Archivio notizie

Oltre un milione e mezzo di passeggeri negli aeroporti
21 Dicembre 2007 (AGR)

   Per gli aeroporti milanesi passeranno durante queste vacanze di Natale piu' di un milione e 600mila passeggeri: 400mila a Linate e 1 milione e 200mila a Malpensa. Il maggior afflusso sara' raggiunto il 21dicembre quando nel sistema aeroportuale milanese transiteranno complessivamente 105.000 passeggeri di cui 33.400 a Linate.


Indagini illegali: Gip Milano, eccezione costituzionalita' sulla legge
21 Dicembre 2007 (AGR)

   Il gip di Milano Guido Salvini ha sollevato un'eccezione di costituzionalita' in riferimento alla legge che impone la distruzione di dossier acquisiti illecitamente nell'ambito di un procedimento che vede indagato un dirigente della Coca Cola Italia Srl per falsa testimonianza. Per il gip ''nessuno puo' garantire alla persona offesa che prima del sequestro dei dossier illegali un numero indefinito di copie, ad esempio dvd, non sia gia' stato formato e possa prima o poi entrare in circolazione''.


Stamattina corteo Cgil, disagi in citta'
21 Dicembre 2007 (AGR)

   Al via alle 9,30 da piazza Cordusio a Milano, il corteo della Cgil: prevista la partecipazione di almeno mille persone. Da piazza Cordusio i partecipanti proseguiranno poi verso piazza Duomo e San Babila fino a corso Venezia, al numero 47, davanti all'Unione Commercianti. Previsti disagi al traffico.


Condannato l'imam di viale Jenner Tre anni e 8 mesi ad Abu Imad per terrorismo.
I giudici hanno emesso in totale 11 condanne
21 Dicembre 2007 (corriere.it)

   L'imam della moschea di viale Jenner, Abu Imad, è stato condannato dai giudici della seconda Corte d'Assise di Milano a 3 anni e 8 mesi di reclusione per associazione per delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo. Con lui sono stati condannati anche altri 10 imputati, tutti accusati del medesimo reato, a pene che vanno dai 2 anni ai 10 anni, mentre altri 4 imputati sono stati assolti per non avere 'commesso il fatto'.

CELLULA SALAFITA - Per tutti i 15 imputati la procura aveva chiesto pene che andavano dai 4 anni e mezzo fino ai 16 anni. Tutti erano sospettati di avere costituito una cellula salafita attiva a Milano e in Lombardia, dedita soprattutto dal reclumento dei kamikaze, all'immigrazione clandestina e all'indottrinamento di giovani islamici. Per molti degli imputati la corte ha disposto l'espulsione dall'Italia a pena espiata (dalla lettura del dispositivo della sentenza, si evince che l'espulsione non è stata disposta per Abu Imad)i.
IL PM SPATARO - «Questa sentenza ci conforta e riconosce il grosso lavoro di carabinieri e polizia - ha commentato il pm Spataro - perché analizza tutti i fatti, e stabilisce la credibilità dei collaboratori di giustizia. Per l'ennesima volta a Milano una sentenza riconosce la fondatezza delle accuse di terrorismo».

I LEGALI - È di «delusione e amarezza», invece, la reazione a caldo del legale di Abu Imad. Per l'avvocato Carmelo Scambia, la sentenza ha stabilito «pene ingiuste ma non eccessive», considerata la gravità delle accuse. «Ero e rimango sinceramente convinto - ha proseguito il legale - dell'assoluta estraneità di Abu Imad a queste vicende. Ai tempi il mio assistito era stato sentito come testimone e da allora non è emerso nulla di diverso». L'imam di viale Jenner ha assistito in silenzio alla lettura del dispositivo, le cui motivazioni saranno depositate entro 90 giorni, poi è andato via dal Tribunale.


Tre colpi in banca in solo 60 minuti
21 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Tre le rapine in banca messe a segno in un’ora ieri in città. Simile la dinamica e sempre identica l’arma usata: un taglierino. Alle 11.20, alla Banca Popolare Commercio e Industria di via Buonarroti, un uomo si è fatto consegnare 12mila euro. Alle 12 in corso Genova è toccata alla Bpm, dove il rapinatore ha portato via 20mila euro. È una coppia, invece, che entra in azione 20 minuti dopo in via Bergognone, alla Banca Sella: la direttrice consegna loro 700 euro


