Rapinatore
ucciso,
processo in Corte
d'Assise
4 Ottobre 2007 (AGR)
Inizia oggi, davanti ai
giudici della prima
Corte d'Assise di
Milano, il processo
contro il tabaccaio che
il 17 maggio 2003 uccise
un rapinatore e ne feri'
gravemente un altro. E'
accusato di omicidio
volontario e tentato
omicidio. Molti i teste
che stanno sfilando
davanti ai giudici.
<<<<<<<<<<
Investi'
e uccise
anziano, convalidato
arresto
4 Ottobre 2007 (AGR)
Lo scorso 16 settembre
investi' e uccise un
anziano in via Padova, a
Milano: oggi il gip di
Milano, Federica
Centonze, ha convalidato
l'arresto per omicidio
volontario aggravato
dalla crudelta' per
Angelica Mirella De Bon,
24 anni. La 24enne, dopo
l'incidente, fuggi'
senza prestare soccorso
alla vittima. Qualche
giorno dopo fu
rintracciata dai vigili
urbani di Milano e
ammise le sue
responsabilita'. Dopo
aver investito
l'anziano, la 24enne
procedette a zig zag per
un centinaio di metri
per farlo cadere dal
cofano. La donna e'
senza patente, ma
risulta intestataria di
tre auto.
Incidente,
linea MM3
bloccata
4 Ottobre 2007 (AGR)
La linea 3 della
metropolitana di Milano
e' bloccata per un
incidente tra le
stazioni di San Donato e
Porta Romana. E' stato
istituito un servizio
automobilistico
sostitutivo di
superficie.
Cambia
sesso, due uomini
davanti a giudice per
divorzio
4 Ottobre 2007 (AGR)
Nel 1996 lui, cubano del
1974, e lei, italiana
del 1973, si erano
sposati in municipio a
Milano. Poi lei capisce
che il genere a cui
appartiene veramente e'
quello maschile e cambia
sesso. Dal giugno 2005,
e' un uomo, anche sulla
carta di identita'. Ora
i due hanno presentato
ricorso per ottenere il
divorzio davanti al
giudice della nona
sezione civile di
Milano. Il giudice Anna
Maria Gerli ha fissato
l'udienza per il
prossimo 28 novembre:
per casi come questo la
legge prevede il
divorzio immediato,
senza passare dalla
separazione.
Due
giovani rapinati
fuori da discoteca
4 Ottobre
2007 (AGR)
Rapina fuori dalla
discoteca Shocking Club
a Milano. Ieri sera due
giovani sono stati
derubati dei cellulari e
di 250 euro da quattro
persone. Le due vittime,
di 23 e 22 anni, sono
state anche picchiate e
si son fatte medicare al
Fatabenefratelli.
Imputato
morto,
causa estinta
4 Ottobre 2007 (AGR
L'imputato e' morto
suicida, la causa e'
estinta. E' questa la
decisione dei giudici
dell'ottava sezione
penale del Tribunale di
Milano nei confronti di
Biagio Rotondo, accusato
di associazione per
delinquere finalizzata
al traffico di droga, al
peculato e altri reati.
Nel processo - che
proseguira' il 18
ottobre - compare tra
gli imputati anche il
comandante del Ros dei
Carabinieri, il generale
Giampaolo Ganzer, e vari
militari ed ex dell'Arma
accusati di
irregolarita'
nell'ambito di
operazioni antidroga nei
primi anni '90.
Arrestato
pluripregiudicato
4 Ottobre 2007 (AGR
I carabinieri di
Abbiategrasso hanno
arrestato la scorsa
notte Erminio Carmelo
Lamorte, un
pluripregiudicato 42enne
originario di Barile -
in provincia di Potenza
- ma da tempo residente
a Bareggio (Milano). Le
accuse nei confronti di
Lamorte - latitante
dallo scorso 29 agosto -
sono sequestro di
persona, maltrattamenti
aggravati, detenzione di
armi da guerra e di
droga.
Baciò
bimba
sulle labbra: chiesti 4
anni
4 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)
Un bacio sulle labbra,
dato di sfuggita a una
minorenne, potrebbe
costare una condanna a 4
anni di reclusione per
un 50enne egiziano
accusato di violenza
sessuale. La richiesta
del pm Francesco Cajani
sarà valutata nella
prossima udienza con
rito abbreviato dal gup
Giuseppe Gennari.
