Recuperate
opere
false, 12 denunciati
6 Dicembre 2007 (AGR)
Dodici persone
denunciate dai
carabinieri per la
Tutela del patrimonio
culturale del nucleo di
Monza per aver
contraffatto decine di
opere falsamente
attribuite al maestro
Arnaldo Pomodoro e al
maestro Mimmo Rotella.
Recuperati dai militari
sculture in bronzo e
decollage che una volta
sul mercato avrebbero
fruttato circa un
milione e mezzo di euro.
Crollo
Via Lomellina,
riapre Bar Orlando
6 Dicembre 2007 (AGR)
Ha riaperto ieri il Bar
Orlando, locale simbolo
della rinascita di Via
Lomellina 9, la
palazzina crollata il 18
settembre di un anno fa
a Milano a causa di una
fuga di gas. Il bar, che
è stato inaugurato alle
16, appartiene ai
coniugi Viola e Saverio,
che nella tragica
esplosione persero il
figlio Francesco di
sette anni. Ad
annunciarlo e' l'Unione
del Commercio di Milano.
Finito
sciopero
portalettere, proseguono
i disagi
6 Dicembre 2007 (AGR)
Lo sciopero dei
portalettere, che
paralizzava Milano dal
19 novembre, si e'
interrotto qualche
giorno fa. Tuttavia la
situazione, con tanti
giorni di arretrato, e'
ancora problematica in
citta'. La posta si e'
accumultata, e si fatica
a smaltirla. La speranza
e' che non sia successo
come a Monza, dove si e'
scoperto che i dirigenti
dell'ufficio di recapito
- stressati dai
superiori proprio per le
quantita' di buste
accumulate - le
buttavano direttamente
nella cartiera. Una
situazione conosciuta
perfino dai dirigenti
della posta di Roma, che
pero' non hanno fatto
nulla.
Quei
grattacieli
demoliti dai ricorsi al
Tar
6 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Tra le ultime
esternazioni di Letizia
Moratti, ce n'è una che
merita di essere
condivisa: «Sono stufa
di sentire critiche
generiche al piano di
rinnovamento di Milano e
la denigrazione di tutte
le opere in programma:
se Celentano ha un bel
progetto, me lo porti e
mi impegno ad
esaminarlo». Credo che
il sindaco abbia messo
il dito sulla piaga: in
questa città, qualunque
cosa si faccia, anche la
più bella, anche la più
utile, trova sempre
qualcuno pronto ad
impallinarla, ed i media
pronti a dare fiato alle
loro trombe. Siamo
arrivati al punto che
una Tv nazionale ha dato
ampio spazio ad alcuni
abitanti delle case
intorno alla vecchia
fiera, che protestavano
perché i tre grattacieli
che stanno per sorgervi
porteranno loro via un
po' di sole. È evidente
che ogni novità può
essere discussa, perché
gli edifici sono come le
donne: possono assumere
mille aspetti diversi e,
a seconda dei gusti,
piacere o non piacere;
ma pretendere di fermare
tutto - anche a suono di
ricorsi al Tar -
soltanto perché non
incontrano una
impossibile unanimità di
giudizio è insensato. Si
finisce con il
condannare una città
all'immobilismo - o
almeno al totale
anonimato urbanistico,
quando il bisogno di
rinnovamento è evidente.
Basta avere viaggiato un
po' per rendersi conto
che, di tutte le grandi
metropoli internazionali
(e non parliamo solo di
New York), Milano è
forse la più scarsa di
edifici che superino i
venti piani, e ha al
massimo tre
«grattacieli» di qualche
interesse
architettonico. Perché
insorgere ora che ne
stanno arrivando una
serie, firmati da
architetti illustri, che
daranno un sicuro
segnale che la città è
entrata nel Terzo
millennio?
Probabilmente, se i
nostri antenati si
fossero comportati così
(ma allora non c'erano i
comitati...) non avremmo
né la Scala, né palazzo
Reale e forse neppure il
Duomo.
Sicurezza,
si accendono 127mila
luci
6 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Luci più «luminose»,
nuovi pali più belli,
cartelli con
l’indicazione di vie e
piazze fissati anche sui
lampioni e illuminati di
notte. La rivoluzione
parte da piazza della
Repubblica, ma in un
anno riguarderà un po’
tutta Milano. Il
concetto è semplice: più
luci per una città più
sicura. Per questo si
parte da un punto caldo
della città. Proprio di
fronte a quella stazione
Centrale, oggetto da
mesi di una terapia
d’urto che comincia a
dare i primi frutti.
Ieri, dopo l’aumento
delle pattuglie, la
sorveglianza anche
notturna, il risanamento
di molti punti diventati
ricettacolo di sbandati
e delinquenti, il nuovo
passo avanti. Poco dopo
il tramonto il sindaco
Letizia Moratti e Bruno
Simini accendono i nuovi
lampioni. «Il primo
passo - assicura
l’assessore ai Lavori
pubblici -. Adesso
finalmente sappiamo come
fare e in quali altre
zone lavorare». Senza
dimenticare l’ambiente.
«Grazie alla nuova
tecnologia - spiega -
siamo anche in grado di
risparmiare energia
graduando l’intensità a
seconda delle ore della
sera o dell’alba».
Certo, il colpo d’occhio
è impressionante. Ieri
sera a vedere la
differenza tra il prima
e il dopo c’era davvero
da rimanere a bocca
aperta. Le aiuole
centrali, lo
spartitraffico, i
giardini davanti ai
grandi alberghi erano in
una totale oscurità. Ora
sono perfettamente
illuminati. Impensabile,
prima, sedersi su una
panchina a leggere il
giornale. Ma anche
notare il meraviglioso
monumento del grande
Cascella, oggi
illuminato a giorno.
