di maggioranza relativa dell’orchestra e del coro. E avevano addirittura minacciato di far saltare la prima del 7 dicembre, o di segnalare il malumore con una manifestazione di protesta a scena aperta. Si era parlato di lutto al braccio, maglione al posto della giacca o un altro gesto dimostrativo. Alla fine è prevalso il desiderio di tutelare l’immagine della Scala nel giorno in cui era sotto gli occhi di tutti. Ma il malumore ha continuato a esserci e infatti gli orchestrali del Fials non hanno neppure partecipato al brindisi finale e si sono ritirati nel camerino a festeggiare la serata con pane e salame.

Il rappresentante della Fials, Sandro Malatesta, ha spiegato quali sono i punti dell’accordo raggiunto che non risultano convincenti e cioè la somma di 3,2 milioni di euro come una tantum per i due anni da dividere tra tutti i lavoratori, sia perché troppo bassa, sia perché mal suddivisa (in quanto non valorizzerebbe abbastanza l’apporto di orchestra e coro) sia perché, appunto, si tratta di un bonus che non avrà ripercussioni sulla busta paga futura e sulle trattative per il contratto.

I biglietti del Tristano saranno rimborsati, annunciano dalla Scala. La direzione ritiene «incomprensibile» la scelta della Fials e difende le scelte compiute, dall’accordo sottoscritto alla vigilia di Sant’Ambrogio fino all’incontro a Roma del 10 dicembre, in cui si è aperta la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. «I modi, i tempi e le motivazioni non tengono in alcun conto lo stato delle trattative e la positiva evoluzione del quadro normativo del settore, e hanno come unica conseguenza un danno nei confronti del pubblico, del Teatro e di conseguenza di tutte le figure professionali che lavorano nel Teatro alla Scala» attaccano dalla direzione. «Il Ministero ha già articolato una proposta di modifica della Legge Asciutti ritenuta soddisfacente da tutte le parti» recita ancora il comunicato della Scala. Ma evidentemente tutto ciò non è bastato alla Fials, che ha preso nettamente le distanze da Cgil Cisl e Uil. E lo sciopero è lì a dimostrare che in sessanta sono in grado di paralizzare il teatro.

 

 

 

 

 

 

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