Archivio notizie

Mezzo Amsa si scontra con motociclo, un morto
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Un incidente che ha coinvolto un motociclo e un mezzo Amsa in via Gulli 29, a Milano, ha provocato un morto alle 9.20 circa di stamane. La vittima e' un italiano di 27 anni che era alla guida del motociclo. La polizia sta accertando sul posto la dinamica dell'incidente.


Da oggi rinforzate 30 linee di mezzi pubblici
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Da oggi a Milano vengono potenziate 30 linee di mezzi pubblici, 13 extraurbane e 17 urbane. Lo ha annunciato il sindaco Letizia Moratti, a bordo del nuovo "Sirietto", il tram da 26 metri che prendera' il posto dei lunghi jumbo. Vengono introdotti 52 nuovi mezzi che garantiranno 1.104 corse in piu' e 9.770 posti aggiuntivi nelle ore di punta.


Capotreno aggredita a Villapizzone
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Una capotreno e' stata aggredita ieri alla stazione milanese di Villapizzone, sul treno 10799 diretto da Milano e Novara. La donna e' stata aggredita da un uomo di mezza eta' che le ha stretto le mani al collo provocandole escoriazioni guaribili in 3 giorni. Dopo l'aggressione, l'uomo e' scappato.


Il governo non manda i computer: fermi 73mila permessi di soggiorno
15 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   Innanzitutto un potenziamento dell’hardware. Venti nuove postazioni per la concessione e il rinnovo dei nuovi permessi di soggiorno elettronici (pse). Poi altre macchine per prendere le impronte destinate alla polizia Scientifica. Dovevano giungere a Milano nell’arco di pochi mesi per risolvere, secondo intenti e statistiche, al 75 per cento, i grossi rallentamenti causati dalla postalizzazione delle pratiche. Le aveva promesse quest’estate il Viminale alla questura di Milano dopo che, dall’11 dicembre scorso, il baricentro delle operazioni per la realizzazione dei permessi di soggiorno dalla qestura è stato spostato alle Poste e al Poligrafico dello Stato. Che ora detengono il monopolio della questione dei permessi. E sono mesi che tutti si lamentano di operazioni (inaspettatamente?) lente e piene di ostacoli tecnici (e, di conseguenza, pratici) portando a lunghi ritardi nella concessione e nel rinnovo del pse: basti pensare che tra la spedizione della busta, la presa in carico della pratica da parte della questura, la valutazione dell’istanza (che consta da 50 a 90 fogli) e la sola convocazione dello straniero (non, attenzione, il definitivo rilascio del pse) non passano mai meno di 70 giorni.

«Molte pratiche, infatti, risultano ancora bloccate solo perché il software del sistema informatico, riscontrando qualche anomalia anche solo formale, non le riconosce e le rifiuta: basta un semplice errore, magari di una sola lettera nello scrivere un nome o una strada e il computer rigetta l’intera istanza - spiegano i sindacati, associazioni di stranieri e operatori del settore -. Senza contare che se accade che il portale elettronico delle Poste si blocca, tutto resta fermo anche all’ufficio immigrazione. E la gente in attesa, che potrebbe dover aspettare ore, viene rispedita a casa per un successivo appuntamento. Con il risultato che, per completare la gestione delle pratiche per un permesso di soggiorno elettronico e ottenerlo, alla fine, ci vogliono in totale dai 120 ai 150 giorni, cioè quattro-cinque mesi. Per fortuna, proprio quest’estate, il ministero ha diffuso una circolare per le cosiddette eccezioni, per chi non poteva attendere un tempo infinito avendo bisogno del documento per lavorare, trovare un’occupazione, una casa, per non perdere la tessera sanitaria». Com’era accaduto, invece, l’inverno scorso a una ragazza straniera disabile proprio qui a Milano.
«Responsabile dei ritardi è anche il Poligrafico dello Stato che ancora molto raramente rispetta i 26 giorni dall’arrivo della pratica alla sua spedizione alla questura - aggiungono ancora i sindacati -. E il fatto che la polizia Scientifica sia dotata di poche macchine, rispetto a quelle realmente necessarie, per prendere le impronte agli stranieri che vengono convocati in questura per la scansione della foto e la firma».

Nel capoluogo lombardo - da sempre ritenuto un vero e proprio fiore all’occhiello in questo senso - fino al 2006 venivano distribuiti anche 15-16mila permessi di soggiorno al mese. Nel 2005 l’ufficio immigrazione di Milano ha sfornato 180mila permessi e 154mila nel 2006. Cifre da record, merito della grande efficienza dell’ufficio in questione e di una vasta rete di collaborazione anche con gli enti locali di Milano e provincia. Ebbene: dall’11 dicembre 2006 all’aprile 2007, con la postalizzazione delle pratiche, è stato possibile distribuire appena 10mila pse. E se ne sono accumulate 73mila.