L’episodio risale
all’aprile dello scorso
anno. L’uomo, barista in
un locale di
Villapizzone (comune
dell’hinterland
milanese) si era sporto
dal bancone per salutare
una bambina di dodici
anni che - assieme ad
alcune amiche - era
solita comprare
caramelle nel locale.
Invece di un bacio sulla
fronte, come era
accaduto altre volte,
quello sulla bocca. Il
giorno dopo, la madre
della bimba, a cui la
piccola aveva raccontato
la vicenda, ha sporto
denuncia.
Furti,
rapine
e spaccio la criminalità
straniera fa scattare
l’allarme
4 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)
Se Romano Prodi dichiara
con ostinazione di voler
proseguire la politica
immigratoria delle porte
aperte voluta dal suo
governo dovrà fare i
conti anche con le
realtà drammatiche che
questa politica ha
contribuito a creare,
come quella milanese e
assumersi tutte le
responsabilità del caso.
Il vice sindaco e
assessore alla Sicurezza
Riccardo De Corato non
ha dubbi. «Basterebbe
considerare quello che
capita a Milano
quotidianamente, per
esempio con la
criminalità romena - ha
spiegato ieri il vice
sindaco -. La politica
delle porte aperte
all’immigrazione
ribadita con convinzione
dal presidente del
Consiglio è la prima
causa dell’emergenza
milanese in tema di
sicurezza. Un’emergenza
quantificabile in cifre:
100mila clandestini e
10mila nomadi».
«Solo negli ultimi 10
giorni - ricorda De
Corato - ci sono state
una rapina con
aggressione in via
Ferrante Aporti, un
arresto per furto in
piazza Duomo (con un
passante che ha sbattuto
a terra la testa a causa
della fuga del
malvivente) e un altro
arresto per furto di
rame in via Salomone.
Senza dimenticare un
processo in corso per un
romeno accusato di
mutilazioni genitali e
gli arresti
nell’hinterland per
furti a supermercati».
Tuttavia, oltre ai dati
in possesso del vice
sindaco, a fornire il
polso della situazione
ci sono quelli forniti
dal dirigente della
squadra mobile Francesco
Messina, cioè il totale
degli arresti (107)
effettuati dal 20 agosto
a ieri dalla sezione
investigativa di recente
formazione, la Uocd
(Unità operativa
criminalità diffusa),
diretta dal commissario
capo Alfredo Criscuolo e
il cui gruppo di lavoro
si è occupato
particolarmente dello
spaccio in strada. Quel
che salta agli occhi è
che la maggior parte
degli spacciatori sono
stranieri, in
particolare di
nazionalità africana: 19
i marocchini, 20 i
gambesi, 11 i tunisini,
10 gli egiziani e 7 i
senegalesi. Appena 7 gli
italiani. Che invece
costituiscono la maggior
parte (71) degli
acquirenti di droga,
mentre, in questo caso,
sono appena 7 in tutto
gli stranieri (tre
marocchini, un libanese,
un russo, un tedesco e
un brasiliano). Tra gli
arrestati per furti e
rapine (16) il primato
spetta invece ai romeni
(8), ma ci sono anche
due bosniaci, due russi
e due albanesi, un
italiano e un cinese.
«Le piazze milanesi
della droga sono viale
Monza, piazzale Loreto,
corso Como, piazza XXIV
maggio e la zona dei
Navigli» ha detto
Messina. E ha aggiunto:
«Nella lotta contro lo
spaccio non ci siamo
limitati al controllo
del territorio, ma siamo
entrati anche in alcuni
appartamenti da dove lo
spaccio partiva».
L’episodio più curioso,
durante gli arresti
messi a segno dagli
investigatori della
sezione criminalità
diffusa, però, riguarda
due italiani ed è
avvenuto il 27 settembre
in via Coppin, a
Ronchetto sul Naviglio.
I poliziotti hanno
individuato un furgone,
di proprietà di Antonio
D’Arrigo - un milanese
42enne, incensurato -
che, grazie al suo mezzo
e con l’aiuto di un
27enne, Gianluca
Brigante, consegnava
droga in diverse zone
della città.