Pedone travolto, scoperto il vero pirata
21 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Aveva mentito per «coprire» il suo uomo, un pirata della strada. E, pur non essendo mai stata alla guida della vettura coinvolta, si era addossata la responsabilità di un incidente stradale mortale, con successiva omissione di soccorso. La verità, però è venuta a galla. E ieri Angelica Mirella De Bon - la 24enne monzese fermata lo scorso 2 ottobre con l’accusa di aver travolto con la sua Mercedes classe A e ucciso in via Padova Giovanni Conti, un pensionato di 71 anni - è stata scarcerata perché considerata innocente. Per contro, qualche ora dopo il suo rilascio, una misura di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà (secondo le ricostruzioni dei testimoni l’auto aveva investito Conti a forte velocità, agganciando il corpo e trascinandolo per decine di metri, fino a ucciderlo, ndr) è stata notificata dai vigili del Radiomobile al suo fidanzato, Alessandro Braidic, un nomade romeno di 25 anni, residente al campo di via Idro. Un giovane che non solo non ha mai preso la patente, ma che ha alle spalle diversi precedenti penali e che dal primo novembre si trova già in carcere, a Busto Arsizio, con l’accusa di rapina.

Secondo il magistrato Grazia Pradella e sulla base delle indagini svolte nei giorni scorsi al comando della polizia municipale di via Pietro Custodi Angelica Mirella De Bon in un primo tempo ha mentito per scagionare il suo uomo, poi ha deciso di dire la verità. La giovane donna, infatti, era stata fermata dalla polizia locale pochi giorni dopo l’omicidio. Dalle indagini svolte fino a quel momento, infatti, tutto sembrava combaciare: i resti incendiati della vettura pirata, la Mercedes intestata a lei, erano stati trovati all’interno del campo rom di via Idro, dove risiede il suo compagno. E, una volta interrogata la De Bon aveva confessato tutto.

L’altra verità è venuta a galla poco a poco. Quando nella giovane donna è scattato qualcosa e finalmente ha deciso di ritrattare, accusando il vero responsabile della morte di Conti, cioè il suo convivente. È stato da quel momento che la De Bon ha cominciato a fornire agli investigatori gli elementi essenziali per ricostruire i propri movimenti e quelli di Braidic la sera dell’omicidio e quindi discolparsi dalle accuse che lei stessa si era tirata addosso. Le indagini successive hanno quindi confermato la veridicità della nuova versione fornita dalla 24enne. E, attraverso altre testimonianze e dopo che anche l’esame dei tabulati telefonici, la polizia municipale è giunta alla verità.

«Aver individuato e fermato il responsabile di quell’omicidio orribile – ha dichiarato ieri il vice sindaco Riccardo De Corato – non potrà mai risarcire il danno della perdita di una vita. Ma perlomeno ristabilisce giustizia».


A Rho tutti i matrimoni misti saranno segnalati alla polizia
21 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Giro di vite a Rho sui matrimoni di convenienza tra italiani e stranieri, finalizzati spesso all’ottenimento della cittadinanza, più che a costruirsi una famiglia.

La giunta di centrodestra, guidata dal sindaco Roberto Zucchetti, ha messo a punto una serie di iniziative volte ad arginare il malcostume, ormai dilagante anche in questa città, affollata di immigrati, alle porte di Milano. «Ad alcuni nostri assessori è capitato di celebrare matrimoni civili a dir poco imbarazzanti - ha spiegato il primo cittadino -. I due sposi non si conoscevano affatto, non c’era emozione, partecipazione, pathos. Insomma sembrava di assistere alla compravendita di un’auto usata o di qualche oggetto. Così, visto che come municipalità intendiamo concorrere al rispetto delle regole, che devono valere per tutti, ci siamo decisi ad adottare in piena legalità, provvedimenti in un certo senso dissuasivi per i furbi». Insomma una strada nuova, per bloccare scorciatoie derivanti arginare dalle unioni fittizie.

«Il Comune non può svolgere indagini sulle persone che chiedono di sposarsi civilmente - ha aggiunto Zucchetti -, però può affiggere le pubblicazioni di matrimonio in modo che rimangano pubbliche, comunicandole agli interessati e non solo a loro. Del “lieto evento” infatti, saranno anche informate le forze dell’Ordine, invitate a fare i necessari accertamenti, ovvero quelle indagini precluse ai nostri uffici». E quindi se la coppia che si è prenotata in Municipio per unirsi in matrimonio con la benedizione, sino a ieri impotente, degli amministratori, sa in anticipo che i carabinieri stanno svolgendo indagini per stabilire se l’evento nuziale è veramente dettato dall'amore o piuttosto dall'aspettativa di un permesso di soggiorno, i furbetti potrebbero tirarsi indietro e scegliere di sposarsi in comuni meno fiscali.

