Archivio notizie

Varazze: 50enne milanese morta soffocata
26 Settembre 2007 (AGR)

   Soffocata da un boccone andatole di traverso, una 50enne milanese e' morta l'altra sera a Varazze, in provincia di Savona, dove era in vacanza. La donna era a cena con alcuni amici. Inutili i soccorsi del 118 che hanno tentato di rianimarla.


Spaccio' droga a 12enni, pm chiede giudizio immediato
26 Settembre 2007 (AGR)

   Era stata arrestata a fine luglio a Milano, nei pressi della Piscina Argelati, per aver venduto hashish a due 12enni. Oggi il pm di Milano Frank Di Maio ha chiesto il giudizio immediato nei confronti della donna 32enne.


Decreto del governo: 16 posti in meno nelle aziende comunali
La Moratti dovrà tagliare un terzo delle poltrone Atm, Amsa, Sea, Sogemi e Mm saranno le società più colpite. Lunedì vertice di maggioranza. Il sindaco pronto ad azzerare tutti i Cda
26 Settembre 2007 (corriere.it)

   A casa. Sedici su quarantasei. Quasi uno su tre. Anche su Palazzo Marino si abbatte la mannaia della riforma voluta dal ministro Linda Lanzillotta e inserita nella Finanziaria 2007. Entro il 22 novembre, così prevede il decreto, i consigli di amministrazione delle società a partecipazione comunale non potranno avere più di 5 consiglieri ciascuno. Organigrammi alla mano, ci sono appunto 16 nomi in più: il caso più complesso è quello della Mm, dove ci sono undici eletti, alla Sea sono nove, sette ciascuno in Atm, Amsa e Sogemi. Il sindaco sta già affrontando la questione: prima dal punto di vista tecnico, poi politico. Poiché quest'ultimo sarà, soprattutto, l'aspetto destinato a creare più problemi, per lunedì prossimo è già convocata una riunione di maggioranza con questo tema all'ordine del giorno. Per quanto riguarda le procedure, a Palazzo Marino si stanno valutando due strade: la prima, prevedrebbe che autonomamente i consiglieri in sovrannumero si dimettano.
Strada tortuosa perché precluderebbe a un accordo politico sui nomi da far saltare, accordo che ancora non c'è; nè è scontato, poi, che i prescelti firmino la propria esclusione da incarico e stipendio. Più semplice, anche se più dirompente, sarebbe invece azzerare tutti i vertici: in questo caso, gli uffici legali stanno verificando se sarebbe necessario indire un nuovo bando o se si potrebbero far valere quelli utilizzati nell'ultimo giro di nomine. Se ne discuterà venerdì, durante una riunione dello stretto entourage del sindaco. La Moratti, comunque, avrebbe già spiegato ai suoi che, anche nel caso di revisione dei cda, i presidenti verrebbero tutti confermati. Ma la tensione nei partiti è già palpabile. Comincia Riccardo De Corato, vicesindaco e capodelegazione di An in giunta: «Il nostro partito ha un solo rappresentante in ogni municipalizzata. Mi pare evidente che non possiamo essere noi quelli cui si chiede di tagliare».
Insiste il vicesindaco: «Abbiamo già posto la questione alla Moratti, perché certo non possiamo rinunciare alla nostra presenza in queste società. Piuttosto, si chieda un sacrificio a Forza Italia». Forza Italia, da parte sua, alza le barricate anche se usando i toni pacati del commissario cittadino Luigi Casero: «Ci affideremo all'intelligenza e al buon senso di tutti. In questa partita ci sono due esigenze: una è quella di rispettare una legge, l'altra è di garantire, a parità di capacità degli eletti, il peso percentuale di ogni forza politica». In attesa del vertice di maggioranza, anche la Lega mette le mani avanti: «Ritengo giusto — è la linea del capogruppo Matteo Salvini — che nei cda siano rappresentati personaggi con curriculum e fedina penale inattaccabile. Ma bisogna anche dare voce a chi è stato eletto dal popolo: già noi abbiamo rinunciato al posto in Milano Sport e Milano Ristorazione. vediamo di non esagerare...».
Salvini ha un criterio da proporre: «Si facciano saltare quelli che sono stati eletti per grazia ricevuta o perché sono amici degli amici. Alcuni consiglieri faticano a mettere insieme un discorso: ci aspettiamo che la Moratti tenga conto anche di questi aspetti». Anche Pasquale Salvatore, capogruppo dell'Udc, chiede che «non ci si accanisca sui partiti piccoli. A questo punto — insiste — è più equo azzerare tutto e riconsiderare la situazione. E comunque si tenga anche conto di come ciascuno ha lavorato». Altra istituzione, altri tagli. Il presidente della Provincia, Filippo Penati ha scritto ieri ai presidenti dei cda e dei collegi sindacali per sollecitare l'applicazione del provvedimento deciso il 20 settembre scorso dalla giunta provinciale e quindi dei tagli negli organici e negli stipendi fissati dalla norma Lanzillotta. «Ritengo importante e significativa — scrive Penati — la volontà della Provincia di essere in prima linea del dare un segnale forte di trasparenza della pubblica amministrazione».