Insomma: la questura di Milano, che ha in carico oltre 220mila stranieri extracomunitari ed era una «macchina da guerra» elaborata alla perfezione per correre veloce, negli ultimi tempi è stata costretta a rallentare l’andatura fino a perdere ben due terzi della propria efficienza a causa di questi errori di progettazioni e strategie dall’alto.


Appello da Palazzo Marino
Croci: "Per ora non accendete i caloriferi"
Il via libera è da lunedì prossimo, ma in tutti gli stabili comunali, negli uffici e nelle scuole, viste le temperature ancora miti, le caldaie rimangono spente fino a mercoledì 17 ottobre
15 Ottobre 2007 (Comune di Milano)

   A Palazzo Marino vince il buonsenso. L'assessore all’Ambiente Edoardo Croci ha lanciato un appello ai milanesi e agli amministratori di condominio che gestiscono gli impianti privati, invitandoli a non accendere i caloriferi il 15 ottobre o comunque di ridurre al massimo l’orario di funzionamento, non superando i 20 gradi.

Termosifoni spenti per risparmiare e non inquinare. Il Comune di Milano ha deciso, infatti, di rimandare l’accensione dei propri impianti di due giorni rispetto alla data prevista: grazie alla positiva situazione meteoclimatica che nei prossimi giorni prevede temperature miti, la data di accensione negli uffici pubblici è prevista per mercoledì 17ottobre.

Questi comportamenti sono suggeriti anche dai dati relativi all'inquinamento che, nel mese di ottobre, ad oggi, ha visto il superamento del valore limite del pm10 per


Milano sempre più verde
15 Ottobre 2007 (Comune di Milano)

   Una cintura verde intorno alla città, dei raggi verdi che collegano la periferia al centro e 500mila nuovi alberi da piantumare. Sono alcuni degli strumenti previsti dal nuovo Piano del Comune per garantire la rinascita dello spazio pubblico milanese

L’obiettivo è ambizioso: progettare il territorio milanese in modo da migliorare la qualità degli spazi pubblici. Palazzo Marino intende trasformare Milano in una metropoli più vivibile.
Il nuovo Piano del Verde sarà in grado di fornire le condizioni per una rinascita delle aree urbane in grado da fungere da polmone verde e per una nuova immagine della città: entro il 2015 una Milano più sana e vitale. I modelli da seguire sono New York e Francoforte.

"Con il nuovo Piano ci sarà un'invasione di verde" ha detto l'assessore all'Arredo, Decoro urbano e Verde, Maurizio Cadeo durante la presentazione degli indirizzi del nuovo progetto, presso l'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele. Presenti Flora Vallone, direttore del settore Arredo, Verde e Qualità Urbana e l'architetto Andreas Kipar a cui l'amministrazione ha affidato il Piano.

Il verde di Milano - Con più di 19 milioni di mq di spazi verdi, che corrisponde a quasi 16 mq per ogni cittadino, nel quadro europeo Milano si inserisce in una buona media. In particolare sono 2.531.824 i mq riservati ai parchi e ai giardini.Ciò nonostante nell’immaginario collettivo non risulta proprio una città verde. Se oggi il verde della città è formato da aree discontinue, non connesse tra loro e non sempre di comoda accessibilità, il motivo si deve cercare soprattutto alla mancanza di pianificazione strategica alla quale il Piano del Verde, inserito nel più ampio disegno del nuovo Piano del Governo del Territorio, vuole porre rimedio.
I costi per la realizzazione del piano"si aggirano su decine di milioni, saranno sostenuti, oltre l'amministrazione, dai finanziamenti e dalle collaborazioni con i privati" ha spiegato il direttore Vallone. Il Piano, inoltre, dovrà essere inserito nelle linee guida all'interno del programma di finanziamento ambientale "Life +".

Gli obiettivi del Piano del Verde – La strategia per il nuovo sistema verde a Milano prevede in tutto otto obiettivi. I principali interventi sono la realizzazione di una cintura verde intorno alla città e di otto raggi verdi che collegano la periferia al centro, oltre a incrementare la biodiversità in città, avvicinare il verde ai cittadini, raddoppiare le aree gioco per i bambini, garantire la sicurezza nei parchi e nei giardini, ristabilire un rapporto armonico tra il verde e il blu per una "Milano città d'acque" e un piano per piantare 500mila nuovi alberi ai 180mila, e "anche per abbattere l'inquinamento" ha spiegato Cadeo. Il verde, infatti, avrà un’importanza prioritaria per trattenere le polveri sottili, assorbire il CO2, produrre ossigeno e raffrescare l’ambiente diventando fondamentale per garantire una città più sana e vitale.