«Si tratta di un’azione preventiva che non vuole ledere i diritti della gente per bene, ma soltanto far capire a chi usa impropriamente questo genere di matrimonio, che a Rho non c’è più spazio per gli escamotage», ha sottolineato Roberto Zucchetti. Ma la giunta non si limiterà soltanto a “segnalare” ai carabinieri gli appuntamenti nuziali che coinvolgano cittadini stranieri, quelli già annunciati dalle pubblicazioni. Anche dopo l’eventuale fatidico sì, polizia locale per un verso e carabinieri per quanto di loro competenza, verificheranno che la nuova coppia si sia realmente costituita, e che ne sia scaturita una famiglia effettiva. «I richiedenti saranno informati che abbiamo chiesto ai carabinieri di svolgere controlli in merito alla reale convivenza dei coniugi interessati a seguito delle avvenute nozze, al fine di impedire l’abuso dell’istituto matrimoniale, utilizzato per aggirare le norme sul rilascio della cittadinanza italiana», ha concluso Zucchetti.


Ecopass, chi porta fiori e pesci non paga
21 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Per la seconda volta in un mese Palazzo Marino si piega ai commercianti. Dopo l’accordo in Galleria che permette ai negozianti di cedere le licenze dei negozi, a fronte della minaccia della serrata il 7 dicembre, ieri i commercianti hanno incassato la seconda vittoria sul Comune: saranno esentati dal ticket. Non tutti, sia chiaro: potranno circolare liberamente solo ed esclusivamente i mezzi che trasportano merci deperibili. Camion frigo, mezzi certificati dalla Asl per il trasporto degli alimenti freschi, camioncini per il trasporto dei fiori, servizi catering e ristorazione che consegnano pasti caldi e cibi in generale. E che sono, inutile dirlo, i mezzi più inquinanti.

Ieri mattina si è svolto l’incontro tra l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Croci e i rappresentanti dell’Unione del Commercio con i rispettivi uffici tecnici per definire la tipologia di merci trasportate e i mezzi che avranno il via libera all’ingresso nella Cerchia dei Bastioni, un incontro preliminare che si dovrebbe concludere oggi dopo il mini censimento, effettuato dai tecnici, dei circa 500 mezzi adibiti al trasporto delle merci deperibili.

Soddisfatto l’assessore Croci: «Direi che abbiamo fatto un passo avanti, anche se dobbiamo attendere domani per la conclusione dell’accordo, dopo gli approfondimenti. Il Comune - sottolinea Croci - tiene particolarmente all’accordo per la libera circolazione delle merci, in particolare di quelle deperibili che rappresenta un servizio di pubblica utilità». Insomma che furgoni frigo e furgoncini saranno esentati dall’Ecopass (dalle tariffe più alte, per di più) è assodato, quello che rimane da definire è l’identificazione chiara e precisa dei mezzi esclusivamente dedicati al settore, magari tramite vetrofanie colorate che verranno assegnate dopo un attento controllo dei libretti di circolazione e un’autocertificazione. Nessun timore per il fallimento degli obiettivi del ticket con queste deroghe? «No - replica Croci - questa è stata fatta per evitare che, per risparmiare, i cibi vengano trasportati con mezzi non idonei, mettendo così a rischio l’integrità dei prodotti stessi».

Soddisfatti, ça va sans dire, i commercianti: «Siamo moderatamente ottimisti - risponde, senza sbilanciarsi Simonpaolo Buongiardino, portavoce dell’Unione del Commercio - la nostra preoccupazione adesso è che i criteri non siano a maglie troppo strette né troppo larghe. Perché abbiamo chiesto le deroghe? Le consegne delle merci deperibili richiedono spostamenti frequenti e continui. Sarebbe un costo enorme per la categoria, che non ha a disposizione mezzi ecologici, nel senso che ci vorrà del tempo per adeguarsi».


Show di Sgarbi, la Moratti lo espelle
21 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)

   Cultura e auto blu. Cos’hanno in comune? Nulla. Eppure il cocktail innesca l’irascibile Vittorio Sgarbi che fa perdere le staffe ai consiglieri e convince il sindaco Letizia Moratti a chiedergli di lasciare l’aula. Il tutto ieri, nel momento più delicato in cui si cerca l’accordo sul Bilancio 2008 e su tre delibere di urbanistica che, se rinviate, farebbero perdere un sacco di finanziamenti da investire in case. In discussione un emendamento dell’opposizione per aumentare di 250mila euro il fondo per le biblioteche. «Dovrei essere favorevole - interviene Sgarbi -, ma dopo quello che è accaduto in aula martedì (l’eliminazione delle auto blu, ndr) non posso non pensare a situazioni difficili come quelle dei cattolici a Smirne e dunque chiedo che l’intero bilancio del settore Cultura vada all’assistenza dei bisognosi in ogni parte del mondo». Apriti cielo. Reazioni bipartisan e il leghista Matteo Salvini chiede le sue dimissioni. «Non c’è più una maggioranza - urla il Vittorio furioso -, il sindaco mi ha invitato a lasciare l’aula e io non ci rimetterò piede fino a quando non me lo chiederanno». Non è vero, replica la Moratti, «la maggioranza c’è e sta votando compatta». «A rimetterci - accusa Pierfrancesco Majorino (Pd) - è la cultura».

 

 

 

 

 

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