Gli
esperti
smontano l’Ecopass: non
servirà a combattere lo
smog
4 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)
«Adesso, c’è la Milano
di serie A e quella di
serie B. Risultato di un
ticket d’ingresso che,
senza troppi giri di
parole, è una tassa. Un’ecotassa
senza alcuna ratio e,
quindi, nessuna
meraviglia se piace ai
verdi». Sottolineatura,
quest’ultima,
«dell’inutilità del
provvedimento caro al
sindaco Letizia Moratti».
Valutazioni firmate da
Carlo Stagnaro,
direttore del
dipartimento Energia e
ambiente dell’Istituto
Bruno Leoni ovvero il
think tank del pensiero
liberale italiano.
Il vostro "no" al
progetto milanese
l’avete messo nero su
bianco in centoventi
pagine. Ma professore,
in una battuta, perché
lo giudicate un
provvedimento inutile?
«Se l’inquinamento è il
sintomo e non la causa,
be’ l’Ecopass non
risolve affatto il
problema. Il ticket ha
un impatto del tutto
marginale sullo smog
perché offre una
risposta rozza e
insufficiente: quei
milioni di particelle
delle polveri sottili
non hanno una carta
d’identità e, quindi,
non si modifica niente
se il traffico dal
centro si sposta sulla
periferia».
Scusi, Stagnaro, ma se
c’è qual è
un’alternativa valida al
ticket di Palazzo
Marino?
«Attualmente, il
risultato ottenuto dal
sindaco è quello di aver
creato due Milano,
quella di serie A e
quella di serie B.
Bisogna aver chiaro cosa
si vuole: ad esempio,
l’obiettivo è liberare
il centro dal traffico?
La soluzione, allora, è
la chiusura del centro
storico, lo stop alle
auto».
Chiarezza mancata alla
radice della decisione
presa dal Comune,
dunque.
«Lo dicono i fatti. E
sempre i fatti, la
quotidianità ci offre
l’alternativa: quella
che aveva ipotizzato
l’ex sindaco di Milano,
Gabriele Albertini».
Quella di far pagare
l’ingombro?
«Esattamente, dare un
prezzo alle strade.
Albertini si era mosso
su un principio: quando
c’è una domanda di
traffico ci sono disagi
e, quindi, si alzano i
costi. L’occupazione del
suolo pubblico con
un’automobile è un
costo».
In sintesi, la
congestion charge
andrebbe rimborsata.
«Idea liberale e di buon
senso che dimostra la
contraddizione del
ticket morattiano,
secondo cui un Euro 0
inquina solo quando
passa oltre la cerchia
dei Bastioni. La Moratti
sbaglia... ».
Scusi, professore, ma
l’introito servirà anche
a finanziare interventi
per la mobilità,
infrastrutture...
«Prova che l’Ecopass è
una tassa. Una tassa
fatta e finita per i
cittadini, dimenticando
tra l’altro che il
trasporto pubblico è già
sussidiato. Sarebbe un
sussidio ingiusto
estratto da chi si muove
in macchina e a
vantaggio di chi
utilizza i mezzi
pubblici. Trasporto
pubblico che,
diciamocela tutta, non
ha un problema di
risorse bensì di
inefficienza. E poi,
attenzione, il sindaco
Moratti toglie i
quattrini ai cittadini e
li spinge pure
all’acquisto di una
nuova vettura».
Non crede di esagerare?
«Chi non ha una vettura
Euro 4 è tassato e,
quindi, è spinto a
cambiare l’auto, a
rottamare il suo
macinino. Ma, sorpresa,
secondo le industrie
automobilistiche tempo
tre anni e anche l’Euro
4 è superato. Di
conseguenza chi oggi non
paga questa tassa
d’ingresso la pagherà
fra trentasei mesi. Ma
se questa del ticket è
solo sperimentazione,
allora si dimostra
l’inutilità del ticket
di un Comune che avrebbe
dovuto, invece,
proseguire nella strada
impressa dal sindaco
Albertini».
Giudizi drastici che non
trovano però eco nelle
considerazioni degli
ambientalisti sempre
pronti a bacchettare il
centrodestra.
«Se piace ai verdi è
veramente una tassa
inutile».