De Corato: «Serve un esplicito e pubblico ripudio della violenza»
Leonka, sfratto rinviato al 26 novembre Sgombero annullato, mancava la forza pubblica.
Gli attivisti chiedono l'intervento diretto della Moratti. Terzi: «Hanno tempo 15-20 giorni»
26 Settembre 2007 (corriere.it)

Scena già vista: martedì all'alba un ufficiale giudiziario si è presentato in via Watteau per notificare lo sfratto esecutivo agli occupanti del centro sociale Leoncavallo. Ma, come già accaduto in passato, non c'è stato un intervento delle forze dell'ordine e la «storia infinita» continua. È stato dunque concesso ai militanti della storica sede antagonista milanese un nuovo rinvio, fissando lo sgombero al 26 novembre. Era stata la proprietà, sempre secondo quanto riferito dagli attivisti, a chiedere espressamente l'intervento della forza pubblica. Ma dato che gli agenti non si sono presentati, l'ufficiale giudiziario avrebbe potuto solo chiedere alla presidente dell'Associazione Mamme Antifasciste, che ha sede nella struttura occupata, la consegna volontaria delle chiavi dello stabile. Dinanzi a una risposta negativa, l'unica alternativa rimasta è stato il rinvio dello sfratto. Ma a questo punto gli attivisti chiedono con forza l'intervento diretto del sindaco Moratti «perché si occupi di persona della vicenda».
DE CORATO - «Per sbloccare la situazione serve un esplicito e pubblico ripudio della violenza come metodo di lotta politica. Una presa di posizione che il Leoncavallo deve responsabilmente assumersi, se vuole un avallo al percorso di legalizzazione - va giù duro il vicesindaco De Corato -. C'è un chiaro deliberato del congresso cittadino di An che ha dato mandato alla delegazione della giunta di non sostenere alcuna ipotesi di soluzione del Leoncavallo senza una preventiva e pubblica dichiarazione di abiura della violenza da parte di questo centro sociale. Una dichiarazione che deve essere esplicitata con diversi atti pubblici. Come un'assemblea popolare alla presenza del sindaco, delle forze politiche e della cittadinanza. E l'affissione di manifesti in tutta Milano».
ULTIMATUM - È d'accordo con lui l'assessore allo Sport e tempo libero, Giovanni Terzi, secondo cui bisogna concedere altri 15-20 giorni agli attivisti per «prendere definitivamente le distanze dalla violenza». Altrimenti, annuncia, si presenterà in Prefettura per chiedere l'intervento della forza pubblica. «Non accetto che il Leoncavallo dica che il Comune è inadempiente perché noi abbiamo tentato di aprire un dialogo ma il Leoncavallo ha sempre risposto in maniera irrisoria. Non esistono cittadini di serie A e di serie B. Tutte le associazioni pagano le tasse e l'affitto». Sulla stessa lunghezza d'onda la collega di giunta Carla De Albertis, responsabile del settore Salute. «Il Leoncavallo è ancora abusivo dopo vent'anni di buona condotta del Comune e di tutte le istituzioni. Questo centro sociale che è il padre e la madre di tutti i centri sociali italiani si faccia sponsorizzare dai suoi sponsor e non chieda nulla».
SGARBI - «Io sarei per una posizione più conciliante - ammorbidisce l'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, chiarendo però che «c'è un dialogo in corso e una proposta del Comune, ma ove non si raggiunga un accordo la minaccia c'è. L'aria non mi sembra essere disponibile ad accettare l'arbitrio di un'occupazione senza regole. Quindi benissimo che il Leoncavallo sia lì, ma a certe condizioni».


Rubata borsetta con gioielli per 100 mila euro
26 Settembre 2007 (AGR)

   Bottino inaspettato ieri per un ladro di Milano, che rubando una borsetta dai sedili di una macchina, ha trovato all'interno contanti e gioielli per circa 100 mila euro. L'episodio e' accaduto in via Zanella, la vittima e' una signora di 59 anni che si trovava sul lato della strada ad aspettare un'amica a bordo della sua auto, una normale utilitaria. Il ladro l'ha sorpresa aprendo all'improvviso la portiera posteriore.


