Archivio notizie

Studenti in piazza chiedono spazi e piu' tutele
5 Ottobre 2007 (AGR)

  Abrogazione definitiva della riforma Moratti, no alla legge regionale sull'istruzione voluta dal presidente lombardo Roberto Formigoni, piu' spazi per gli studenti. Queste le richieste dei circa 200 studenti delle scuole superiori di Milano e Provincia che si sono riuniti questa mattina in piazza Cairoli per una manifestazione che e' poi sfociata in due cortei diversi: da una parte la Rete Studentesca, dall'altra i collettivi guidati dal centro sociale Cantiere. Il corteo pacifico era scortato da una cinquantina di agenti in tenuta antisommossa.


Sequestrati due appartamenti a cinese arrestata
5 Ottobre 2007 (AGR)

   Metteva due appartamenti a disposizione di alcune prostitute cinesi che li' incontravano i loro clienti. Arrestata per favoreggiamento della prostituzione una cinese di 44 anni, intestataria di due appartamenti, ora sequestrati.


Maltratta madre 94enne, arrestato un 58enne
5 Ottobre 2007 (AGR)

   Ha maltrattato e percosso la madre di 94 anni. Arrestato a Milano un uomo di 58 anni, alcolista e nullafacente. A segnalare l'episodio e' stato un nipote dell'anziana. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo rincasato ubriaco ieri sera avrebbe spintonato violentemente la madre contro un muro provocandole delle escoriazioni


Centauro muore in incidente stradale
5 Ottobre 2007 (AGR)

   Un operaio di 34 anni, residente a Milano, ha perso la vita ieri mattina in un incidente stradale a Vimodrone. Le cause dello schianto sono ancora in corso di accertamento. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo a bordo di una moto ha invaso la corsia opposta di marcia per un colpo di sonno e si e' scontrato frontalmente con un'auto. Illese le tre persone a bordo del veicolo.


Vive su panchina, viola arresti domiciliari. Arrestato 41enne
5 Ottobre 2007 (AGR)

   Era agli arresti domiciliari per aver rubato una maglietta e due paia di calzini in un supermercato, solo che la sua casa e' una panchina vicino al carcere di San Vittore, a Milano: da qui non poteva muoversi dalle 7 del mattino alle 21 di sera. Venerdi' scorso pero' Antonio Capone, 41 anni di Avellino, e' stato trovato dalla polizia lontano dalla panchina e stavolta e' stato portato in carcere per violazione degli arresti domiciliari.


Code su A4 e tangenziali
5 Ottobre 2007 (AGR)

   Traffico intenso in entrata a Milano, ci sono code e rallentamenti lungo il tratto urbano della A4 e sulle tre tangenziali milanesi.


Possibili disagi al traffico per cortei
5 Ottobre 2007 (AGR)

   Giornata potenzialmente a rischio sul fronte traffico Milano: nel corso della mattinata per le vie del capoluogo lombardo sfileranno in corteo gli ospedalieri, i dipendenti della Vodafone, oggi in sciopero, e gli studenti. Intanto stamane e' la nebbia a ridurre la visibilita' in diverse zone della A7 Milano-Genova.


Nascondeva 70mila euro nel galeone
5 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   Il tesoro del pirata: così si potrebbero definire gli oltre 70mila euro frutto di diverse rapine, ritrovati occultati dalla polizia nella stiva di un modellino in legno di un galeone esposto nella casa dei genitori del rapinatore.
La storia inizia il 22 maggio scorso quando il 34enne pluripregiudicato Andrea Picco viene arrestato dagli agenti di una volante mentre cerca di rapinare l’agenzia della Banca Intesa San Paolo di piazza De Angelis, a Milano. Picco viene trovato in possesso della pistola sottratta il 22 febbraio 2007 a un poliziotto, che aveva cercato di fermarlo dopo averlo casualmente incrociato in una filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Bronzetti, che Picco stava rapinando armato di taglierino. Nella violenta colluttazione tra il rapinatore e l’agente, che era riuscito a recuperare la sacca con il denaro rubato e gli indumenti indossati per la rapina, l’uomo era riuscito ad impossessarsi della Beretta calibro 9 del poliziotto. Durante la perquisizione nella casa di via Paolo Frisi 8 a Milano, dove Picco viveva con la compagna, gli agenti della sezione antirapine della locale squadra mobile hanno ritrovato un’altra pistola e un foglio con appuntati indirizzi di banche. Alcuni degli indirizzi erano stati barrati con un pennarello azzurro e durante l’indagine è emerso che questi ultimi erano filiali che avevano subito una rapina. Questi elementi, insieme alle immagini con il suo volto registrate dalle telecamere dei diversi istituti di credito svaligiati, ha permesso di accusare Picco di altre sei rapine compiute a Milano tra il 4 gennaio e il 22 febbraio di quest’anno.


Sette anni di carcere a chi truffa gli anziani
5 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   Due “regine“ della truffa, specializzate nel ramo anziani. Il tribunale di Milano le ha condannate al termine di un processo esemplare chiuso da una sentenza a suo modo storica: per la prima volta il rito ambrosiano ha riconosciuto l’associazione a delinquere per questa odiosa tipologia di reati. Risultato: a Paola Cena è stata inflitta una pena di 7 anni e 6 mesi, a Irma Cena hanno dato 5 anni.

Insomma, la Procura di Milano, rappresentata in aula da Cecilia Vassena, è riuscita ad afferrare la trama criminale del sodalizio responsabile di numerosi episodi avvenuti fra il 2003 e il 2005, anche se i risultati sono parziali e potrebbero esserci ulteriori sviluppi nel futuro prossimo: due imputati sono stati assolti, per altri tre i giudici avevano deciso nei mesi scorsi la trasmissione degli atti a Genova e Piacenza.

