Archivio notizie

Auto prende fuoco, traffico bloccato in corso di Porta Ticinese
12 Ottobre 2007 (AGR)

   Traffico bloccato in corso di Porta Ticinese, a Milano. Un'auto ha preso fuoco all'altezza dell'incrocio con via Scaldasole. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri. L'auto, un modello vecchio, con la scritta Asl Milano sulla fiancata, ha preso fuoco probabilmente dopo aver fuso il motore; l'uomo alla guida e' scappato. Non si sa ancora quando verra' ripristinata la circolazione dei tram: i tecnici stanno verificando l'entita' dei danni provocati dall'incendio alle rotaie


Studenti in corteo contro Fioroni
12 Ottobre 2007 (AGR)

   Migliaia di studenti stanno sfilando a Milano a sostegno di "una scuola pubblica libera, laica, democratica ed accessibile a tutti". I ragazzi sono partiti da piazza Cairoli. I partecipanti chiedono "l'abrogazione della riforma Formigoni, ennesima minaccia alla scuola pubblica", e sollecitano anche ''l'annullamento delle riforme Moratti e Fioroni che continuano nella loro opera di distruzione della scuola, portando elementi nuovi non condivisi dalle componenti scolastiche per evitare di occuparsi e di risolvere i problemi reali del mondo dell'istruzione''.


Parco Sempione
Internet senza fili al Castello
Al via il progetto. Fino al 2009 antenne wi-fi saranno presenti presso la Torre Branca, l’Acquario Civico, la Triennale e la Biblioteca civica
12 Ottobre 2007 (Comune di Milano)

   Connessione gratuita e senza fili a Internet all’interno del Parco Sempione. E' questo il progetto "Wireless Castle" che anticipa Milano Wireless (connessione in rete su tutto il territorio cittadino) e rientra nel più ampio obiettivo di sensibilizzare i milanesi all’utilizzo consapevole degli spazi verdi, a partire dai parchi centrali di Milano.
Fino al 31 agosto 2009, saranno presenti antenne wi-fi presso la Torre Branca, l’Acquario Civico, la Triennale e la Biblioteca Civica per assicurare una copertura di rete a tutti i visitatori del parco.
Tutti i cittadini che vorranno sfruttare la nuova tecnologia messa a disposizione dal Comune, potranno fruire della connettività semplicemente ritirando, presso i quattro punti di distribuzione presenti nel parco (Torre Branca, Acquario, Triennale e Biblioteca), la schedina completamente gratuita per accedere al servizio, dopo aver effettuato la registrazione che consente di ricevere il codice di accesso alla rete internet.


“Milano ha tutte le risorse per diventare una delle città con la maggiore copertura Internet senza fili – ha detto l’assessore all’Arredo, Decoro Urbano, Verde, Maurizio Cadeo. - Il nostro progetto intende dare una risposta immediata alle esigenze dei milanesi per poter usufruire di Internet liberamente, all’aria aperta e a contatto con la natura. I parchi sono il nostro primo obiettivo vista l’alta frequentazione che i cittadini ne fanno: ora oltre che rilassarsi sui prati i milanesi potranno anche lavorare, studiare e riappropriarsi degli spazi comuni”.

Il progetto ha visto la sua realizzazione grazie al lavoro congiunto dei più importanti soggetti che operano nel settore dell’Information Technology, come Intel, Infracom Network Application, Guglielmo, SMC.


Pd: Milano, Bindi incontra femministe
12 Ottobre 2007 (AGR)

   A tre giorni dalle primarie del partito democratico Rosi Bindi, ieri a Milano, ha incontrato le donne e incassato il sostegno delle femministe: nello storico centro Cicip Ciciap si e' parlato di Dico, fecondazione assistita, adozioni per le coppie omosessuali, donne in politica e coordinamento femminista. E il candidato del Pd ha promesso piu' parita', parlando di passi gia' fatti.


Cultura: presentata 'Milano Multietnica'
12 Ottobre 2007 (AGR)

   Una guida con indirizzi e informazioni dettagliate di tutte le attivita' etniche presenti sul territorio della citta': e' 'Milano Multietnica', 368 pagine di negozi centri benessere, bed & breakfast, associazioni, eventi e manifestazioni di tutti i Paesi del mondo. La guida e' stata realizzata dalla Camera di Commercio di Milano e dall'associazione per la cultura e il tempo libero del capoluogo lombardo.


Operaio muore cadendo da tetto edificio
12 Ottobre 2007 (AGR)

   Un operaio di 62 anni, originario di Vibo Valentia, e' morto ieri pomeriggio a Milano cadendo dal tetto di un edificio in via Baroni. L'uomo era dipendente di una ditta edile che stava svolgendo lavori sul palazzo. Precipitando, il 62enne ha battuto violentemente la testa. Inutili i soccorsi.


