Autostrade: da
gennaio pedaggi +3,6%
Dall'inizio dell'anno i
pedaggi autostradali
aumenteranno fino a un
massimo del 3,61%
20 Dicembre 2007
(corriere.it)
Brutte
notizie per chi,
dall'inizio dell'anno,
viaggerà in autostrada.
Dal primo gennaio
infatti i pedaggi
autostradali
aumenteranno, in modo
diverso per ognuna delle
concessionarie
autostradali, fino al
massimo del 3,61%
riconosciuto ad
Autostrade per l'Italia,
la più importante
concessionaria
autostradale in Italia,
appartenente al gruppo
Atlantia. Lo ha
anticipato il ministro
delle Infrastrutture,
Antonio Di Pietro.
AUMENTI - Gli aumenti
dei pedaggi autostradali
riconosciuti a partire
dal primo gennaio
tengono conto anche del
recupero degli aumenti
che dovevano partire da
gennaio 2007 e furono
sospesi; in quel caso il
governo aprì un
contenzioso con le
società di gestione
autostradale sul mancato
raggiungimento degli
obiettivi di
investimento previsti
dalle convenzioni. Un
percorso che ha poi
portato alla riforma del
settore e al nuovo
schema di convenzione
unico per i rapporti tra
l'Anas e le società di
gestione autostradale.
Anche in questo caso, ha
spiegato il ministro, in
diversi casi gli aumenti
sono stati sospesi, e in
altri sono stati solo
parzialmente
riconosciuti.
Autostrade per l'Italia
aveva richiesto un
aumento dei pedaggi del
+6,37%: gli è stato
riconosciuto solo il
3,61%. Il secondo
aumento più alto
riguarda la tangenziale
di Napoli, che dal primo
gennaio aumenterà i
pedaggi del 3,22%. Tra
le principali
concessionarie è
previsto un aumento
dello 0,85% per la
Milano-Serravalle,
dell'1,23% per le
Centropadane, dell'1,48%
per le Autovie Venete,
dello 0,68% per la
Brescia-Padova e per la
Cisa. Tra gli altri
aumenti, +2,75% per l'Autobrennero,
+2,46% per la
Torino-Savona, +2,55%
per la Sitaf. Per cinque
concessionarie
autostradali gli aumenti
invece sono stati
sospesi.
Processo a imam di
viale Jenner, sentenza
dopo le 17
20 Dicembre 2007 (AGR)
Dopo le 17
di oggi dovrebbe essere
emessa la sentenza a
carico dell'imam della
moschea di viale Jenner,
a Milano, e di altre 14
persone accusate di
terrorismo
internazionale. i
giudici della Corte
d'assise di Milano sono
appena entrati in camera
di consiglio.
Lezioni antibullismo
per i prof La Dominici:
vandali in aumento,
troppi insegnanti
costretti a subire.
Il progetto di Sodalitas,
dal 2008 in tutti gli
istituti
20 Dicembre 2007
(corriere.it)
E a scuola,
l'anno prossimo, ci
andranno loro. I
professori delle scuole
medie. Per un
aggiornamento
professionale. Più che
professionale,
esistenziale. La materia
sarà una soltanto: il
bullismo. Le lezioni si
svilupperanno attorno a
un tema soltanto:
prevenire il bullismo.
Mormorii di corridoio
dicono che in alcuni
docenti un po'
permalosetti i corsi non
suscitano grande
entusiasmo, quanto un
certo fastidio. Tant'è.
Il problema degli
studenti che tutto
fanno, in aula, tranne
studiare, c'è. E
pesante. E ingombrante.
Senza che, finora, i
prof siano riusciti a
frenarlo. E così, a
gennaio si parte. I
primi insegnanti
coinvolti sono 150 — via
via se ne aggiungeranno
molti altri —, che
frequenteranno appositi
laboratori e si
confronteranno sulle
relazioni interpersonali
e di gruppo. Obiettivo,
intercettare meglio le
derive violente dei
ragazzini, anticiparle,
o quantomeno evitare che
si succedano con una
sequenza seriale.