In ogni caso l’indagine ha permesso di ricostruire molti fatti commessi dalla coppia, formata dalle due nomadi di etnia sinti e residenti nei campi di Chivanno e Nichelino in Piemonte. A Paola Cena sono stati attribuite 10 truffe e un furto, a Irma Cena un episodio tragico che la dice lunga sulla pericolosità di queste situazioni: in seguito al raggiro, la vittima, un pensionato ottantasettenne di Milano, si era suicidato. Irma Cena, insieme ad un complice non identificato, si era finita dipendente dell’azienda del gas e con la scusa di controllare il contatore era riuscita a portare via, dopo aver distratto il poveraccio, un Rolex Daytona, altri orologi e gioielli per 120 mila euro.

Ecco, un’inchiesta del genere apre uno squarcio su un mondo in cui vergogna e debolezza formano una miscela esplosiva. Che succede quando una persona già in là con gli anni, magari malandata e sola, finisce per fidarsi di chi aspetta solo il momento buono per spolparla? Quando il malcapitato scopre la truffa, è ormai troppo tardi: a quel punto il danno è fatto.

Le truffe e i furti di questo tipo sono ormai una piaga sociale: il bisogno di avere un po’ di calore di amicizia a volte è causa di disastri. L’anziano di turno si convince di avere a che fare con un tecnico del gas o con un dipendente della sua banca che ha tutta l’aria di voler controllare l’autenticità delle banconote in suo possesso. Così, si scopre e si offre ingenuamente a scaltri truffatori seriali che gli portano via tutto. La banda con trucchi di questo tenore era riuscita a portare via a tre sventurati rispettivamente 3.500, 14 mila e 6500 euro. Il riconoscimento da parte della magistratura dell’associazione a delinquere marca proprio l’allarme sociale per un fenomeno che spesso si manifesta in modo subdolo, senza che se ne comprenda fino in fondo la gravità.


«Sul ticket tra un anno decideranno i milanesi»
5 Ottobre 2007 (ilgiornale.it)

   Sarà un ticket a tempo. «Un anno - promette Letizia Moratti - e poi saranno i milanesi a decidere». Una «consultazione», un referendum. Finalmente c’è la promessa ufficiale. Fatta in pubblico. Davanti alla tantissima gente che ieri ha affollato il tendone tirato su in piazza Affari da Alleanza nazionale per la ventesima edizione della Festa tricolore del Secolo d’Italia. Quattro giorni di kermesse per preparare la «spallata» al governo Prodi. Sul palco, insieme al sindaco, il vice Riccardo De Corato, il presidente della Regione Roberto Formigoni, Ignazio La Russa, Massimo Corsaro, Viviana Beccalossi, Maurizio Lupi, Luigi Casero. Tutti d’accordo, ma non troppo con quella che il direttore Maurizio Belpietro, che coordina l’incontro, continua a chiamare «non ecopass, ma ecotassa». «È una piccola misura in mezzo ad altre trenta», si difende la Moratti. «Ma se era così piccola, non la si poteva evitare?». E allora la lady di ferro cede. Promette che fra un anno se ne riparlerà. Che, come ha chiesto Corsaro (coordinatore regionale di An), prima di prorogare la misura si valuteranno «gli effetti della sperimentazione sullo smog», ma anche (ed è la prima volta che se ne parla) «i disagi per i cittadini». Ma «il sindaco ha la responsabilità sulla loro salute». Vero, ma a Londra e nelle altre città europee, prosegue il dibattito, i trasporti sono ben diversi. «Li stiamo potenziando - assicura il sindaco - Dopo vent’anni abbiamo ricominciato a investire sulle metropolitane. Le nuove linee 4 e 5 e i prolungamenti di quelle esistenti. E poi l’incremento dei mezzi pubblici. Un piano coordinato fra istituzioni locali e governo da 3 miliardi e 300 milioni di euro». Ma a colpire è solo la nuova gabella. E Formigoni? «Il ticket? È una competenza del Comune - dribbla da politico consumato - La Moratti e la sua giunta hanno preso una decisione legittima che noi rispettiamo. Non riuscirete a farci litigare». Ma, intanto, snocciola la «politica degli incentivi», i contributi erogati dal Pirellone per chi cambierà un’auto inquinante con una «pulita» o le misure per limitare la circolazione. Ticket, ma anche il traffico che soffoca la città. Troppe volte reso infernale da cantieri che sembrano essere eterni. Come quello in piazza Meda, cuore del cuore di Milano lacerato da anni dallo scavo per fare un parcheggio. «Chiediamo che sia chiuso - attacca La Russa - È un progetto sbagliato della giunta Albertini che va eliminato. Basta. Ora c’è anche il parere della sovrintendenza». La Moratti annuisce. «Il piano parcheggi ce lo siamo trovato. Lo abbiamo rivisto chiedendo il parere dei consigli di zona. E la sovrintendenza garantisce che accelera le procedure per chiudere i lavori in piazza Meda».
Si prosegue con la sicurezza. «Basta, basta, basta - alza ancora la voce su un tema che le è caro - Ci vuole un decreto legge per combattere la criminalità. Il governo non rispetta gli impegni presi e un disegno di legge non è sufficiente. A Milano vengono presi appena il 5 per cento dei ladri. Il 95 per cento degli scippi rimangono impuniti, il 65 per cento delle rapine. I giudici si devono svegliare perché questi reati colpiscono le fasce più deboli». Le tasse? «Il governo dice che bisogna prima tagliare le spese e poi si potranno abbassare - si infervora Formigoni - È vero il contrario. Prima affamiamo la bestia statalista. Diamo al moloch meno da mangiare e finalmente i cittadini potranno pagare il giusto».

 

 

 

 

 

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