Marocchino ucciso con un colpo di pistola
12 Ottobre 2007 (AGR)

   Immigrato ucciso con un colpo d'arma da fuoco a Milano. Un marocchino e' stato trovato in fin di vita, ieri, a bordo di un'auto parcheggiata in zona Citta' Studi ed e' morto durante i tentativi di soccorso. A notare il corpo un passante che ha dato l'allarme. Il giovane sarebbe stato ucciso da un proiettile che lo ha colpito alla testa. Per ora non si conoscono tempi e movente dell'omicidio.


«Mi diceva: se gridi ti ammazzo... Poi sono riuscita a incastrarlo»
12 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   «Diceva di volermi ammazzare: “Se tenti di ribellarti e gridi ti ammazzo”. Poi rideva forte. Come per sdrammatizzare quanto aveva appena detto. Quando l’ho incontrato al capolinea dell’autobus, a Baggio, mi sembrava un tipo normale. Ha cominciato a parlarmi perché ha capito che non conoscevo la zona. E abbiamo iniziato a camminare perché io gli ho spiegato di aver sbagliato mezzi nel tentativo di andare a trovare dei parenti, quindi di essermi persa. L’ho seguito convinta mi conducesse verso una fermata della metropolitana...».

I filmati della telecamere della zona di Baggio acquisiti dalla Polfer confermano «la passeggiata» di cui parla, nei verbali, l’insegnante pugliese di 25 anni appena giunta in città dopo aver vinto una cattedra a Monza e che è stata violentata più volte martedì pomeriggio da un romeno di 36 anni, Costantin Zamfir, ora arrestato con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale. I poliziotti devono la sua cattura esclusivamente a lei, alla vittima dello stupro. A questa coraggiosissima giovane donna che è riuscita a raccogliere tutto il suo sangue freddo e, dopo essere stata violentata, ha trovato il modo di incastrarlo. Il romeno, con una scusa l’aveva probabilmente convinta a seguirlo. Poi con la forza era riuscito ad abusare di lei in una cascina diroccata. Lì la brutta storia sarebbe potuta finire. Invece no. La ragazza ha trovato il coraggio di far finta di nulla: ha seguito il suo carnefice nel percorso al contrario, sui mezzi pubblici fino alla stazione Centrale e salutandolo ha poi chiesto e ottenuto il suo numero di telefono. Una strategia precisa, nonostante lo choc. A quel punto infatti ha fermato un gruppo di agenti in divisa, si è fatta portare alla Polfer e lì ha raccontato dello stupro e descritto il suo aggressore. Quindi si è sottoposta agli accertamenti clinici alla Mangiagalli (che hanno confermato lo stupro) e ha collaborato con gli investigatori. Il giorno dopo ha richiamato il suo stupratore, gli ha dato appuntamento sempre in stazione per il pomeriggio (mercoledì) dove, però, si è presentata con i poliziotti che lo hanno arrestato.
«È stata durissima ostentare coraggio e freddezza - ha ammesso la donna -. Avrei voluto scappare, gridare. Ma avevo paura che quell’uomo mi ammazzasse: era più alto e forte di me. Così mi sono fatta forza: era l’unico modo per fargliela pagare. Più tardi».


«Prof, ha la cattedra» «Grazie, ma sto a casa» In 4 su 5 dicono di no
12 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   La scuola milanese ancora a caccia di insegnanti per coprire le cattedre rimaste vuote anche dopo il tour de force compiuto nelle scorse settimane per nominare i supplenti. Un’operazione paradossale che a fronte di 21 iscritti nelle graduatorie cosiddette a esaurimento, non si è riusciti a coprire tutti i posti.

Di fatto le cattedre libere erano 5500, ma dopo aver convocato tutti gli iscritti nelle graduatorie sono rimasti ancora oltre 1300 posti vuoti. Finora insomma per un docente che ha accettato di coprire un posto, quattro hanno detto di no. Colpa di un meccanismo di reclutamento del tutto inadeguato a far funzionare la scuola. Come mai tante chiamate a vuoto? Lo spiega Rita Frigerio, segretaria della Cisl scuola: «Le graduatorie – dice – sono lo strumento più trasparente per assegnare i posti ai precari, ma così come stanno le cose sono mal gestite. In questi elenchi c’è di tutto: persone che già lavorano nel privato, insegnanti di ruolo che vorrebbero sfruttare un’abilitazione per cambiare disciplina di insegnamento, persone insomma che non lasciano un posto a tempo indeterminato per una supplenza sia pur di un anno. Così quando vengono convocati, non si presentano e chi fa le nomine è costretto a chiamare chi viene dopo».