Imprese difficili,
stante il contemporaneo
panorama della gioventù.
E però, l'importante è
crederci.
E infatti, ecco il
progetto, presentato
ieri. L'ha voluto
l'associazione Sodalitas.
C'è l'appoggio, tra gli
altri, dell'ufficio
scolastico regionale,
del Comune, della
Fondazione Cariplo. E
oltre alla «capa» della
scuola lombarda Anna
Maria Dominici, in ballo
ci sono anche
l'assessore alle
Politiche sociali
Mariolina Moioli e don
Gino Rigoldi, che dice:
«La capacità di
relazionarsi è un mio
chiodo fisso. Perché è,
semplicemente, il
pilastro delle relazioni
sociali. Ed è giusto
offrirlo agli
insegnanti, affinché
facciano capire ai
ragazzi che non sono
circondati da nemici, ma
da altrettanti ragazzi
con i quali si possono e
si devono creare
amicizie, sintonie,
esperienze comuni».
D'accordo: ma, alla
fine, perché si
interviene sui prof e
dunque sui grandi, e non
sui piccoli ossia gli
studenti? Perché «il
problema sono gli
adulti» dice la Moioli.
E se si parla di adulti,
immaginiamo si parli
pure dei genitori,
giusto? «Soprattutto
loro. In questa
direzione vanno
iniziative già partite e
altre che partiranno con
destinatarie proprio le
famiglie». Tentativo:
creare una grande rete
di scambi di pareri e
opinioni, per capire
tutti quanti insieme di
più i ragazzini. La
speranza è che gli uni,
i genitori, e gli altri,
i professori,
s'impegnino per trovare
punti di contatto. Anche
qui, l'impresa non è
facile. Per esempio: su,
mettiamo, 100 genitori,
quanti pensate ce ne
siano che, davanti a un
brutto voto del figlio,
anziché sgridarlo
corrono dal professore
di turno per sgridare
lui?
Graffiti e statue
mutilate, degrado a
Brera
Incuria e abbandono
nello storico palazzo
che ospita Accademia e
pinacoteca. «Ma abbiamo
le mani legate»
20 Dicembre 2007
(corriere.it)
Sulla
carta, dovrebbe essere
uno dei fiori
all'occhiello di Milano.
Ma lo storico palazzo
neoclassico di via Brera
28 è in realtà lo
specchio dei tempi che
corrono. Uno specchio
che oggi mostra un lento
e inesorabile degrado,
che coinvolge tutto lo
stabile che ospita
alcuni dei punti di
riferimento della
cultura milanese. Se
Brera è un nome molto
antico e la sua
terminologia deriva da «braida»,
parola di origine
germanica che significa
ampio spazio erboso, non
è da meno l'edificio
monumentale, sorto su di
un antico convento
trecentesco dell'ordine
degli Umiliati. Passato
poi ai Gesuiti, si deve
prima a loro e a Maria
Teresa d'Austria poi, la
caratterizzazione come
complesso di valenza
artistica e educativa,
prerogative queste che
lo rendono unico nel suo
genere. Qui c'è il cuore
della cultura milanese e
attorno ad esso sorge un
quartiere che è nel
corso dei decenni è
stato culla e casa,
nativa o di adozione,
per un gran numero di
artisti.
Pedaggio, medici e
infermieri non
pagheranno
20 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Accordo
raggiunto sulle
agevolazioni per l’Ecopass
con gli ospedali
all’interno della
Cerchia dei Bastioni. Lo
hanno annunciato ieri
l’assessore comunale
alla Mobilità, Edoardo
Croci e quello alla
Salute Giampaolo Landi
di Chiavenna dopo
l’incontro con i
rappresentanti delle
strutture ospedaliere
del centro. Sono
esentati i mezzi di
proprietà delle
strutture ospedaliere e
sanitarie in quanto
mezzi di servizio che
svolgono funzioni di
pubblica utilità
(esentate anche le
strutture ospedaliere
con sede fuori dalla
Cerchia dei Bastioni). E
poi i mezzi privati del
personale sanitario che
li utilizza per motivi
di servizio. In questo
caso occorre una
certificazione del
direttore sanitario che
attesti la ragione per
cui il mezzo è stato
utilizzato (es:
emergenza,
reperibilità). Atm
rafforzerà il servizio
di radiobus a chiamata
all’interno della
Cerchia per i lavoratori
delle strutture
sanitarie. Il servizio
sarà operativo fino alle
3 di notte al costo di 1
euro, lo stesso prezzo
del servizio pubblico
diurno. Chi è già in
possesso di abbonamento
Atm annuale non pagherà.