«Questo Piano di
illuminazione - le
parole della Moratti - è
stato studiato dal
Comune in collaborazione
con Aem. Una spesa di 21
milioni di euro per
127mila punti luce, 8
ogni 100 metri. Pensiamo
che Roma ne ha soltanto
3 ogni 100 metri. Dopo
una consultazione con
consigli di zona e
polizia, si è deciso che
per rendere più sicure
le vie fossero
utilizzate le luci
bianche che, rispetto
alle classiche gialle,
consentono di ottenere
una luce di miglior
qualità e una migliore
resa cromatica».
«Finalmente - le fa eco
Simini - il verde delle
aiuole è verde e i tram
sono arancioni e non più
tutti grigi». La luce
bianca, spiegano i
tecnici, dando risalto
ai colori e ai dettagli,
rende per esempio più
nitide le immagini
filmate da una
telecamera, funzionando
quindi da deterrente per
gli atti dei
delinquenti. E, infatti,
il tutto è stato
realizzato grazie ai
consigli del comandante
della polizia municipale
Emiliano Bezzon. Ioduri
metallici, spiegano
quelli dell’Aem, al
posto delle classiche
lampade al sodio ad alta
pressione. «La nuova
illuminazione - aggiunge
la Moratti - prevede che
si intervenga per
quartieri e non per
singole vie. Procedendo
non solo sugli assi
principali, ma anche su
quelli circostanti. Non
ci saranno più vie molto
illuminate e vie buie,
ma si avrà un effetto di
generale armonia».
L’illuminazione,
assicurano, da stradale
diventerà pubblica: un
tempo era volta
soprattutto a illuminare
le strade ed era legata
alla viabilità, mentre
con il nuovo piano
saranno illuminati anche
spazi pedonali,
marciapiedi e il verde.
Il primo intervento ha
interessato l’asse
Centrale-Repubblica, il
prossimo riguarderà via
Padova e viale Monza.
Poi si passerà a Piazza
Trento, Solari–Foppa,
Isola,
Cenisio-Monumentale,
Ticinese, Figino, Ponte
Lambro, Parco Lambro.
Poi quartieri come
Baggio, Buenos Aires,
Università Cattolica,
Conservatorio, De
Angeli-Gambara-Selinunte,
Greco,
Loreto-Monza-Padova,
Miani-Ohm-Ospedale San
Paolo, Mazzini–Corvetto,
Molise-Calvairate,
Ornato, Ortomercato,
Pacini, Quartiere
Terrazze, Gratosoglio,
Quarto Oggiaro,
Ripamonti, Romana,
Rubattino, San Siro,
Testi-Suzzani. Saranno
presto illuminate,
assicura l’assessore
Simini, anche molte zone
verdi:
Aspromonte-Gransasso,
Palestro, Parco delle
Cave, Parco Sempione,
Quarto Cagnino.
Strisce
blu,
tornano i parchimetri
6 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
Il ritorno dei
parchimetri invece dei
gratta e sosta, una
gestione degli ausiliari
della sosta efficiente e
una revisione della
convenzione con Atm per
la gestione della sosta
regolamentata «a
condizioni molto diverse
dalle attuali». È quanto
prospettato
dall’assessore comunale
alla Mobilità, Edoardo
Croci, ai consiglieri
delle commissioni
Bilancio e Trasporti.
«Troppo bassi», secondo
Croci, gli introiti
nelle casse comunali dai
parcheggi sulle strisce
blu rispetto alle
attese: «C’è una
mancanza di redditività
delle strisce blu - ha
spiegato - dovuta a una
lacuna di controlli e di
gestione. Gli incassi
sono troppo bassi: dalle
valutazioni che abbiamo
fatto sul loro utilizzo
gli introiti dovrebbero
essere più elevati». Per
questo «stiamo
rinegoziando la
convenzione con Atm a
condizioni molto
diverse», perché
«mancanza di incassi
significa un sistema non
ben presidiato, persone
che non pagano,
parcheggi impegnati da
chi non ne ha diritto.
Una revisione è a
vantaggio di tutti». Tra
i primi punti, il
ritorno dei parchimetri:
«Abbiamo collocato un
primo lotto di colonnine
- ha spiegato Croci - e
i risultati sono
positivi: andiamo
certamente verso una
estensione».
Mercatini
di
Natale linea dura sui
falsi
6 Dicembre 2007 (ilgiornale.it)
«Per un capo falso ci
rimetti la pelle». È lo
slogan che appare sui
volantini
anti-contraffazione
stampati dal Comune e
che verranno distribuito
a partire da oggi, con
l’avvio ufficiale degli
Oh Bej Oh Bej e di tutti
i mercatini che
animeranno il Natale
milanese, alle migliaia
di visitatori attese per
le strade del centro.
Dichiara l’assessore
alle Attività
produttive, Tiziana
Maiolo: «Il rischio
concreto derivante da
questa attività illegale
sono danni alla salute,
perdita di posti di
lavoro e appoggio
indiretto alle
organizzazioni mafiose.
Il Natale - prosegue la
Maiolo - è più sicuro se
riusciamo a difenderci
dai pericoli della
contraffazione». E
quanto alla presenza
degli abusivi nell’area
del Castello, assicura:
«Non ci saranno.
Tolleranza zero verso
chi non rispetta le
regole e crede di
potersi sistemare dove
vuole».