Expo verde - Nell’ambito della candidatura di Milano per l’ Expo 2015, il Piano del Verde rappresenta una nuova strategia complessiva della città, diventando contenitore di tutte le attività, progetti, concorsi, iniziative ed eventi legati ai temi ambientali, ecologici e agro-energetici, maggiormente rivolti alla cittadinanza.


Meningite: presto vaccinazione gratuita per tutti i lombardi
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Diventeranno presto interamente gratuite le vaccinazioni contro la meningite per tutte le famiglie lombarde che decideranno di farne richiesta per i propri figli. E' in dirittura d'arrivo la delibera della Regione relativa alla somministrazione della vaccinazione antimeningococcica C e dell'antipneumococcica per cui si prevede l'intero esonero dal pagamento per qualsiasi soggetto che la richieda, anche se non incluso nelle cosiddette "categorie a rischio".


Lucia, salvata dallo stupro
15 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   Per nessuna donna è facile parlarne. Ma in questo caso al dolore che non accenna ad andarsene, si aggiunge la paura, il terrore di ritorsioni e il timore di compromettere una causa legale già in corso. Allora chiameremo la vittima di questa aggressione Lucia e poco importa sapere il numero del treno diventato teatro della violenza, o il giorno esatto in cui è accaduta. Conta la storia, ambientata in un giorno di lavoro iniziato come tanti altri. Lucia, da anni capotreno, passava da una carrozza all’altra per controllare i biglietti. Fino alla vettura numero sei. Il numero lo ricorda bene, come il volto di quei ragazzi: tutti giovani, sui venticinque, con la pelle scura, probabilmente magrebini. Prima i soliti commentini: «Come sei f...», «Dai dicci il tuo nome...», «Fermati con noi...», subito dopo i palpeggiamenti e quelle mani sulla divisa incapace di difendere le donne che la indossano. Uno spintone e la sensazione di essere accerchiata. Paura e impotenza e la voglia di urlare. Unica arma, il cellulare e la prontezza di far partire una chiamata al collega in servizio sullo stesso treno. Una telefonata che probabilmente l’ha salvata da un’esperienza che poteva terminare con un finale ancora più nero. Una chiamata costata al collega tre costole incrinate. Arrivato nella carrozza, infatti, il ferroviere è stato aggredito dai balordi che avevano puntato Lucia.
«Le donne rappresentano più del 40 per cento del personale di bordo - spiega il responsabile Fit-Cisl Leonardo Graziano - e ogni giorno vanno a lavorare come se partissero per il fronte. Quando va bene ricevono insulti e sputi, poi capita che finiscano ricoverate all’ospedale». Tra le linee più pericolose c’è la Milano, Porta Genova-Mortara, completamente sprovvista di Polizia ferroviaria. In cima alla lista nera delle stazioni, quella di Legnano e Abbiategrasso.


Pd: alta affluenza a Milano che incorona Veltroni e Martina
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Walter Veltroni sbanca anche Milano. In piu' di 300mila ieri hanno votato per le primarie del Partito democratico nella citta' meneghina, incoronando l'ex sindaco di Roma per la segreteria nazionale e Maurizio Martina per quella regionale. Molti seggi son dovuti rimanere aperti ben oltre le 21 per smaltire le lunghe code creatasi. In provincia di Milano, Veltroni ha ottenuto il 73% secondo le proiezioni, in citta' la percentuale si aggira tra il 68 e il 70 per cento. Enrico Letta in provincia si attesta tra l'8 e il 9% mentre in citta' al 10%. Rosy Bindi ha ottenuto tra il 18 e il 20% in provincia mentre nel capoluogo si attesta tra il 20 e 21. Maurizio Martina ha commentato: "Adesso tocca a noi stupure la Lombardia. I cittadini hanno stupito noi andando a votare in massa".


Ubriachi danneggiano 25 auto, arrestati
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Due giovani filippini sono stati arrestati la notte scorsa con l'accusa di danneggiamento aggravato e continuato per aver mandato in frantumi i lunotti posteriori di 25 auto parcheggiate nei pressi di via Valtorta. Agli atti di vandalismo hanno partecipato tre minorenni che sono stati denunciati a piede libero. E' stato un cinese di 45 anni a dare l'allarme alla Polizia che ha arrestato i vandali.


Sorpresi senza biglietto, cinesi picchiano controllori
15 Ottobre 2007 (AGR)

   Sorpresi senza biglietto a bordo di un autobus della linea 90, una volta scesi dal bus, mentre i controllori Atm stavano scrivendo il verbale d'infrazione, i cinesi li hanno aggrediti, procurando loro lesioni di dieci e sette giorni di prognosi. Per questo ieri due cinesi sono stati arrestati con l'accusa di resistenza e violenza a incaricato di pubblico servizio.