È per questa ragione che l’Usp (Ufficio scolastico regionale, l’ex Provveditorato) è stato costretto a emanare calendari di convocazioni a raffica per arrivare a coprire tutti i posti, col risultato che dopo tante convocazioni le graduatorie si sono esaurite, e le scuole sono rimaste ancora senza insegnanti. Ora la patata bollente è passata ai dirigenti scolastici a cui spetta rintracciare gli insegnanti che mancano. Un’altra operazione paradossale perché gli elenchi da cui devono ricavare i nominativi degli insegnanti da chiamare non sono vecchi, ma anche inadeguati. Zeppi di persone che spesso hanno già ricevuto un incarico dall’Usp, quindi indisponibili. Una caccia esasperante, ma soprattutto spesso inutile. Prima di Natale, infatti, arriveranno nelle scuole le graduatorie di istituto aggiornate e a quel punto gli insegnanti che vengono ora chiamati a coprire le cattedre vuote potrebbero perdere il posto perché scalzati da altri colleghi che secondo i nuovi elenchi hanno più diritto al posto. Ci sono in particolare alcuni insegnamenti che si fa fatica in ogni modo a garantire. L’inglese alle elementari, soprattutto, perché sono ancora pochi i docenti in possesso del titolo per insegnarlo. «Un problema spinoso – osserva Francesca Lavizzari, una dirigente scolastica della scuola di via Ariberto – e non da oggi. Lo scorso anno col consenso dei miei superiori ho dovuto dare l’incarico a una mamma della scuola laureato in lingue perché non si riusciva a trovare una maestra col titolo. Quest’anno siamo da capo, se non peggio. E poi mi chiedo se questa faticaccia abbia davvero senso: nelle elementari si fanno solo dei giochi in questa lingua, tanto che alle medie si comincia da capo. Ha davvero senso insistere a mettere in programma questa materia? Stando così le cose mi pare solo demagogia».



In sette mesi 35mila multe: a Segrate semafori truccati
12 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   L’incrocio al civico 103 del comune di Segrate, sulla Cassanese, era una mannaia per gli automobilisti. Mai passare col «giallo». Nel giro di pochi giorni, le multe arrivavano a casa. Centocinquanta euro di sanzione e sei punti in meno sulla patente, 35mila contravvenzioni, da novembre a maggio. Un’ecatombe. Automobilisti immortalati nell’infrazione dalle telecamere montate sui semafori. Tante multe. Troppe. Così, 112 cittadini si sono rivolti alla magistratura. E ieri, quelle telecamere sono state sequestrate. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza hanno consegnato quattro avvisi di garanzia. Finiscono nel registro degli indagati Lorenzo Giona, capo della polizia municipale del comune di Segrate, il funzionario Dario Zanchetta, Luigi Lucchini (rappresentate legale della «Scae», società che fornisce gli apparecchi «T-red» poi appilcati ai semafori), e Raoul Cairoli (rappresentante legale della Ci.Ti.Esse srl, che ha l’esclusiva italiana per la concessione di queste apparecchiature). Le accuse a vario titolo sono di falso materiale, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Secondo gli inquirenti, infatti, ci sarebbero state anche irregolarità nella gara d’appalto per la fornitura degli apparecchi. A conquistarla nel luglio di un anno fa era stata la Scae, che tra l’altro fornisce abitualmente il Comune di Segrate della cartellonistica stradale. Gara vinta contro la concorrenza di un’unica rivale: la Ci.Ti.Esse, appunto.

L’indagine nasce da un esposto dei cittadini, esasperati dalla mole - e dalla concentrazione - delle contravvenzioni. A migliaia, e sempre allo stesso incrocio. Secondo la denuncia, gli apparecchi «T-red» (che regolano il tempo dei semafori) sarebbero tarati in modo da ridurre sensibilmente la durata del «giallo», impedendo agli automobilisti di attraversare l’incrocio senza «bruciarlo». E sempre con quegli apparecchi vengono scattate le foto con cui la polizia locale «dimostra» l’infrazione. «Finalmente anche le indagini della magistratura danno un riscontro positivo ai sospetti che abbiamo sollevato - commenta il legale degli automobilisti, l’avvocato Francesca Fuso -. I cittadini di Segrate erano praticamente terrorizzati all’idea di passare in auto sulla Cassanese. Ci sono automobilisti che nel giro di pochi giorni si sono trovati con più di una multa e pochissimi punti sulla patente».

Un business, quello delle multe. A conti fatti, l’amministrazione di Segrate potrebbe intascare con quelle 35mila multe circa 4milioni e 830mila euro. Il bilancio di quest’anno, di fatto, si è arricchito di oltre 2 milioni in più rispetto al bilancio dell’anno precedente, fermo a 700mila euro. Un fiume di denaro che ha spinto le Fiamme gialle a «visitare» anche gli uffici del Comune. Ancora. Alla Scae, la società che si è aggiudicata l’appalto, viene garantito il 25,10 per cento su ogni contravvenzione. Totale, un ricavo pari a 1 milione e 212mila euro. Ed è da verificare che parte degli introiti considerati illegittimi non finissero anche alla Ci.Ti.Esse.
A Milano, intanto, arriva la rassicurazione dell’assessore alla Mobilità Edoardo Croci. «Ho fatto tutte le verifiche con gli uffici. A Milano il sistema di regolazione dei semafori è diverso. È omologato e tecnologicamente avanzato».

 

 

 

 

 

WEBITALYNEWS
Autorizzazione Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
Direttore responsabile Franco Rossi Marcellii

Direttore editoriale Marco Camilli