Questo accordo è reso
possibile per le
strutture che firmeranno
una convenzione con Atm.
Analoghe condizioni
saranno riservate agli
operatori sociali.
Il Comune ha già
deliberato lo
stanziamento di 100mila
euro per incentivi ad
aziende, pubbliche e
private, e ad enti per
rilasciare abbonamenti
annuali ai dipendenti.
Nel bilancio 2008 sono
stati stanziati altri
400mila euro per lo
stesso obiettivo.
«Tagli per 400
milioni Così un lombardo
su due pagherà meno
tasse»
20 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Quattrocento milioni di
tasse in meno nonostante
lo Stato abbia tagliato
170 milioni alla
Lombardia. «Quest’anno
abbiamo avuto meno
trasferimenti, ma
nonostante questo
tagliamo le tasse» è il
soddisfatto commento di
Roberto Formigoni, nel
giorno in cui il
consiglio approva la
finanziaria regionale.
La prima conseguenza è
la diminuzione della
pressione fiscale che
entrerà in vigore dal
primo gennaio: diventa
infatti legge e quindi
«pienamente operativa»
la manovra di bilancio
2008 proposta dalla
giunta che taglia 400
milioni di tasse.
«Si tratta di un
bilancio che dà una mano
ai cittadini attraverso
un deciso abbattimento
delle tasse, possibile
grazie all’ottimo lavoro
di amministrazione del
patrimonio e delle
risorse regionali
compiuto in questi anni»
si complimenta con se
stesso e con i suoi il
governatore.
I cittadini verseranno
400 milioni di euro in
meno, grazie
all'abbattimento
dell'addizionale Irpef
(200 milioni), alla
soppressione del ticket
sanitario di 10 euro
sulla diagnostica in
vigore dal primo
dicembre (che “vale” 50
milioni) e alla conferma
dell’azzeramento della
tassa sul metano (150
milioni di tasse in
meno). Più in
particolare, per quel
che riguarda l’Irpef,
dal primo gennaio 2008
la quota di reddito pari
a 15.493,71 euro sarà
totalmente esente da
questa tassa addizionale
(0,3 per cento). In
pratica chi ha un
reddito non superiore a
questa cifra - cioè 4
milioni e 100mila
contribuenti - non
pagherà l'addizionale;
chi ha un reddito
superiore (1.480.000
contribuenti), godrà
comunque di una
riduzione, perché la
pagherà solo per la
parte eccedente i
15.493,71 euro. Con
questa decisione la
Regione alleggerisce la
pressione fiscale di
circa 200 milioni
all'anno (quasi 400
miliardi delle vecchie
lire).
Quanto ai contributi
sulla sanità, già dal
primo dicembre 2007 non
si paga più il ticket
regionale di 10 euro
sulle prestazioni
specialistiche
ambulatoriali. Rimane
solo il ticket di 36
euro, imposto per legge
statale. Così come
rimangono tutte le
esenzioni,
progressivamente messe
in atto dal 2002 a oggi,
per molteplici categorie
di cittadini: anziani,
bambini, pazienti che
soffrono di particolari
patologie, o cittadini
appartenenti alle fasce
più deboli. Tali
esenzioni riguardano la
farmaceutica (circa il
50 per cento delle
ricette), il Pronto
soccorso e la
specialistica
ambulatoriale (70%).
«Sono tasse in meno che
però garantiscono anche
l’eccellenza del
servizio. Ad esempio
continuiamo ad investire
su nuovi ospedali e
nuovi macchinari»,
assicura il presidente.