Targhe truccate per sfuggire alle telemulte
15 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   C’è la ragazzina, c’è il tassista, l’ingegnere, l’ambulante. No, non è il cast di un nuovo reality show, anche se qualcosa accomuna questi milanesi: il reato di contraffazione della targa. D’altronde non tutti si possono permettere di pagare 81 euro di multa per essere stati fotografati dalle telecamere. Non tutti tollerano di stare ore in coda e arrivare tardi in ufficio: basta imboccare la corsia preferenziale ed è fatta. Ci si penserà a casa, quando arriverà l’odiosa busta verde chiaro con il prezzo da pagare per la furbata.

La celebre operosità meneghina ha pensato anche a questo: l'escamotage anti telecamera, ovvero la contraffazione della targa. Sono quasi 200 i casi rilevati dall’agosto 2004 all’agosto 2007 ma il fenomeno sta registrando uno spaventoso incremento: «Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo riscontrato sistematicamente due casi alla settimana. Destinati probabilmente ad aumentare - prevede
Antonio Catalano, responsabile del servizio Procedure sanzionatorie della Polizia locale - per via della nuova gabella che verrà introdotta dall’amministrazione: l’Ecopass». Dal 2 gennaio saranno 43 le nuove telecamere pronte a fotografare chi entra nella Cerchia dei Bastioni (oggi scatta la sperimentazione), cui si aggiungono quelle nuove installate in corsie preferenziali, zone a traffico limitato, semafori (una decina).

Pensateci un attimo: non bisogna essere degli esperti per trasformare una C in G, una P in R, la F in E, la I in T e viceversa. Un pezzetto di scotch nero o un magnete et voilà, il gioco è fatto. La targa non è più la vostra. Non solo, c’è anche chi appoggia la catena del motorino sopra la targa, o lega un foulard in modo che i numeri diventino illeggibili. O chi la tiene leggermente sollevata per ingannare l’occhio elettronico. Si tratta solo di piccoli trucchetti: su 186 targhe falsate, solo 6 erano state clonate, operazione per cui servono strumenti e competenze specifiche. Per far fronte alle furberie dei milanesi esiste un apposito ufficio, istituito cinque anni fa: l’Ufficio verifiche che fa parte del servizio Procedure sanzionatorie.

«Quando le persone ricevono multe che non corrispondono alla targa delle loro macchine, o fanno ricorso o fanno denuncia contro ignoti per clonazione della targa, a quel punto interveniamo noi - spiega Catalano -. Una mini task force si occupa di analizzare i fotogrammi scattati dalle telecamere per cercare di individuare se la targa sia stata truccata e come. Una volta individuate le lettere false, cerchiamo di risalire alla targa originale tramite combinazioni alfanumeriche. Passano 4 mesi da quando arriva il verbale a quando individuiamo il colpevole. Un lavoro impegnativo, che richiede ricerche lunghe e complesse, per il quale servirebbero più uomini» commenta sconsolato Catalano.

Cosa si rischia? «Una denuncia penale, che nella maggior parte dei casi si risolve con una multa dell’ordine di qualche migliaio di euro (l’ultima sentenza è stata di 3.500 euro), chi ha precedenti o ha clonato la targa, e quindi anche contraffatto il telaio, rischia invece il carcere».
Si può tracciare un identikit del «truccatore» provetto? «No, non si può parlare di un categoria specifica - spiega il responsabile - lo fanno le persone più diverse, per diversi motivi: dietro una F diventata E c’è la storia di una ragazzina che per andare a scuola passava nella corsia preferenziale. Fin qui niente di male. Quaranta multe dopo (per un totale di 3.240 euro) e una sonora strigliata dei genitori, la brillante idea: truccare la targa». Meno furbo l’operatore del mercato che, dopo aver preso 35 multe, cambiò la C in G. Peccato che sul furgoncino ci fosse scritta la partita Iva dell’azienda... C’è anche chi camuffa la targa perché non sopporta l’idea di perdere alcuni privilegi: è la storia di un ingegnere che, dopo aver cambiato lavoro, non ha più la macchina aziendale dotata di pass per le corsie preferenziali: in un attimo la P è diventata R. Sono caduti nel “vizietto“ anche i tassisti, che vogliono passare con il rosso o superare il limite di velocità senza correre rischi. Una distinzione però va fatta: nessuna infrazione è stata riscontrata nel comune di Milano, ma solo nei comuni limitrofi.

 

 

 

 

 

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