Violenza sessuale, arrestati due uomini
26 Settembre 2007 (AGR)

   Due uomini sono stati arrestati ieri a Milano con l'accusa di violenza sessuale nel confronti di una 16enne. A compiere gli abusi prima il padre adottivo di 75 anni, fin da quando la vittima aveva 6 anni, quindi un 50enne amico dell'uomo. Le violenze sarebbero andate avanti fino all'aprile scorso.


Terrorismo: Milano, pena ridotta per membro Eta
26 Settembre 2007 (AGR)

   Pena ridotta, da 8 a 7 anni e sei mesi, per Juan Luis Aguirre Lete, ritenuto esponente dell'Eta, imputato a Milano per il lancio di due oggetti esplosivi il 3 agosto 1991 contro altrettanti uffici spagnoli del capoluogo lombardo. Aguirre Lete, ora detenuto in Spagna dopo l'estradizione dalla Francia, ha sempre respinto gli addebiti. L'uomo e' stato condannato per violazione della legge sulla detenzione degli esplosivi.


Pass sosta, c’è tempo fino al 31 marzo 2008
26 Settembre 2007 (ilgiornale.it)

   Lunghe code all’Anagrafe di via Larga per cittadini che, oltre ai certificati, richiedono informazioni sulle nuove modalità di rilascio dei pass per la sosta dei residenti. Per evitare attese, l’assessore Stefano Pillitteri ricorda che i pass sono stati prorogati al 31 marzo 2008 e che contrassegni vecchi e nuovi della sosta saranno recapitati direttamente a domicilio. Invita, inoltre, a usare gli uffici decentrati di piazzale Accursio 5, piazza Stovani 3, via Baldinucci 76, via Boifava 17, via Bovisasca 173, via Padova 118, viale Faenza 29, viale Legioni Romane 54, via Sansovino 3, viale Ungheria 29, via Oglio 18, via Passerini 5, via Paravia 26, via Quarenghi 21, largo De Benedetti 1, viale Tibaldi 41.


Trova una lucertola sulla pizza vegetariana
26 Settembre 2007 (ilgiornale.it)

   Era carbonizzata, ma era pur sempre una lucertola che, anziché al sole, se ne stava nella pizza vegetariana finita sulla tavola di una signora di Bareggio. La quale, ignara della tremenda esperienza a cui stava andando incontro, aveva cominciato a mangiarla, senza dar troppo peso agli ingredienti frammisti alle melanzane, al pomodoro ed al peperone. Ad un certo punto, però, si è accorta che in mezzo alla farcitura c'era anche il piccolo rettile, senza coda finito chissà come nell'impasto del pizzaiolo. E, convinta d' averne ingerito qualche pezzettino, si è sentita improvvisamente male. Dopo essere corsa in bagno per liberare lo stomaco, ha chiamato il 118 ed anche il centro antiveleni di Niguarda, dal quale ha ricevuto rassicurazioni sul suo stato di salute. Passata la paura e il disgusto la donna si è rivolta ai carabinieri consegnando i resti del pasto indigesto sequestrato dai militi; saranno adesso questi ultimi con i tecnici dell'Asl di Magenta, ad accertare le condizioni igienico sanitarie della pizzeria.


Cappellino all’inglese per le vigilesse
26 Settembre 2007 (ilgiornale.it)

   Che i ghisa milanesi debbano aspirare al modello inglese è noto da anni. Il primo indizio si ebbe quanto l’ex comandante dei vigili, Antonio Chirivì bacchettò i suoi uomini e dettò un codice di «buone maniere». Poi venne il manganello tanto simile a quello dei bobby. E il 4 ottobre, in occasione della festa dei vigili al Teatro Piccolo, toccherà al comandante in carica, Emiliano Bezzon, annunciare una nuova svolta che farà volare le menti direttamente Oltremanica. Dalla prossima settimana, infatti, le circa mille vigilesse avranno un nuovo cappello, più femminile, simile al baschetto che indossano le poliziotte inglesi.

La novità, una volta tanto, ha il benestare pure dei sindacati. «È estremamente positivo - approva infatti il portavoce del Coordinamento sindacale autonomo, Roberto Miglio -, le ragazze della polizia locale quando ne sono venute a conoscenza hanno apprezzato molto la novità».

 

 

 

 

 

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