Tra le novità positive,
le risorse aggiuntive
(120 milioni) messe a
disposizione sei mesi fa
per fronteggiare
malattie particolarmente
gravi come i tumori e la
Sla, la sclerosi
laterale amiotrofica.
Formigoni nega che una
parte del merito vada
attribuito anche al
governo: «Non c’è nessun
investimento in più. Al
contrario quest’anno i
trasferimenti dello
Stato sono di 170
milioni in meno. Per
quanto riguarda la
sanità ci sono tredici
regioni che prendono in
percentuale più di noi
anche se la Lombardia è
l’unica regione con il
bilancio in pareggio in
questo settore».
La beffa delle auto blu,
coi taxi si spenderà di
più
20 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Indietro
non si torna. Bene o
male che sia la
decisione del consiglio
comunale, che approvando
un emendamento della
Lega al Bilancio 2008 ha
azzerato le auto blu a
assessori e dirigenti,
il sindaco Letizia
Moratti ha invitato
tutti a lasciar perdere
le proteste e pensare
alle alternative.
Durante un vertice coi
capigruppo e
capidelegazione sui
lavori dell’aula, dove
martedì scorso proprio
sulla proposta del
Carroccio la Cdl si è
spaccata, il sindaco
ieri mattina ha frenato
subito le proteste degli
assessori presenti,
Mariolina Moioli e
Giovanni Terzi,
spiegando che «ormai
l’emendamento è passato
e l’aula è sovrana(...),
quindi siamo realistici.
Mi farò personalmente
garante che le auto blu
non siano più usate da
direttori e giunta.
Soluzioni alternative
sono già allo studio».
Che siano più
economiche, invece,
sembra poco realistico.
«Tutto ciò che va nella
direzione del risparmio
- ha commentato ieri il
sindaco - lo trovo
positivo ed è benvenuto,
purché non tocchi
l’efficacia dei servizi
ai cittadini». La
Moratti, peraltro, ha
ricordato che l’anno
scorso «avevamo già
tagliato sulle auto di
servizio 1,1 milioni di
euro, quindi eravamo già
andati in quella
direzione». Sul tavolo
ora ci sono le ipotesi
di car sharing o taxi.
Ma l’assessore alla
Mobilità Edoardo Croci è
convinto che
«un’applicazione rigida
dell’emendamento creerà
costi aggiuntivi,
certamente non farà
risparmiare. Il noleggio
per le 15 auto degli
assessori costava
136mila euro l’anno,
compresa la
manutenzione, quelle dei
23 dirigenti anche meno.
Cifre che dimostrano che
la gestione era
efficiente. Per alcuni
mesi ho fatto a meno
dell’auto di servizio ma
il costo dei taxi si
avvicinava molto a
quella spesa, solo che
in questo caso ci
troviamo a fare a meno
anche di una quarantina
di autisti che hanno un
inquadramento specifico.
Ora si tratterà di
risolvere anche il
problema dei contratti,
o ci ritroveremo con
personale
inutilizzabile». Per i
dirigenti, prosegue
Croci, «è più facile
ipotizzare il car
sharing. Per gli
assessori l’autista è
una necessità, non un
privilegio, anche il
tempo di trasferimento
viene usato per
lavorare. Bisognerà
optare per il taxi».
Sotto la lente ieri
anche l’approvazione del
bilancio, dopo che la
Cdl è già inciampata in
aula e si allungano i
tempi (anche ieri è
mancato il numero legale
intorno alle ore 19). Il
sindaco vuole che
l’esame degli
emendamenti sia concluso
entro stanotte (la
seduta è a oltranza) e
il documento abbia il
via libera venerdì. Da
una parte ci sono i
paletti della Destra
(«Almeno la mozione sul
divieto al campeggio
irregolare deve essere
approvata o vedrò se
votare il bilancio»,
avverte la consigliera
Barbara Ciabò)
dall’altra il secondo
emendamento della Lega
sui tagli alle auto blu
che Fi e An hanno
chiesto di ritirare,
ricevendo in risposta un
«vedremo». Il sindaco
glissa e spera,
«l’abitudine alle
turbolenze politiche
ormai ce l’ho»